in

Grotte di Rescia: come raggiungerle, cosa vedere e come prenotare la visita

Le Grotte di Rescia sono un’attrazione naturale imperdibile in Lombardia. Scopriamo insieme dove si trovano, come arrivare e come visitare le Grotte di Rescia.

GROTTE DI RESCIA: GUIDA COMPLETA

Grotte di Rescia: cosa c’è da vedere?

Le Grotte di Rescia sono un complesso di 7 grotte naturali collegate da passaggi e cunicoli, oggi visitabili grazie alla predisposizione di un percorso pedonale turistico con passerelle, illuminazione artificiale e pannelli didattici.

Il percorso turistico si snoda tra le grotte colme di stalattiti e stalagmiti e si conclude di fronte a un vertiginoso salto d’acqua, la Cascata di Santa Giulia.

Grotte di Rescia: dove si trovano, come arrivare e cosa vedere
Grotte di Rescia (Lombardia)

Grotte di Rescia: dove si trovano e come raggiungerle

Le Grotte di Rescia si trovano lungo la strada che collega Porlezza e Osteno, in Provincia di Como, sulla sponda lombarda del Lago di Lugano.

Percorrendo la provinciale non avrete difficoltà ad individuare l’ingresso delle grotte, ottimamente segnalato da grandi cartelli con scritto “Grotte di Rescia”.

Il mezzo più comodo per raggiungere le Grotte di Rescia è l’auto. Il parcheggio gratuito si trova dal lato opposto della carreggiata, di fronte all’ingresso delle grotte. Si può parcheggiare presso la cava di fronte all’ingresso oppure presso il Camping Grotte di Rescia.

  • Se arrivate in auto da Como o da Milano: seguite l’Autostrada dei Laghi (A9) fino a Como Lago. Da qui andate verso Argegno e, superato San Fedele Intelvi, prendete lo svincolo per Osteno-Porlezza. Le Grotte di Rescia sono a circa 3 chilometri da Osteno.
  • Se arrivate in auto dalla Svizzera: seguite l’Autostrada (A2) con uscita Lugano Sud o Lugano Nord in direzione Gandria-Valsolda-Porlezza. Le Grotte di Rescia sono a circa 4 chilometri da Porlezza.

Grotte di Rescia: orari di apertura

Prima di organizzare la vostra visita alle Grotte di Rescia verificate gli orari di apertura e le tariffe aggiornate sul sito ufficiale (www.grottedirescia.it), in modo da essere sicuri che siano aperte nel giorno in cui volete andarci.

Gli orari di apertura delle Grotte di Rescia sono i seguenti:

  • Lunedì-Venerdì dalle 14:00 alle 17:30 (ultimo ingresso)
  • Sabato dalle 11:00 alle 12:00 (ultimo ingresso) e dalle 14:00 alle 17:30 (ultimo ingresso)
  • Domenica dalle 10:45 alle 12:00 (ultimo ingresso) e dalle 14:00 alle 17:30 (ultimo ingresso)

Attenzione. In caso di maltempo, le Grotte di Rescia potrebbero restare chiuse per ragioni di sicurezza. Se è previsto maltempo nel giorno della vostra visita e avete il dubbio che le grotte possano essere chiuse, contattate i gestori via e-mail o cellulare (i contatti sono indicati nell’apposita sezione del sito ufficiale delle Grotte di Rescia).

Grotte di Rescia: prenotazione e prezzo del biglietto

Come indicato sul sito web ufficiale, le Grotte di Rescia possono essere visitate in autonomia (cioè senza guida), ma i biglietti con indicato l’orario della visita (su turni) devono essere obbligatoriamente prenotati e/o acquistati online prima di recarvi all’ingresso.

Faccio una distinzione tra “prenotati” e “acquistati” perché il sito mette a disposizione entrambe le modalità: prenotazione senza pagamento online (il pagamento avviene in loco presso la biglietteria) oppure acquisto con pagamento online.

La prenotazione dei biglietti va fatta online sul sito ufficiale delle Grotte di Rescia (www.grottedirescia.it). È molto facile e veloce e, una volta completata la procedura, vi basterà andare in biglietteria con la ricevuta.

