Il Santuario della Madonna dei Bagni (o del Bagno) si trova vicino a Deruta, città umbra famosa per la lavorazione artistica della ceramica. Si tratta di un luogo davvero singolare: centinaia di mattonelle in ceramica decorata a mano sono state murate nelle pareti della chiesetta come ex-voto per le grazie ricevute.
Per secoli, infatti, in questo luogo i fedeli hanno invocato la protezione e l’intercessione della Madonna, ottenendo guarigioni, miracoli e grazie di ogni tipo. Ad ogni mattonella affissa sulle pareti del Santuario della Madonna dei Bagni corrisponde un’intercessione divina, un evento miracoloso, una prodigiosa guarigione da gravi malattie.
Ho visitato il Santuario lo scorso Sabato e ne sono rimasta incantata. Le formelle votive in ceramica di Deruta, oltre a dare vita ad uno “spettacolo” unico, sono straordinari esempi di un’arte antichissima che, se non fosse esistito il culto della Madonna dei Bagni, sarebbe andata persa per sempre.
Il culto della Madonna dei Bagni: a metà tra storia e leggenda
Correva l’anno 1657. La leggenda vuole che Cristoforo di Filippo, un mercante di Casalina, scorse una tazza in maiolica con l’immagine della Vergine a terra, mentre camminava nella zona dove oggi sorge il Santuario della Madonna dei Bagni.
Per non lasciare a terra la graziosa effige di una Madonna con bambino, decise di fissarla tra i due rami di una Quercia.
Poco dopo la moglie di Cristoforo si ammalò e lui, memore di questo episodio, tornò di fronte alla Quercia e pregò la Madonna di guarire la donna.
Tornato a casa, Cristoforo trovò la moglie miracolosamente guarita. Fu lui a porre il primo ex-voto del Santuario della Madonna dei Bagni: una bella formella votiva in ceramica.
Le oltre 700 formelle votive del Santuario della Madonna dei Bagni
Il culto della Madonna dei Bagni e la forte devozione dei fedeli nei confronti della Vergine, sin da allora si sono manifestati attraverso l’apposizione di ex-voto in maiolica di Deruta, l’arte del luogo, all’interno del Santuario.
Attualmente il Santuario della Madonna dei Bagni ospita al suo interno più di 700 mattonelle votive, che coprono un arco di tempo lungo 350 anni e, raccontando stili di vita, stratificazioni sociali e culturali, episodi storici e credenze popolari delle epoche passate, rappresentano un fondamentale capitale iconografico di questa area dell’Umbria.
All’interno del Santuario sono custoditi anche il tronco di Quercia e il frammento di ceramica con l’effige della Madonna dei Bagni artefici del primo miracolo della Vergine.
Molte delle formelle votive narrano una storia, utilizzando immagini e parole: è molto interessante e divertente “leggere” questi racconti e confrontare le “richieste” di intercessione divina dei fedeli dei secoli passati con quelle moderne.
Se un tempo gli ex-voto riguardavano la redenzione di persone possedute dal diavolo, la resurrezione di bambini nati morti e la guarigione miracolosa di donne e uomini attaccati da cavalli o tori; le mattonelle votive più recenti esprimono la devozione e la gratitudine dei fedeli per essere sopravvissuti alla guerra, per essere scampati a un terremoto, per essere usciti indenni da un grave incidente d’auto oppure (ebbene sì!) per la promozione a scuola del nipotino.
Come raggiungere il Santuario della Madonna dei Bagni?
Il Santuario della Madonna dei Bagni si trova in località Casalina, vicino Deruta, ed è facilmente raggiungibile seguendo le indicazioni stradali presenti sin dall’uscita della E45 (Casalina). L’ingresso al Santuario è gratuito.
Nelle vicinanze del Santuario della Madonna dei Bagni puoi visitare Deruta, cittadina famosa per l’arte della ceramica dipinta a mano oppure graziosi borghi medievali come Ripabianca, Castelleone o Sant’Angelo di Celle.
Ho visitato l’Umbria più e più volte ma questo Santuario non l’avevo davvero mai sentito nominare. E’ una meta che di certo terrò in considerazione, anche perché vivendo in Toscana, mi capita spesso di “fuggire” in Umbria nei weekend. Molto, molto originale come idea di viaggio.
C’è poco da fare! Sei proprio brava! Con questo post mi hai dato ispirazione 🙂
Ci “ispiriamo” a vicenda, allora! 😀