Dove si trovano le Grotte di Stiffe? Come raggiungerle? Quanto costa l’ingresso? Cosa c’è da vedere? Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla visita alle Grotte di Stiffe, con informazioni pratiche e consigli utili per organizzare una gita fuori porta in Abruzzo indimenticabile.
In Abruzzo, nel territorio di San Demetrio ne’ Vestini (AQ), sorgono le Grotte di Stiffe, una delle maggiori attrazioni all’interno del Parco Regionale Naturale Sirente-Velino.
Se vi piacciono le passeggiate nella natura, se amate visitare luoghi insoliti o se state cercando una meta per una gita fuori porta in Abruzzo, le Grotte di Stiffe fanno al caso vostro (e, sì, potete portare anche i bambini, dato che il percorso è facile e sicuro per i più piccoli).
La visita alle Grotte di Stiffe è un’esperienza unica sia per gli adulti che per i bambini.
Questa escursione facile, emozionante e istruttiva, vi permetterà di entrare in un mondo che sembra uscito da una fiaba.
Sapevate, per esempio, che all’interno delle Grotte di Stiffe ci sono delle cascate sotterranee?
Camminerete lungo un percorso di sorprendente bellezza, caratterizzato da pareti bianche (colore tipico delle rocce calcaree) venate di sfumature bruno-rossastre (colore attribuibile alla presenza di minerali ferrosi e sostanze bituminose).
Vedrete laghi sotterranei di acqua color della pece, imponenti cascate alte fino a 20 metri, stretti e sinuosi cunicoli scavati nella roccia e “boschi di pietra” creati da decine di stalattiti e stalagmiti.
Durante la visita alle Grotte di Stiffe sarete accompagnati da una guida speleologica, grazie alla quale potrete scoprire tutti i segreti di questo luogo straordinario.
Visitare le Grotte di Stiffe: tutto quello che dovete sapere
Le Grotte di Stiffe sono un complesso di grotte carsiche molto ampio e articolato (gli speleologi si sono inoltrati nelle grotte fino a 2.900 metri dall’ingresso).
Il tratto di grotte aperte al pubblico è, però, solo una piccola parte del grande complesso carsico abruzzese: grazie a delle passerelle e ad alcuni passaggi scavati nella roccia (alcuni naturali, altri artificiali), i visitatori possono visitare alcune delle parti più suggestive delle Grotte di Stiffe.
La visita alle Grotte di Stiffe dura circa 1 ora.
Non si possono visitare le Grotte di Stiffe in autonomia ma è obbligatorio essere accompagnati da una guida speleologica.
Come si sono formate le Grotte di Stiffe?
Le Grotte di Stiffe sono tecnicamente una “risorgenza attiva” (tra l’altro uno dei casi di risorgenza più interessanti in Italia).
Cos’è una risorgenza? E’ il punto in cui le acque di un fiume, dopo aver attraversato un tratto sotterraneo, riemergono in superficie. |
Infatti le Grotte di Stiffe sono attraversate da un fiume, il Rio Gamberale.
Oltre ad aver modellato le rocce e plasmato l’ambiente circostante, lo scorrere delle acque del Rio Gamberale, all’interno delle varie sale del complesso carsico, tra arzigogolati drappeggi di stalattiti e stalagmiti, ha creato laghetti, rapide e scenografiche cascate.
Le cascate variano di portata a seconda della stagione dell’anno e della quantità di precipitazioni piovose. Quando la portata dell’acqua è minore (stagione secca), le cascate sono meno spettacolari rispetto a quando la portata è massima, cioè nel periodo di scioglimento delle nevi o in seguito alle piogge.
Io ho visitato le Grotte di Stiffe in Aprile e le cascate erano molto piene, fragorose e decisamente affascinanti.
Le Grotte di Stiffe si sono originate, quindi, in seguito a un particolare fenomeno carsico.
Le acque provenienti dall’Altopiano delle Rocche vanno a confluire nel Lago di Pozzo Caldaio (a circa 2.600 metri dall’entrata della grotta). In questo punto scompaiono dentro i cosiddetti inghiottitoi per riapparire, dopo un percorso di circa 3 chilometri, proprio nella Foce di Stiffe.
