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10 tipologie di Travel blogger (o blogger di viaggio, che dir si voglia)

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10 tipologie di Travel blogger che troverai sul web: perché i blog di viaggi saranno anche tanti, ma ogni Travel blogger ha la sua originalità o, perlomeno, appartiene ad una di queste sotto-categorie.

Il fenomeno dei Travel blog è ormai dilagante. Se non sai cos’è un blog di viaggi o se, in questo preciso istante, ti stai chiedendo di cosa (diavolo) sto parlando, respira lentamente, fai qualche clic in giro su questa pagina e fattene una ragione: ne stai leggendo uno.

L’alquanto restrittiva definizione di “Travel blog“, nella sua accezione più comune, indica semplicemente un blog personale che parla di viaggi.

Lo ammetto, già il fatto di dover accettare di appartenere ad una cerchia di “viaggiatori scribacchini”, appassionati di viaggi, fotografia, web e Social Network è stato traumatico per me, che amavo crogiolarmi nel pensiero di essere originale, controcorrente, nel mio piccolo quasi rivoluzionaria. E invece no! Di blog di viaggi, in Italia e nel mondo, ce ne sono a frotte. Un solo pensiero mi consola: seppur in folto numero, noi Travel blogger non siamo tutti uguali.

Sito che vai, blogger di viaggio che trovi…

1. Il Travel blogger avventuroso

È il viaggiatore senza macchia e paura per eccellenza. Le situazioni adrenaliniche e le mete al limite del possibile sono il suo pane quotidiano. Ha fatto bungee jumping sulle isole Vanuatu, lanciandosi da una piattaforma di bambù assicurato solo con delle liane legate alla caviglia. Si è calato, senza batter ciglio, a -2.197 metri per raggiungere il fondo della grotta Krubera, la più profonda al mondo. Ha già visitato tutti i continenti, fatto diverse volte il giro del mondo, si è immerso con squali, coccodrilli, orche e piovre giganti. Tutto fedelmente e meticolosamente documentato con foto, video, pensieri, parole, opere… e nessuna omissione.

2. Il Social media enthusiast

Travel blogger “sociali” si nasce, non si diventa. Scrivere su un blog di viaggi non sempre comporta anche una naturale propensione all’attività sui Social Network. Nel mio caso, per esempio, la gestione dei canali social di Luoghi da vedere è più un “dovere” che un piacere. E poi vedi lui, il Travel blogger che “ce li ha tutti”: gestisce la pagina Facebook del blog e il suo profilo Facebook personale; Twitta dal divano di casa sua come dalla vetta dell’Everest; si logga contemporaneamente su Google+, Pinterest, Tumblr, Bebo, Friendster e LinkedIn con l’agilità di uno stambecco che si arrampica sulla diga del Lago Cingino. Aveva anche un profilo MySpace, ma l’ha abbandonato solo perché faceva troppo demodé…

3. La Travel blogger donna che tutte vorremmo essere

Ha visitato tanto i borghi toscani quanto le megalopoli americane; ha visto tutte e 7 le meraviglie del mondo moderno e la Piramide di Cheope, unica superstite delle 7 meraviglie del mondo antico; ha respirato i pungenti profumi dei mercati affollati dell’India e in Kenya ha assistito allo schiudersi delle uova di tartaruga; ha passeggiato accanto ai Moai sull’isola di Pasqua e ha ammirato le sfavillanti insegne dei quartieri moderni di Tokyo; si è immersa nella barriera corallina australiana e ha visto l’Aurora boreale. E questa è solo una piccola parte delle sue entusiasmanti avventure in giro per il mondo. Da sola o in compagnia, nulla la ferma, nulla la spaventa. Non vi basta per invidiarla almeno un po’?

Un neologismo adatto a descrivere il blogger di viaggi che non esce mai di casa senza macchina fotografica, tablet o smartphone di ultima generazione. Il risultato dei suoi vagabondaggi per terre nuove e sconosciute, delle sue passeggiate in giro per la città, delle sue escursioni in montagna e delle sue gite culturali sono strepitose foto che nulla hanno da invidiare agli scatti di un fotografo professionista. E se ha dimenticato la Reflex a casa, c’è sempre Instagram, con il quale non se la cava affatto male. Quando leggi i suoi post, passi 20 minuti a guardare la galleria fotografica pensando tra te e te una sola, ricorrente esclamazione: “wow!”.

