Le Torbiere del Sebino sono la meta ideale per una passeggiata facile in Lombardia, perfetta per le famiglie con bambini e per chi vuole trascorrere qualche ora nella natura senza fare troppa fatica.
Vi racconto la mia escursione alle Torbiere del Sebino, con informazioni utili e consigli per organizzare la visita alla riserva (parcheggi, sentieri, mappa, cosa fare e vedere, etc.).
Cosa troverete ad attendervi nella Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino? Sentieri circondati da paesaggi incantati, passerelle in legno e ponticelli che vi permetteranno di “passeggiare sull’acqua”, laghetti e stagni abitati da numerose specie faunistiche tipiche degli ambienti umidi e paludose.
Se cercate un’idea per una gita fuori porta in Lombardia o per un trekking facile da fare in famiglia, le Torbiere del Sebino sono quello che fa per voi!
Cosa sono le Torbiere del Sebino?
Le Torbiere del Sebino sono una zona umido-paludosa che occupa la sede di un’antica torbiera.
La torbiera risale all’epoca dell’ultima glaciazione, quando si verificò il ritiro del ghiacciaio della Val Camonica che nella zona a sud del Lago d’Iseo lasciò dietro di sé una depressione paludosa intermorenica.
Questa zona paludosa garantì le condizioni ambientali ideali per la formazione della torba, un composto di materiali vegetali parzialmente decomposti tipico degli ambienti umidi. Questa torbiera è stata sfruttata per l’estrazione della torba dall’800 fino agli anni ‘50 del ‘900, quando l’attività di escavazione ed estrazione della torba venne interrotta in quanto non più profittevole.
Proprio all’attività estrattiva della torba dobbiamo l’aspetto attuale delle Torbiere del Sebino, con numerose vasche contigue intervallate da sottili lingue di terra e circondate da una fitta vegetazione.
Oggi le Torbiere del Sebino sono una riserva naturale protetta dalla Regione Lombardia. Tutta l’area delle torbiere è stata dichiarata zona umida d’importanza internazionale caratterizzata da uno straordinario patrimonio di biodiversità.
L’abbondanza di acqua ha contribuito per secoli alla conservazione della diversità biologica nella Pianura Padana lombarda.
Purtroppo la corsa alla cementificazione e l’eccessiva antropizzazione del territorio hanno portato ad una profonda trasformazione della Pianura Padana e all’impoverimento, se non alla graduale sparizione, degli ambienti umidi, delle paludi e degli habitat fluviali.
In questo contesto, le Torbiere del Sebino si inseriscono come un prezioso e virtuoso esempio di tutela e valorizzazione di un’area di rilevante valore paesaggistico ed ecologico.
Dove si trovano le Torbiere del Sebino?
Le Torbiere del Sebino si trovano in provincia di Brescia, tra i comuni di Iseo, Provaglio d’Iseo e Corte Franca, a Sud del Lago d’Iseo.
La Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino comprende un’area di notevole interesse naturalistico e faunistico, estesa su circa 360 ettari lungo la sponda meridionale del Lago d’Iseo.
Torbiere del Sebino: dove parcheggiare?
Il parcheggio più comodo per visitare le Torbiere del Sebino si trova nei pressi del Monastero di San Pietro in Lamosa.
POSIZIONE GOOGLE MAPS: QUI |
Il parcheggio del Monastero di San Pietro in Lamosa è ampio, quindi è facile trovare posto, ed è a pochi metri dall’ingresso delle Torbiere del Sebino.
Vicino al parcheggio troverete anche l’erogatore automatico dei ticket d’ingresso alla riserva, dove potrete acquistare il biglietto (1 Euro – obbligatorio per visitare le Torbiere del Sebino).
Come visitare le Torbiere del Sebino?
La Riserva Naturale Torbiere del Sebino è visitabile previo acquisto di un ticket d’ingresso al costo di 1 Euro.
Il ticket può essere acquistato:
- presso gli erogatori automatici posizionati vicino agli accessi ai sentieri (alcuni accettano solo monete, altri monete e carte di credito);
- presso le attività convenzionate (Il Viandante Franciacorta, Trattoria Fontanì, Ristorante Pizzeria Nonna Nice).
Orari di apertura delle Torbiere del Sebino
Le Torbiere del Sebino sono aperte tutto l’anno.
Non esistono di fatto vere e proprie chiusure in quanto l’area non è chiusa da un recinto e i varchi non sono sorvegliati.
