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Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria

Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria

Cosa fare e vedere a Rasiglia? Come arrivare? Dove parcheggiare? La guida completa, con itinerario a tappe e consigli su cosa vedere a Rasiglia e nei dintorni.

La “piccola Venezia dell’Umbria” è una delle mete da non perdere se amate i borghi pittoreschi e gli itinerari insoliti. Scopriamo insieme questo borgo umbro dal fascino unico.

Avete mai visto un borgo medievale sull’acqua?

Uno di quei borghetti di casette in pietra e mattoncini, chiusi a riccio per proteggere l’abitato? Uno di quei paesini sorti in luoghi remoti, lontano dalla frenesia del mondo moderno? Uno di quei piccoli mondi antichi sopravvissuti allo scorrere del tempo, nascosti tra un rincorrersi di fitti boschi e dolci colline? Rasiglia è tutto questo, però sull’acqua.

Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria
Rasiglia (Umbria) | Foto: Monica Agostini

Se cercate idee per una gita fuori porta in Umbria, Rasiglia è una meta da tenere senza dubbio in considerazione.

Rasiglia è uno dei borghi più belli da vedere in Umbria.

Piccolissimo, con meno di 50 abitanti, isolato e fino a pochi anni fa semi-sconosciuto, il borgo di Rasiglia sta conoscendo un periodo di rinascita, grazie alla riscoperta da parte dei viaggiatori amanti dell’andar per borghi e del turismo lento.

INDICE

Breve storia di Rasiglia: come è nata la piccola Venezia dell’Umbria?

Rasiglia: dove si trova e come arrivare?

Rasiglia: dove parcheggiare?

Cosa vedere a Rasiglia: itinerario

1. Vicoli del borgo

2. Peschiera

3. Ponticello e sistema di canali e chiuse

4. Mulino a pietra

5. Ex Lanificio Accorimboni e affaccio sulla Peschiera

6. Molino Silvestri

7. Antico lavatoio

8. Opifici e antichi mestieri

9. Telaio meccanico Jacquard

10. Sorgente Capovena

11. Castello di Rasiglia

12. Via dei Ponticelli

Cosa vedere vicino a Rasiglia?

1. Santuario della Madonna delle Grazie

2. Cascate del Menotre

3. Foligno

4. Spello

5. Trevi

6. Fonti del Clitunno

7. Montefalco

8. Bevagna

9. Assisi

10. Perugia

Breve storia di Rasiglia. Come è nata la piccola Venezia dell’Umbria?

Rasiglia sorge nella Valle del Menotre, luogo tradizionalmente legato allo sfruttamento dei corsi d’acqua e delle sorgenti. L’intera economia della vallata è storicamente legata alle attività degli opifici artigianali sorti lungo il corso del fiume.

L’energia idraulica prodotta dal fiume Menotre e dai corsi d’acqua minori che lo alimentano è stata la forza propulsiva dell’economia locale per secoli.

Tra i “borghi dell’acqua” della Valle del Menotre non c’è solo Rasiglia, ma anche Ponte Santa Lucia, Molini, Leggiana, Casenove, Pale e Belfiore.

In aggiunta alla grande ricchezza rappresentata dall’acqua, va ricordato che la Valle del Menotre era attraversata dalla “Via della Spina”, storica via commerciale di importanza strategica per la zona, dato che metteva in collegamento la costa tirrenica con la costa adriatica oltre che Roma con la Marca Anconetana.

Nonostante l’origine dell’abitato sia molto più antica, la storia di questo borghetto umbro è legata in particolar modo a quella della Signoria dei Trinci, nobile e potente famiglia umbra.

Durante la dominazione trinciana, che si concluse nel 1439, Rasiglia conquistò una posizione centrale a livello politico ed economico di un territorio, quello della Valle del Menotre, strategico. In quest’epoca erano presenti a Rasiglia ben tre mulini da cereali. Nei decenni successivi gli opifici crebbero di numero e di conseguenza tutte le attività ad essi collegate si moltiplicarono.