Travel blogger

5. Il Travel blogger Piero Angela (o “il Sapiente”)

Potresti leggere i suoi post per ore senza mai annoiarti. Dopo appena qualche minuto trascorso sul suo blog di viaggi senti di essere, quasi magicamente, più colto e preparato, come se il Sapere passasse da lui a te per osmosi. La sua cultura generale è straordinariamente elevata rispetto alla media e il tema dei viaggi è per lui un mero trampolino di lancio per parlare di arte, architettura, letteratura e musica, senza lesinare imprevedibili accenni a trattati filosofici, teoremi matematici, dottrine religiose e teorie evoluzionistiche. Una vera enciclopedia vivente!

6. Il viaggiatore solitario per scelta

Il viaggio in solitaria non è da tutti. Ammettiamolo, a molti di noi fa anche un po’ paura, perché ti costringe ad uscire dalla tua comfort zone e a metterti in gioco continuamente, senza possibilità di scelta o di resa. Eppure lui, il Travel blogger solitario, continua dritto per la sua strada. Gli fanno compagnia gli estranei conosciuti lungo il cammino o, più spesso, l’animale domestico di turno, che lo segue fedelmente anche nel più remoto angolo del mondo.

Travel blogger

7. La coppia con figli al seguito

Un incubo per molti, un’impresa impossibile (teoricamente e praticamente) per tutti gli altri. Non è così scontato riuscire a gestire con calma e sangue freddo i viaggi in compagnia dei bambini e barcamenarsi con successo tra pappe, valigie, pannolini e biglietti aerei. Quando leggi, però, i post di Travel blogger “ammogliati” che, dopo essersi “riprodotti”, riescono a viaggiare con tanto di figli al seguito senza troppi problemi, pensi che c’è davvero, ancora speranza. Blogger di viaggio formato famiglia: siete un poster motivazionale vivente e date speranza a tutti i viaggiatori senza prole che, al solo udire il vagito di un bambino, non possono fare a meno di pensare che, quando arriverà il momento di diventare genitori, dovranno relegare le valigie nello scantinato per sostituirle con passeggini e omogeneizzati.

8. Il non-Travel blogger

Anche se ha un blog che parla di viaggi non ama definirsi o essere chiamato “Travel blogger”. Il suo blog è stato aperto in tempi non sospetti e, nonostante la nascita della subcultura digitale del Travel blogging, lui non si lascia scomporre. Sta fuori dalle cerchie dei blogger di viaggio, snobba i Blog Tour, viaggia e scrive di viaggi per passione. Passione pura.

9. Il Foodie

Il Travel blogger Foodie ha una sola, grande passione oltre ai viaggi: il cibo. La buona cucina lo entusiasma, la possibilità di assaggiare piatti esotici e “particolari” (per non dire “bizzarri”) è ciò che lo spinge a girare il mondo. Quando viaggia, il Travel blogger Foodie è un avido degustatore di pietanze e bevande “locali”. Il suo Instagram, il suo blog di viaggi e la relativa pagina Facebook pullulano di foto di tavole imbandite, deliziose proposte culinarie italiane e internazionali, specialità e piatti tipici dei Paesi che ha visitato. Non mancano, anzi abbondano, le testimonianze di esperienze culinarie “strane”. Il blogger di viaggio Foodie, a tavola, non teme nulla: nelle Filippine ha provato il Balut (uova di anatra con all’interno un embrione); adora le Escargot francesi; in Australia non si è fatto sfuggire un assaggio di carne di canguro e in Norvegia si è gustato un panino con affettato di balena. Alla sua collezione di “cibi pazzi dal mondo” conta di aggiungere al più presto anche il vino di serpente vietnamita, il velenosissimo Fugu (Pescepalla) tipico del Giappone, le messicane Chapulines (piccole e, a quanto pare, gustose cavallette) e le A-ping, tarantole fritte considerate una prelibatezza in Cambogia.

