A Pettorano sul Gizio tra palazzi signorili, torrioni e fontane monumentali

Situato a pochi minuti da Sulmona, Pettorano sul Gizio è uno dei borghi più belli d’Italia. Incorniciato dalle montagne, protetto in basso dal fiume Gizio e tutt’intorno dalle pendici ripide del colle su cui sorge, Pettorano ha conservato per secoli dei veri tesori architettonici.

Dopo aver visitato Pettorano sul Gizio, che tante, troppe volte avevo fiancheggiato in macchina senza, però, mai decidermi a fare una sosta, mi è sembrato di aver aperto uno “scrigno” che ha custodito gelosamente i frammenti di un’Abruzzo raffinato e sontuoso, seppur mai sfacciato o superbo.

A chi s’immagina l’Abruzzo come una regione povera, in cui la pastorizia e la vita di montagna non hanno, né in passato né oggi, mai lasciato spazio allo sfoggio dell’elegante esuberanza architettonica tipica delle città d’arte più famose d’Italia, consiglio di visitare Pettorano sul Gizio.

Nel centro storico del borgo ad ogni passo troverai uno spunto interessante, che si tratti di un portale antico, di una bifora adornata di vasi fioriti, di un prezioso battente che tante mani prima della tua hanno toccato, o, ancora, di un arco possente, di una fontana monumentale, delle mura di cinta secolari o di un balcone in pietra lavorata.

Pettorano sul Gizio: uno dei borghi da non perdere in Abruzzo

Visitando Pettorano sul Gizio, in Abruzzo, non potrai non concederti una passeggiata che dalla parte bassa del borgo raggiunge, esplorando i vicoletti serpentini e caratteristici, il Castello.

Costruito attorno al XI secolo, il Castello di Pettorano sul Gizio serviva da baluardo in difesa del passaggio tra la Valle Peligna e la Valle del Sangro.

La torre centrale è di epoca longobarda mentre il resto della fortezza (mura e torri circolari) è stato edificato in epoca angioina. Dopo il periodo di degrado ottocentesco, il Castello di Pettorano è stato recentemente restaurato ed oggi è possibile contemplarlo in tutta la sua maestosa bellezza.

Fra le cose da vedere a Pettorano sul Gizio c’è senza dubbio il Palazzo Cantelmo, di cui spicca la facciata adornata dallo stemma della famiglia dei Cantelmo, nei pressi del quale si trova un’antica meridiana, incastonata su una cornice decorata con segni zodiacali e altri elementi celesti. A tutt’oggi Palazzo Cantelmo ospita il Municipio.

Meritano una visita anche il palazzo barocco dei Castaldi (la “Castaldina”), ristrutturato nel 1770, e Palazzo Croce, che custodisce l’unico frammento ritrovato in Occidente dell’Editto di Diocleziano.

Il giro turistico nel borgo di Pettorano sul Gizio può proseguire verso Palazzo Vitto-Massei, che conserva ancora molti elementi architettonici e decorativi originali ed è noto per esser stato l’edificio che ospitò in passato Re Ferdinando di Borbone nel 1832.

Tra gli edifici religiosi, una tappa imperdibile è la Chiesa Madre, a cui si affianca una fontana ornamentale con due statue in bronzo raffiguranti Nettuno ed Anfitrite.

Molto graziosa da visitare è anche la piccola Chiesa di San Nicola, situata appena fuori dalle mura che un tempo proteggevano Pettorano dagli attacchi esterni. Lungo il perimetro delle mura ci sono ancora le sei porte antiche che consentivano l’accesso al borgo fortificato.

Per gli amanti della natura tra i luoghi da non perdere a Pettorano sul Gizio c’è la Riserva Naturale del Monte Genzana, un’area protetta che si estende su più di 3.000 ettari.

Con un po’ di fortuna potrai avvistare orsi, lupi, tassi, martore, caprioli ed altre specie di animali. La Riserva è la meta ideale per gli appassionati di Bird-watching e di escursioni in montagna.