Come arrivare alle Cascate dell’Acquafraggia, quanto si paga, dove fare il bagno, cosa fare e vedere, borghi e sentieri. Tutto quello che serve sapere per organizzare una gita fuori porta alle Cascate dell’Acquafraggia.
Se avete voglia di fare una gita fuori porta “rinfrescante”, adatta a tutta la famiglia (bambini e cani inclusi), vi consiglio di visitare le Cascate dell’Acquafraggia, un luogo naturale mozzafiato dove potete fare il bagno al fiume, prendere il sole, fare un pic-nic e dedicarvi al trekking.
Cascate dell’Acquafraggia: dove si trovano?
Le Cascate dell’Acquafraggia si trovano in Valchiavenna, a Nord del Lago di Como e vicino al confine con la Svizzera. Sono senza alcun dubbio tra le cascate più scenografiche e belle della Lombardia, meta ideale di una gita fuori porta da Como, Milano, Monza e Varese.
Le Cascate dell’Acquafraggia distano 2 ore e mezza da Milano e Varese, poco meno di 2 ore da Como e circa 1 ora e mezza da Monza.
La destinazione da impostare sul navigatore è Borgonuovo di Piuro, in provincia di Sondrio, a breve distanza da Chiavenna.
Come raggiungere le Cascate dell’Acquafraggia?
Per raggiungere Piuro e le Cascate dell’Acquafraggia dovete andare in direzione Chiavenna.
Noi abbiamo percorso la Strada Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga (SS36) da Lecco in direzione Chiavenna. Eventualmente chi arriva dal versante occidentale del Lago di Como può percorrere la Strada Statale 340 dir Regina (SS340 dir) fino a superare Sorico e poi proseguire sulla SS36 fino a Chiavenna.
Una volta superata Chiavenna (attraverserete proprio il centro città, tra l’altro molto pittoresco) dovrete semplicemente seguire le indicazioni turistiche per “Cascate dell’Acquafraggia”. Le cascate sono molto ben segnalate e ben visibili dalla strada (Via Nazionale, Piuro) quindi è difficile sbagliare!
Cascate dell’Acquafraggia: dove parcheggiare?
Il parco delle Cascate dell’Acquafraggia è molto ben organizzato e attrezzato con diverse aree parcheggio.
I parcheggi più comodi per visitare le Cascate dell’Acquafraggia sono a mio parere il piccolo posteggio dietro alla Parrocchia di Borgonuovo e il posteggio accanto al chiosco-bar Mood. Mi raccomando, controllate i cartelli dei parcheggi per eventuali limiti di sosta (alcuni parcheggi consentono la sosta per massimo 1 ora) e per i costi aggiornati.
PARCHEGGIO PARROCCHIA DI BORGONUOVO – POSIZIONE GOOGLE MAPS: QUI PARCHEGGIO VICINO AL BAR MOOD – POSIZIONE GOOGLE MAPS: QUI |
Noi abbiamo posteggiato l’auto nel parcheggio dietro la parrocchia (costo: 7 Euro per l’intera giornata) e da qui abbiamo imboccato il brevissimo sentiero che conduce all’ingresso del Parco delle Cascate dell’Acquafraggia. Comodissimo!
Non abbiamo avuto problemi a trovare parcheggio ma non è detto che sia sempre così. Ovviamente in occasione di ponti e festività, nei weekend e nei mesi estivi è consigliabile arrivare presto in modo da non rischiare di trovare i parcheggi pieni a causa della maggiore affluenza di visitatori.
Attenzione. Se pernotterete a Chiavenna, potete raggiungere le Cascate dell’Acquafraggia in bicicletta direttamente dal centro città noleggiando una bicicletta o una e-bike e pedalando lungo la bellissima Ciclabile della Val Chiavenna. |
Visitare le Cascate dell’Acquafraggia: quanto costa e come funziona l’ingresso?
Per controllare il flusso di visitatori ed evitare che le Cascate dell’Acquafraggia vengano prese d’assalto, in alcuni periodi dell’anno è previsto il pagamento di un ticket d’ingresso.
