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Eremo di Santa Caterina del Sasso: come arrivare, cosa vedere e info utili

L’Eremo di Santa Caterina del Sasso è uno dei luoghi da vedere assolutamente sul Lago Maggiore. Se non ci siete ancora stati, vi spiego dove si trova l’Eremo di Santa Caterina del Sasso, come raggiungerlo e cosa c’è da vedere.

Si tratta di una delle gite fuori porta più belle da fare sul Lago Maggiore: un eremo incastonato sul fianco di uno sperone roccioso a strapiombo sul lago.

Nascosto alla vista per la sua particolare posizione ribassata rispetto al piano stradale, l’Eremo di Santa Caterina del Sasso è individuabile solo dall’acqua. Ciononostante l’eremo è facilissimo da raggiungere sia in auto che in battello.

Se volete andarci, vi spiego in dettaglio dove si trova e come visitare l’Eremo di Santa Caterina del Sasso.

Eremo di Santa Caterina del Sasso: come arrivare, cosa vedere e informazioni utili
Eremo di Santa Caterina del Sasso, Leggiuno (Lago Maggiore)

Dove si trova l’Eremo di Santa Caterina del Sasso?

L’Eremo di Santa Caterina del Sasso si trova a Leggiuno (Varese), sulla sponda lombarda del Lago Maggiore, a breve distanza da Laveno e da Angera.

POSIZIONE GOOGLE MAPS: QUI

Dove parcheggiare per visitare l’Eremo di Santa Caterina del Sasso?

L’Eremo di Santa Caterina del Sasso è servito da un ampio parcheggio gratuito situato a breve distanza dalla biglietteria.

Il parcheggio è facilmente raggiungibile dalla SP69, la strada provinciale che costeggia la sponda sudorientale del Lago Maggiore.

Il parcheggio e l’Eremo di Santa Caterina del Sasso sono ottimamente segnalati da apposita cartellonistica posta lungo le principali strade della zona. È davvero impossibile sbagliare!

Eremo di Santa Caterina del Sasso: come arrivare, cosa vedere e informazioni utili
Parcheggio, Eremo di Santa Caterina del Sasso

Come raggiungere l’Eremo di Santa Caterina del Sasso?

Come accennavo poco sopra, l’Eremo di Santa Caterina del Sasso non è visibile dal livello del piano stradale in quanto è posizionato più in basso e ben nascosto tra la vegetazione e le rocce.

La struttura è letteralmente incastonata nella roccia ed è sovrastata dal Sasso Ballaro, un enorme sperone roccioso parte di una più estesa scogliera a picco sul Lago Maggiore.

A dispetto di quanto si possa pensare data la posizione apparentemente impervia, raggiungere l’Eremo di Santa Caterina del Sasso è molto facile.

Ma come si arriva all’Eremo di Santa Caterina del Sasso? Le modalità sono due: in auto e in battello.

COME ARRIVARE IN AUTO

Chi sceglie di raggiungere l’Eremo di Santa Caterina del Sasso in auto deve raggiungere il limitrofo parcheggio (gratuito) e successivamente camminare per pochi minuti fino alla biglietteria. Dopo aver acquistato il biglietto d’ingresso potete scegliere di percorrere la scalinata in discesa (circa 268 gradini) fino all’eremo oppure scendere fino all’ingresso dell’eremo in ascensore (1 Euro aggiuntivo rispetto al costo del biglietto). Considerato che la scalinata che conduce all’eremo è molto panoramica, se non avete problemi di deambulazione vi consiglio di percorrerla in discesa e di risalire utilizzando l’ascensore scavato nella roccia, in modo da vivere entrambe le esperienze.

