Escursione sul Monte Barro da Galbiate: tutto quello che dovete sapere. Dove parcheggiare, difficoltà, durata, rifugi, quale sentiero scegliere e cosa fare con i bambini.
MONTE BARRO: INFO UTILI |
Dove si trova il Monte Barro?
Il Monte Barro si trova in provincia di Lecco, nel Triangolo Lariano.
Situato a breve distanza da Lecco e facilmente raggiungibile da Como, Monza e Milano, il Monte Barro è una vetta che ben si presta a trekking ed escursioni in tutte le stagioni dell’anno.
La cima del Monte Barro (922 metri s.l.m.) è una delle più belle vette delle Prealpi lombarde. Potete raggiungerla con un trekking abbastanza facile per chi è abituato a camminare in montagna.
Una volta raggiunta la cima potrete ammirare una veduta a 360° sulle più note montagne del Lecchese, sul Triangolo lariano, sui laghi dell’alta Brianza e sul Lago di Como.
Come arrivare sulla vetta del Monte Barro?
La salita alla vetta del Monte Barro può avvenire attraverso diversi sentieri, alcuni di facile percorrenza, altri più impegnativi. Per questa ragione è molto importante scegliere il sentiero più adatto alle proprie capacità escursionistiche prima di iniziare qualsiasi escursione.
Tenete presente che il Monte Barro è inserito all’interno di un’area protetta di 600 ettari, il Parco Regionale Monte Barro. Il Parco del Monte Barro è un dedalo di sentieri escursionistici che lo attraversano in lungo e largo regalando agli appassionati di trekking ed escursioni numerose possibilità di svago all’aria aperta. In fatto di sentieri per il trekking avrete davvero l’imbarazzo della scelta.
Noi abbiamo scelto di percorrere il sentiero più facile per raggiungere la vetta del Monte Barro cioè quello che sale da Galbiate e passa dall’Eremo del Monte Barro. Per il racconto dettagliato della nostra escursione facile alla vetta del Monte Barro salendo da Galbiate CLICCATE QUI.
Cosa c’è da vedere sul Monte Barro?
Il Monte Barro è un rilievo di tipo calcareo-dolomitico. Il paesaggio circostante e la vetta sono senza dubbio affascinanti in ogni stagione dell’anno. Se cercate, quindi, una buona ragione per fare un trekking sul Monte Barro posso fornirvela con relativa facilità: sul Monte Barro si va per ammirare una delle più belle vedute panoramiche delle Prealpi lombarde!
Nella bella stagione la natura è lussureggiante e vi sorprenderà la straordinaria varietà botanica che potrete osservare. Il simbolo del Parco del Monte Barro è un fiore raro, la Pulsatilla montana, che fiorisce tra Febbraio e Maggio. Non è facile vederla, essendo molto rara, ma magari sarete fortunati! Chi può saperlo!
La presenza di una particolare eterogeneità di paesaggi e habitat fa sì che anche la fauna del Parco del Monte Barro sia molto varia. L’area protetta accoglie 56 specie di farfalle, alcune delle quali rare. Potrete avvistare piccoli roditori come scoiattoli, arvicole e ghiri ma anche volpi, lepri, faine e, se sarete molto fortunati, caprioli. Hanno scelto come dimora il Parco del Monte Barro anche numerose specie di uccelli, pipistrelli, insetti e rettili.
L’ambiente, in particolar modo man mano che si sale di quota, si fa sempre più aspro e roccioso. La zona è nota per la presenza di massi erratici, morene e liscioni glaciali, formazioni tipiche dei luoghi interessati dalla presenza di antichi ghiacciai.
Tra le altre cose da vedere nella zona del Monte Barro vanno segnalati:
- l’Eremo del Monte Barro (con terrazza-belvedere panoramica);
- la Chiesa di Santa Maria al Monte Barro;
- il Museo Etnografico dell’Alta Brianza (MEAB);
- Villa Bertarelli (sede del Parco Monte Barro e del Centro Flora Autoctona);
- la Stazione ornitologica di Costa Perla;
- la Chiesa incompiuta di San Michele.
Cosa fare sul Monte Barro con i bambini?
Se volete organizzare una escursione sul Monte Barro con i bambini devo fare alcune dovute premesse.
Il sentiero che sale da Galbiate verso la cima del Monte Barro è sostanzialmente privo di difficoltà e adatto a tutti SOLO nel tratto che dal parcheggio giunge fino all’Eremo del Monte Barro e al soprastante Giardino botanico. Fino a questo punto potete tranquillamente portare i vostri bimbi e godervi la natura, l’aria aperta e i vari scorci panoramici.
