Nella cripta di una antica chiesetta, nascosta tra i vicoli stretti di un tipico borgo umbro, c’è un luogo misterioso e a tratti inquietante. Mai sentito parlare del Museo delle Mummie di Ferentillo?
In provincia di Terni, nell’Umbria meridionale, si trova Ferentillo, un piccolo comune che nasconde un inaspettato segreto. Nella cripta della Chiesa di Santo Stefano (XV secolo) sono stati ritrovati i corpi mummificati di diversi abitanti del borgo e di alcuni stranieri.
Questo, che potrebbe essere il prologo di uno di quei romanzi noir di poche pretese, va invece visto come un semplice pretesto che ci introduce nell’esplorazione di un preciso arco della storia umana.
Storia delle Mummie di Ferentillo
Nel 1804, un editto napoleonico decretò che le sepolture, da quel momento in poi, dovessero avvenire al di fuori delle mura cittadine. La norma, promulgata da Napoleone a Saint Claud, è la stessa che ispirò a Ugo Foscolo l’opera “Dei Sepolcri”e aveva, tra gli altri, lo scopo di ridurre i rischi sanitari dovuti alla diffusione delle malattie infettive da parte dei cadaveri.
L’editto di Saint Claud fu esteso all’Italia nel 1806. Nel 1871 anche a Ferentillo, venne deciso di interrompere la consuetudine di seppellire i morti nella cripta della chiesa di Santo Stefano.
In breve, i frati cappuccini iniziarono le operazioni di riesumazione delle salme, ma si accorsero ben presto di trovarsi al cospetto di un fenomeno inusuale.
Dalla terra emersero cadaveri in uno stato di conservazione sorprendentemente buono, tanto che si potevano ancora distinguere i tratti somatici e riconoscere ciuffi di capelli e barbe o tessuti molli come lingue, fegati ed intestini. I frati decisero di sottoporre i corpi mummificati all’esame di alcuni studiosi consentendo alle mummie di sfuggire ad una nuova sepoltura e di arrivare ai giorni nostri.
Mummie di Ferentillo: un fenomeno insolito e affascinante
Nella cripta della Chiesa di Santo Stefano sono visibili una ventina di mummie e diverse parti di scheletri conservate nell’ossario.
Se vi aspettate qualcosa che richiami all’immaginario delle “classiche” mummie egizie, rimarrete spiazzati. Siamo lontanissimi dall’Egitto non solo geograficamente ma anche concettualmente. Non ci sono sarcofagi o maschere funerarie, ornamenti o vasi canopici per la conservazione dei visceri. Nel caso di Ferentillo, infatti, il processo di mummificazione non è stato artificialmente indotto allo scopo di conservare i resti di personaggi ritenuti importanti, sacri o divini come accadeva nell’Antico Egitto.
Si tratta di un evento naturale del tutto fortuito che ancora oggi non si riesce a decifrare fino in fondo.
Anche se sono state ipotizzate varie spiegazioni non si è arrivati ad una soluzione definitiva ed unanimemente riconosciuta. Le capacità di conservazione della cripta sono stati di volta in volta attribuite al microclima, alla presenza di microrganismi in grado di disidratare rapidamente il materiale organico, alla ricchezza del suolo di sali minerali fortemente igroscopici cioè in grado di legare l’acqua rendendola indisponibile per i processi di putrefazione.
L’unica cosa che si sa con certezza è che il fenomeno è ancora riproducibile. Sono stati fatti diversi esperimenti nel corso degli anni che prevedevano la sepoltura di carcasse di animali nella “cripta delle mummie”. Puntualmente si è ripetuto il processo di mummificazione. Alcuni dei risultati di questi esperimenti sono stati lasciati, a beneficio degli scettici, all’interno della cripta stessa. Qui sono infatti visibili i resti mummificati di un aquila risalenti all’inizio del ‘900 e di un altro volatile non meglio identificato.
Visitare il Museo delle Mummie di Ferentillo
Per raggiungere il Museo delle Mummie di Ferentillo, ospitato nella cripta della Chiesa di Santo Stefano, basta seguire le indicazioni che troverete lungo la strada. I cartelli di colore giallo riportano la scritta “Museo delle Mummie”.
Al momento di fare il biglietto, vi verrà consegnato del materiale informativo che vi aiuterà a fare la conoscenza degli “abitanti” della cripta. La mummie sono accolte in teche di vetro numerate così da rendere agevole il loro riconoscimento.
Seguendo le didascalie sui fogli che vi hanno consegnato all’ingresso, vi sembrerà di essere i fortunati spettatori di tragiche ma avvincenti scene di vita quotidiana cristallizzate nel tempo. Riconoscerete il soldato francese morto per impiccagione, i coniugi arrivati dalla lontana Cina per l’anno giubilare (forse il 1750) e colti da una malattia impietosa, l’avvocato assassinato che riposa a poca distanza dai suoi uccisori, la giovane madre morta di parto distesa vicino al proprio neonato.
Molto probabilmente non sarete gli unici visitatori e vi troverete a condividere la cripta con altri curiosi.
Parte del fascino dell’esperienza è anche notare come ognuno risponda alla vista di quelli che in fin dei conti sono cadaveri, in modo del tutto personale e a volte inaspettato. Si passa dai bambini che timorosi spiano i dintorni dalle sicure braccia genitoriali, ai ragazzini che rievocano scene dei film di zombie preferiti, alla signora che nota i segni dell’autopsia, alla giovane coppia che discute del curioso contrasto tra il bianco madreperlaceo delle dentature e il grigiore polveroso ed opaco delle labbra, all’anziano signore che rivolge un’occhiata commossa alle minuscole falangi di uno dei corpicini più piccoli.
Come raggiungere il Museo delle Mummie di Ferentillo
Il comune di Ferentillo è facile da raggiungere. Se siete in macchina, dalla A1 prendete l’uscita di Orte in direzione Terni, in seguito prendete l’uscita Terni Ovest. Seguite la S.S. 209 Valnerina in direzione Visso per 18 Km. Proseguite per Ferentillo (località Precetto) fino a raggiungere Largo Lorenzo Cybio nei pressi del quale troverete un comodo parcheggio. Da qui muovetevi a piedi imboccando Via della Torre e, con pochi passi, arriverete alla Chiesa di Santo Stefano.
La cripta è ben segnalata dalla tabellonistica perciò è difficile sbagliare. L’unico consiglio è quello di assicurarsi di essere in località Precetto perché a Ferentillo appartiene anche una seconda località (Matterella).
- Attenzione! Non seguite le indicazioni riportate su diversi siti web (anche ufficiali) che segnalano come indirizzo del museo “Via della Rocca, Ferentillo TR”. Impostando questo indirizzo come destinazione, il mio navigatore mi ha condotto nella parte alta del paesino, mentre il Museo delle Mummie è nella parte basse, vicino al fiume.
Museo delle Mummie di Ferentillo: orari e costo del biglietto
La biglietteria è all’ingresso della cripta, proprio sotto la Chiesa di Santo Stefano.
Il costo del biglietto d’ingresso standard è di 3,50 Euro. I cani non sono ammessi.
Gli orari di apertura del Museo delle Mummie di Ferentillo variano a seconda del periodo e sono i seguenti:
- Da Ottobre a Marzo: 9:30 – 12:30 | 14:30 – 18:00
- Da Aprile a Settembre: 9:00 – 12:30 | 14:30 – 19,30
- Da Novembre a Febbraio: 10:00 – 12:30 | 14:30 – 17:00
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