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Itinerario completo per visitare Torino in 1 giorno

Itinerario completo per visitare Torino in 1 giorno

Itinerario completo per visitare Torino in 1 giorno senza perdere nulla: cosa vedere, dove e cosa mangiare, dove parcheggiare e come spostarsi in città.

Avendo un sabato libero da impegni, ho deciso di visitare Torino per la prima volta, approfittando di una bella giornata invernale di sole.

Dove parcheggiare a Torino vicino al centro ma fuori dalla ZTL?

Torino è piena di ZTL e questo potrebbe essere un problema per chi non conosce la città e non sa dove parcheggiare evitando i varchi delle Zone a traffico limitato.

Per parcheggiare a Torino fuori dalla ZTL ma vicino al centro, le opzioni sono due:

Parcheggio Torino Porta Nuova

Primi 15 minuti gratis, poi 2 Euro all’ora fino ad un massimo di 18 Euro. La tariffa giornaliera di 18 Euro non è economica, ma è un prezzo abbastanza accettabile, data la comodità del parcheggio. In 5-10 minuti a piedi, passeggiando lungo una delle vie più belle di Torino, si arriva al cuore storico della città. Io ho parcheggiato qui e mi sono trovata benissimo.

Parcheggio Roma – San Carlo – Castello

Dalle 9:01 alle 20.00 la tariffa è di 2 Euro all’ora e di 1 Euro per ogni mezz’ora; dalle 20:01 alle 24:00 la tariffa è di 1 Euro all’ora. Dispone di 802 posti auto, quindi in giornate di grande affluenza in città (festività, eventi, etc.) potrebbe essere completo. Se così fosse, potete ripiegare sul vicino Parcheggio Torino Porta Nuova.

Attenzione: il Parcheggio Roma – San Carlo – Castello ha diversi accessi, ma l’ingresso di piazza Carlo Felice è l’unico al di fuori della ZTL.


Itinerario veloce: Torino in 1 giorno

  1. Stazione ferroviaria Torino Porta Nuova
  2. Piazza Carlo Felice
  3. Piazza San Carlo
  4. Piazza Castello
  5. Cattedrale di Torino e Sacra Sindone
  6. Pranzo: dove e cosa mangiare a Torino?
  7. Mole Antonelliana e il Museo del Cinema
  8. Ponte Vittorio Emanuele I
  9. Chiesa della Gran Madre di Dio
  10. Piazza Vittorio Veneto
  11. Vie dello shopping a Torino

Questo itinerario di un giorno a Torino parte dalla Stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova ed è, quindi, perfetto sia per chi arriverà in città in treno, sia per chi preferisce raggiungere Torino in macchina (come ho fatto io).

1. Stazione ferroviaria Torino Porta Nuova

A prescindere dal mezzo con cui siete arrivati a Torino (treno o auto), il nostro punto di partenza sarà l’elegante Stazione ferroviaria Torino Porta Nuova.

Il nome “Porta Nuova” è dovuto all’abbattimento dell’antica Porta Meridionale e alla costruzione, nel 1620, della Porta Nuova per entrare nella città di Torino dalla cosiddetta “Città Nova”.

Negli anni precedenti, infatti, si era verificata un’espansione urbana verso sud, per volere di Carlo Emanuele I di Savoia. La Porta Nuova venne eretta all’incrocio della Via Nuova (attuale Via Roma) con l’odierna Via Gramsci. Purtroppo la porta venne distrutta durante l’occupazione napoleonica di Torino del 1802.

I lavori per la costruzione della Stazione di Torino Porta Nuova vennero avviati 1861 con la supervisione dell’ingegnere Alessandro Mazzucchetti. La stazione subì numerosi rimaneggiamenti ed aggiunte nel corso degli anni, in particolar modo a partire dal 1911 quando, in occasione dell’Esposizione Universale, la stazione venne ampliata e ammodernata per accogliere in città i numerosi viaggiatori giunti a Torino per l’importante evento.

Oggi la Stazione ferroviaria Torino Porta Nuova è uno degli scali ferroviari più grandi ed affollati d’Italia.

Usciti dalla Stazione di Torino Porta Nuova, attraversate la strada e fate una breve sosta presso il Punto di informazione turistica situato proprio di fronte alla stazione. Potete richiedere una mappa gratuita della città che vi sarà molto utile per orientarvi a Torino e vedere tutte le attrazioni principali del centro storico.