I prezzi dei biglietti per le Grotte di Rescia sono i seguenti:

  • Biglietto intero: 7 Euro
  • Bambini 3-10 anni: 3 Euro
  • Ragazzi 11-18 anni: 5 Euro
  • Over 65: 5 Euro
  • Bambini fino ai 3 anni: Gratis
  • Pacchetto famiglia (2 genitori + 2 bambini 3-18 anni): 18 Euro
  • Diversamente abili: 3 Euro
  • Guide turistiche: 3 Euro (previa presentazione del tesserino)
  • Docenti: 3 Euro (previa presentazione del tesserino)

In alternativa alla visita in autonomia, è possibile richiedere la visita guidata: la visita guidata deve essere obbligatoriamente prenotata ed ha costi diversi rispetto alla visita normale.

Grotte di Rescia: come si svolge la visita

Per visitare le Grotte di Rescia dovrete acquistare un biglietto di ingresso a pagamento. Il biglietto va acquistato o prenotato online.

Ho visto diverse persone presentarsi direttamente presso la biglietteria all’ingresso delle grotte senza prenotazione e non hanno avuto problemi ad entrare, suppongo perché c’erano ancora dei biglietti non venduti. Attenzione, però, perché non so se sia così nei periodi di alta stagione!

Biglietto alla mano, vi basterà seguire i cartelli con le frecce che indicano il percorso.

L’itinerario si snoda lungo un percorso prestabilito di circa 500 metri. La visita è abbastanza breve.

  • La visita alle Grotte di Rescia ha una durata di circa 30 minuti (includendo le soste per leggere i pannelli didattici).
  • Chi non si ferma a leggere i pannelli (decisione che personalmente disapprovo, dato che sono interessanti e informativi) impiegherà 15 minuti a completare la visita.

Non fate come i (purtroppo) tanti insoddisfatti cronici che, una volta usciti dalle grotte, si lamentano per il percorso troppo breve e per il costo elevato del biglietto. Noi abbiamo letto tutti i pannelli didattici con informazioni e curiosità sulle grotte e sulle concrezioni presenti al loro interno, ci siamo goduti con la giusta lentezza la visita e ci siamo divertiti a scovare tutte le tipologie di formazioni segnalate dai cartelli. La visita sarà breve e poco interessante solo se sarete voi a volere che lo sia! Posso anche concordare che il costo del biglietto (7 Euro) sia un po’ caro però chi si è informato prima di recarsi alle Grotte di Rescia è consapevole del prezzo da pagare sin da subito.

Seguendo il percorso turistico delle Grotte di Rescia si attraversano vari ambienti sotterranei collegati da cunicoli scavati nella roccia.

Come ho già accennato, le Grotte di Rescia in origine erano 7 cavità completamente separate. Quando fu deciso di valorizzarle e sfruttarle turisticamente, le grotte vennero collegate tra loro e dotate di illuminazione in modo da rendere la passeggiata al loro interno più agevole.

Oltre ad attraversare le grotte e poterne ammirare gli interni gremiti di stalattiti, stalagmiti e altre concrezioni, camminando tra passerelle e cunicoli scavati nella roccia raggiungerete la maestosa Cascata di Santa Giulia, in corrispondenza della quale l’acqua compie un salto di ben 70 metri.

Grotte di Rescia: come raggiungerle, cosa vedere e come prenotare la visita
Grotte di Rescia (Lombardia)
Grotte di Rescia: come raggiungerle, cosa vedere e come prenotare la visita
Grotte di Rescia (Lombardia)

Uno dei punti più affascinanti del percorso è la “Grotta del laghetto“. Il piccolo bacino sotterraneo, illuminato da una luce soffusa che rende tutto ancor più magico, è circondato da stalattiti e stalagmiti. In questo tratto il percorso turistico avviene su delle apposite passerelle in metallo antiscivolo che permettono di non bagnarsi i piedi.

All’interno delle Grotte di Rescia potrete vedere da vicino diverse tipologie di concrezioni (stalattiti, stalagmiti, colonne, colate, perle di grotta, eccentriche, vaschette di concrezionamento, etc.) la cui formazione è dovuta ai depositi minerali trasportati dalle acque percolanti nella grotta. Alcune di queste concrezioni, per la loro forma evocativa, sono state ribattezzate con i nomi degli animali che ricordano.

Nella “Grotta degli animali” grandi e piccini si divertiranno a cercare tra le concrezioni quelle a forma di elefante, lumaca, coccodrillo appeso a testa in giù, polpo, alligatore e così via.

