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Rifugio Prabello: escursione facile con pranzo in rifugio in Lombardia

Rifugio Prabello: escursione facile con pranzo in rifugio in Lombardia

Cercate un’idea per un’escursione facile con pranzo in rifugio in Lombardia? Vi spiego come raggiungere il Rifugio Prabello, tra i più bei rifugi della provincia di Como dove mangiare dopo un trekking.

Lo abbiamo scoperto per caso e ci ha conquistati subito, sia per il bel contesto naturale che per l’ottima cucina.

Se avete voglia di vedere montagne, boschi, mucche al pascolo e panorami affascinanti, organizzate subito un trekking al Rifugio Prabello e, ovviamente, fermatevi a pranzo.

Partenza: Alpe di Cerano (Pian delle Alpi)
Arrivo: Rifugio Prabello
Durata: 1 ora (sola andata)
Dislivello: 240 metri
Difficoltà: facile/adatta anche ai bambini
Attrezzatura: scarpe da trekking

Dove si trova il Rifugio Prabello?

Il Rifugio Prabello sorge su una terrazza naturale a ridosso della vetta del Sasso Gordona, nei pressi del confine tra Italia e Svizzera, tra la Val d’Intelvi e la Valle di Muggio.

La posizione panoramica del rifugio vi permetterà di godere di scenari mozzafiato mentre state degustando i migliori piatti della cucina locale.

La veduta spazia dal Lago di Como alla Val d’Intelvi, dalle Grigne al Legnone, dal Monte Generoso al Bernina, fino al Pizzo Badile e al Pizzo dei Tre Signori.

Come raggiungere il Rifugio Prabello?

Potete raggiungere il Rifugio Prabello con una passeggiata facile di circa 1 ora dall’Alpe di Cerano (Pian delle Alpi), adatta a tutti, anche ai bambini.

Come arrivare al Rifugio Prabello?

Da Como si segue la 340 Regina (SS 340) e, all’altezza di Argegno, si imbocca la Provinciale 13 della Val d’Intelvi. Superati i paesini di Dizzasco, Castiglione Intelvi e San Fedele Intelvi, si prosegue lungo la Provinciale 15 per Casasco-Erbonne e, dopo Casasco d’Intelvi, si giunge all’Alpe di Cerano (Pian delle Alpi).

Prestate molta attenzione quando attraverserete in auto Casasco d’Intelvi: le stradine del borgo sono MOLTO STRETTE: un’auto di dimensioni normali passa tranquillamente nelle strettoie ma non sono convinta che un SUV riesca a passare agevolmente. Sconsigliato, quindi, a chi ha macchine di grandi dimensioni!

Rifugio Prabello: escursione facile con pranzo in rifugio in Lombardia
Inizio del sentiero per il Rifugio Prabello (Lombardia)

Una volta raggiunta l’area barbecue di Pian delle Alpi (Alpe di Cerano), si parcheggia l’auto e si imbocca il sentiero.

Il sentiero si trova sulla sinistra, superato un ampio prato, proprio in corrispondenza dell’inizio di un boschetto.

POSIZIONE GOOGLE MAPS: QUI

La segnaletica per il Rifugio Prabello è presente ad ogni bivio ed è ben visibile, quindi non potete sbagliare.

Rifugio Prabello: escursione facile con pranzo in rifugio in Lombardia
Indicazioni per il Rifugio Prabello (Lombardia)

Oltre al sentiero che abbiamo percorso noi, che sale da Pian delle Alpi, c’è un’altra possibilità, cioè raggiungere di Rifugio Prabello da Posa (Schignano). L’escursione ha una durata di 1 ora e mezza e presenta un dislivello di 360 metri.

L’escursione al Rifugio Prabello è adatta a tutti?

Sì, si tratta di un trekking facile e adatto a tutte le persone abituate a camminare per un’oretta in montagna.

Guardate le foto per avere dei riferimenti visivi di come si presenta il sentiero ma vi assicuro che è ottimamente segnalato e molto comodo da percorrere.

Alcune precisazioni sul sentiero del Rifugio Prabello:

  • il sentiero NON è percorribile con i passeggini (optate per lo zaino porta-bambini).
  • il percorso è tutto su sterrato, con sassi e radici che possono dar fastidio a chi non indossa calzature appropriate. Io vi consiglio di indossare le scarpe da trekking.
  • alcuni tratti sono in pendenza decisa, ma si riesce tranquillamente a percorrerli senza troppe difficoltà. Il mio consiglio per chi teme di affaticarsi troppo è, semplicemente, di fare qualche sosta in più per riprendere fiato.
  • il sentiero si snoda quasi interamente all’interno di un boschetto quindi, anche in Estate, sarete protetti dal sole finché non arriverete al rifugio. Portate con voi dell’acqua e godetevi l’escursione e la frescura offerta dal bosco.

Alla fine di una piacevole passeggiata nel bosco, gli alberi inizieranno a diradarsi e vi renderete immediatamente conto di essere vicini ad una zona più aperta.