Con la mappa della città in mano, potete seguire con facilità tutte le tappe del mio itinerario di un giorno a Torino.

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Stazione ferroviaria Torino Porta Nuova (Torino)
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Stazione ferroviaria Torino Porta Nuova (Torino)

2. Piazza Carlo Felice

Circondata da eleganti edifici porticati al livello stradale, Piazza Carlo Felice presenta al centro un giardino progettato e realizzato a partire dal 1861.

Il Giardino Sambuy è movimentato con particolari ondulazioni del terreno, è attraversato da graziosi vialetti in porfido ed è decorato da fontane e statue dedicate ad Edmondo De Amicis, a Massimo D’Azeglio e, appunto, a Ernesto di Sambuy.

L’orologio floreale custodito all’interno del giardinetto è un dono della città di Ginevra.

Dopo aver attraversato Piazza Carlo Felice e il suo tranquillo giardinetto, camminiamo lungo Via Roma fino a raggiungere una delle piazze più celebri e suggestive di Torino, Piazza San Carlo.

Lungo la strada, di tanto in tanto, noterete sotto i caratteristici portici torinesi delle gallerie coperte, che vi suggerisco di vedere, facendo qualche breve sosta: sono dei piccoli gioielli nascosti.

3. Piazza San Carlo

Giunti in Piazza San Carlo vi troverete nel “salotto di Torino“.

Su questa grande piazza di forma rettangolare (168×76 metri, con una superficie 12.768 metri quadrati), si affacciano edifici di pregio, chiese e numerosi caffè storici di Torino.

Tra i caffè storici di Piazza San Carlo, meritano una particolare menzione il Caffè San Carlo e il Caffè Torino.

Il Caffè San Carlo fu primo locale in Italia ad avere l’illuminazione a gas. Fu luogo di ritrovo di personalità politiche di spicco come Cavour o Giolitti.

Anche il Caffè Torino vanta frequentazioni illustri, come Cesare Pavese e Alcide De Gasperi, ma ha anche un’altra particolarità, più goliardica. Sulla pavimentazione all’ingresso è stato incastonato un toro rampante in ottone, datato 1930.

Proprio come accade al mosaico pavimentale del toro nella Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, il toro rampante di Torino viene calpestato sugli “attributi”, gesto che, secondo la tradizionale popolare, porterebbe fortuna.

Una delle attrazioni di Piazza San Carlo sono le “Chiese Gemelle” di Torino, in stile barocco e intitolate una a San Carlo Borromeo e l’altra a Santa Cristina.

Al centro di Piazza San Carlo non potrete non notare il Monumento a Emanuele Filiberto di Savoia, realizzato da Carlo Marochetti nel 1838. I Torinesi la chiamano Caval ëd Bronz (cioè “cavallo di bronzo): la statua raffigura il Duca Emanuele Filiberto mentre inguaina la spada, vittorioso dopo la Battaglia di San Quintino.

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Piazza San Carlo (Torino)
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Piazza San Carlo (Torino)

Il Monumento a Emanuele Filiberto di Savoia di Torino, simbolo della città insieme al toro rampante d’oro, è da molti considerato paragonabile per fattezza e pregio ad altri due capolavori: il Monumento equestre al Gattamelata di Donatello, situato a Padova, in Piazza del Santo, e Il Monumento equestre a Bartolomeo Colleoni di Andrea del Verrocchio, situato a Venezia, in Campo San Zanipolo.

Dopo aver ammirato Piazza San Carlo, percorrendo ancora Via Roma arriviamo in Piazza Castello.

4. Piazza Castello

Piazza Castello è il fulcro del centro storico di Torino.

Da qui si diramano le quattro strade più importanti della città: Via Po, Via Pietro Micca, Via Roma e Via Garibaldi.

Via Garibaldi è una delle strade pedonali più lunghe d’Europa.

Con una superficie di oltre 40.000 metri quadrati, Piazza Castello è una delle piazze più grandi d’Italia.

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Piazza Castello (Torino)
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Piazza Castello (Torino)

Vi si affacciano numerosi edifici storici e monumenti di pregio, coma il Palazzo Reale di Torino, il Teatro Regio, tra i più importanti teatri lirici d’Italia, Palazzo Madama, un tempo sede del Senato Subalpino, e la Real Chiesa di San Lorenzo. Quest’ultima un tempo ospitava la Sacra Sindone mentre oggi conserva una copia della reliquia, da vedere nei periodi in cui non c’è l’ostensione della Sindone originale.

