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Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi: percorso, durata e difficoltà del trekking

Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi: trekking facile in Lombardia. Vi spiego come arrivare alla Porta di Prada, iconica formazione rocciosa delle Grigne, e come proseguire fino al Rifugio Bietti-Buzzi, uno dei rifugi più noti della montagna lecchese.

Cos’è la Porta di Prada?

La Porta di Prada è una grande formazione rocciosa a forma di arco che si trova sulla Grigna Settentrionale, nei pressi dell’omonima bocchetta.

La Porta di Prada è alta 20 metri e presenta un ampio foro al centro. La sua particolare forma è dovuta a fenomeni di tipo erosivo durati migliaia di anni.

Un sentiero abbastanza semplice da percorrere per chi è abituato a camminare in montagna permette di raggiungere la Porta di Prada e, volendo, proseguire fino al Rifugio Bietti-Buzzi.

Come raggiungere la Porta di Prada e il Rifugio Bietti-Buzzi?

Per raggiungere la Porta di Prada basta seguire il sentiero 24 da Cainallo, nel comune di Esino Lario (Lecco).

Prima di imboccare il sentiero bisogna fermarsi davanti al Rifugio Cainallo (il parcheggio si trova vicino a un laghetto) e pagare il ticket di 4 Euro usando l’apposito erogatore automatico.

Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi: dove parcheggiare?

Una volta pagato il ticket, si prosegue in auto fino al Parcheggio per Via della Ganda (loc. Vo’ di Moncodeno).

Dal Parcheggio per Via della Ganda imboccherete a piedi il sentiero 24 in direzione Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi.

POSIZIONE GOOGLE MAPS: QUI

Attenzione. L’acquisto del ticket di 4 Euro è obbligatorio. Il ticket va esposto sul cruscotto dell’auto e deve essere ben visibile. Il parcheggio è sorvegliato da un addetto al controllo dei ticket: se non acquisterete il ticket, al vostro ritorno all’auto troverete una bella multa sul parabrezza. La macchina parcheggiata accanto alla nostra ha ricevuto la multa per mancata esposizione del ticket quindi posso testimoniarvi che le multe vengono erogate senza alcuna pietà! Prima di salire al parcheggio, ricordatevi di fermarvi davanti al Rifugio Cainallo e acquistate il ticket.

Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi: è un trekking adatto a tutti?

L’escursione alla Porta di Prada e al Rifugio Bietti-Buzzi partendo da Cainallo è adatta a tutti, basta prestare un po’ di attenzione.

C’è un punto esposto dotato di catene per aiutarsi in caso di necessità (noi non le abbiamo usate) ma niente di particolarmente pericoloso.

È ovviamente fondamentale indossare abbigliamento adeguato e scarpe da trekking.

Personalmente consiglio anche l’utilizzo di bastoncini da trekking, che io ho trovato molto comodi durante questa escursione, sia come supporto nell’andatura in salita che come appoggio nei punti più ripidi in discesa.

Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi: posso portare i bambini?

Certamente. L’escursione alla Porta di Prada e al Rifugio Bietti-Buzzi è adatta ai bambini abituati a camminare in montagna.

Durante il nostro trekking abbiamo incontrato diverse famiglie con bambini al seguito.

È scontato precisare che, trattandosi di un’escursione in montagna con alcuni tratti esposti e con diversi tratti su roccia e/o con pendenze notevoli, anche i bambini devono essere vestiti in maniera adeguata. Scarpe da trekking e abbigliamento comodo sono fondamentali.

A seconda del periodo dell’anno in cui andrete alla Porta di Prada e al Rifugio Bietti-Buzzi sono da valutare anche felpa/pile e giacca anti-vento (giornate fredde o ventose) e cappellino e crema solare (giornate assolate).

Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi: percorso, durata e difficoltà del trekking
Famiglia con bambini sul sentiero per la Porta di Prada

Tempo di percorrenza: Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi da Cainallo

Partenza: Parcheggio per Via della Ganda – Cainallo (1.430 metri s.l.m.)
Tappa intermedia: Porta di Prada
Arrivo: Rifugio Bietti-Buzzi (1.719 metri s.l.m.)
Tempo di percorrenza: 1 ora e 40 minuti (sola andata, soste escluse)
Dislivello complessivo: 370 metri
Difficoltà: Escursionistica

L’escursione alla Porta di Prada e al Rifugio Bietti-Buzzi può essere divisa in 2 tappe:

Dal Parcheggio per Via della Ganda (Cainallo) fino alla Porta di Prada. Durata: 50 minuti (sola andata, soste escluse)

Dalla Porta di Prada fino al Rifugio Bietti-Buzzi. Durata: 50 minuti (sola andata, soste escluse)

Il tempo di percorrenza fino alla Porta di Prada e, successivamente, dalla Porta di Prada al Rifugio Bietti-Buzzi può variare molto a seconda del passo che terrete durante il trekking e da eventuali soste.

Per andare sul sicuro, considerate almeno 2 ore e mezza in totale per l’andata. Le soste per ammirare il panorama e scattare qualche fotografia saranno numerose, fidatevi! Noi in salita abbiamo impiegato più o meno 2 ore e mezza perché ci siamo fermati sia nei pressi della Porta di Prada che in diversi punti panoramici, percorrendo il sentiero senza alcuna fretta e godendoci appieno la bellezza della natura e del paesaggio dipinto dal foliage autunnale.

Per il ritorno si percorre il medesimo sentiero dell’andata. Considerate un tempo di percorrenza di 1 ora e mezza scarsa per la discesa.

Descrizione del sentiero (con FOTO): Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi da Cainallo

Partiti di buon mattino, impostiamo come destinazione sul navigatore il Rifugio Cainallo di Esino Lario (Lecco). Il Rifugio Cainallo (1250 metri s.l.m.) è comodamente raggiungibile in auto usando la strada asfaltata che sale all’Alpe di Cainallo.

Proprio davanti al Rifugio Cainallo si trova l’erogatore automatico dei ticket. L’acquisto del ticket (4 Euro) è obbligatorio per proseguire fino al parcheggio e per posteggiare l’auto senza rischiare di prendere una multa.

Come vi accennavo poco fa, il parcheggio di riferimento per salire alla Porta di Prada e al Rifugio Bietti-Buzzi (Parcheggio per Via della Ganda a Cainallo) è sorvegliato dagli addetti al controllo dei ticket. Se non acquistate il ticket, la multa è garantita.

Dato che eravamo scesi dall’auto per pagare il ticket, ne abbiamo approfittato per fare colazione e sosta-bagno al Rifugio Cainallo.

Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi: percorso, durata e difficoltà del trekking
Rifugio Cainallo, Esino Lario (LC)

Dopo aver acquistato il ticket nei pressi del Rifugio Cainallo proseguite in auto lungo la strada che si inerpica sulla montagna fino a raggiungere il Parcheggio per Via della Ganda, abbastanza ampio e comodo.

Qui si posteggia la macchina e si imbocca il sentiero 24 in direzione Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi.

Attenzione. Ricordatevi di esporre il ticket sul cruscotto dell’auto prima di iniziare l’escursione!

Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi: percorso, durata e difficoltà del trekking
Parcheggio per percorrere il Sentiero 24 – Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi
Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi: percorso, durata e difficoltà del trekking
Inizio Sentiero 24 – Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi
Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi: percorso, durata e difficoltà del trekking
Tratto iniziale Sentiero 24 – Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi
Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi: percorso, durata e difficoltà del trekking
Tratto iniziale Sentiero 24 – Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi

Il primo tratto del sentiero che conduce alla Porta di Prada si snoda in un meraviglioso bosco di faggi.

Di tanto in tanto si aprono delle parziali vedute panoramiche. Avendo organizzato l’escursione in Autunno, ci siamo goduti uno spettacolare foliage che ha portato un po’ di colore in una giornata grigia e nebbiosa.

In questo tratto incontrerete uno dei pochi punti esposti del sentiero. Una passerella con base di cemento permette di superare agevolmente questa parte del sentiero a picco sul vuoto. A monte sono state collocate delle catene per aiutarsi con le mani in caso di necessità, ma nel nostro caso non sono servite.

Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi: percorso, durata e difficoltà del trekking
Punto esposto Sentiero 24 – Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi

Dopo una mezz’oretta abbondante di cammino si incontra un bivio.

Noi andiamo a destra seguendo le indicazioni per il Rifugio Bietti-Buzzi (un cartello ci segnala che è aperto) e imbocchiamo una salita bella tosta che ci conduce verso la parte alta del bosco. Andando dritti al bivio, invece, ci si dirige verso il Rifugio Bogani. Fate attenzione a non sbagliare strada!