Travel blogger Foodie

10. L’aspirante Reinhold Messner

Non sarà stato il primo a scalare l’Everest senza l’ausilio delle bombole di ossigeno (il primato spetta al suo idolo assoluto, Reinhold Messner) ma la sua passione per le scalate, l’arrampicata libera, le escursioni e le uscite estreme in montagna pervade il suo blog di viaggi in maniera distintiva. Non disdegna i viaggi nelle Capitali Europee, l’andar per borghi, le mete di vacanza più cassiche, ma la montagna è il suo punto fermo nella vita. E, proprio seguendo le orme del venerato Messner, sogna traversate dell’Antartide, della Groenlandia e del Deserto del Gobi.

E tu, che Travel blogger sei?

E se non ne hai avuto ancora abbastanza, dilettati con il post sulle 10 tipologie di Travel blogger da evitare in Rete, da me ribattezzati le “simpatiche canaglie” (ma anche no) del Travel blogging.

24 Comments

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  1. Sono 1 – 2 – 3 – 4 – 7 – 9. Tutto insieme!

    1, 2, 4 e 7 insieme e in maniera naturale. Unire l’1 al 7 credo sia davvero per pochi, ma è la cosa più bella del mondo! Sempre fatto da quando è nata e adesso a 13 anni… scrive anche lei sul mio blog! 🙂

    3: mi manco l’isola di Pasqua. Sogno!

    9: assaggiata la balena ma nulla di entusiasmante!

    Post molto simpatico!

    • Ciao Liliana, io anche mi “divido” tra diverse categorie e sono certa che ce ne sono tante altre. Però è bello non essere tutti uguali, avere ognuno le proprie identità ed essere sì Travel blogger ma anche individui con la propria personalità. 🙂 Comunque tu per me sei assolutamente nella categoria 3, tra le donne Travel blogger che tutte vorremmo essere. 😛

  2. ahahahha! Dico solo una parola! FAN-TA-STI-CO!!!! Dove mi metti Lucia? 😛
    Io invidio molto le travel blogger “perfette”. Quelle che hanno sempre i capelli a posto, quelle che non hanno una foto in cui sono rimaste male, sempre con il loro vestito immacolato, gli occhiali da sole e l’espressione radiosa! quelle le invidio proprio: io quando viaggio ho la faccia distrutta, i capelli legati in modo improbabile, i leggings e una t-shirt che la sera sono da strizzare! Ecco, invidio molto quelle che sembrano bamboline da collezione! Come accipicchia fanno? Volevo quasi fare un post sulle acconciature in viaggio 😛

    • Quando viaggio i miei capelli hanno vita propria, separata da me. Della serie “fanno un po’ come vogliono” e il risultato non è mai esaltante. Inoltre la mia travel-divisa è suuuuuper casual: leggins o jeans, T-shirt e (rigorosamente) scarpe basse. Quindi siamo in due, ma che bello viaggiare senza pensare al look! Altro che bamboline! 🙂 Comunque, cara Elena, tu per me sei a metà tra l’Avventuroso e il Piero Angela, con un tocco femminile che non guasta mai. 🙂

      • Lusingatissima dell’essere messa nella decima! Grazie!!!!ma in realtà sono una fifona!
        A pensarci bene, direi anche un po’ foodie..Adoro il cibo e quando viaggio è uno dei miei massimi piaceri assaggiare i piatti locali che poi, una volta a casa, tento di rifare. Certo non ne parlo nel blog..ma non si può scrivere di tutto…o magari sì? 😉

    • Quelli che possono emulare Messner mi sa che sono davvero in pochi… beati loro! 🙂 Io no di certo. ;D

  3. Che carino questo post! Personalmente mi definirei travel blogger n. 3 🙂 Ho avuto la possibilita’ e la fortuna di fare tanti viaggi e tante esperienze bellissime e spero di continuare così in futuro

    • Mi piace il fatto che hai specificato di aver avuto la “fortuna” di fare tanti viaggi. E’ proprio vero! Se mi fermo a pensarci un attimo devo ammettere che si tratta davvero di una fortuna, quasi di un privilegio. Sì, siamo fortunati a poter viaggiare e vivere l’esperienza di visitare posti nuovi.