Anche nella “Grotta delle sculture” la natura ha plasmato le rocce donandogli una forma simile ad animali, edifici e oggetti di uso comune. In questa grotta, con un po’ di fantasia, individuerete una concrezione a forma di Torre di Pisa, un’altra a forma di damigiana e, ancora, delle concrezioni dalla forma simile a una medusa, a un elefantino, a un gigante e alla Musa di Botero vista di lato.

Un’altra particolarità individuabile tra le concrezioni delle Grotte di Rescia è rappresentata dalle perle di grotta (o pisoliti). Si tratta di minuscole “palline” di calcite, simili nell’aspetto alle perle, cresciute attorno a un corpo estraneo (un granello di sabbia, un sassolino o un cristallo).

Passeggiando dentro le grotte è possibile vedere anche altri tipi di formazione, come le eccentriche, simili nell’aspetto a coralli, e le vaschette di concrezionamento, cioè concrezioni con bordi rialzati che trattengono l’acqua raccogliendola in piccoli bacini.

Alcune delle grotte del complesso carsico di Rescia sono ancora “attive”, ciò significa che accolgono formazioni ancora in crescita. Altri punti del complesso, invece, sono allo stato fossile: il colore grigio-scuro segnala che la crescita delle concrezioni presenti in questi punti ormai si è arrestata. La presenza di zone fossili e zone ancora attive nelle grotte regala ai visitatori una panoramica del ciclo di vita delle Grotte di Rescia.

Le concrezioni della “Grotta viva” crescono di 1 centimetro ogni anno.

Il complesso turistico delle Grotte di Rescia è una rarità nel suo genere in Italia in quanto coniuga la visita a una grotta con quella a un orrido. Il percorso si chiude, infatti, con la Cascata di Santa Giulia che si getta, dopo un salto di 70 metri, in una profonda gola rocciosa.

Grotte di Rescia: come raggiungerle, cosa vedere e come prenotare la visita
Cascata di Santa Giulia, Grotte di Rescia (Lombardia)

Breve storia delle Grotte di Rescia

Grazie alla vicinanza con il Lago di Lugano, meta di villeggiatura frequentata da viaggiatori colti e benestanti provenienti da tutta l’Europa, già attorno al Settecento le Grotte di Rescia iniziarono ad attrarre i primi flussi turistici.

I turisti, in particolare Svizzeri, Tedeschi e Francesi, giungevano via lago per visitare le grotte, diventate celebri anche grazie alle descrizioni di scrittori e artisti dell’epoca che le avevano viste in prima persona.

Il pittore Johann Heinrich Meyer nel 1789 descrive così la sua visita alle Grotte di Rescia:

“Questa località merita di essere visitata da ogni amante della pittura di paesaggio. […] Giacinto, prese dunque in spalla una scaletta e afferrò una fiaccola: noi lo seguivamo nelle grotte. […] L’acqua che sgocciola dall’alto crea in queste caverne una musica continua, simile al sussurrio di ninfe loquaci, e i coni stalattitici, bagnati, risplendono alla luce della fiaccola.”

Qualche anno dopo, nel 1793, Johann Gottfried Ebel, scrittore e geologo, pubblica la prima vera guida turistica sulla Svizzera dove cita anche le Grotte di Rescia:

“In questa insenatura c’è Rescia, che merita di essere veduta per la sua pittoresca situazione e per le sue grandi grotte piene di stalattiti.”

Grotte di Rescia: come si sono formate?

Ammirando questo spettacolo della natura una domanda sorge spontanea: come si sono formate le Grotte di Rescia? Ebbene, queste scenografiche cavità naturali si sono formate in seguito all’insorgenza di particolari fenomeni carsici durati centinaia di migliaia di anni.

La parete rocciosa in Calcare di Moltrasio che oggi ospita le Grotte di Rescia era attraversata da diverse sorgenti d’acqua ricche di minerali. Il travertino (chiamato “tufo” dagli abitanti del luogo) altro non è che una roccia sedimentaria che viene a formarsi in seguito alla precipitazione del carbonato di calcio. Questo fenomeno chimico permette la formazione dei cosiddetti “ammassi” che, a seconda dei casi, possono crescere in maniera lenta o veloce.

Le grotte attualmente visitabili altro non sono che dei “vuoti” che si sono aperti all’interno di grandi colate di travertino. Un tempo separate tra loro, sul volgere dell’Ottocento le 7 grotte sono state collegate e illuminate in modo da creare un itinerario turistico di facile accesso e percorrenza.