Dove si trova la Sacra Sindone?

La Sacra Sindone è custodita nella Cattedrale di Torino, in Piazza San Giovanni, una delle tappe successive del nostro itinerario di un giorno a Torino.

Altri monumenti da vedere in Piazza Castello a Torino sono:

  • il Monumento al Cavaliere D’Italia di Piero Canonica (1923);
  • la Statua dell’Alfiere dell’Esercito Sardo di Vincenzo Vela (1859);
  • il Monumento a Emanuele Filiberto Duca di Aosta (1933).

Ricordo ai visitatori che quello che comprende Palazzo Madama e la Casaforte degli Acaja è un complesso architettonico dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, inserito, insieme ad altri edifici, nel sito protetto delle Residenze della Casa Reale di Savoia in Piemonte.

5. Cattedrale di Torino e Sacra Sindone

Come vi accennavo poco fa, la tappa successiva dell’itinerario di un giorno a Torino è la Cattedrale di San Giovanni Battista.

La Cattedrale di Torino è l’edificio religioso più importante della città. Oltre ad essere un pregevole esempio di chiesa rinascimentale, è famosa soprattutto perché al suo interno viene custodita la Sacra Sindone.

La Sacra Sindone (o Santa Sindone) è un lenzuolo di lino sul quale è rimasta impressa l’immagine di un uomo il cui corpo presenta segni di torture e violenze compatibili con quelli della passione di Cristo.

Il lenzuolo, per i Cristiani, è il telo in cui Gesù venne avvolto dopo la passione e la crocifissione, per essere posto nel sepolcro.

La Sacra Sindone si trova nell’ultima cappella della navata sinistra della Cattedrale di Torino, sotto la Tribuna Reale, ed è protetta da uno spesso vetro.

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Cappella della Sacra Sindone (Torino)

La reliquia non si può vedere, in realtà, perché il lenzuolo sacro è protetto da una teca, a sua volta chiusa in una cassa metallica.

Gli unici momenti in cui la Sacra Sindone può essere vista dai fedeli è in occasione delle ostensioni pubbliche del lenzuolo.

Durante tutto l’anno è, però, consentito a fedeli, pellegrini e visitatori, di recarsi presso la cappella e pregare sugli inginocchiatoi posti all’esterno della vetrata protettiva della cappella.

Si può, quindi, pregare di fronte alla cassa che contiene la Sindone, ma senza vederla.

Orari di ingresso nella Cattedrale di Torino: tutti i giorni dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 19:00.

Quando avverrà la prossima ostensione pubblica?

Le date delle ostensioni pubbliche della Sacra Sindone non si conoscono.

Non esiste una regola né un giorno/periodo particolare dell’anno in cui è possibile vedere la Sacra Sindone aperta.

Il Papa, proprietario della Sindone da quando la Santa Sede la ereditò da Umberto II di Savoia, decide in totale autonomia quando esporre al pubblico la reliquia.

6. Pranzo: dove e cosa mangiare a Torino?

Giunta l’ora di pranzo, abbiamo deciso di spostarci nei pressi della Mole Antonelliana e mangiare nei dintorni, per poi visitare questo monumento con più calma.

Noi abbiamo pranzato presso il Ristorante Tre da Tre (Via Giuseppe Verdi, 33/c ).

Il Ristorante Tre da Tre offre antipasti, primi, secondi, contorni, dolci e pizze di eccezionale qualità. Il menù è ricco e davvero invitante. Il personale, cordiale e disponibile, vi farà sentire a casa. Mi sento senza dubbio di consigliarlo, per l’ottima cucina, l’ambiente accogliente e l’ottimo rapporto qualità/prezzo.

Non sapete cosa mangiare a Torino?

Tra i piatti tipici assolutamente da assaggiare a Torino, spiccano la Bagna càuda (o Bagna caoda), i Tajarin, gli Agnolotti del Plin, il Vitello tonnato e i Tomini.

Due vere specialità torinesi sono il Bagnèt verd (salsaa base di acciughe dissalate, aglio e prezzemolo, a cui si aggiunge la mollica di pane bagnata con aceto e olio extravergine di oliva) e il Bagnèt ross (salsa a base di pomodori, cipolle, carote e aglio, insaporita con peperoncino, zucchero e aceto).