L’orario di apertura della riserva va, comunque, dall’alba al tramonto.
E’ vietato entrare di notte nelle Torbiere del Sebino se non in occasione delle aperture notturne (autorizzate solo per fini didattici o di ricerca).
Dove mangiare vicino alle Torbiere del Sebino?
Se non volete fare un pic-nic con pranzo al sacco, potete optare per una sosta pranzo presso la Trattoria Fontanì a Provaglio d’Iseo. La Trattoria Fontanì si trova lungo il sentiero delle Torbiere del Sebino, nella zona di raccordo tra il Percorso Centrale e il Percorso Nord.
All’interno della riserva è vietato fare pic-nic ma potete comunque portare il pranzo al sacco e mangiare nelle zone immediatamente al di fuori dell’area protetta.
In alternativa potete optare per un pranzo diverso dal solito, partecipando ad uno dei pic-nic gourmet organizzati dalle cantine del Franciacorta. Se volete regalarvi l’esperienza di un pic-nic tra i vigneti, vi segnalo la cantina Bersi Serlini Franciacorta a Provaglio d’Iseo.
Torbiere del Sebino: dove inizia il sentiero?
La Riserva Naturale Torbiere del Sebino è divisa in due macro-aree: la Lametta e la Lama.
La Lametta lambisce le sponde meridionali del Lago d’Iseo e NON è visitabile.
La zona visitabile è la cosiddetta Lama, caratterizzata dalla presenza di enormi vasche piene d’acqua, circondate da canneti e boschetti.
Le vasche sono arginate da minuscole lingue di terra, residuo dell’attività di escavazione della torba, e sono corredate di passerelle e ponticelli che consentono ai visitatori di esplorare anche le zone inondate dell’antico giacimento torboso.
La riserva prevede 3 accessi:
- Ingresso Nord: si trova a Iseo, nelle vicinanze del Centro Accoglienza Visitatori e del campo sportivo.
- Ingresso Sud: si trova a Corte Franca, vicino all’Infopoint e al parcheggio del Centro Commerciale “Le Torbiere”.
- Ingresso Centrale: si trova a Provaglio d’Iseo, nei pressi del Monastero di San Pietro in Lamosa.
Ogni ingresso alla riserva è dotato di erogatore automatico di ticket e si trova nei pressi di un parcheggio.
I 3 ingressi sono collocati in corrispondenza dell’inizio dei 3 sentieri omonimi percorribili nella Riserva Naturale Torbiere del Sebino:
- Percorso Nord (BLU),
- Percorso Sud (ROSSO),
- Percorso Centrale (VERDE).
Per avere un’idea visiva di come sono articolati i sentieri della Riserva Naturale Torbiere del Sebino consultate la MAPPA.
Mappa dei sentieri della Riserva Naturale Torbiere del Sebino
Da quale ingresso entrare nella riserva e quale percorso scegliere? Dipende da quanto volete camminare e da cosa volete vedere.
Le opzioni sono in linea di massima 3:
- Anello sud-centrale (ROSSO + VERDE): potete percorrere l’anello sud-centrale della Riserva Naturale Torbiere del Sebino, lungo appena 4 chilometri, concentrandovi sulle parti più stimolanti dal punto di vista paesaggistico (Percorso Sud e Centrale);
- Anello nord-centrale (BLU + VERDE): potete dedicarvi all’anello nord-centrale, lungo 5 chilometri, e raggiungere la torretta di avvistamento per il birdwatching (Percorso Nord e Centrale);
- Giro completo (ROSSO+ BLU + VERDE): potete, infine, decidere di completare l’intero giro dei sentieri della riserva, per una lunghezza complessiva di 9 chilometri (Percorso Sud, Centrale e Nord).
Personalmente vi consiglio di optare per l’anello sud-centrale, a mio parere il più affascinante e stimolante sotto il profilo paesaggistico. |
1. Anello sud-centrale (4 km)
Parcheggiate l’auto nel comodo posteggio (gratuito) vicino al Monastero di San Pietro in Lamosa ed entrate nella riserva dall’Ingresso Centrale, ovviamente dopo aver acquistato il ticket d’ingresso all’erogatore automatico.
L’erogatore di ticket si trova negli immediati pressi dell’inizio del sentiero. Quello immediatamente visibile dal parcheggio, posto sotto un ponticello in pietra (vedere FOTO), accetta sia monete che carte di credito. Altri erogatori accettano solo monete. Organizzatevi in modo da non avere brutte sorprese una volta arrivati all’erogatore.