Oltre ad aver plasmato il travertino, al suo passaggio l’acqua ha lasciato dietro di sé piccole e grandi concrezioni, la cui presenza rende la visita alle Grotte di Rescia ancor più interessante.

Grotte di Rescia: come raggiungerle, cosa vedere e come prenotare la visita
Grotte di Rescia (Lombardia)

Informazioni utili sulle Grotte di Rescia

DOVE PARCHEGGIARE? Il parcheggio delle Grotte di Rescia si trova proprio di fronte all’ingresso dell’attrazione, all’interno di una cava che mette a disposizione un piazzale sterrato ai visitatori delle grotte. Le opzioni di parcheggio in realtà sono 2, a seconda dell’affluenza turistica e del numero di posteggi necessari a permettere a tutti i visitatori delle grotte di parcheggiare. Quando necessario, oltre che nel parcheggio nella cava si può posteggiare nel parcheggio del Camping Grotte di Rescia (dove si trovano anche i bagni).

POSSO PORTARE IL CANE? Sì, certo. I Cani possono entrare nelle Grotte di Rescia senza costi aggiuntivi.

COME MI VESTO? La temperatura interna delle Grotte di Rescia è più bassa di quella esterna. Noi le abbiamo visitate in Estate e non abbiamo avuto freddo indossando pantaloni da trekking e maglietta da trekking a maniche corte. È comunque consigliabile portare un maglioncino in Primavera ed Estate e una giacca in Autunno/Inverno.

POSSO USARE IL PASSEGGINO? No, il percorso all’interno delle Grotte di Rescia non è adatto all’uso del passeggino. Se viaggiate con bimbi molto piccoli è consigliabile usare lo zaino porta-bambino.

COS’È NATALE IN GROTTA? Nel periodo natalizio le Grotte di Rescia vengono trasformate in un magico mondo sotterraneo abitato da gnomi, elfi, angeli, pinguini, renne, pupazzi di neve e babbi natale. Tutti gli ambienti vengono decorati con luci e addobbi di Natale. In ogni angolo troverete presepi, ghirlande, calze natalizie, candele e lucine colorate. L’allestimento natalizio regala alle Grotte di Rescia un’atmosfera da “città dei balocchi” che incanterà grandi e piccini.

COS’È L’APERIGROTTA? Le Grotte di Rescia, previa prenotazione, organizzano anche degli Aperigrotta, cioè delle visite alle Grotte con romantico aperitivo conclusivo di fronte alla Cascata di Santa Giulia. Gli Aperigrotta hanno tariffe particolari e si svolgono esclusivamente su prenotazione. Per maggiori informazioni potete contattare i gestori attraverso il sito web delle Grotte di Rescia.

Cosa vedere vicino alle Grotte di Rescia

A circa 3 chilometri dalle Grotte di Rescia potete visitare Osteno, un caratteristico borghetto rivierasco affacciato sul Lago di Lugano. Il paese è microscopico ma la zona del lungolago è a mio parere incantevole!

Meta imperdibile vicino alle Grotte di Rescia è senza dubbio Claino, il “borgo dipinto”. Dopo un periodo di spopolamento e abbandono, il paesino di Claino è stato riscoperto sotto il profilo turistico dopo essere stato decorato con più di 60 affreschi artistici e murales.

Anche Porlezza si trova a breve distanza dalle Grotte di Rescia. Questa graziosa cittadina bagnata dal Ceresio è gradevole da visitare per una passeggiata lungolago o un aperitivo in compagnia.


Cercate altre idee per viaggi e gite fuori porta sul Lago di Lugano o in Lombardia? Date un’occhiata anche a:

Cosa fare e vedere a Claino con Osteno: il borgo dipinto e le Grotte di Rescia

Cosa fare e vedere in Ticino: i luoghi più belli della Svizzera italiana

Itinerario per visitare Lugano in 1 giorno: come arrivare e cosa vedere

Sentiero dell’olivo: passeggiata da Castagnola a Gandria con vista sul Lago di Lugano

40 gite fuori porta e luoghi da vedere vicino a Milano

40 cose da fare e vedere sul Lago di Como: borghi, escursioni, gite fuori porta e luoghi insoliti

22 cose da fare e vedere sul Lago di Garda: borghi, escursioni, luoghi insoliti e gite fuori porta

Cosa fare in Lombardia: i luoghi più belli da vedere

Grotte di Rescia: come raggiungerle, cosa vedere e come prenotare la visita
Ti è piaciuto? Salvalo su Pinterest!

Lascia un commento

Avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.