Il tratto di sentiero successivo cioè quello che, superato il Giardino botanico, conduce alla vetta del Monte Barro è impegnativo e adatto ad escursionisti più preparati.
A mio parere l’ultimo tratto del sentiero che sale verso la vetta del Monte Barro non è adatto a bambini piccoli e/o a bambini non abituati a camminare in montagna su sentieri molto sconnessi ed esposti. Guardate le foto del sentiero alla fine del post e giudicate voi stessi.
Difficoltà del sentiero:
- SENTIERO FACILE = da Galbiate all’Eremo e al Giardino botanico
- SENTIERO EE (Escursionisti esperti) = dal Giardino botanico alla vetta del Monte Barro
Attenzione. Non sto dicendo che non potete portare i bambini sulla vetta del Monte Barro! I bambini abituati a camminare in montagna, a superare tratti in pendenza e mediamente esposti, a percorrere sentieri ripidi e rocciosi e a completare trekking di media difficoltà possono tranquillamente farcela. Io stessa ho incontrato diverse famiglie di escursionisti con bambini al seguito sulla cima del Barro. Sappiate, però, che il tratto finale del sentiero NON è di facile percorrenza e NON è adatto a trekker improvvisati o non attrezzati in maniera adeguata (scarpe da trekking, abbigliamento escursionistico, acqua, cibo, etc.). |
Monte Barro: ci sono dei rifugi dove mangiare?
Sì, sul Monte Barro ci sono dei rifugi/punti ristoro MA non li troverete in vetta.
I due punti-ristoro che incontrerete durante l’escursione sul Monte Barro sono la Baita Alpini e il Ristorante Eremo di Monte Barro, entrambi posti all’inizio dell’escursione.
Volendo rifocillarci una volta arrivati in vetta, noi abbiamo preferito portare il pranzo al sacco e mangiare in cima al Monte Barro. Un meritato pranzetto fai-da-te con veduta panoramica mozzafiato! Scendendo dall’escursione ci siamo fermati al Ristorante Eremo di Monte Barro per concederci una birretta sulla splendida terrazza panoramica con vista sui laghi briantei e sulle montagne.
Dove parcheggiare per salire al Monte Barro?
Per intraprendere il trekking facile che sale fino alla vetta del Monte Barro da Galbiate noi abbiamo parcheggiato in località Fornaci (Galbiate).
Il parcheggio in località Fornaci (Galbiate) non è enorme ma noi non abbiamo avuto problemi a trovare posto, basta arrivare abbastanza presto. Dal parcheggio in pochi passi si accede direttamente al sentiero.
POSIZIONE GOOGLE MAPS: QUI |
C’è una seconda possibilità di parcheggio per salire sul Monte Barro: il parcheggio dell’Eremo del Monte Barro, dove si trova un rifugio/ristorante e un ostello. Parcheggiando qui, però, partirete più in alto con il trekking, rinunciando a una bella parte della camminata, cosa che noi non abbiamo voluto fare. Se volete fare una bella escursione e godervi la giornata all’aria aperta partite dalla località Fornaci (Galbiate). Fidatevi!
Monte Barro da Galbiate: dettagli escursione
Partenza: Galbiate – località Fornaci Arrivo: vetta del Monte Barro (922 metri s.l.m.) Dislivello: 380 metri ca. Durata: 1 ora (sola andata, soste escluse), 2 ore circa (andata e ritorno, soste escluse) Ritorno: sentiero dell’andata a ritroso Difficoltà: facile fino al Giardino botanico, impegnativo dal Giardino botanico alla vetta Attrezzatura: scarpe e abbigliamento da trekking |
La nostra escursione alla vetta del Monte Barro inizia dal parcheggio in località Fornaci, a Galbiate. Lo si raggiunge percorrendo una strada asfaltata abbastanza stretta e piena di curve ma senza particolari difficoltà (almeno per chi non ha paura di guidare sulle tipiche strade di montagna tutte curve e tornanti).
Una volta posteggiata l’auto in località Fornaci vi basterà individuare il cartello che segnala l’inizio del sentiero e seguire le indicazioni per l’Eremo del Monte Barro (segnavia 302).
Il cartello escursionistico indica una durata di 1 ora per completare il sentiero che dal parcheggio in località Fornaci conduce fino alla vetta del Monte Barro.