Dall’erogatore, inizialmente seguite le indicazioni per il PERCORSO SUD.
Per trovare l’accesso al Percorso Sud, NON dovete passare sotto al ponticello, ma salire sulla strada a SINISTRA del ponticello, tornando leggermente indietro rispetto all’erogatore di ticket.
Il primo tratto sterrato vi condurrà sino ai binari della ferrovia, che vanno attraversati. Già si iniziano a vedere le prime vasche della torbiera. Proseguite lungo il sentiero fino a un piccolo uliveto.
La prima tappa è il masso erratico, immerso in un uliveto e segnalato da un apposito cartello. Questo enorme masso venne trasportato a valle dal ghiacciaio della Val Camonica durante uno dei suoi ciclici periodi di espansione.
Insieme al ghiaccio e all’acqua, durante i movimenti di espansione e arretramento del Ghiacciaio Camuno venne trasportato ogni genere di materiale e detrito, tra cui figurano i cosiddetti massi erratici (massi che “errano”, cioè “vagano”, “si spostano”).
A pochi metri dal masso erratico, individuerete con facilità la prima passerella in legno. Vi basterà, adesso, seguire il sentiero.
Dopo aver passeggiato lungo il Percorso Sud, incrocerete la deviazione (alla vostra destra) per il PERCORSO CENTRALE, il più affascinante tra i 3 sentieri della riserva.
Il Percorso centrale “taglia” in due la torbiera grazie ad uno scenografico ponticello in legno sospeso sull’acqua, adornato da canneti e dotato di capanni per il birdwatching.
Sono certa che, passeggiando sul tortuoso ponticello panoramico, circondati dall’acqua e dalla vegetazione palustre, non riuscirete a resistere alla tentazione di scattare decine di fotografie.
Non abbiate fretta e prendetevi del tempo per godere in silenzio dello spettacolo offerto da Madre Natura che, non con poca fatica, con il tempo è riuscita a riappropriarsi degli spazi abbandonati dall’uomo in seguito alla fine dello sfruttamento del giacimento torboso.
Una volta giunti alla fine del Percorso Centrale, tornerete al Monastero di San Pietro in Lamosa (punto di partenza), chiudendo un breve anello di 4 chilometri.
Questa passeggiata è facile e adatta a tutti, bambini inclusi, ma NON è adatta ai passeggini. Se avete con voi dei bambini piccoli, optate per il trasporto nello zaino porta-bambino.
2. Anello nord-centrale (5 km)
Il sentiero alternativo a quello che vi ho consigliato io è l’anello nord-centrale, di 5 chilometri, che inizia presso l’Ingresso Nord e si snoda nell’area della riserva al confine tra Lama e Lametta.
In questa parte della riserva la vegetazione è più selvaggia ed è intervallata dagli scenografici filari di vite del Franciacorta.
Il punto di interesse principale di questo percorso è la torretta di avvistamento per il birdwatching, dalla quale si gode di una ampia visuale sulle vasche delle Torbiere del Sebino, che pullulano di vita (in particolar modo avifauna).
3. Giro completo: Percorso Sud + Centrale + Nord (9 km)
Se avete voglia di camminare, potete intraprendere il giro completo della Riserva Naturale Torbiere del Sebino, lungo circa 9 chilometri e di facile percorrenza.
Per chiudere tutto il giro, che comprende il Percorso Sud, il Percorso Centrale e il Percorso Nord, vi occorreranno circa 3 ore (soste escluse).
Il senso di percorrenza è libero: potete entrare da qualsiasi ingresso e seguire i 3 sentieri in senso orario o antiorario.
Flora e Fauna della Riserva Naturale Torbiere del Sebino
La ricchezza botanica e faunistica della Riserva Naturale Torbiere del Sebino rende decisamente stimolante la passeggiata tra le vasche delle torbiere e nelle aree boschive circostanti.
A seconda dell’area della riserva in cui ci si trova, si potranno ammirare bellissime piante acquatiche e vegetazione tipica delle zone umide.
Qualche esempio? La felce di palude, le ninfee, il nannufaro, le canna di palude, il carice dal ciuffo, il giunco fiorito e diverse tipologie di sagittaria.
Nell’acqua nuotano, spesso lontano da occhi indiscreti, lucci, tinche, carpe, pesci gatto, persici reali, alborelle, scardole, vaironi, persici trota e anguille.