  4. Mi piace questa catalogazione…
    Io me la gioco tra il 3 il 5 e l’8. Quando ho aperto il mio blog ho utilizzato la dicitura travel blogger x dare una definizione di quella che sono, cioe’ una che ama viaggiare e che nel farlo coltiva un’altra grande passione, quella della scrittura!!
    Non conoscevo tutto il polverone dietro a quelle due semplici parole.

    • Anche io quando ho aperto il mio blog non avevo la più pallida idea di cosa fosse un Travel blog. Poi ho capito che il mio era uno di questi! 🙂 Ma è bello essere in tanti, siamo una “grande famiglia allargata”. 😉

  5. Bel post Lucia! Direi che rientro nelle categorie 2 e 6 🙂 La cosa più bella dello scrivere un blog di viaggi è cominciare quasi per gioco e scoprire una passione man mano che il tempo passa e il blog cresce… ora non riuscirei più a stare senza scrivere!

    • Siamo in 2! Una volta scoperto il meraviglioso mondo dei blog di viaggio e dopo aver visto la tua “creatura” nascere e crescere è quasi impossibile tornare a farne a meno. Bello il tuo blog! 😉

  6. Ciao Lucia,

    ti ho scoperta per caso leggendo questo tuo post e mi hai fatto “morire”!
    Davvero carina e simpatica questa categorizzazione!
    Io mi ritrovo al 100% nella n.7.
    Non mi sono fatta spaventare dalla prole al seguito e, anzi, sono stati da stimolo per organizzare ancora meglio i nostri viaggi rispondendo alle esigenze di tutti e 5.
    Spero sempre d’essere utile ad altri genitori che si cimentano nell’organizzazione “fai-da-te” dei loro viaggi e far ricredere quei genitori che vedono un figlio come un’ostacolo al viaggiare o una limitazione.
    I figli andrebbero visti come uno stimolo per andare ancora di piu’ in giro per il mondo. Quando dico “mondo” non mi riferisco per forza a mete lontane o nell’altro emisfero, ma anche a quei piccoli e medi viaggi che si possono fare senza percorrere per forza migliaia di chilometri ma che comunque portano il bambino a scoprire qualcosa di nuovo!
    Vado a leggerti un po’!
    Buon blogging!

    • Ciao MaFa, ho sbirciato anche io il tuo blog, davvero molto carino. Sono felice che tu sia passata a trovarmi e grazie per il commento. Viaggiare con i bambini secondo me è la cosa più difficile per molti genitori. Voi genitori e famiglie “con la valigia” siete una fonte di ispirazione per tutti noi altri, che possiamo solo sperare di riuscire a tenere il passo quando sarà il momento. 😉 Un saluto

  7. Ho trovato il tuo articolo ora su Twitter e click! Bella classificazione, molto molto simpatica! Io penso di appartenere alla categoria 3, anche se a dir la verità sul mio blog troverai pochissime foto di me. Quando viaggio sono in condizioni pietose, non ci stanno i vestiti di gala nel bagaglio a mano, sai… e poi preferisco la comodità alla bellezza perché in viaggio devo sfruttare il poco tempo a disposizione e non sopporterei non visitare abbastanza “perché mi fanno male i piedi” indossando scarpe da fighetta.
    Tuttavia cerco di proporre anche altri argomenti, di solito sono state tappe della mia vita come il semestre in Erasmus (quindi parlo dell’Inghilterra sotto questo punto di vista) e ora delle crociere (ci lavoro, ahimè non me la spasso in piscina con l’animazione).
    Quindi, ecco… forse appartengo a qualche sotto-categoria della 3 ?

    • Secondo me ognuno di noi appartiene a varie categorie, ma siamo allo stesso tempo tutti diversi, ognuno con la sua “unicità” ed è per questo che i Travel blog sono interessanti da leggere e da seguire. Ognuno ha qualcosa di personale e unico da raccontare, ognuno è “speciale” e ogni lettore-viaggiatore può trovare il blog di viaggi più affine ai suoi gusti. Questo è il lato più bello dei Travel blog!

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