A Rasiglia si sfruttava l’acqua per la macinazione dei semi, per la trasformazione dei prodotti della terra e della pastorizia, per la filatura e tessitura della lana e di altre fibre vegetali.

Nel XVII secolo, con l’arrivo a Rasiglia dei Tonti, potente famiglia di tintori e lanaioli, l’attività produttiva di tipo rurale entrò di fatto in un sistema proto-industriale, garantendo ricchezza e prosperità alla piccola comunità. L’unione per matrimonio dei Tonti con gli Accorimboni, altra dinastia di tintori e lanaioli, contribuì enormemente al passaggio della produzione tintoria e tessile di Rasiglia verso un sistema industriale moderno.

Alcuni documenti del XIX secolo testimoniano il notevole impatto avuto sull’economia locale dallo straordinario sviluppo di tutte le attività collegate allo sfruttamento dell’acqua. Nel 1847 a Rasiglia si contavano “12 tra sarti, sartori e sartrici, 2 cardalane, 10 possidenti tintori, 5 tintori, 14 filandare, 51 filatrici e 1 tessitrice” (fonte: Stato della popolazione alla fine del 1847). Numeri impressionanti, considerando una popolazione di circa 300 abitanti.

Arriviamo all’inizio del XX secolo, epoca in cui a Rasiglia erano in attività 3 importanti lanifici: il lanificio di Umberto Tonti, il lanificio di DionisioTonti e il lanificio Accorimboni.

Tutta la produzione tessile stava gradualmente subendo le positive conseguenze della meccanizzazione dei processi. Grazie alla costruzione di una centralina idroelettrica, il balzo verso la modernità fu rapido ed ebbe conseguenze sostanziali sull’economia locale, sempre più fiorente.

In questo periodo, in uno degli opifici degli Accorimboni, venne installato un telaio meccanico Jacquard, che facilitava il lavoro di tessitura e permetteva di realizzare trame molto più complesse, velocemente.

Il periodo di declino del borgo coincise con il secondo dopoguerra, quando gli opifici vennero spostati a Foligno e gradualmente il paesino di Rasiglia perse il ruolo centrale che si era guadagnato nel tempo. Il graduale spopolamento del territorio venne ulteriormente accentuato dalle conseguenze del terremoto del 1997, che ferì ulteriormente una comunità ormai fragile.

La riscoperta da parte dei turisti è cosa recente. Negli ultimi anni l’accrescimento della fama della “piccola Venezia dell’Umbria” e il conseguente aumento dei visitatori hanno portato a un rifiorire dell’economia locale.

Rasiglia è considerato uno dei borghi più belli dell’Umbria nonché un importante sito archeologico industriale del tessile.

Vi consiglio senza dubbio di visitare Rasiglia, per una gita fuori porta insolita, adatta a tutta la famiglia.

Rasiglia: dove si trova e come arrivare?

Rasiglia si trova in Umbria, in Provincia di Perugia.

Il paesino è una frazione di Foligno, graziosa cittadina che potete aggiungere al vostro itinerario in Umbria in accoppiata con la “piccola Venezia dell’Umbria”.

Rasiglia è raggiungibile in auto dalle principali città umbre senza particolari problemi: si trova a 50 minuti di auto da Perugia, a 40 minuti da Assisi e a 25 minuti da Foligno.

Per arrivare, vi basterà percorrere la Strada statale 77 della Val di Chienti seguendo le indicazioni prima per Casenove e poi Rasiglia.

Rasiglia: dove parcheggiare?

Innanzitutto una raccomandazione: evitate di parcheggiare a bordo strada perché, oltre a rischiare una multa, potete creare dei problemi di viabilità, in particolar modo nei periodi di alta affluenza.

A Rasiglia sono state predisposte delle comode aree riservate alla sosta delle auto. Le individuerete con facilità, percorrendo la statale, perché sono indicate da apposita segnaletica (cartelli blu con grande “P”).