COME ARRIVARE IN BATTELLO

L’Eremo di Santa Caterina del Sasso è raggiungibile via lago utilizzando gli appositi battelli. L’eremo è servito, infatti, da un comodo attracco e arrivare in battello vi permetterà di evitare la ripida scalinata che collega l’Eremo di Santa Caterina del Sasso al piano stradale. I battelli più comodi per raggiungere l’Eremo di Santa Caterina del Sasso sono quelli che partono da Stresa. Per maggiori informazioni su orari e prezzi dei battelli per l’Eremo di Santa Caterina del Sasso potete consultare il sito della Navigazione del Lago Maggiore.

Eremo di Santa Caterina del Sasso: dove mangiare?

A breve distanza dal parcheggio, proprio di fronte alla biglietteria dell’Eremo di Santa Caterina del Sasso, si trova un punto ristoro. Il Ristoro dell’Eremo Di Santa Caterina è un bar/locanda dove potete fermarvi per un pranzo veloce, un aperitivo, uno snack o un caffè.

Il punto ristoro è di facile accesso a chi arriva in auto, dato che è posto all’estremità superiore della scalinata che scende verso l’eremo, in prossimità della biglietteria, nell’area nota come Corte dei Quicchio. Chi arriva in battello non accede a quest’area se non percorrendo in salita la ripida scalinata oppure utilizzando l’ascensore (1 Euro). Se raggiungerete l’Eremo di Santa Caterina del Sasso in battello vi consiglio di mangiare a Stresa, prima o dopo la visita.

Attenzione. All’interno dell’Eremo di Santa Caterina del Sasso è vietato consumare cibi e bevande.

Quanto dura la visita all’eremo di Santa Caterina?

La visita all’Eremo di Santa Caterina del Sasso è abbastanza breve in quanto l’eremo in sé è piccolo. Non impiegherete più di 1 ora a visitarlo tutto.

Non ci sono limiti di tempo prefissati entro i quali dovrete uscire dalla struttura quindi vi consiglio di visitare con la dovuta calma l’Eremo di Santa Caterina del Sasso e godere per tutto il tempo che desiderate dell’intima bellezza di questo luogo dell’anima.

Al termine della visita ai vari edifici che lo compongono, fermatevi per qualche decina di minuti nel giardino dell’eremo, dove troverete un’area verde curata con lavanda e piante di glicine, un tavolo e alcune panchine ma, soprattutto, una vista spettacolare aperta su un suggestivo scorcio del Lago Maggiore.

Eremo di Santa Caterina del Sasso: biglietti, prezzi e orari

L’Eremo di Santa Caterina del Sasso è aperto tutti i giorni ma l’orario di apertura varia tra alta e bassa stagione. Prima di visitarlo, quindi, è consigliabile verificare gli orari di apertura aggiornati QUI.

I prezzi dei biglietti d’ingresso all’Eremo di Santa Caterina del Sasso sono i seguenti:

  • Biglietto normale: 5 Euro
  • Biglietto ridotto: 3 Euro (Over 65, residenti in provincia di Varese, gruppi di 15+ persone)
  • Biglietto ridotto: 4 Euro (Soci FAI)
  • Ascensore: 1 Euro (aggiuntivo rispetto al costo del biglietto)
  • Audio-guida: 3 Euro

Visitare l’Eremo di Santa Caterina del Sasso: consigli utili

Noi abbiamo raggiunto l’Eremo di Santa Caterina del Sasso in auto. Dopo aver posteggiato l’auto nel parcheggio dell’eremo (gratuito) abbiamo raggiunto la biglietteria a piedi in un paio di minuti e proceduto all’acquisto del biglietto d’ingresso (5 Euro).

Il biglietto normale NON include l’ascensore panoramico. Se volete evitarvi la “fatica” della scalinata (in discesa e/o in salita), ricordatevi di acquistare il biglietto aggiuntivo per l’ascensore (1 Euro in più rispetto al biglietto normale). I visitatori possono scegliere di usare l’ascensore anche solo per la risalita, la parte leggermente più faticosa.

Una volta che avrete acquistato il biglietto d’ingresso vi basterà superare il tornello (si apre con il QRcode del biglietto) e iniziare a percorrere la scalinata in discesa di ben 268 scalini.