Due pietanze a base di carne tipiche di Torino, derivate dalla cucina povera piemontese, sono il Fritto misto alla piemontese e il Gran bollito misto piemontese, entrambi preparati con carni di diversi animali, ma anche la cosiddetta Finanziera piemontese, in cui le frattaglie e gli scarti della carne (animelle, filoni, cervello, creste e fegatini) vengono sbollentati e fatti rosolare insieme ai funghi nel burro.

Per una pausa dolce a Torino è irrinunciabile ordinare un Bicerin: servita in bicchieri tondeggianti di grandi dimensioni, questa bevanda tradizionale torinese viene preparata con caffè, cioccolato e crema di latte.

A proposito di dolci, una delle specialità di Torino è il Gianduiotto, inventato nel 1852 dalla Caffarel.

Per concludere, il Vermouth fu inventato a Torino, nel 1786, da Antonio Benedetto Carpano. Torino è, difatti, una delle città dove la tradizione dell’aperitivo nacque e si diffuse.

7. Mole Antonelliana e il Museo del Cinema

Dopo esserci rifocillati, è arrivato il momento di vedere la Mole Antonelliana, iconico monumento di Torino, oggi sede del Museo Nazionale del Cinema.

Alta 167 metri, deve il suo nome, oltre che alla sua stazza imponente (“mole”), al suo creatore, l’architetto Alessandro Antonelli.

La Mole Antonelliana è mozzafiato se guardata dal basso, mentre si staglia contro il cielo di Torino. Spesso per entrare nella Mole si forma una lunga fila, ma l’attesa vale davvero lo spettacolo che si presenterà davanti ai vostri occhi.

Potete decidere tra diverse esperienze:

  • visitare il Museo Nazionale del Cinema (prezzo del biglietto: 10 Euro),
  • salire in cima alla Mole Antonelliana usando l’ascensore panoramico (prezzo: 7 Euro),
  • fare entrambe le cose (prezzo: 14 Euro).

I bambini sotto i 5 anni entrano gratis.

Dalla cima della Mole Antonelliana potrete ammirare una delle più belle vedute dall’alto di Torino.

Orari d’ingresso: Museo e ascensore panoramico

  • Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì e Domenica: dalle 9:00 alle 20:00
  • Sabato: dalle 9:00 alle 23:00
  • Martedì: chiuso

L’ultimo ingresso è consentito un’ora prima della chiusura.

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Mole Antonelliana (Torino)

8. Ponte Vittorio Emanuele I

Lasciataci alle spalle la Mole Antonelliana, procediamo lungo Corso San Maurizio fino a raggiungere il Lungo Po.

Qui ci rilassiamo sotto gli ultimi raggi di sole di un bel pomeriggio invernale passeggiando sul Lungo Po Cadorna, che costeggia il Fiume Po.

Quando arriviamo nei pressi del Ponte Vittorio Emanuele I, avvistando dall’altro lato del fiume la sagoma di una bella chiesa, decidiamo di attraversarlo e di visitare quella che poi avremmo scoperto essere la Chiesa della Gran Madre di Dio, una delle chiese più famose di Torino.

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Lungo Po (Torino)

9. Chiesa della Gran Madre di Dio

La Chiesa della Gran Madre di Dio, in stile neoclassico, è la protagonista di diverse leggende popolari.

Esoterismo e mistero aleggiano intono alla chiesa, ritenuta il punto d’incontro di energie metafisiche.

Secondo la leggenda, le due statue poste all’ingresso della chiesa celerebbero un messaggio segreto. Le statue ritraggono la Religione, che regge una croce, e la Fede, che solleva un calice e tiene una Bibbia nel grembo. Si narra che proprio la statua della Fede indichi il luogo dove sarebbe nascosto il Santo Graal, cioè il calice da cui bevve Cristo durante l’ultima cena.

Sul pronao della Chiesa della Gran Madre di Dio svetta una frase in Latino: ORDO POPULUSQUE TAURINUS OB ADVENTUM REGIS (“La nobiltà e il popolo di Torino per il ritorno del re”).