  • Parcheggio piazzale delle casette del terremoto: lo troverete subito prima del centro abitato; è riconoscibile per la vicinanza con le casette del terremoto, piccoli edifici bassi in calcestruzzo di colore chiaro. Su Google Maps è segnalato come “Area Parcheggio turistico”.
  • Parcheggio libero su sterrato: percorrendo la statale, troverete sulla sinistra l’indicazione per questo parcheggio, raggiungibile attraverso una piccola discesa. E’ indicato su Google Maps come “Parcheggio libero Rasiglia”.
  • Parcheggio ex-campo sportivo: superato il centro abitato, troverete l’indicazione per questo parcheggio, segnalato su Google Maps come “Parcheggio ex Campo Sportivo Rasiglia”. E’ comodo per visitare il borgo ma anche il vicino Santuario della Madonna delle Grazie, entrambi raggiungibili a piedi.

Cosa vedere a Rasiglia: itinerario

Il soprannome di “piccola Venezia dell’Umbria” deriva da una particolarità del borgo di Rasiglia che vi si paleserà immediatamente, non appena scenderete dall’auto.

Il sottofondo della visita al borghetto umbro sarà, infatti, la delicata, persistente e ammaliante melodia creata dallo scorrere dell’acqua. Acqua che scorre letteralmente dovunque intorno a voi e ben presto ve ne accorgerete, esplorando i vicoli del paesino.

Rasiglia è un borgo medievale costruito sull’acqua: ruscelli, cascate, incanalamenti, piccole dighe e vasche di raccolta si intervallano alle case, donando al paesino un fascino speciale.

Ad ogni passo incontrerete sul vostro cammino uno scorcio di sorprendente bellezza, un angolo meritevole di una fotografia o un punto di osservazione che vi spingerà a fare una breve sosta per godere del panorama.

La passeggiata nel borgo di Rasiglia vi proietterà in una dimensione al di fuori della realtà e la sensazione di trovarvi all’interno di un dipinto vi pervaderà, inebriandovi di bellezza e stupore.

1. Vicoli del borgo

La passeggiata a Rasiglia inizia subito dopo aver parcheggiato l’auto.

Entrando nel borgo e guardandovi intorno, non potrete che apprezzare l’aspetto fiabesco di ciò che vi circonda.

Perdetevi tra i vicoli, fermatevi ad osservare gli angoli più caratteristici e immergetevi completamente nell’atmosfera romantica del borgo di Rasiglia.

L’assetto urbano di Rasiglia è subordinato alla presenza dell’acqua. Ai bordi di strade e vicoletti corrono piccoli e grandi canali che, con le loro diramazioni, danno vita ad un labirinto d’acqua corrente.

Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria
Rasiglia (Umbria) | Foto: Monica Agostini
Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria
Rasiglia (Umbria) | Foto: Monica Agostini
Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria
Rasiglia (Umbria) | Foto: Monica Agostini

Il complesso sistema di canali e chiuse guida l’acqua nel suo percorso attraverso il borgo, con il chiaro obiettivo di portarla negli opifici e nelle case in modo da essere sfruttata come forza motrice.

I canali artificiali entrano ed escono letteralmente dalle case! L’acqua non è lasciata fluire in maniera libera; al contrario, compie un viaggio condizionato dalle necessità di sfruttamento da parte dell’uomo.

Rasiglia è un luogo simbolico anche e soprattutto perché qui è stato raggiunto un perfetto equilibrio nel delicato rapporto tra uomo e natura: una risorsa naturale, l’acqua, è stata messa a completo servizio della comunità grazie a straordinarie opere ingegneristiche, frutto dell’opera dell’uomo.

2. Peschiera

La prima tappa imperdibile durante il vostro itinerario a Rasiglia sarà l’enorme vasca di raccolta dell’acqua, posizionata al centro del paese e circondata dalle casette in pietra tipiche dei borghi medievali umbri.

La vasca, chiamata Peschiera, è una sorta di grande piazza d’acqua, cuore pulsante del centro abitato e punto di sosta prediletto dai turisti che vogliono scattare una foto ricordo.

Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria
Peschiera, Rasiglia (Umbria) | Foto: Monica Agostini
Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria
Peschiera, Rasiglia (Umbria) | Foto: Monica Agostini
Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria
Peschiera, Rasiglia (Umbria) | Foto: Monica Agostini

Nella Peschiera confluisce l’acqua convogliata dall’articolato sistema di canali che attraversa il borgo. Un tempo questo vascone veniva utilizzato per il lavaggio delle pecore prima della tosatura: il lavaggio serviva per preparare il vello alla successiva tosatura, ammorbidendolo e ripulendolo dalla sporcizia.

3. Ponticello e sistema di canali e chiuse

Dalla Peschiera, continuate la vostra camminata tra i vicoli di Rasiglia: non vi servirà la mappa, perché il paesino è piccolissimo!

A guidarvi saranno i canali che, come sottili fili di colore verde-azzurro, intessono un’intricata trama che sembra imprigionare tutto il centro abitato.

Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria
Rasiglia (Umbria) | Foto: Monica Agostini
Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria
Rasiglia (Umbria) | Foto: Monica Agostini
Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria
Rasiglia (Umbria) | Foto: Monica Agostini

Giunti in prossimità di un ampio spazio aperto, dove riconoscerete un ponticello, delle chiuse e un sistema di cascate e canali, fermatevi e guardatevi intorno: individuerete con facilità il locale che ospita un mulino a pietra del XVII secolo e un piccolo museo con affaccio sulla Peschiera.

4. Mulino a pietra

Su un edificio dall’apparenza anonima (prestate attenzione e lo individuerete, tra i canali) è stato apposto il cartello “Mulino a pietra (VII secolo)”.

Entrate nel piccolo locale e potrete vedere dal vivo un antico mulino, in buono stato di conservazione, che un tempo veniva utilizzato per la macinazione del grano e la produzione di farina.

Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria
Ingresso Mulino a pietra, Rasiglia (Umbria) | Foto: Monica Agostini
Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria
Mulino a pietra, Rasiglia (Umbria)

5. Ex Lanificio Accorimboni e affaccio sulla Peschiera

Poco distante dal mulino si trova l’Ex Lanificio Accorimboni, un tempo cuore pulsante del borgo, oggi ristrutturato e utilizzato come sede di mostre, eventi, workshop ed esposizioni di varia natura. Gli ambienti espositivi, dedicati a Dino Tonti, fungono anche da atelier di opere d’arte e opere tessili.

In una delle stanze dell’Ex Lanificio Accorimboni potrete godere di un particolare affaccio sulla Peschiera: si entra in una sorta di “balcone” realizzato in plexiglass trasparente, proteso al di sopra del vascone.

Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria
Affaccio sulla Peschiera, Rasiglia (Umbria)

Una veduta a dir poco privilegiata sulla Peschiera di Rasiglia!

6. Molino Silvestri

Un vicino locale ospita un’altra attrazione molto interessante: il Molino Silvestri.

All’interno potrete vedere gli antichi mulini oltre a numerosi oggetti e strumenti utilizzati per la macinazione e lavorazione dei semi, per ottenerne farina.

Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria
Molino Silvestri, Rasiglia (Umbria)
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Molino Silvestri, Rasiglia (Umbria)

A Rasiglia, paese di mulini e mugnai sin dal XII secolo, l’acqua veniva sfruttata per azionare delle pale che, a loro volta, mettevano in moto la macina in pietra. I mulini lavoravano di norma con almeno due macine, una per il grano e l’altra per mais e cereali.

Il grano frantumato veniva successivamente raffinato utilizzando il “buratto”, un cilindro rivestito di seta che separava la farina dalla crusca. Una singola macina, a pieno regime, era in grado di lavorare ben tre quintali di cereali in circa un’ora: questo tipo di lavorazione sarebbe stata impossibile in mancanza dell’acqua e della sua forza propulsiva.

Il Molino Silvestri è uno dei 4 mulini rimasti attivi a Rasiglia fino al secondo dopoguerra, insieme al Molino Accorimboni, al Molino Angeli e al Molino Ottaviani.

7. Antico lavatoio

In un vicoletto poco più avanti, vi basterà scendere una scalinata per entrare in un locale leggermente ribassato rispetto al piano stradale che ospita l’antico lavatoio di Rasiglia.