Attenzione. La tempistica di percorrenza indicata sul cartello non comprende le soste, che noi abbiamo fatto in più punti per riprendere fiato, guardare il panorama o scattare qualche foto. Per raggiungere la vetta del Barro noi abbiamo impiegato quasi il doppio del tempo indicato, godendoci il trekking a passo lento e facendo diverse soste lungo la strada. |
La prima sosta avverrà dopo circa 20 minuti di cammino in corrispondenza di una panchina affacciata sul Lago di Annone. Tutti gli escursionisti si fermano qui per scattare una foto o farsi un selfie con il panorama sullo sfondo.
Con la nostra solita fortuna noi vediamo ben poco del panorama a causa di una densa foschia. Procediamo, quindi, con la nostra escursione seguendo il sentiero ben battuto e ottimamente segnalato.
Trascorsi circa 45 minuti dall’inizio del sentiero giungiamo all’Eremo del Monte Barro, che oggi ospita un ostello e un bar-ristorante. Accanto all’Eremo si trova la Chiesa di Santa Maria al Monte Barro, che noi troviamo chiusa.
Decidiamo di fare una rapida sosta-toilette all’Eremo del Monte Barro. Prendiamo un veloce caffè, usufruiamo del bagno e ci rimettiamo in marcia verso la nostra meta, la vetta del Monte Barro.
Dall’Eremo impieghiamo un’altra oretta di cammino per arrivare sulla cima del Monte Barro nonostante le indicazioni dicano che da questo punto occorrerebbe circa mezz’ora per arrivare in vetta.
Ci godiamo appieno il trekking senza alcuna fretta, ripetendoci che cercheremo di competere atleticamente con Reinhold Messner un altro giorno…
Le “distrazioni” lungo questa parte del percorso sono diverse e sono certa che, come accaduto a noi, perderete un po’ di tempo fermandovi prima nel punto panoramico soprastante l’Eremo (belvedere con affaccio sul Lago di Como e sulle montagne) e successivamente nella zona del Giardino botanico. In fondo che fretta c’è di arrivare in vetta?!
Più o meno in corrispondenza del Giardino Botanico il sentiero che conduce alla vetta del Barro si dirama verso 2 direzioni apparentemente opposte: la prima (a sinistra) sale verso il Giardino Botanico mentre la seconda (a destra) prosegue nel boschetto.
Giunti a questa diramazione dovrete scegliere se andare a destra o a sinistra al bivio (vedere foto) ma in realtà cambia poco in quanto il sentiero si ricongiunge dopo una decina di minuti. Noi siamo andati a destra all’andata e siamo ridiscesi lungo il Giardino botanico al ritorno, in modo da percorrere entrambi i tratti.
Attenzione. Fino a questo punto del sentiero a mio parere l’escursione è adatta anche ai bambini. Da questo punto in poi valutate bene la preparazione escursionistica dei vostri bimbi perché la salita verso la vetta del Monte Barro diventa di livello EE (Escursionisti Esperti). |
Dal bivio del Giardino botanico in poi il sentiero si fa più impegnativo. Salendo verso la vetta incontrerete un ultimo tratto abbastanza ripido, dove si cammina sulle rocce aiutandosi spesso con le mani. Insomma, la vetta del Monte Barro un po’ bisogna guadagnarsela!
Il tratto finale del sentiero è decisamente stancante, in particolare gli ultimi 10 minuti. Si procede su una salita in costante pendenza, superando grossi massi che sbarrano la via. Non di rado bisogna ricorrere alle mani, appoggiate a terra o sulle rocce per trovare equilibro e sostegno.
Trattandosi di una parte di sentiero riservata agli escursionisti esperti è bene prestare sempre la massima attenzione per evitare di scivolare.
All’orizzonte già si intravede la vetta, segnalata da una grande e scintillante croce argentata sulla quale campeggia la scritta “Galb.te al Redentore. 1900”.
Finalmente ce la facciamo! Arrivati sulla cima del Monte Barro la veduta a 360° sulle montagne e sui laghi sottostanti vi ripagherà di tutte le fatiche.
La veduta panoramica permette allo sguardo di spaziare su un ampio anfiteatro di montagne. Si riconoscono “sua maestà” il Resegone, la Grignetta, il Monte Due Mani, il Monte Cornizzolo, i Corni di Canzo e il Monte Moregallo. Bella anche la veduta dall’alto sul ramo lecchese del Lago di Como.
Il ritorno avviene seguendo il medesimo sentiero dell’andata. Scendendo dalla vetta verso il parcheggio noi ci siamo concessi una sosta presso l’Eremo per bere una birra sulla terrazza panoramica. Non perdetela perché la veduta dall’alto sul Lago di Annone e su una bella fetta di Triangolo lariano è scenografica.
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