L’incisione ci svela la ragione della costruzione dell’edificio religioso, cioè il ritorno in patria del Re Vittorio Emanuele I nel 1814 dopo l’esilio in Sardegna seguito all’occupazione napoleonica.

L’edificio ricorda il Pantheon di Roma e probabilmente vi si ispira nelle architetture.

Dalla cima della scalinata che conduce alla Chiesa della Gran Madre di Dio, in posizione rialzata su una collinetta, si gode di una bella veduta su Piazza Vittorio Veneto, sul Po e sulla città di Torino.

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Chiesa della Gran Madre di Dio (Torino)
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Chiesa della Gran Madre di Dio (Torino)

10. Piazza Vittorio Veneto

La tappa successiva di questo itinerario veloce a Torino è una delle sue piazze-simbolo, Piazza Vittorio Veneto.

Circondata dai tradizionali portici torinesi, sotto ai quali troverete boutique, negozietti e caffè storici (come il Caffè Vittorio Veneto, del 1878), dai Torinesi viene chiamata semplicemente Piazza Vittorio.

Gli stessi Torinesi sono convinti che Piazza Vittorio Veneto sia la piazza più grande d’Europa, ma si tratta di una leggenda, anche se molto popolare. La piazza, con i suoi 360 metri di lunghezza, 111 metri di larghezza massima e 39.960 metri quadrati di estensione, è sicuramente molto grande, ma non è, ahimè, la più grande d’Europa (il primato spetta alla Piazza della Borsa a Bordeaux, estesa su 120.000 metri quadrati).

Piazza Vittorio Veneto è, però, la più grande piazza dotata di portici di tutta l’Europa.

Da Piazza Vittorio Veneto percorriamo per tutta la sua lunghezza Via Po e ci ritroviamo in Piazza Castello, dove approfittiamo dell’atmosfera natalizia per fare un giro tra i tradizionali mercatini di Natale di Torino, tra Brezel, frittelle, cioccolata calda e vin brulé.

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Mercatini di Natale (Torino)

Chi, come noi, visiterà Torino tra l’8 Dicembre e il 6 Gennaio, avrà la fortuna di poter vedere Torino e le sue strade più belle ed eleganti in veste natalizia: che spettacolo!

La giornata sta finendo, ma non vogliamo proprio andare via da Torino!

Attendiamo, quindi, il calar della sera per ammirare le illuminazioni natalizie che decorano le strade del centro storico e le vie dello shopping.

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Illuminazioni natalizie (Torino)

Da Piazza Castello si diramano le quattro direttrici della città e questo è il punto ideale di Torino per iniziare uno shopping tour. Quale modo migliore per chiudere questa entusiasmante passeggiata nel “cuore” di Torino?

11. Vie dello shopping a Torino

Concludiamo il nostro itinerario di un giorno a Torino con una passeggiata senza meta tra le vie dello shopping e i vicoletti del centro, tra negozi, boutique, artisti di strada, antiche farmacie, caffè storici e localini tipici.

Se volete fare qualche acquisto a Torino, le vie da non perdere sono:

  • Via Garibaldi. Qui trovate i negozi delle grandi catene e i franchising più famosi.
  • Via Roma. Famosa per la presenza di eleganti boutique e negozi dei brand più prestigiosi.
  • Via Po. Qui ci sono negozietti etnici, librerie, empori e locali “alternativi”.
  • Via Lagrange. E’ la strada parallela a Via Roma, con negozi di brand costosi e meno costosi.
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Shopping (Torino)
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Shopping (Torino)

Dopo aver guardato le vetrine delle boutique, fatto qualche acquisto e sorseggiato un piacevole tè caldo in una caffetteria, è arrivato il momento di dirigerci verso la Stazione Torino Porta Nuova, risalire in macchina e tornare a casa.


Prima di concludere il racconto della mia visita a Torino, vorrei aggiungere solo un paio di consigli finali, per coloro che avranno più di un giorno a disposizione per esplorare la città piemontese.

Io ho avuto solo un giorno per visitare Torino ed ho dovuto, per forza di cose, stilare un itinerario veloce e sintetico. Se voi resterete in città per un tempo più lungo, però, ci sono almeno altre 3 cose da non perdere a Torino:

  • il Museo Egizio di Torino,
  • il Parco del Valentino (che tra le altre cose ospita i famosi “lampioni innamorati”),
  • il Monte dei Cappuccini (per una veduta spettacolare su Torino).

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