Itinerario veloce e completo per visitare il Piemonte in 4 notti e 5 giorni: un viaggio diverso dal solito alla scoperta di città d’arte, borghi, tesori architettonici e luoghi meno conosciuti.
Il Piemonte è una regione ricca di mete turistiche interessanti anche se (purtroppo) poco conosciute: montagne, laghi, colline, città d’arte, paesi piccoli e grandi, antichi e moderni.
Una visita dettagliata ai luoghi più belli del Piemonte, tenendo conto dei tempi e delle distanze, richiederebbe diverse settimane, se non mesi. Per chi non è mai stato in Piemonte, ha pochi giorni a disposizione e vuole farsi una prima idea dei luoghi da vedere, è indispensabile qualche suggerimento per orientarsi.
Itinerario di 5 giorni alla scoperta del Piemonte
L’itinerario in Piemonte che vi propongo ripercorre le tappe di un viaggio che ho compiuto qualche tempo fa con la mia famiglia nel periodo di Pasqua. Partiti in macchina da Ferrara, in 5 giorni abbiamo visitato Asti e Torino (oltre a varie località in queste due province) e la zona di Cuneo.
Dove dormire durante questo itinerario in Piemonte? Noi abbiamo pernottato 2 notti ad Asti, 1 notte a Torino e 1 notte a Saluzzo.
GIORNO 1: Asti
Il percorso più semplice va da Ferrara a Bologna (attraverso l’A13), poi si segue l’A1 fino a Piacenza e infine l’A21 fino ad Asti, per un totale di 320 km. Partendo intorno alle 8, si riesce ad arrivare ad Asti anche prima di mezzogiorno.
Cosa vedere ad Asti? Le cose da vedere in città sono numerose. Non è un caso se Asti è considerata una delle città più pittoresche del Piemonte e del Nord Italia.
Prima di pranzo si possono ammirare la grande Piazza del Campo del Palio e la Piazza Vittorio Alfieri, di forma triangolare.
Il Palio di Asti, che si svolge in settembre e consiste in una corsa a cavallo fra contrade, è preceduto da una sfilata storica. La tradizione risale al Medioevo (le prime notizie sono del 1275) ed è un evento molto sentito in città.
Palazzo Alfieri è una delle tappe imperdibili ad Asti. Sapevate che il celeberrimo poeta e drammaturgo italiano Vittorio Alfieri nacque ad Asti nel 1749, in un bel palazzo dalle architetture altamente scenografiche e coinvolgenti, che oggi è diventato una casa-museo e centro studi a lui dedicato.
Da Piazza Alfieri in pochi passi si giunge a Piazza San Secondo. La piazza prende il nome dalla bella Collegiata, dedicata al patrono della città. Nota già dal IX secolo, al suo interno custodisce opere di varie epoche e un’esposizione permanente di bandiere e palii antichi.
Simile nello stile, ma di mole più imponente, è la cattedrale romanica-gotica di Asti, intitolata a Santa Maria Assunta. La Cattedrale di San Maria Assunta è realizzata in cotto e tufo e decorata con geometrie policrome in mattoncini e arenaria. È notevole il protiro del 1450.
Altri monumenti e luoghi interessanti da vedere ad Asti sono la Torre Romana (del periodo dell’Imperatore Augusto), la Torre Troyana di età medievale, la Chiesa di San Giuseppe (1693) e Piazza Roma con la Torre Comentini. Quest’ultima, con i suoi 39 metri di altezza, è la torre più alta del Piemonte.
Prima di cena vale senz’altro la pena di visitare il complesso monumentale di San Pietro; percorrendo verso est tutto il Corso Alfieri, con una breve passeggiata si raggiunge il Battistero romanico a pianta ottagonale.
L’atmosfera che si respira fra le colonne bianche dell’interno e i mattoni rossi dell’esterno è veramente unica. Accanto c’è il chiostro e la casa del Priore trasformata in un Museo archeologico e paleontologico.
GIORNO 2: Colle Don Bosco e Abbazia di Vezzolano
Sopra Asti si trova buona parte del Monferrato, una zona collinare famosa soprattutto per i suoi vini.
Altro motivo di interesse sono alcuni santuari, chiese antiche e borghi pittoreschi. Fra questi va sicuramente menzionato Colle Don Bosco, il paese che ha dato i natali a San Giovanni Bosco (1815-1888), fondatore dei Salesiani.
INDICAZIONI: Da Asti conviene imboccare la SS 458 fino a Gallareto (24 km), poi seguire le indicazioni per Castelnuovo Don Bosco (7 km) e infine per Colle Don Bosco (5 km). |
L’elemento più appariscente del paese è la moderna basilica costruita in onore del santo: una grande chiesa bianca con due campanili, un’ampia cupola e una scalinata con tre rampe parallele. La costruzione, avviata nel 1961, è stata terminata nel 1984.
Non potete rinunciare ad una visita alla Basilica di San Giovanni Bosco: questo “luogo dell’anima” si trova sul bel Colle Don Bosco, in località di Morialdo (frazione di Castelnuovo Don Bosco).
