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Rocca Paolina e Porta Marzia: breve itinerario nella Perugia di Papa Paolo III

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Chiunque abbia già visitato Perugia, avrà di certo attraversato (sulle scale mobili o piedi) la Rocca Paolina, uno dei simboli della città nonché uno dei monumenti imperdibili nel capoluogo umbro. Visitare la “Rocca” è come fare un salto nel passato in quel delicato sistema politico e sociale che era la Perugia di Paolo III.

La storia travagliata della Rocca Paolina è una vera miniera di informazioni che contribuiscono a farci comprendere meglio la fisionomia socio-politica della Perugia moderna. C’è un po’ di tutto: conquiste, guerre e rivolte; tesori archeologici scomparsi; suggestioni del passato medievale; leggende popolari; invidie e gelosie tra le famiglie in vista nel Medioevo…

Attualmente la Rocca Paolina è uno dei monumenti più visitati di Perugia ed è spesso sede di eventi e manifestazioni culturali. Parte della cittadella è oggi attraversata dalle scale mobili tanto amate dai turisti più pigri. La città è tutta il salita e le scale mobili sono un ottimo sistema alternativo ai mezzi pubblici di raggiungere il centro storico di Perugia senza faticare troppo!

La Rocca Paolina: uno dei luoghi da vedere a Perugia

Costruita nella seconda metà del 1500 per volere di Papa Paolo III Farnese (dal quale prende il nome “Paolina”), la Rocca di Perugia fu sin da subito pensata come sistema di protezione e rifugio in caso di attacchi esterni o rivolte intestine.

Per edificarla fu raso al suolo un intero quartiere, il Borgo di Santa Giuliana, dal quale provengono gran parte dei materiali impiegati nella realizzazione della fortificazione. Del vecchio Borgo di Santa Giuliana sono andate perse per sempre nove chiese, due monasteri, una ventina di torri, innumerevoli abitazioni e palazzi signorili di pregio. A pagarne le conseguenze fu la famiglia dei Baglioni, che possedeva la maggior parte degli edifici del quartiere.

La scelta della location, però, fu tutt’altro che casuale dato che i Baglioni erano nemici giurati di Paolo III nonché i promotori della fallimentare rivolta contro il Papa che spinse quest’ultimo a correre ai ripari, commissionando la costruzione di una fortificazione inespugnabile.

Solo parte delle abitazioni dei Baglioni sopravvissero e furono inglobate nella Rocca stessa: a tutt’oggi la Rocca Paolina poggia su un vero e proprio sito archeologico, dove non solo sono state individuate le case medievali del Borgo di Santa Giuliana, ma anche edifici preesistenti, di datazione più remota.

Porta Marzia: il portale etrusco salvato dalla distruzione

L’imponente opera, portata a conclusione in appena 3 anni, fu affidata ad Antonio da Sangallo il Giovane. Proprio a quest’ultimo va attribuito il merito di aver salvato dalla distruzione l’etrusca Porta Marzia (III secolo a.C.). Altrettanta fortuna non ebbe, invece, la coeva Porta Sole, probabilmente situata all’estremità nord dell’odierna Piazza Matteotti. L’etrusca Porta Sole fu, difatti, smontata e venduta da Paolo III per sostenere le ingenti spese per la costruzione della Rocca Paolina.

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Porta Marzia (portale etrusco del III sec. a.C.)

Antonio da Sangallo dimostrò una diversa sensibilità e decise di farsi custode dello splendido portale etrusco. Porta Marzia fu smontata e, successivamente, ricomposta per essere montata ad incasso nelle mura della Rocca Paolina, dove ancora può essere ammirata dai visitatori.

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La Rocca Paolina e Porta Marzia

La distruzione a furor di popolo della Rocca Paolina

La Rocca Paolina del Cinquecento era molto diversa da quella odierna. Paolo III non badò a spese e costruì non solo una fortificazione a scopo difensivo ma un “metafora monumentale” del potere papale. Nel periodo di edificazione della Rocca Paolina, infatti, Perugia, da libero comune, acquista lo status (sgradito ai cittadini) di città dello Stato Pontificio.

Simbolo dell’oppressione papale sui Perugini e perciò odiata dalla popolazione, la Rocca fu parzialmente distrutta nel 1848.

Ricostruita nel 1860 sotto Papa Pio IX, in seguito all’annessione di Perugia al Regno d’Italia fu di nuovo fatta oggetto della furia della folla, ormai libera di esprimere il proprio disprezzo verso il papato, e demolita. Furono risparmiati solo i sotterranei, parte delle mura e la Porta Marzia.

Itinerario nella Perugia medievale: i sotterranei della Rocca Paolina

Visitare la Rocca Paolina è facile e completamente gratuito. Da Piazza Partigiani devi prendere le scale mobili che subito di condurranno all’interno dei sotterranei della fortezza.

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Alla fine delle scale mobili, prima di proseguire verso il centro storico di Perugia, segui la diramazione della Rocca che va verso destra e che raggiunge in un paio di minuti Porta Marzia, un vero e proprio “gioiello etrusco” incastonato nelle mura medievali della Paolina.

A questo punto puoi procedere verso il centro storico (Piazza Italia) e visitare il resto della città. Leggi questo post se vuoi qualche consiglio su cosa fare e vedere a Perugia.

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