Il tempo di percorrenza delle acque per raggiungere la Foce di Stiffe è di 8-10 ore. Il dislivello è di 650 metri, con il fiume interrotto in almeno due punti da grandi cascate.
Scoperta ed esplorazione delle Grotte di Stiffe
Il poeta aquilano Angelo Pico Fonticulano (1541-1596) nel suo Bellum Braccianum Aquilae Gestum risalente al 1580, così scriveva riferendosi alle Grotte di Stiff:
“E’ qui una sorgente d’acqua mirabile, infatti tutti i torrenti confluiscono dall’interno de’ monti in un unico luogo e affiorano da una vasta fessura montana nel luogo chiamato Stiffe. Questo corso d’acqua corrode rocce così scoscese da lungo tempo che la caduta delle acque genera un suono terribile”.
Ancora oggi la prima cosa che noterete avvicinandovi all’ingresso delle Grotte di Stiffe è il fragore dell’acqua che quasi copre il chiacchiericcio degli eccitati visitatori che stanno per accedere a questo magico mondo sotterraneo.
La presenza delle Grotte di Stiffe è nota agli abitanti del posto sin dai tempi antichi. L’esplorazione speleologica delle Grotte di Stiffe è, però, iniziata nel 1907, quando il Marchese Alfonso Cappelli decise di sfruttare la presenza del corso d’acqua nel sottosuolo per realizzare una centrale idroelettrica.
Non fu un progetto semplice quello di realizzare la centrale, in quanto furono necessarie diverse visite, sopralluoghi ed esplorazioni del sito in modo da studiare la creazione di un vero e proprio bacino di raccolta delle acque all’interno delle grotte utilizzando una piccola diga che si trovava nei pressi dell’ingresso.
Alcune parti delle vecchie condotte usate per il trasporto dell’acqua a valle sono ancora visibili proprio all’ingresso delle Grotte di Stiffe.
La centrale idroelettrica, però, venne quasi interamente distrutta all’epoca della Seconda Guerra Mondiale e definitivamente smantellata nel 1956.
Nel 1991 le Grotte di Stiffe sono divenute ufficialmente un sito di interesse turistico aperto al pubblico grazie alla creazione del Complesso turistico “Grotte di Stiffe”.
Il sito è stato oggetto di diverse esplorazioni nel corso dei decenni. L’attività speleologica ha permesso di portare alla luce diverse zone inesplorate, come avvenuto nel 2007 con l’ampliamento del percorso accessibile ai turisti culminato con l’apertura della Sala dell’Ultima Cascata.
Purtroppo il violento (e tristemente noto) terremoto del 2009 che ha colpito l’Abruzzo ha portato – per motivi di sicurezza – alla chiusura teporanea delle Grotte di Stiffe, riaperte successivamente al pubblico nel 2011 dopo i dovuti controlli di sicurezza.
Oggi le Grotte di Stiffe sono aperte e visitabili tutti i giorni e in tutte le stagioni dell’anno (condizioni meteo permettendo).
Grotte di Stiffe: orari di apertura e costo del biglietto
Le Grotte di Stiffe sono aperte tutto l’anno con i seguenti orari: 1 APRILE – 15 OTTOBRE (orario estivo): dalle ore 10:00 alle ore 18:00 (la biglietteria chiude alle ore 17:45 e l’ultimo ingresso consentito è alle ore 18:00). 16 OTTOBRE – 31 MARZO (orario invernale): dalle ore 10:00 alle ore 17:00 (la biglietteria chiude alle ore 16:45 e l’ultimo ingresso consentito è alle ore 17:00). |
Attenzione, però, alle condizioni meteo, perché in occasione di forti precipitazioni piovose o di piene eccezionali del fiume che attraversa le Grotte di Stiffe, per motivi di sicurezza il sito potrebbe essere temporaneamente chiuso.
Se avete dubbi, contattate telefonicamente la biglietteria e vi confermeranno se le Grotte di Stiffe sono visitabili o meno.