L’ingresso alle Cascate dell’Acquafraggia costa 3 Euro a persona per tutta la giornata. I bambini fino ai 5 anni, gli anziani over 75 anni e i portatori di handicap entrano gratuitamente. |
Il ticket d’ingresso è stagionale e va pagato solo nei seguenti periodi dell’anno:
- Giorni festivi e prefestivi dall’1 Giugno al 31 Luglio, dalle 8:30 alle 18:00
- Giorni festivi e prefestivi dall’1 al 15 Settembre, dalle 8:30 alle 18:00
- Tutti i giorni dall’1 al 31 Agosto, dalle 8:30 alle 18:00
Nei 3 varchi di accesso alle Cascate dell’Acquafraggia troverete un addetto che vi fornirà tutte le informazioni di cui avrete bisogno sull’ingresso al parco e su cosa fare e vedere sia alle Cascate dell’Acquafraggia che nei dintorni.
Al primo ingresso nel Parco delle Cascate dell’Acquafraggia vi verrà consegnato un braccialetto da mettere al polso. Fate attenzione a non perderlo! Con il braccialetto al polso potrete entrare e uscire dal Parco delle Cascate dell’Acquafraggia tutte le volte che vorrete senza fare la fila (ad esempio per andare a mangiare, per percorrere i sentieri esterni al parco, per esplorare i dintorni, etc.).
Cosa aspettarsi da una visita alle Cascate dell’Acquafraggia?
Visitando il Parco delle Cascate dell’Acquafraggia vi troverete di fronte a uno spettacolo naturale di una bellezza sorprendente.
Quelle dell’Acquafraggia sono senza alcun dubbio tra le cascate più belle della Lombardia. Per le loro particolarità geologiche e naturalistiche, le cascate sono state dichiarate Monumento naturale dalla Regione Lombardia.
Il nome delle cascate viene da aqua fracta, che fa riferimento all’acqua del fiume omonimo “spezzata” da molti salti. Il Torrente Acqua Fraggia (o Acquafraggia), di origine glaciale, nasce al Pizzo di Lago a 3.050 metri di altitudine. Il corso d’acqua compie un lungo e articolato percorso con numerosi salti nella sua discesa verso valle, dove confluisce nel Mera.
Le fragorose e tumultuose cascate che si possono ammirare a Borgonuovo di Piuro rappresentano solo una piccola parte del torrente. Questo è l’ultimo di una serie di spettacolari salti d’acqua più o meno alti che caratterizzano tutto il corso del torrente.
Leonardo e le Cascate dell’Acquafraggia Le Cascate dell’Acquafraggia sono state citate da Leonardo Da Vinci nel Codice Atlantico. Dopo averle viste dal vivo, Da Vinci restò fortemente impressionato dalla maestosità e dal fascino selvaggio delle cascate. Così le descrisse: “Su per detto fiume (la Mera) si truova chadute di acqua di 400 braccia le quale fanno belvedere…”. |
Ciò che rende le Cascate dell’Acquafraggia una meta perfetta per una gita fuori porta in Lombardia è la possibilità di raggiungere la cascata con una breve (anzi, brevissima) passeggiata adatta a tutti.
Dal parcheggio dietro la Parrocchia (dove ho posteggiato io) si raggiunge l’ingresso al Parco delle Cascate dell’Acquafraggia in meno di 5 minuti! Se, invece, parcheggerete nei pressi del chiosco-bar Mood sarete proprio di fronte alla cascata, a meno di 1 minuto a piedi da uno dei varchi d’ingresso.
Che sia in famiglia, con gli amici o con la dolce metà, questa gita in Lombardia è davvero adatta a tutti. Si tratta di una di quelle gite fuori porta dove potete portare con voi sia i bimbi (anche molto piccoli) che i nonni, dato che l’ingresso al parco delle Cascate dell’Acquafraggia è praticamente a bordo strada.
Una volta superato il varco d’ingresso, vi troverete in un grande parco con grandi prati verdi dove stendervi a prendere il sole, giocare a palla o fare un pic-nic.
Si può fare il bagno alle Cascate dell’Acquafraggia?
Il Parco delle Cascate dell’Acquafraggia è attraversato da un torrente. Molte persone fanno il bagno o si rinfrescano nel torrente, tutto ciò in totale sicurezza in quanto il torrente è “spezzato” da piccoli salti d’acqua che generano pozze poco profonde. La corrente del fiume non è violenta.