Rifugio Prabello: escursione facile con pranzo in rifugio in Lombardia
Sentiero per il Rifugio Prabello (Lombardia)
Rifugio Prabello: escursione facile con pranzo in rifugio in Lombardia
Sentiero per il Rifugio Prabello (Lombardia)
Rifugio Prabello: escursione facile con pranzo in rifugio in Lombardia
Rifugio Prabello (Lombardia)

Percorrendo il sentiero, guardatevi intorno di tanto in tanto e certamente noterete i piccoli abitanti del bosco e del sottobosco, in particolare uccelli e arvicole. Chi ha un buon occhio, può anche raccogliere qualche dolcissima fragolina di bosco!

Giunti nel punto in cui il vostro sentiero (in salita) si immette in un sentiero più ampio che arriva dalla vostra sinistra, sarete ormai vicinissimi al rifugio.

Facendo ancora qualche passo, inizierete a vedere il Rifugio Prabello alla vostra destra.

Rifugio Prabello: escursione facile con pranzo in rifugio in Lombardia
Arrivo al Rifugio Prabello (Lombardia)

Una volta che lo avrete avvistato in lontananza, non serviranno più cartelli e indicazioni; vi basterà, infatti, seguire la strada sterrata che va nella direzione del Rifugio Prabello, godendovi gli ultimi minuti di passeggiata.

Mangiare al Rifugio Prabello

Noi abbiamo organizzato l’escursione in modo da arrivare al Rifugio Prabello per le 12:00, orario del primo turno di pranzi. Il secondo turno inizia alle 13:30.

Prenotando il giorno prima, ci siamo garantiti il posto nell’orario che preferivamo e abbiamo evitato il rischio di avere brutte sorprese.

Prenotate sempre se volete fermarvi a pranzo al Rifugio Prabello, poiché i posti sono limitati e, soprattutto nella bella stagione, potrebbe essere tutto pieno.

Attenzione. Non recatevi al Rifugio Prabello (e, più in generale, presso qualsiasi rifugio) senza aver prima prenotato e/o contattato telefonicamente o via e-mail la struttura. I rifugi possono restare chiusi anche per lunghi periodi durante l’anno ed è sempre meglio accertarsi che la struttura che vi interessa sia aperta e abbia posto.

Diversi escursionisti, ciclisti e, addirittura, gruppi, sono arrivati al Rifugio Prabello attorno all’ora di pranzo senza aver prenotato, trovando tutto pieno.

I gestori sono attrezzati per fornire le pietanze in modalità da asporto, cosa che ho trovato molto utile per chi, giungendo al rifugio senza aver prenotato, non avrebbe altrimenti potuto pranzare.

Di fronte al rifugio c’è un ampio prato dove chi aveva preso l’asporto è stato invitato ad accomodarsi. Un piano B di tutto rispetto: un pic-nic a base di pietanze d’asporto deliziose, circondati da un paesaggio di notevole fascino.

Rifugio Prabello: escursione facile con pranzo in rifugio in Lombardia
Pranzo al Rifugio Prabello (Lombardia)
Rifugio Prabello: escursione facile con pranzo in rifugio in Lombardia
Rifugio Prabello (Lombardia)

La cucina del Rifugio Prabello è rustica, familiare e casalinga.

Sul menù, immancabile, la polenta in diverse versioni, ma anche primi piatti, carne, zuppe con ingredienti a Km 0 e torte fatte in casa.

Rifugio Prabello: escursione facile con pranzo in rifugio in Lombardia
Menù del Rifugio Prabello (Lombardia)

Non crocifiggetemi per quello che sto per scrivere perché sono consapevole che non ci si tira mai indietro di fronte alla polenta, in special modo se “uncia”, ma noi siamo saliti al Rifugio Prabello in una giornata molto calda e afosa e, nonostante fosse davvero invitante, non ce la siamo sentita di ordinarla. Niente polenta uncia per questa volta (e lo dico con rammarico!).

Abbiamo, quindi, ordinato i pizzoccheri, che vi consiglio caldamente, preceduti da un antipasto a base di salumi e formaggi locali, accompagnato da vino rosso e birra. Tutto delizioso.

Il caffè viene preparato con la moka ed è sconsigliato, quindi, ai puristi dell’espresso da bar. Non dimenticate di essere in alta montagna, non in un ristorante del centro città: l’atmosfera informale e familiare è una caratteristica dei rifugi di montagna ed è parte integrante dell’esperienza!

Nei dintorni del rifugio, pascolano serenamente le mucche con i loro vitellini. Il suono delle campane che portano al collo, insieme al canto degli uccelli e al fruscìo delle fronde mosse dal vento, contribuiscono a creare quell’atmosfera rasserenante che solo la montagna sa regalare.

Rifugio Prabello: escursione facile con pranzo in rifugio in Lombardia
Rifugio Prabello (Lombardia)

Dormire al Rifugio Prabello

Oggi oltre a servire dell’ottimo cibo tipico lombardo, il Rifugio Prabello offre 25 posti letto (a castello e matrimoniali) a chi desiderasse pernottare.