Il costo del biglietto delle Grotte di Stiffe è il seguente: BIGLIETTO INTERO: 10 Euro BIGLIETTO RIDOTTO: 8,50 Euro BIGLIETTO RIDOTTO PER GRUPPI: 7,50 Euro GRATUITO: bambini con meno di 6 anni |
Volete visitare le Grotte di Stiffe?
Il costo del biglietto intero per gli adulti è di 10 Euro.
E’ possibile acquistare un biglietto a prezzo ridotto (8,50 Euro) per bambini di età compresa tra i 6 ed i 14 anni, over 65 anni, studenti universitari, soggetti convenzionati e forze dell’ordine.
L’ingresso è gratuito per bambini di età inferiore ai 6 anni e per i portatori di handicap con accompagnatore.
E’ possibile usufruire di un ulteriore biglietto ridotto, al prezzo di 7,50 Euro, in caso di gruppi organizzati e gruppi scolastici.
In caso di gruppi numerosi è sempre consigliabile prenotare con anticipo la visita, in modo da poter visitare le Grotte di Stiffe sfruttando il biglietto ridotto. Anche i visitatori con mobilità ridotta devono contattare in anticipo la biglietteria in modo che vengano adottate le idonee e necessarie misure organizzative.
Per qualsiasi necessità, vi basterà contattare il Centro Prenotazioni delle Grotte di Stiffe al numero +39 333 7851582.
Io stessa ho contattato telefonicamente il Centro Prenotazioni delle Grotte di Stiffe per avere conferma sugli orari di apertura e sono stati molto cordiali e dettagliati nelle informazioni fornite. Unica pecca: nonostante venga fornito sul sito web ufficiale di Visit San Demetrio un indirizzo e-mail per ricevere informazioni e assistenza, io non ho ricevuto risposta dopo ben 2 e-mail e sono stata costretta a telefonare.
Dove si trovano e come raggiungere le Grotte di Stiffe
Le Grotte di Stiffe si trovano in Abruzzo, più precisamente nella frazione di Stiffe a San Demetrio ne’ Vestiti (L’Aquila).
E’ possibile raggiungerle in auto e parcheggiare in un ampio piazzale a pochi metri dalla biglietteria e dall’ingresso delle grotte. Dal piazzale, seguite le indicazioni turistiche gialle per “Grotte di Stiffe” e in pochi minuti vi troverete proprio di fronte alla biglietteria.
Qui di seguito elenco tutte le modaità per raggiungere le Grotte di Stiffe in auto.
Per chi arriva da Nord: le Grotte di Stiffe sono raggiungibili percorrendo l’Autostrada A14 e seguendo la direzione Ancona. Prendete l’uscita Teramo/Giulianova/Mosciano Sant’Angelo e proseguite in direzione L’Aquila. Entrate nell’Autostrada A24 e uscite a L’Aquila Est. Infine, seguite la S.S. 7 direzione Pescara fino a trovare le indicazioni fino a San Demetrio ne’ Vestini. Da qui vi basterà prestare attenzione all’apposita segnaletica turistica per “Grotte di Stiffe”.
Per chi arriva da Sud: le Grotte di Stiffe sono raggiungibili percorrendo l’Autostrada A14 e seguendo la direzione Pescara. Continuate in direzione Roma per poi prendere l’Autostrada A25 con uscita a Bussi/Popoli. Continuate in direzione L’Aquila. Imboccate prima la S.S. 5, prendete poi la S.S. 153, ancora in direzione L’Aquila. Infine prendete la S.R. 261 e proseguite fino a San Demetrio ne’ Vestini. Da qui vi basterà seguire la segnaletica turistica per “Grotte di Stiffe”.
Per chi arriva dall’Aquila: per raggiungere le Grotte di Stiffe dovete seguire la S.S. 17 in direzione Pescara fino a San Gregorio, quindi la S.S. 261 in direzione San Demetrio ne’ Vestini fino al bivio per Stiffe. Da qui seguite le indicazioni per “Grotte di Stiffe”.