Il lavatoio era frequentato in particolar modo dalle donne di Rasiglia negli anni in cui le abitazioni del borgo non erano ancora raggiunte dall’acqua corrente.

Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria
Antico lavatoio, Rasiglia (Umbria)

Grazie ad un attento restauro, l’antico lavatoio si mostra in ottimo stato di conservazione e, usando un po’ di immaginazione, è facile tornare indietro nel tempo con la mente.

Pensate alle centinaia di donne che qui, di generazione in generazione, hanno immerso le mani nell’acqua gelida che riempie il vascone di raccolta, per lavare il bucato chiacchierando del più e del meno!

8. Opifici e antichi mestieri

Alcune abitazioni del centro storico, aperte al pubblico, ospitano oggetti e strumenti collegati agli antichi mestieri, in particolar modo alla tessitura e tintura della lana.

Il territorio di Rasiglia, inadatto all’agricoltura, venne sfruttato sin dai tempi antichi per la pastorizia e ne conseguì la nascita di piccoli e grandi laboratori e opifici legati alla lavorazione della lana e del pellame, oltre che alla realizzazione di tessuti.

Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria
Opificio, Rasiglia (Umbria)
Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria
Opificio, Rasiglia (Umbria)

Era abitudine da parte dei pastori del circondario portare a Rasiglia la lana delle loro pecore, vendendola o barattandola in cambio di generi alimentari o di prima necessità. Questo perché, a differenza di quanto accadeva in altri centri dediti alla pastorizia, a Rasiglia non solo si allevavano le greggi, ma ci si occupava della tosatura, della filatura, della tintura e della tessitura della lana, un processo che dalla materia prima arrivava al prodotto finito.

Ciò che in passato fece di Rasiglia un piccolo ma strategico polo economico fu proprio l’acqua, una ricchezza dal valore inestimabile.

9. Telaio meccanico Jacquard

Un locale aperto al pubblico ospita un antico telaio meccanico Jacquard, risalente alla fine dell’800 e in ottimo stato di conservazione.

L’istallazione di questo innovativo telaio meccanico in uno degli opifici degli Accorimboni coincise con una rivoluzione del processo produttivo dei manufatti tessili, come già avvenuto qualche secolo prima con il passaggio dai telai a mano ai telai idraulici.

Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria
Telaio Jacquard, Rasiglia (Umbria)

Il Telaio meccanico Jacquard fece registrare un cambio di passo nel settore tessile: oltre a velocizzare la realizzazione dei manufatti, permetteva di ridurre il numero di tessitori impegnati nella lavorazione e consentiva di produrre senza sforzi trame e disegni molto più articolati e complessi.

10. Sorgente Capovena

Proseguendo con la visita a Rasiglia, raggiungerete la parte alta del borgo, dove si trova la sorgente Capovena.

L’acqua che sgorga dalla sorgente Capovena alimenta i canali che attraversano il borgo e la Peschiera, prima di confluire a valle nel fiume Menotre.

L’acqua della sorgente Capovena scaturisce direttamente dal terreno in una minuscola grotta e, dalla parte alta dell’abitato di Rasiglia, scorre fino a raggiungere il Menotre, ma non prima di essere stata incanalata e condotta in tutto il borgo creando un dedalo di canali e ruscelli artificiali.

Di tanto in tanto il corso dell’acqua compie uno o più salti, originando delle cascate, e, dove viene fermata da chiuse e varchi, dà vita a piscine e vasche di raccolta.

Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria
Rasiglia (Umbria) | Foto: Monica Agostini
Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria
Rasiglia (Umbria) | Foto: Monica Agostini
Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria
Rasiglia (Umbria) | Foto: Monica Agostini
Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria
Rasiglia (Umbria) | Foto: Monica Agostini

11. Castello di Rasiglia

Tra le cose da vedere a Rasiglia va citato senza dubbio il Castello o, meglio, le sue rovine.

E’ attorno al 1258 che a Rasiglia, un piccolo villaggio rurale montano, vennero conclusi i lavori di una prima fortificazione.