Il rifugio è anche il punto d’arrivo della prima tappa della Via dei Monti Lariani (Cernobbio-Rifugio Prabello): qui potrete ristorarvi con dell’ottimo cibo tipico regionale e dormire prima di riprendere il cammino.

Per avere maggiori informazioni sul pernottamento (prezzi e modalità) vi suggerisco di telefonare al rifugio oppure consultare il sito del Rifugio Prabello.

Rifugio Prabello: cenni storici e curiosità

Il Rifugio Prabello nasce nel primo ‘800 come albergo di alta quota, in un’epoca in cui tutta la Val d’Intelvi inzia a riscuotere un notevole successo come meta di villeggiatura montana.

Dopo essere stato sfruttato come ricovero militare in seguito allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, il Rifugio Prabello viene trasformato in posto di frontiera e caserma della Guardia di Finanza. In anni più recenti è stato, infine, convertito in rifugio dal CAI di Monteolimpino.

Rifugio Prabello: escursione facile con pranzo in rifugio in Lombardia
Rifugio Prabello (Lombardia)

Questa zona di montagna al confine tra Italia e Svizzera è costellata di sentieri che permettono di attraversare i boschi e valicare i monti.

Dove oggi camminano gli escursionisti, un tempo si aggiravano i contrabbandieri con le tradizionali bricolle in spalla.

COSA SONO LE BRICOLLE

Le bricolle erano sacche di juta rinforzate con cartone o ceste di paglia intrecciata dotate di cinghie per essere indossate a mo’ di zaino. Venivano usate dai contrabbandieri per portare a spalla pesanti carichi (anche 30-40 kg) di merce di contrabbando attraverso le montagne.

Percorrendo questi sentieri è quasi impossibile resistere alla tentazione di fantasticare, ispirati dalle storie, divenute ormai epiche, dei contrabbandieri della zona.

Gli spalloni, braccati dai finanzieri italiani o dalle guardie di confine svizzere, battevano i luoghi più impervi di questi monti per portare oltre il confine le loro bricolle cariche di merce vietata.

Nonostante quello dello spallone fosse un “mestiere” illegale, la gente che viveva quotidinamente la realtà dei paesi di confine, sia sul versante lariano che sul versante ticinese, faticava a riconoscere tale attività come reato. Al contrario, in molti paesini era vivissima una percezione romantica ed eroica della vita dello spallone.

I contrabbandieri rischiavano ogni giorno la vita valicando vette impervie, arrampicandosi sui crepacci, attraversando boschi inaccessibili (anche di notte), percorrendo sentieri innevati, sfidando slavine e valanghe. Tutto ciò nella costante paura di essere individuati dalle forze dell’ordine o di perire a causa delle condizioni estreme del territorio in cui operavano.

Nella percezione comune dell’epoca, lo spallone incarnava un ideale di uomo del popolo eroico che viveva una vita fortemente mitizzata. Il fenomeno del contrabbando, depurato dalle sfumature negative dell’illiceità, subì una romanticizzazione dalla quale si originarono numerosi racconti di imprese leggendarie in grado di attraversare i decenni sulla spinta della tradizione orale.

Non dimentichiamoci che in molte zone di confine il contrabbando ha per lungo tempo rappresentato l’unica fonte di guadagno di intere comunità e ha di fatto risollevato dal baratro le economie di aree rurali fino ad allora poverissime.

Rifugio Prabello: escursione facile con pranzo in rifugio in Lombardia
Rifugio Prabello (Lombardia)

Il Rifugio Prabello, ex-caserma della Guardia di Finanza, venne a lungo sfruttato come punto di appoggio per tutte le attività di controllo e pattugliamento collegate al contrasto del fenomeno del contrabbando tra Italia e Svizzera.

Percorrendo il sentiero che conduce al Rifugio Prabello e esplorando i suoi immediati dintorni, camminerete letteralmente nella storia!

Sasso Gordona e la “rosa del Sasso”

Se vi piacciono i trekking più “duri” e adrenalinici, dal Rifugio Prabello potete imboccare il sentiero che conduce al Sasso Gordona.

Rifugio Prabello: escursione facile con pranzo in rifugio in Lombardia
Sasso Gordona (Lombardia)

L’escursione dal Rifugio Prabello al Sasso Gordona dura all’incirca 1 ora. Si tratta di un trekking impegnativo, in forte pendenza (in alcuni tratti è attrezzato con catene).

La veduta dalla vetta toglie il fiato ma è uno spettacolo riservato agli escursionisti esperti, in quanto il sentiero è impervio e a tratti pericoloso, quindi non adatto a tutti.

LA ROSA DEL SASSO

Lungo le pendici del Sasso Gordona (1.401 metri s.l.m) e del vicino Monte Generoso (1.701 metri s.l.m.) cresce una pianta nota popolarmente con il nome di “rosa del Sasso”. Si tratta della Peonia selvatica (Paeonia officinalis), famosa per le sontuose fioriture annuali che dipingono i fianchi delle montagne con pennellate di sgargiante rosso-cremisi nei mesi di Maggio e Giugno. Una ragione in più per organizzare un’escursione primaverile in zona.


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