Per chi arriva da Pescara: potete arrivare alle Grotte di Stiffe seguendo l’Autostrada A25 in direzione Roma. Dopo aver preso l’uscita Bussi, proseguite in direzione L’Aquila e poi ancora verso San Demetrio ne’ Vestini, da dove potrete facilmente individuare la segnaletica per “Grotte di Stiffe”.
Per chi arriva da Roma: per raggiungere le Grotte di Stiffe vi basterà percorrere l’Autostrada A24 fino al casello di L’Aquila Est. Da qui proseguite in direzione di Pescara, prestando attenzione alla comparsa delle indicazioni turistiche per “Grotte di Stiffe”. Una volta giunti all’altezza del paese di San Gregorio sulla S.S. 17, girate a destra verso San Demetrio ne’ Vestini, luogo in cui si trovano le grotte. A guidarvi nell’ultimo tratto saranno i cartelli turistici per “Grotte di Stiffe”.
Come visitare le Grotte di Stiffe
Le visite alle Grotte di Stiffe sono esclusivamente guidate.
Dopo aver fatto il biglietto presso la biglietteria situata a pochi metri dall’ingresso delle Grotte di Stiffe, una guida speleologica vi consegnerà un caschetto di protezione e vi accompagnerà lungo tutto il percorso, arricchendo la visita con aneddoti, curiosità e spiegazioni scientifiche sull’affascinante complesso carsico abruzzese.
Grotte di Stiffe: durata e lunghezza del percorso
La visita all’interno delle Grotte di Stiffe ha una durata di circa un’ora e il percorso, lungo 700 metri, segue il corso del fiume che scorre nelle grotte.
Come già ho accennato poco sopra, le Grotte di Stiffe sono state, nel corso dei decenni, esplorate in maniera sistematica dagli speleologi e dagli speleosub. Molte parti del complesso carsico, però, sono ancora del tutto sconosciute e inesplorate.
La parte che può essere visitata dai turisti copre solo i primi 700 metri delle Grotte di Stiffe e la visita avviene seguendo un percorso prestabilito su passerelle metalliche e cunicoli scavati nella roccia.
Grotte di Stiffe: abbigliamento consigliato
La temperatura costante percepita all’interno delle grotte è di 10°C.
Io indossavo un paio di jeans e una maglietta a maniche corte con sopra un k-way impermeabile e non ho avuto freddo.
Data la forte umidità presente dentro le grotte e lungo tutto il percorso, vi consiglio di indossare le scarpe da trekking o delle buone scarpe da ginnastica con suola anti-scivolo.
In biglietteria vi verrà consegnato un caschetto da indossare durante tutta la visita per ragioni di sicurezza.
I bambini lo apprezzeranno particolarmente, perché gli sembrerà di vivere una vera e propria avventura all’interno delle Grotte di Stiffe!
Percorso di visita alle Grotte di Stiffe
Entrata e inizio del percorso
L’entrata delle Grotte di Stiffe è una cavità alta ben 12 metri che si apre su una parete rocciosa di ben 100 metri che sin dall’inizio affascina e sorprende il visitatore. La cavità è accessibile attraverso un ponticello di legno.
Sin dai primi passi all’interno delle grotte vi troverete di fronte a uno scenario mozzafiato.
La luce man mano sparisce, lasciando spazio alla penombra (le grotte sono illuminate artificialmente altrimenti sarebbero completamente buie all’interno).
Procederete utilizzando una passerella metallica che parte nel punto in cui, in passato, la centrale idroelettrica prevedeva la presenza di una briglia di chiusura per la grotta.
La passerella vi permetterà di inoltrarvi senza problemi nei meandri delle grotte e lungo un suggestivo percorso sotterraneo altrimenti quasi inaccessibile, se non agli speleologi esperti.
Man mano che proseguirete, verrete accolti dalle caratteristiche pareti bianche di roccia calcarea: noterete certamente che, ad una certa altezza, il colore biancastro è “sporcato” da due fasce di colorazione più scura. Si tratta di venature originate dall’ossidazione di minerali ferrosi trasportati e depositati dall’acqua del fiume che attraversa la grotta.