Il castrum venne eretto nella parte alta del borgo in modo da poter essere utilizzato per il controllo del territorio e l’avvistamento dei nemici. Il castello venne successivamente ampliato e rinforzato tra il 1305 e il 1439, all’epoca della Signoria dei Trinci.

La posizione strategica di Rasiglia e la sua importanza sotto l’aspetto economico spinsero i Signori di Foligno a fortificare il borgo. Rasiglia divenne un baluardo nel controllo della Valle del Menotre oltre che un tentativo di bloccare efficacemente le mire espansionistiche della vicina Spoleto.

Ad oggi del castello di Rasiglia resta solo una torre in rovina, che potrete vedere, incastonata tra le colline e i boschi, raggiungendo la parte alta del borghetto.

12. Via dei Ponticelli

Tornando verso la parte bassa del paesino, potete fare una sosta oppure una passeggiata lungo Via dei Ponticelli, dove troverete delle panchine, un’area con giochi per bambini e un percorso pedonale lungo il fiume.

Cosa vedere a Rasiglia: itinerario di visita alla piccola Venezia dell’Umbria
Via dei Ponticelli, Rasiglia (Umbria) | Foto: Monica Agostini

In questa zona, così come tra i vicoletti di Rasiglia, troverete ristorantini, negozi di souvenir e botteghe di prodotti tipici. Se volete fare una degustazione, mangiare qualcosa o fare un aperitivo, potete, quindi, approfittarne.

Così si conclude il nostro itinerario a Rasiglia, la “piccola Venezia dell’Umbria”.

QUAL E’ IL PERIODO MIGLIORE PER VISITARE RASIGLIA?

Il borgo di Rasiglia è bello da vedere tutto l’anno, in Primavera con i giardini fioriti e in Estate con i colori brillanti accentuati dai raggi del sole, in Autunno per il foliage e in Inverno per il suo fiabesco fascino che ricorda i borghi nordici.

Tra gli eventi da non perdere a Rasiglia vi ricordo “Penelope a Rasiglia”, manifestazione dedicata alla tessitura umbra con telaio a mano e alle antiche tradizioni artigianali locali (Giugno), e il Presepe Vivente con gli antichi mestieri (26 Dicembre e 6 Gennaio).

Cosa vedere vicino a Rasiglia?

La visita al borgo di Rasiglia non vi prenderà molto tempo, essendo abbastanza piccolo. Potete, quindi, facilmente abbinare a questa piacevole gita fuori porta in Umbria un’altra meta situata nelle vicinanze.

Se state, invece, pianificando un itinerario in Umbria, vi consiglio di inserire tra le tappe Rasiglia, dato che non è molto distante da alcuni dei borghi e delle città più belle dell’Umbria, quindi facilmente integrabile in un tour on the road della regione.

Ecco qualche consiglio su cosa fare e vedere nei dintorni di Rasiglia, per arricchire la giornata con altri luoghi interessanti.

1. Santuario della Madonna delle Grazie

A breve distanza dal borgo di Rasiglia potete visitare il Santuario della Madonna delle Grazie, un luogo dell’anima dove regnano silenzio e pace.

Il santuario è stato eretto nel 1450 nel sito di ritrovamento di una statua della Vergine a cui gli abitanti del borgo sono molto legati.

Oltre agli affreschi di pregio del XV secolo che ne decorano le pareti, la chiesa ospita una grotta e una fonte ritenuta miracolosa, come testimoniato dai numerosi ex voto lasciati dai fedeli.

2. Cascate del Menotre

Il sentiero per vedere le Cascate del Menotre è l’ideale per un trekking facile, adatto a tutta la famiglia. Potete fare questa escursione recandovi nella frazione di Pale, a 10 minuti da Rasiglia.

Il percorso è di facile percorrenza (sono consigliate le scarpe da trekking) e vi condurrà alla scoperta di un suggestivo tratto della Valle del Menotre, caratterizzato da folta vegetazione, paesaggi affascinanti e scroscianti cascate.

Proseguendo lungo il sentiero potete raggiungere anche l’Eremo di Santa Maria Giacobbe, incastonato nella roccia.