Facilmente osservabile nella zona delle vasche d’argilla è la testuggine palustre americana.
Anche se apparentemente innocua, questa tartarughina che tanto ispira simpatia nei visitatori in occasione degli avvistamenti, rappresenta un pericolo per la testuggine palustre autoctona. Le due specie competono per cibo e territorio e l’ampia presenza della testuggine palustre americana, specie non autoctona molto invasiva, sta causando una flessione nel numero di testuggini palustri autoctone nelle Torbiere del Sebino.
Ogni anno vengono effettuate campagne di dissuasione all’abbandono delle tartarughe domestiche nelle vasche della riserva, comportamento irresponsabile e dannoso per un ecosistema fragilissimo come quello delle torbiere.
I periodici censimenti delle specie animali della Riserva Naturale Torbiere del Sebino hanno evidenziato la presenza di ben 30 specie di libellula.
Già solo i nomi di questi meravigliosi insetti vi trasporteranno in un mondo magico, che sfiora la dimensione della fantasia: dragone peloso, smeralda di fiume, dragone autunnale, imperatore minore, obelisco violetto, smeralda bronzea, azzurrina variabile, occhirossi minore, libellula frontenera, codazzurra comune e scintilla zamperosse.
All’interno della riserva è abbastanza facile avvistare piccoli mammiferi, roditori, anfibi e rettili. I canneti, i boschetti, i prati e il sottobosco sono habitat ideali per numerose specie di piccoli animali. Aguzzate la vista e vi stupirete di quanta vita si muove tra i rami, i cespugli e le fronde!
Tra i frequentatori più assidui (e, perciò, facilmente osservabili) della Riserva Naturale Torbiere del Sebino vanno segnalati i tenerissimi conigli dalla coda di cotone (o minilepri, o silvilaghi).
Come nel caso delle testuggini americane, anche per quanto riguarda le minilepri va aperta una dovuta parentesi. Trattandosi di una specie non autoctona (nordamericana) molto invasiva e con un elevato tasso di riproduttività, la popolazione di minilepre è monitorata in quanto si teme che la sua proliferazione possa arrivare a compromettere il delicato equilibrio ecologico della riserva.
La Riserva Naturale Torbiere del Sebino è un vero paradiso ornitologico.
Dichiarata “Zona di Protezione Speciale (ZPS)” dall’Unione Europea, la riserva accoglie ben 31 specie ornitologiche di interesse comunitario e, passeggiando lungo i sentiero delle Torbiere del Sebino, non potrete non notare il gran numero di appassionati di birdwatching che ogni giorno qui arrivano per dedicarsi all’osservazione degli uccelli.
Birdwatching nella Riserva Naturale Torbiere del Sebino
La Riserva Naturale Torbiere del Sebino è un vero eden per gli appassionati di birdwatching e a loro disposizione vi sono diversi punti di osservazione con capanni per l’avvistamento degli uccelli.
Anche se non siete dei birdwatcher navigati, vi consiglio di portare con voi un binocolo e una macchina fotografica dotata di uno zoom o di teleobiettivo. Vi saranno molto utili durante la passeggiata nelle Torbiere del Sebino!
Tra le specie di uccelli osservabili con più facilità vanno menzionati cigni reali, cormorani, gallinelle d’acqua, tuffetti, germani reali, svassi, folaghe, pendolini, cannareccioni, aironi cenerini, merli, pettirossi, fringuelli, cinciallegre e cardellini.
Più rari sono, invece, gli avvistamenti di nitticore, nibbi, aironi rossi, falchi di palude, tarabusi, tarabusini, salciaiole, migliarini di palude, usignoli di fiume e albanelle reali.
Sulla passerella del Percorso Centrale sono stati predisposti appositi capanni per l’osservazione dell’avifauna.
Lungo il Percorso Nord, inoltre, si trova una vera e propria torretta di avvistamento per il birdwatching.
I sentieri, le passerelle, i ponticelli in legno e le stesse sponde delle vasche delle torbiere sono, comunque, dei punti di osservazione privilegiati per l’avvistamento di innumerevoli specie di uccelli e altri animali che abitano nella riserva.
Non avrete di certo problemi a dedicarvi per qualche minuto al birdwatching anche senza sfruttare i capanni e la torretta né vi risulterà difficile avvistare qualche animale durante la passeggiata nelle Torbiere del Sebino.