La scalinata collega l’Eremo di Santa Caterina del Sasso alla soprastante Corte dei Quicchio, un piccolo piazzale che ospita la biglietteria, l’ascensore e un punto ristoro. La Corte dei Quicchio sarà anche il punto finale della visita, al quale potrete tornare percorrendo a ritroso la scalinata oppure usando l’ascensore.

Alcuni consigli utili per organizzare la visita all’Eremo di Santa Caterina del Sasso:

  • trattandosi di un luogo di devozione, è richiesto un abbigliamento adeguato e rispettoso;
  • indossate scarpe comode per evitare di inciampare, scivolare o stancarvi troppo;
  • la visita all’eremo prevede un percorso NON adatto ai passeggini;
  • nonostante sia indicato il divieto di accesso ai cani, durante la mia visita all’eremo ho visto diverse persone con cani di piccola taglia al seguito (se viaggiate con cagnolini al seguito, chiedete in biglietteria per sicurezza perché credo ci sia “tolleranza” per i cani di piccola taglia al guinzaglio).
Eremo di Santa Caterina del Sasso: come arrivare, cosa vedere e informazioni utili
Biglietteria, Eremo di Santa Caterina

Eremo di Santa Caterina del Sasso: cosa c’è da vedere?

Vediamo insieme come si svolge la visita all’Eremo di Santa Caterina del Sasso e cosa c’è da vedere al suo interno.

  1. Scalinata panoramica
  2. Convento meridionale e Sala capitolare
  3. Cortile interno e balcone panoramico
  4. Conventino
  5. Chiesa di Santa Caterina
  6. Giardino

1. SCALINATA PANORAMICA

Dato che la discesa verso l’Eremo di Santa Caterina del Sasso lungo la scalinata in pietra e ciottoli è molto panoramica, noi abbiamo preferito camminare sia all’andata che al ritorno. Se non siete molto allenati vi consiglio di scendere lungo la scalinata all’andata e di tornare al punto di partenza utilizzando l’ascensore scavato nella roccia.

È consigliabile indossare scarpe comode perché la scalinata, seppur sicura e agevole, è in forte pendenza ed è realizzata in pietra e ciottoli quindi non è completamente liscia e si può rischiare di inciampare.

In linea di massima occorrono circa 5 minuti a percorrere l’intera scalinata ma sono certa che vi fermerete almeno un paio di volte lungo la strada per scattare qualche foto al panorama, davvero incantevole.

Alla fine della scalinata in discesa troverete a sinistra il giardino e a destra l’ingresso al vero e proprio eremo. Il percorso di visita è libero. Noi abbiamo visitato prima l’eremo e successivamente il giardino.

Eremo di Santa Caterina del Sasso: come arrivare, cosa vedere e informazioni utili
Scalinata panoramica, Eremo di Santa Caterina del Sasso

2. CONVENTO MERIDIONALE E SALA CAPITOLARE

La visita all’Eremo di Santa Caterina del Sasso si articola in diversi ambienti. Superato un primo piccolo ingresso, entriamo nel Convento meridionale (XIV secolo) che ci accoglie con un delizioso portico affacciato sul Lago Maggiore.

Il fulcro del Convento meridionale è la Sala capitolare, parte del nucleo più antico dell’eremo. La Sala capitolare un tempo ospitava il refettorio ed era coperta da una volta a crociera successivamente abbattuta per trasformare la sala in foresteria durante le ristrutturazioni del XVI secolo.

All’interno della Sala capitolare possiamo ancora ammirare un caminetto in marmi policromi (XVIII secolo) decorato con lo stemma dell’Ordine carmelitano e alcuni affreschi di pregevole fattura. Gli affreschi risalgono a periodi differenti e sono ciò che resta della sovrapposizione di diversi cicli pittorici. La Crocifissione con un gruppo di armigeri fa parte del più antico apparato decorativo (XIV secolo), la scena con Sant’Eligio che guarisce un cavallo è, invece, riconducibile al XV secolo. Al XVII secolo, infine, risalirebbero sia le decorazioni parietali del piano superiore che la Crocifissione con Santa Caterina e Sant’Ambrogio.