Molto più sobria e semplice è la Casa natale di Don Bosco, a due piani. All’interno sono conservati alcuni oggetti legati alla vita del santo, ma ciò che colpisce di più è l’atmosfera rurale della casa.
Accanto c’è la Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice, in tipici mattoni rossi come le chiese più antiche di Asti. Don Bosco fondò infatti anche la congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Poco più in là si trova il Museo della Civiltà Contadina dell’Ottocento Astigiano.
Lasciato il paese di Don Bosco, dopo pranzo un’altra meta interessante è l’Abbazia di Santa Maria di Vezzolano.
INDICAZIONI: Ritornati a Castelnuovo, occorre seguire le indicazioni per Albugnano (4 km) e da lì per l’abbazia. |
La strada è un po’ meno agevole, perché risale le colline, ma la sorpresa maggiore è all’arrivo. In pendenza, attorniata da palme, cipressi e altri alberi più piccoli si riconosce subito la sagoma rossastra dell’antichissima chiesa.
L’Abbazia di Santa Maria di Vezzolano risale al 1095, ha subito numerosi restauri e vicende storiche ma conserva ancora un fascino incredibile.
Molto bella è la facciata della chiesa, dove fra i mattoni rossi sono inserite strisce, capitelli e statue tutti bianchi. Indubbiamente questa facciata risente l’influsso dell’arte romanica lombarda ed emiliana.
Un insolito elemento architettonico caratterizza l’interno: all’altezza della prima campata la navata centrale è divisa in due dallo jubé (o pontile). Quest’accorgimento, rarissimo in Italia, si trova in alcune chiese gotiche francesi e serviva a separare i catecumeni dai fedeli battezzati. È molto bello anche il chiostro, con capitelli medievali e resti di affreschi di epoche successive.
Dopo aver visitato l’Abbazia di Santa Maria di Vezzolano, si torna ad Asti, dove abbiamo scelto di pernottare.
INDICAZIONI: Ritornati ad Albugnano, seguiamo le indicazioni fino a Gallareto (8 km) e poi per Asti (25 km). |
GIORNO 3: Stupinigi e Torino
Da Asti seguiamo l’A21 verso ovest e poi l’A55 (la tangenziale di Torino) fino all’uscita di Stupinigi (52 km).
Stupinigi è un’enorme Palazzina di caccia voluta dai Savoia nel ’700. Il vasto parco è stato teatro di cacce al cervo, come ricorda il cervo riprodotto in cima alla facciata.
Fra le stanze rococò e il bellissimo giardino sono state ambientate alcune scene della serie televisiva “Elisa di Rivombrosa”.
Siamo già alle porte di Torino e l’atmosfera tipicamente sabauda si percepisce tutt’intorno a noi.
Percorrendo il lunghissimo Corso Unione Sovietica giungiamo in città. Il quartiere di Mirafiori e il Lingotto sono i primi due luoghi iconici di Torino, profondamente legati alla storia industriale della città, che ci “vengono incontro” mentre ci avviciniamo al centro.
Naturalmente in meno di un giorno non è possibile visitare tutta la città, dato che Torino è grande e ricca di cose da fare e vedere. Tenetene conto quando pianificherete il vostro itinerario a Torino e, se potete, trascorretevi almeno 2-3 giorni.
Noi purtroppo non avevamo molti giorni a disposizione per esplorare il Piemonte e visitare in maniera completa Torino. Abbiamo, quindi, dovuto per forza di cose selezionare cosa vedere e cosa rimandare al prossimo viaggio.
Arrivati in città in mattinata, prima di pranzo, iniziamo con una sosta nella celebre Piazza San Carlo, di forma rettangolare. Piazza San Carlo è una delle piazze più belle e famose di Torino nonché uno dei “salotti” della città.
Il cuore della città è, però, Piazza Castello, dominata dalla mole imponente di Palazzo Madama. Da un lato sembra un castello medievale, dal lato opposto un palazzo barocco.
Aldilà di una cancellata in ghisa si trova il Palazzo Reale, la Reggia dei Savoia. Nelle serre del palazzo ha sede uno spazioso museo di antichità archeologiche.
Dietro al Palazzo Reale c’è il Duomo di San Lorenzo con la sua grande cupola.
Al suo interno il Duomo di San Lorenzo ospita la Cappella della Sacra Sindone, certamente la maggiore attrazione turistica della città insieme al Museo Egizio.
In base al tempo a disposizione, si può anche visitare la Galleria Sabauda e, nei pressi del Duomo, scoprire la Porta Palatina, del I secolo d.C. (anche se il tempo a disposizione per la visita a Torino è poco, abbiamo cercato di vedere più cose possibili).
GIORNO 4: Superga, Saluzzo e Abbazia di Staffarda
Il quarto giorno è arrivato e le cose da fare e vedere sono ancora tante.