L’unico tratto a rischio, come segnalato dai cartelli di pericolo, è quello proprio ai piedi della Cascata dell’Acquafraggia dove l’acqua si “tuffa” nel vascone e sulle rocce sottostanti con notevole impeto. Ciononostante ho visto diverse persone bagnarsi ai piedi della cascata e sotto al violento getto d’acqua che precipita dall’alto verso valle con un salto di 170 metri di altezza.
Attenzione. Se volete fare il bagno alle Cascate dell’Acquafraggia non aspettatevi acque a temperature caraibiche! L’acqua del torrente è fredda e quella che scende dalla cascata nella vasca sottostante è gelida! |
Cascate dell’Acquafraggia: borghi e sentieri
Al di sopra della cascata, nascosti tra la vegetazione e incastonati tra le montagne, sorgono 2 borghi pittoreschi, meritevoli di una visita: Savogno e Dasile. I borghi sono raggiungibili a piedi percorrendo dei sentieri paesaggisticamente molto stimolanti.
Prendendo come punto di riferimento il chiosco-bar Mood, vi basterà seguire la strada e le apposite indicazioni per incamminarvi lungo i 2 sentieri principali delle Cascate dell’Acquafraggia. Entrambi si trovano all’esterno del Parco delle Cascate dell’Acquafraggia, quindi fuori dai varchi dove si acquista il ticket d’ingresso.
1. Sentiero panoramico delle Cascate dell’Acquafraggia
Il sentiero panoramico delle Cascate dell’Acquafraggia vi permetterà di vivere un bellissimo trekking di circa 1 ora camminando nel bosco che fiancheggia la cascata. Di tanto in tanto, nei punti dove la vegetazione è più diradata, si apriranno di fronte ai vostri occhi affascinanti vedute dall’alto della piana di Chiavenna e delle montagne. I punti più interessanti del Sentiero panoramico delle Cascate dell’Acquafraggia sono, però, i belvedere con vista ravvicinata sui salti delle cascate. La difficoltà del sentiero è di livello E (Escursionistica). In diversi tratti la ripidità è notevole e il fondo scosceso. Altri tratti del sentiero si svolgono su ripide scale in metallo o su gradoni in pietra, il tutto corredato da corrimano in metallo. In linea di massima è un trekking leggermente impegnativo ma fattibile con un minimo allenamento.
2. Mulattiera Cascate dell’Acquafraggia – Rifugio Savogno
Il secondo sentiero è l’antica mulattiera a gradoni che si inerpica fino all’antico borgo di Savogno, oggi abbandonato. La mulattiera sale con pendenze decise alleggerite dalla presenza di numerosi tornanti e il trekking si svolge salendo più di 3.000 scalini! Al Rifugio Savogno (930 metri s.l.m.) potete eventualmente pranzare o rifocillarvi ma assicuratevi dell’effettiva apertura del ristoro chiamando il rifugista. Giungerete a Savogno in circa 1 ora e mezza e, una volta arrivati al borghetto, vi sembrerà di aver fatto un viaggio indietro nel tempo. A Savogno potrete scoprire le tradizioni e la storia delle popolazioni di montagna che abitavano questi remoti luoghi in un passato neanche troppo lontano, dato che Savogno è stato abbandonato definitivamente nel 1968. Da Savogno potete raggiungere anche il borgo di Dasile, il Lago dell’Acquafraggia e gli alpeggi di Corbia.
Attenzione. Inutile specificare (ma lo faccio comunque) che percorrere i sentieri delle Cascate dell’Acquafraggia non è come fare una passeggiata in centro città. Appositi cartelli invitano i visitatori a prestare sempre la massima attenzione, a non uscire dalle zone recintate/protette e a incamminarsi lungo i sentieri SOLO se adeguatamente equipaggiati con scarpe da trekking, scorta d’acqua, abbigliamento adatto (NO flip flop e sneakers, per capirci). È buona regola indossare un cappello per proteggersi dal sole e portare qualche snack o bevanda energetica, dato che la camminata è lungo e fisicamente impegnativa. |
Il Sentiero panoramico delle Cascate dell’Acquafraggia e la Mulattiera dalle Cascate dell’Acquafraggia al Rifugio Savogno possono essere percorsi nella stessa giornata, uno all’andata e uno al ritorno, compiendo un itinerario ad anello molto suggestivo. Vi occorreranno almeno 2 ore / 2 ore e mezza per completare l’anello.