Eremo di Santa Caterina del Sasso: come arrivare, cosa vedere e informazioni utili
Portico, Eremo di Santa Caterina del Sasso

3. CORTILE INTERNO E BALCONE PANORAMICO

Dalla Sala capitolare la visita si sposta verso uno spazio all’aperto, una sorta di corte interna che ospita un antico torchio da uve e olive in pietra e legno e un balcone panoramico affacciato sul Lago Maggiore.

Questo è il punto panoramico più fotografato dell’Eremo di Santa Caterina del Sasso: la veduta abbraccia il lago, le montagne e la chiesetta dell’eremo con il campanile a strapiombo sull’acqua.

Eremo di Santa Caterina del Sasso: come arrivare, cosa vedere e informazioni utili
Chiesa dell’Eremo di Santa Caterina del Sasso

4. CONVENTINO

Dopo aver ammirato la veduta dal balcone panoramico entriamo nel secondo corridoio porticato dell’eremo e giungiamo al cosiddetto Conventino (XIII-XIV secolo).

Il Conventino è un piccolo edificio su due piani che un tempo ospitava al piano terra la cucina e il refettorio e al piano superiore una sala e alcune celle destinate ai frati. Sotto al portico sorretto da quattro archi ogivali potrete notare dei resti di affresco raffigurante la Danza macabra.

Eremo di Santa Caterina del Sasso: come arrivare, cosa vedere e informazioni utili
Conventino, Eremo di Santa Caterina del Sasso

5. CHIESA DI SANTA CATERINA

Superato il Conventino si giunge di fronte alla Chiesa di Santa Caterina, riconoscibile per il campanile a picco sul Lago Maggiore e per la facciata preceduta da un elegante portico rinascimentale.

La chiesetta ospita al suo interno il Saccello di Santa Caterina, nucleo originario e elemento più antico dell’edificio religioso, risalente al XII secolo.

La leggenda narra che il Saccello venne costruito per volere di Alberto Besozzi come ex voto a Santa Caterina d’Alessandria. Il facoltoso mercante, attivo nel commercio tra una sponda e l’altra del Verbano, dopo essere scampato miracolosamente a un naufragio attorno al 1170 commissionò la costruzione del Saccello di Santa Caterina prendendo a modello il tempio dedicato a Santa Caterina sul Monte Sinai. Durante la tempesta che lo aveva quasi condotto alla morte, Alberto Besozzi aveva, infatti, invocato l’aiuto di Santa Caterina, promettendo di redimersi dai suoi peccati e ritirarsi in preghiera in cambio della salvezza. Dopo aver ricevuto la grazia, il Beato Besozzi si ritirò a vita eremitica in una grotticella situata nei pressi della roccia (il Sasso Ballaro) alla quale si era aggrappato in cerca di salvezza dal violento naufragio di cui era stato vittima.

Alla sua morte, nel 1205, l’eremita venne seppellito nella Chiesa di Santa Caterina, successivamente edificata, e qui ancora riposa.

La Chiesa di Santa Caterina per come la vediamo oggi non comprende, però, la sola cappella originaria del XII secolo, intitolata a Santa Caterina. Ingloba, infatti, altre due cappelle un tempo distinte intitolate a San Nicolao e a Santa Maria Nova, costruite in epoche successive su commissione di alcune famiglie nobili della zona.

Il campanile (XIV secolo) che svetta sul lato sinistro della chiesa e ne caratterizza preponderantemente l’architettura era originariamente parte della Cappella di San Nicolao. La Cappella di Santa Maria Nova è oggi di difficile identificabilità in quanto completamente inglobata nella chiesa.

Gli interni della Chiesa di Santa Caterina sono decorati con affreschi di pregevole fattura risalenti a un periodo che va dal XIV al XIX secolo.