Informazioni utili per visitare le Torbiere del Sebino
Durante la visita alla Riserva Naturale Torbiere del Sebino ricordate sempre di essere in un’area naturale protetta.
Evitate gli schiamazzi e limitate qualsiasi forma di disturbo alla fauna della riserva. Non raccogliete fiori o piante e non danneggiate la vegetazione.
Può sembrare superfluo da dire ma è bene ricordare che il delicatissimo ecosistema delle Torbiere del Sebino va tutelato, tenendo un comportamento consono al luogo che si sta per visitare.
Nella Riserva Naturale Torbiere del Sebino:
- è vietato uscire dai sentieri segnalati;
- è vietato introdurre cani, anche al guinzaglio;
- è vietato introdurre specie animali/vegetali estranee;
- è vietata la balneazione;
- è vietato fare pic-nic, accendere fuochi o fare barbecue;
- è vietato abbandonare rifiuti;
- è vietato far volare droni;
- è vietata la pesca (se non nelle aree appositamente segnalate) e la caccia;
- è vietato entrare con veicoli di qualsiasi tipo, incluse le biciclette (ad eccezione della pista ciclabile debitamente segnalata nella zona del Percorso Sud, parte della ciclabile Brescia – Paratico).
I sentieri della Riserva Naturale Torbiere del Sebino NON sono adatti ad essere percorsi con il passeggino. Optate per lo zaino porta-bambino.
Lo stesso vale per le carrozzine per disabili: solo un breve tratto del Percorso Nord, situato tra il Centro Accoglienza Visitatori e la torretta di avvistamento per il birdwatching, è fruibile dai diversamente abili (esenti dall’acquisto del ticket d’ingresso).
Per godere al meglio della passeggiata nelle Torbiere del Sebino, vi suggerisco di portare con voi un binocolo e una macchina fotografica con obiettivo zoom.
Indossate abbigliamento comodo e scarpe antiscivolo (potreste trovare del fango lungo il sentiero, quindi è meglio essere preparati).
Nelle giornate estive più calde e afose, non dimenticate di mettere nello zaino dell’acqua, in modo da restare idratati. E’ buona norma coprire il capo con un cappello o una bandana, per non correre il rischio di subire un colpo di calore o un’insolazione.
Monastero di San Pietro in Lamosa
Dopo aver esplorato i sentieri delle Torbiere del Sebino, non rinunciate a fare una sosta presso il Monastero di San Pietro in Lamosa.
Il Monastero di San Pietro in Lamosa, a Provaglio d’Iseo, è legato all’ordine dei monaci cluniacensi dell’Abbazia di Cluny.
Potete visitare l’incantevole chiesa romanica del monastero, un tempo decorata con pregevoli affreschi, oggi visibili sono parzialmente. Dal piazzale antistante la chiesetta potrete anche godere di una bella veduta dall’alto sulle Torbiere del Sebino.
Cosa vedere vicino alle Torbiere del Sebino
Le cose da fare e vedere nella zona delle Torbiere del Sebino non si limitano al Monastero di San Pietro in Lamosa. Non dimenticate che ci troviamo a breve distanza dalla sponda meridionale del Lago d’Iseo.
La visita alle Torbiere del Sebino vi offrirà l’occasione perfetta per scoprire un luogo insolito e senza dubbio affascinante, a breve distanza da alcuni dei borghi più belli del Lago d’Iseo.
Se vi resta un po’ di tempo, dopo la passeggiata alla scoperta delle Torbiere del Sebino potete arricchire l’itinerario con una visita ai borghi di Iseo o Sarnico, raggiungere Monte Isola in battello oppure andare a vedere la Panchina Gigante di Pilzone d’Iseo.
A breve distanza dalle Torbiere del Sebino si trovano altre aree di interesse naturalistico, perfette per una gita fuori porta in Lombardia:
- la Riserva Naturale Piramidi di Zone,
- il Bosco degli Gnomi di Zone,
- il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane in Val Camonica,
- la Riserva naturale Valle del Freddo,
- l’Orrido del Bogn a Riva di Solto.
Siete appassionati di vino? Allora ben saprete che le Torbiere del Sebino si trovano in Franciacorta, la rinomata zona collinare compresa tra Brescia e l’estremità meridionale del Lago d’Iseo nota per la produzione del vino omonimo.
Approfittate della visita alle Torbiere del Sebino per fare una visita guidata in una cantina con degustazione di Franciacorta (QUI potete prenotare un’esperienza enogastronomica in Franciacorta da Milano).
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