Proseguendo lungo il percorso incontrerete sul vostro cammino una cavità di piccole dimensioni sulla parte sinistra della grotta: siete di fronte alla prima, vivida testimonianza dell’azione erosiva del fiume che qui ha modellato una cavità in cui, nel 1997, sono stati riportati alla luce resti archeologici risalenti al Neolitico.
Sempre seguendo il corso del fiume che attraversa il complesso carsico, raggiungerete – in ordine di apparizione – le tre famose “Sale” delle Grotte di Stiffe: la Sala del Silenzio, la Sala della Cascata e la Sala delle Concrezioni.
Sala del Silenzio
La Sala del Silenzio viene chiamata così perché durante quasi tutto l’anno il torrente che normalmente la attraversa si prosciuga, rendendo quasi inudibile il fragoroso scorrere dell’acqua che fa da sottofondo a tutta la passeggiata all’interno delle Grotte di Stiffe.
Proseguendo ancora di qualche metro, dopo aver incontrato le prime colate stalattitiche, la calma apparente della Sala del Silenzio viene subito spazzata via dal rumore scrosciante della grande e impetuosa cascata che dà il nome alla sala successiva.
Sala della Cascata
Dal punto di vista geologico, la Sala della Cascata si è formata per opera del movimento delle rocce che, in blocco, hanno subìto uno scorrimento verticale. Questo ha permesso la formazione di una enorme parete alta 30 metri.
Resterete letteralmente stupefatti dalla bellezza dello scenario naturale che vi si staglierà di fronte in questo tratto del percorso: una gigantesca stanza di roccia sotterranea, tagliata da una parete rocciosa alta 30 metri che, a sua volta, accoglie una grandiosa cascata che si tuffa nel lago sottostante compiendo un salto di 20 metri.
Attraverso una scalinata, la guida vi condurrà al di sopra della cascata: da questo punto potrete ammirare dall’alto una estesa parte delle Grotte di Stiffe grazie a un “belvedere di roccia“, prospettiva, questa, che renderà ancora più suggestiva la visita.
Ma non è ancora finita qui. Le cose da vedere sono ancora molte quindi non indugiamo e proseguiamo lungo il percorso.
Superata la Sala della Cascata verrete condotti in un passaggio costellato da quelle che sembrano delle inquietanti e affilatissime “lame” di pietra: ci troviamo all’entrata della Sala delle Concrezioni.
Sala delle Concrezioni
Lasciandoci alle spalle il fragore della cascata, entriamo in un nuovo ambiente silenzioso e poco illuminato, dove il ruolo da protagonista spetta a stalattiti e stalagmiti.
Anche se molte sono a portata di mano, non dovete assolutamente toccare queste concrezioni calcaree! La ragione è semplice.
Le stalattiti e le stalagmiti si formano in tempi lunghissimi grazie all’accumulo di piccolissimi depositi di calcare lasciati sulla roccia dalle gocce d’acqua che cadono dal soffitto delle grotte. Se toccate le stalattiti e le stalagmiti, le naturali sostanze grasse presenti sulle vostre mani (anche quando sono pulite!) creeranno uno strato idrofobo sulle concrezioni, bloccando la loro crescita.
In questa stanza potrete vedere delle concrezioni a vela (note anche come “fette di prosciutto”). Si tratta di concrezioni estese ma di spessore abbastanza sottile (tanto da essere talvolta semitrasparenti) che pendono dalla volta delle grotte.
La loro forma è, appunto, simile a quella di una vela o di un drappeggio e la loro formazione è dovuta al percolamento dell’acqua sulle pareti della grotta. Questo lento scorrimento dell’acqua su un materiale poroso fa sì che la goccia percorra un tratto di parete prima di distaccarsi, depositando lungo tutto il suo “cammino” del carbonato di calcio che, nel corso del tempo, va a formare la vela.
Lago Nero
Proseguendo ancora, la guida vi condurrà verso la parte più antica delle Grotte di Stiffe, il Lago Nero, una distesa di acqua scura, sovrastata da stalagmiti e stalattiti che qui riescono a raggiungere i 3 metri di altezza.