Meritano particolare menzione il Cristo pantocratore in mandorla tra i simboli degli Evangelisti (XV secolo) e le coeve vele con i Dottori della Chiesa in trono, oltre agli affreschi che ritraggono le beate Giuliana da Busto e Caterina da Pallanza (XVII secolo) ai lati dell’altare.

Altri elementi degni di nota all’interno della chiesa sono le vetrate istoriate policrome, la statua della Vergine con bambino (XVII secolo), un antico organo napoletano di Domenico Antonio Rossi (XVIII secolo) e la Pala d’altare con lo Sposalizio mistico di Santa Caterina d’Alessandria (XVII secolo).

Eremo di Santa Caterina del Sasso: come arrivare, cosa vedere e informazioni utili
Chiesa dell’Eremo di Santa Caterina del Sasso
Eremo di Santa Caterina del Sasso: come arrivare, cosa vedere e informazioni utili
Affreschi, Chiesa di Santa Caterina del Sasso

6. GIARDINO

Dopo aver visitato il complesso per il tempo che riterrete necessario, vi consiglio di fermarvi per qualche minuto nel giardino dell’Eremo di Santa Caterina.

Nel giardino sono state collocate alcune panchine e un tavolo di forma rotonda con altre sedute. In quest’area dell’eremo potete trascorrere un po’ di tempo in tranquillità e contemplazione, godendo del profumo delle piante aromatiche e dei fiori ma soprattutto di una suggestiva veduta del Lago Maggiore.


Cosa vedere vicino all’Eremo di Santa Caterina del Sasso

Se dopo aver visitato l’Eremo di Santa Caterina del Sasso vi resta un po’ di tempo per esplorare la zona, ecco alcuni spunti per arricchire la vostra gita fuori porta sul Lago Maggiore.

LUINO. A breve distanza dall’Eremo di Santa Caterina del Sasso potete visitare Luino, grazioso borghetto affacciato sul Verbano, meta ideale per una passeggiata lungolago. Il lungolago di Luino è panoramico, ben curato e ricco di aree verdi e spazi di aggregazione di cui godere in totale libertà. Sul lungolago ci sono panchine, aiuole, bar e punti ristoro con tavoli all’aperto, diversi “balconi” panoramici e un caratteristico porticciolo con le barche ormeggiate. Per i bimbi c’è anche un piccolo ma attrezzato parco giochi con vista sul lago.

SPIAGGIA DI RENO. Nella bella stagione e in particolar modo in Estate è d’obbligo fare tappa presso la Spiaggia comunale di Reno, facilmente raggiungibile dall’Eremo di Santa Caterina del Sasso. Si tratta di una spiaggetta di ciottoli sulla sponda del Lago Maggiore dove trascorrere qualche ora in completo relax.

STRESA. L’Eremo di Santa Caterina del Sasso, dotato di un piccolo approdo, è ottimamente collegato a Stresa con battelli giornalieri. Quale migliore occasione di una gita sul Lago Maggiore per vedere sia il borgo di Stresa che l’Eremo di Santa Caterina del Sasso!

LAVENO MOMBELLO. Un’altra località da visitare vicino all’Eremo di Santa Caterina del Sasso è Laveno Mombello, ridente paesino affacciato sul lago di dimensioni abbastanza modeste, quindi perfetto per una visita di mezza giornata. Se non soffrite di vertigini vi ricordo che a Laveno Mombello è possibile salire sul Sasso del Ferro con la bidonvia: una gita panoramica insolita e divertente sia per gli adulti che per i bambini!

ALTRI LUOGHI. Chi soggiorna in zona e vuole esplorare la parte centro-meridionale del Lago Maggiore non può non pianificare una tappa ad Angera ed Arona e una gita alle Isole Borromee. Imperdibile anche la visita ai Giardini di Villa Taranto a Verbania, in particolar modo durante le stagionali fioriture.


Eremo di Santa Caterina del Sasso: come arrivare, cosa vedere e informazioni utili
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