Dove dormire vicino alle Cascate dell’Acquafraggia?
La località più comoda per pernottare vicino alle Cascate dell’Acquafraggia è Chiavenna. Da Chiavenna potrete facilmente esplorare la zona e i dintorni, dedicandovi a trekking ed escursioni, uscite in bicicletta, visite culturali e molto altro.
Se cercate un hotel in centro a Chiavenna, date un’occhiata all’Hotel San Lorenzo, con ottimo rapporto qualità/prezzo.
Dove mangiare vicino alle Cascate dell’Acquafraggia?
Il Parco delle Cascate dell’Acquafraggia è servito da 2 chioschi-bar situati nei pressi dei varchi d’ingresso: il Kiosko Legnone Food&Beer e il Mood. Entrambi servono pasti veloci, drink, gelati e caffè.
Se volete regalarvi un pranzo tipico a base delle migliori specialità della Valchiavenna e della Lombardia potete in alternativa optare per mangiare in un Crotto. Nei dintorni delle Cascate dell’Acquafraggia ci sono diversi crotti di buona qualità come:
- il Crotto del Fuin,
- il Crotto Quartino,
- il Crotto Belvedere.
Cosa mangiare nei Crotti della Valchiavenna? Pizzoccheri bianchi della Valchiavenna, Sciatt, Polenta taragna, Chisciöi, bresaola della Valchiavenna, salumi e formaggi locali, misto di carne cucinata alla Piota e dolci fatti in casa (Biscottini di Prosto, Torta Fioretto). |
Noi abbiamo optato per un pic-nic con pranzo al sacco, consumato direttamente dentro il Parco delle Cascate dell’Acquafraggia, distesi nell’erba su una coperta: bellissimo pic-nic con vista sulla cascata e sul torrente!
Ricetta per pic-nic: panini fatti in casa (facili)
A proposito del nostro pic-nic… la sera prima della nostra gita alle Cascate dell’Acquafraggia abbiamo avuto un’ispirazione culinaria, decidendo di preparare dei panini fatti in casa da farcire e consumare il giorno dopo.
Preparare dei panini fatti in casa per l’escursione del giorno successivo è un’attività divertente, da fare in coppia o in famiglia in compagnia dei bambini. Se volete provare a preparare dei panini homemade super-soffici, da farcire a piacere, vi lascio la ricetta.
INGREDIENTI
- 500 grami di Farina 00
- 300 ml di Acqua
- ½ bustina di Paneangeli Lievito Mastrofornaio (3,5 grammi di Lievito di birra secco)
- 4 cucchiai di Olio extra-vergine d’oliva
- 1 cucchiaino raso di Sale
PREPARAZIONE
In una ciotola abbastanza grande versate la farina, il lievito secco, poi l’olio extra-vergine d’oliva e il sale. Mescolate bene aiutandovi con un cucchiaio.
Fate intiepidire leggermente l’acqua in un pentolino e, dopo aver aperto a fontana la farina nella ciotola, aggiungete pian piano l’acqua al composto.
Lavorate l’impasto con le mani fino ad ottenere una palla di consistenza omogenea. Coprite la ciotola con un canovaccio e mettetela a riposare nel forno spento per 2 ore.
Dopo aver atteso 2 ore noterete che l’impasto sarà cresciuto e si sarà gonfiato. Sgonfiatelo con le mani, lavorandolo di nuovo per un paio di minuti, e dividetelo in 4-5 panetti di impasto più piccoli. Lasciate lievitare i panetti ancora per 1 ora, coperti da un canovaccio.
A lievitazione conclusa, mettete i panini a cuocere nel forno preriscaldato a 220°C per 15 minuti.
I panini saranno pronti quando avranno formato una leggera crosticina dorata sulla superficie, restando soffici all’interno. Una volta raffreddati, potrete tagliarli a metà e farcirli a piacere. Noi li abbiamo farciti con Bomba calabrese, Zucchine grigliate, Emmental e Simmenthal (versione normale) e Bomba calabrese, Melanzane grigliate e Emmental (versione vegetariana).
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