Continuiamo a salire e raggiungiamo la Bocchetta di Prada (1.653m slm).

In corrispondenza della Bocchetta di Prada davanti a noi si apre un’ampia veduta panoramica, nel nostro caso purtroppo in parte offuscata dalla nebbia.

La Bocchetta di Prada è stata un avamposto partigiano durante la Seconda Guerra Mondiale. A breve distanza da questo luogo-simbolo della lotta partigiana sulle Grigne incontrerete il Bivacco 89° Brigata Poletti e l’adiacente Cappella votiva dedicata ai caduti in guerra.

Per raggiungere il Bivacco-cappella, edificato nel 1961, continuiamo semplicemente a percorrere il sentiero andando verso sinistra al bivio della Bocchetta di Prada (seguite le indicazioni per il Rifugio Bietti-Buzzi: non potete sbagliare strada, dato che è tutto ben segnalato).

Anche se c’è ancora un po’ di strada da fare prima di arrivare alla Porta di Prada, già inizierete a scorgerla all’orizzonte. Eccola lì, la Porta di Prada in tutta la sua magnificenza, conficcata come un pugnale nel fianco sud della Grigna settentrionale.

Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi: percorso, durata e difficoltà del trekking
Avvistiamo la Porta di Prada all’orizzonte!
Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi: percorso, durata e difficoltà del trekking
Bivacco-cappella – Sentiero 24 – Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi

Il Bivacco 89° Brigata Poletti è dedicato alla memoria di due fratelli, entrambi partigiani della brigata “Cacciatori delle Grigne”.

I giovani partigiani Giovanni e Giuseppe Poletti vennero catturati dai nazifascisti il 25 Agosto del 1944 a Rongio. Giuseppe venne colpito a morte dopo aver tentato inutilmente di fuggire mentre Giovanni venne portato al comando nazista e qui torturato e fucilato.

Ancora qualche passo e finalmente raggiungiamo la Porta di Prada.

La Porta di Prada è un monumento scolpito da Madre Natura nella roccia viva. Alta 20 metri e forata al centro, è uno dei simboli delle Grigne nonché una delle formazioni rocciose più fotografate sulle montagne lecchesi.

Al centro dell’arco è stata posizionata una croce e sulle pareti di roccia sono state apposte alcune targhe commemorative.

Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi: percorso, durata e difficoltà del trekking
Porta di Prada (Grigna settentrionale)
Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi: percorso, durata e difficoltà del trekking
Porta di Prada (Grigna settentrionale)

Giunti alla Porta di Prada potete decidere se fermarvi o proseguire fino al Rifugio Bietti-Buzzi.

Noi optiamo per raggiungere il rifugio e fermarci nei suoi pressi per mangiare il nostro pranzo al sacco. Dopo aver ammirato e fotografato la Porta di Prada da ogni angolo e prospettiva, quindi, ci rimettiamo in marcia in modo da non fare troppo tardi.

Da questo punto in poi la vegetazione si dirada e il paesaggio circostante diventa più aspro e roccioso. Il sentiero non presenta particolari difficoltà, eccezione fatta per un po’ di sali e scendi su fondo sconnesso, con radici, rocce e ghiaia.

Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi: percorso, durata e difficoltà del trekking
Tratto finale Sentiero 24 – Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi

Ce la caviamo con un’altra oretta di cammino: finalmente scorgiamo all’orizzonte il Rifugio Bietti-Buzzi, proprietà del CAI Grigne.

Siamo a 1.719 metri di quota e il paesaggio circostante ce lo ricorda con il suo aspetto ruvido, avvolto da una nebbiolina abbastanza densa da limitare (purtroppo) la veduta panoramica. Ciononostante ci sediamo sul prato antistante il rifugio e ci rifocilliamo con il pranzo al sacco.

Se il Rifugio Bietti-Buzzi è aperto potete anche decidere di pranzare qui. Il menù può variare da giorno a giorno e dipende molto dalla disponibilità degli ingredienti (ricordiamoci sempre che ci troviamo in montagna, non in un ristorante del centro città). Polenta, carne, tagliere di salumi e formaggi, zuppa di legumi, dolci fatti in casa… insomma, il classico menù di un rifugio di montagna. Noi ordiniamo un caffè e una fetta di torta del giorno, una fragrante crostata con farina di castagne e marmellata di frutti di bosco.

Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi: percorso, durata e difficoltà del trekking
Rifugio Bietti-Buzzi (Grigna Settentrionale)

Dopo esserci riposati per una mezz’oretta decidiamo che è arrivato il momento di tornare a valle.

Al ritorno si percorre a ritroso lo stesso sentiero dell’andata, ripassando una seconda volta dalla Porta di Prada. Un’ultima rapida sosta ai piedi della monumentale formazione rocciosa e si torna al parcheggio, per riprendere l’auto e tornare a casa.

Sia durante il viaggio di andata in auto verso il Cainallo che durante il viaggio di ritorno verso casa abbiamo avuto il piacere di percorrere la Scenic Route 65 del Passo Agueglio, segnalata da appositi cartelli che si ispirano agli iconici cartelli della Route 66.

La Scenic Route 65 attraversa il Parco Regionale della Grigna Settentrionale e offre alla vista scorci paesaggistici di notevole fascino.

Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi: percorso, durata e difficoltà del trekking
Scenic Route 65 del Passo Agueglio (Lombardia)

Porta di Prada e Rifugio Bietti-Buzzi: consigli finali

PUNTI ACQUA POTABILE. Non ci sono sorgenti, fonti o fontanelle lungo il percorso, quindi partite portando con voi una quantità adeguata di acqua.

RIFUGI SUL PERCORSO. Troverete dei punti-ristoro SOLO all’inizio e alla fine del sentiero, rispettivamente il Rifugio Cainallo (partenza) e il Rifugio Bietti-Buzzi (arrivo). Se volete pranzare in rifugio, assicuratevi che sia aperto.

PERNOTTAMENTO IN RIFUGIO. In alcuni periodi dell’anno al Rifugio Bietti-Buzzi è anche possibile pernottare in modo da alzarsi presto all’indomani per intraprendere altri trekking, come la salita alla Vetta della Grigna e al Rifugio Brioschi (2.403 metri s.l.m.). Come per il pranzo, anche per il pernottamento è necessario contattare il rifugio per assicurarsi che sia possibile.

QUANDO ANDARE. Il periodo migliore per organizzare questa escursione è quello tra Giugno e Ottobre. Io ho fatto questo trekking in Autunno, periodo dell’anno in cui la bellezza del paesaggio è arricchita dai colori del foliage. Se preferite fare trekking con il sole, tra prati fioriti e vedute aperte verso l’orizzonte grazie al cielo terso, vi suggerisco di percorrere il sentiero in Estate. In Primavera e in Inverno il sentiero è percorribile con le dovute attenzioni alle condizioni meteorologiche e all’eventuale presenza di neve o ghiaccio sul percorso.

GHIACCIO E NEVE. Nella stagione fredda, in special modo in Inverno ma non solo (molto dipende dalle annate, dalle precipitazioni e dalle tempistiche dello scioglimento annuale della neve), diversi tratti del percorso potrebbero essere interessati dalla presenza di neve e ghiaccio. Prestate la massima attenzione nei mesi freddi. In presenza di neve fornitevi di ramponcini e percorrete il sentiero solo se siete adeguatamente preparati.

CANI. Il sentiero non presenta particolari difficoltà (fatta eccezione per un tratto esposto – vedere foto del sentiero). I cani possono percorrerlo senza problemi. Non essendoci punti dove i cani possono abbeverarsi è fondamentale portare con voi dell’acqua per gli “amici pelosi”.

BAMBINI MOLTO PICCOLI. Nessun tratto del sentiero è adatto ad essere percorso con il passeggino. Se volete portare con voi dei bimbi piccoli, che non camminano da soli o che non sono abituati a camminare in montagna su lunghe distanze, optate per lo zaino porta-bambino.

ATTREZZATURA CONSIGLIATA. Scarpe da trekking e abbigliamento adeguato sono un must. Personalmente consiglio l’uso di bastoncini da trekking, che io ho trovato particolarmente utili durante questa escursione. Portate con voi un binocolo per avvistare i numerosi animali selvatici che popolano le montagne e le creste, in particolare uccelli rapaci e camosci.


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