All’altezza del Lago Nero avvisterete anche delle colonne, formazioni calcaree nate dall’unione di una stalattite e di una stalagmite.
Ultima Cascata
Oltrepassato il Lago Nero, attraversando un piccolo tunnel scavato nella roccia, accederete all’ultimo ambiente che si apre lungo il percorso di visita alle Grotte di Stiffe.
Il rumore scrosciante che sin da subito invaderà l’ambiente è il musicale preludio alla cosiddetta Ultima Cascata, la tappa finale della visita.
L’Ultima Cascata compie un vertiginoso salto da un’altezza di ben 25 metri.
Uno spettacolo impressionante, reso ancor più suggestivo dal gioco di colori, luci e ombre che gli spruzzi d’acqua creano nel loro incessante cadere nel piccolo lago sottostante, profondo 5 metri.
Fine del percorso
Il percorso si conclude in corrispondenza dell’Ultima Cascata.
Al termine della visita, la guida speleologica vi ricondurrà all’ingresso delle Grotte di Stiffe attraverso il medesimo percorso fatto all’andata.
Ah, quasi dimenticavo di dirvi che durante il percorso all’interno delle Grotte di Stiffe potrete incontrare anche dei simpatici (e del tutto innocui) pipistrelli.
Fate attenzione a non disturbarli con grida, forti rumori o luci abbaglianti!
Cosa fare e vedere nei dintorni delle Grotte di Stiffe
Nei pressi della biglietteria delle Grotte di Stiffe situata in paese (ce ne sono due, una è proprio accanto all’ingresso delle Grotte di Stiffe e l’altra è nel centro abitato del borghetto di Stiffe) avrete la possibilità di poter percorrere due sentieri naturalistici: il sentiero “Fossa Campana” (percorso della durata di 1 ora e mezza) e il sentiero “Stiffe-Lago di Sinizzo” (percorso della durata di 1 ora e 20 minuti).
I due sentieri sono provvisti di pannelli didattici attraverso i quali potrete conoscere la flora e la fauna che caratterizzano la zona.
In particolare il Lago di Sinizzo, un grazioso laghetto di origine carsica dall’acqua cristallina, è una meta da non perdere vicino alle Grotte di Stiffe. Qui potete fare una passeggiata o un pic-nic in compagnia di tutta la famiglia.
Se non volete raggiungerlo a piedi da Stiffe, potete andare a Lago di Sinizzo in auto, parcheggiando nei pressi dello specchio d’acqua. Il parcheggio è a pagamento.
Vi suggerisco, inoltre, di visitare il museo tematico L’Aquilandia che, su un’area di 200 metri quadrati, ospita 20 riproduzioni in scala, plastici e diorami di tutti i più importanti e rappresentativi parchi, monumenti e siti archeologici dell’Abruzzo, come il Parco Regionale Sirente-Velino, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, l’Altopiano di Campo Imperatore, il borgo di Fontecchio (con la sua famosa fontana risalente al 300), il Complesso Monastico di Bominaco e la Fontana delle 99 Cannelle, simbolo della città dell’Aquila.
Concludo il racconto della mia visita alle Grotte di Stiffe ricordandovi che nel periodo natalizio all’interno del complesso carsico si tiene un particolare Presepe.
La manifestazione “Presepe in Grotta” porta le più emozionanti scene del Presepe dentro lo scenario incantevole delle Grotte di Stiffe, dal censimento alla Natività, dall’annuncio ai pastori all’arrivo dei Re Magi con i loro doni. Il periodo natalizio è, quindi, un momento dell’anno adatto a visitare le Grotte di Stiffe: non preoccupatevi del freddo, perché la temperatura dentro le grotte è costante tutto l’anno e si aggira attorno al 10°C.
Visitare le Grotte di Stiffe sarà un’esperienza davvero unica. Non vi resta che scegliere la giornata giusta per una gita fuori porta in Abruzzo e prepararvi a vivere un’esperienza indimenticabile.
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