Come prima tappa della giornata saliamo sul colle ad est di Torino, dove sorge la Basilica di Superga, tristemente nota anche per l’incidente aereo che coinvolse la squadra di calcio del Torino nel 1949.
La fece costruire nel 1706 il Re Vittorio Amedeo II di Savoia, in seguito ad un voto fatto alla Madonna perché liberasse la città dall’assedio dei Francesi. Nella Cripta Reale sono sepolti alcuni membri della casata.
L’enorme cupola (alta 75 metri) e il colore giallo predominante la rendono riconoscibile a grande distanza. Bellissimo il panorama verso la città e le montagne circostanti.
Ritornati a Torino (10 km), ci dirigiamo a sud della città, verso la nostra prossima meta: Saluzzo.
INDICAZIONI: Per raggiungere Saluzzo scegliamo di percorrere la SS393 fino a Carmagnola (27 km), poi la SS20 fino a Savigliano (25 km) e infine la SS662 (13 km). |
Prima di pranzo riusciamo ad ammirare Piazza Garibaldi, l’enorme campanile del Duomo e il magnifico panorama verso il Monviso, il monte da cui ha origine il Po.
Il Duomo di Saluzzo (Cattedrale di Maria Vergine Assunta) è della fine del ’400 e nella facciata ospita ben tre rosoni. La facciata è un vero capolavoro, introdotta da una grande gradinata in pietra, accoglie un portale centrale di notevole fattura, sormontato da una ghimberga gotica in terracotta scolpita.
Entrando per le mura s’incontrano diversi edifici tardomedievali e barocchi, legati al periodo di maggiore splendore del Marchesato di Saluzzo.
Tra le cose da vedere a Saluzzo devo menzionare le chiese di San Bernardo e San Nicola e l’antico castello del XIII secolo, trasformato in carcere.
L’imponente Torre Civica, del 1460, fa ombra alla Chiesa di San Giovanni, posta di fronte: la semplice facciata in mattoni non lascia presagire la ricchezza di opere d’arte che essa contiene. Il campanile risale al 1376, il chiostro è del secolo successivo.
Fra i monumenti del paese bisogna segnalare anche la Casa natale di Silvio Pellico (1789-1854), importante personaggio del Risorgimento, e la Casa Cavassa, esempio ben conservato di dimora rinascimentale.
Dato che siete in zona per visitare Saluzzo, vi consiglio di programmare anche una escursione all’Abbazia di Santa Maria di Staffarda.
Si raggiunge seguendo per 10 km la SS589. Subito prima dell’abbazia la strada supera il Po, che qui, essendo molto vicino alla sorgente, è poco più di un torrente.
L’Abbazia di Santa Maria di Staffarda risale al XII secolo e si nota per il colore rosso dei mattoni che risalta nella campagna. Ha un bellissimo chiostro, una chiesa interessante e su tutto prevale un’atmosfera di serenità e di pace.
L’Abbazia di Santa Maria di Staffarda è uno dei grandi monumenti medioevali del Piemonte, assolutamente da non perdere se vi trovate in zona.
GIORNO 5: Castello della Manta
E’ giunto il quinto giorno di questo itinerario alla scoperta del Piemonte. Restiamo in zona per una delle gite fuori porta più belle da fare partendo da Torino.
Avendo noi pernottato a Saluzzo, saliamo in macchina e raggiungiamo il Castello della Manta in pochi minuti. Se voi partirete da Torino, ci metterete circa un’oretta, ma si tratta comunque di una gita fattibile da Torino in giornata. Il Castello della Manta si trova, infatti, a 4 km a sud di Saluzzo, in direzione di Cuneo, e a 70 km da Torino.
Costruito nel Medioevo su una collina immersa nel verde, il Castello della Manta è stato trasformato in nobile dimora dai marchesi di Saluzzo. Andato col tempo in rovina, oggi è uno dei beni di maggior pregio gestiti dal FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano).
L’elemento di maggiore attrazione del castello è il ciclo di affreschi del ’400 presente nella sala baronale. Intorno alla Fontana della Giovinezza si affolla una serie incredibile di personaggi biblici e mitologici, introdotti da didascalie in franco-provenzale e raffigurati in costumi moderni.
Il nostro viaggio in Piemonte finisce qui, con il rientro a Ferrara. Da Saluzzo si può raggiungere Asti senza ripassare per i dintorni di Torino: 13 km a Savigliano, 18 fino a Bra, 17 ad Alba e poi per 30 km l’autostrada A33 fino all’incrocio con l’A21. Da Asti ripercorriamo in senso inverso lo stesso tragitto dell’andata per tornare a casa.
L’itinerario in Piemonte ci ha portato a scoprire città molto famose dal punto di vista turistico, come Asti e Torino, ma anche località meno conosciute e più insolite come destinazione di viaggio.
Il Piemonte ci ha sorpreso per la sua bellezza raffinata e per l’atmosfera familiare e accogliente. Vale sicuramente la pena conoscere meglio questa regione quindi vi consiglio senza indugio di organizzare un viaggio on the road o una gita fuori porta in Piemonte il prima possibile!
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