3. Foligno

Foligno è una delle città più belle dell’Umbria (a mio parere fin troppo sottovalutata rispetto ad altre località).

Data la vicinanza a Rasiglia, vi consiglio di visitare senza indugio questa graziosa cittadina. Sono certa che vi sorprenderà! Oltre al centro storico di Foligno, non dimenticate di fare una visita alla Calamita Cosmica.

Per approfondire Itinerario per visitare Foligno: cosa fare e vedere

4. Spello

Se amate i borghi medievali, tra le cose da vedere vicino Rasiglia che meritano di essere inserite in un itinerario alla scoperta dell’Umbria c’è sicuramente Spello.

Oltre ad essere uno dei borghi assolutamente da non perdere in Umbria secondo me, Spello fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia, un’ulteriore garanzia della bellezza del paesino.

Due ottime ragioni per visitare Spello sono i vicoli medievali, che nella bella stagione si riempioni di innumerevoli vasi fioriti, e la Cappella Baglioni, all’interno della Collegiata, interamente decorata con un famoso ciclo di affreschi del Pinturicchio.

Per approfondire A Spello tra finestre, balconi e vicoli fioriti

5. Trevi

Un altro borgo pittoresco che potete visitare a breve distanza da Rasiglia è Trevi, anch’esso parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia.

Giacomo Leopardi, durante uno dei suoi viaggi tra Roma e Recanati, poté ammirare il paesino, decantandone la bellezza in un poemetto.

Per approfondire Trevi: il borgo umbro a forma di chiocciola che ispirò Leopardi

6. Fonti del Clitunno

Le Fonti del Clitunno sono la meta perfetta per trascorrere qualche ora a contatto con la natura, passeggiando sulle rive di laghetti e corsi d’acqua abitati da numerose specie di uccelli acquatici.

Famose per la loro bellezza e per l’atmosfera poetica di cui sono pervase, le Fonti del Clitunno, con le loro acque color turchese, vi lasceranno senza fiato!

Per approfondire Fonti del Clitunno: cosa sono, come raggiungerle e perchè vale la pena visitarle

7. Montefalco

Uno dei Borghi più belli d’Italia nonché patria del Sagrantino, Montefalco è la destinazione perfetta per arricchire il vostro itinerario in Umbria.

Cosa vi attende a Montefalco? Stradine acciottolate, casette in mattoncini, balconi fioriti, vicoletti caratteristici e una piazza monumentale dove fermarsi a mangiare un gelato o sorseggiare un bicchiere di vino locale.

Per approfondire Visitare Montefalco: le cose da vedere in uno dei borghi più belli dell’Umbria

8. Bevagna

Anche Bevagna, paesino noto per il Mercato delle Gaite (evento annuale dedicato al Medioevo), è stato inserito nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia e vale certamente la pena di una visita.

Piazza Silvestri e i vicoletti che la circondano sono tra i luoghi più celebri e iconici di tutta l’Umbria.

Per approfondire Cosa vedere a Bevagna, uno dei borghi più belli d’Italia

9. Assisi

Rasiglia non dista molto da Assisi, la città di San Francesco, quindi potete facilmente creare un itinerario in Umbria che le comprenda entrambe.

Assisi è una delle città più visitate in Umbria e vanta la presenza di numerose attrazioni di interesse storico-artistico, oltre ai più noti “luoghi della fede”.

Per approfondire Itinerario per visitare Assisi in 1 giorno o in un weekend

10. Perugia

Come base per visitare Rasiglia potete usare Perugia, gioiello medievale dell’Umbria nonché città d’arte di notevole fascino.

Da Perugia potete spostarvi agevolmente in tutta l’Umbria, visitando Rasiglia, ma anche alcuni dei borghi più belli della regione (Corciano, Trevi, Spello, Deruta, i borghi del Lago Trasimeno, Narni, Bettona, Città di Castello, etc.), senza dimenticare mete di interesse naturalistico, come la Cascata delle Marmore.

Per approfondire Itinerario per visitare Perugia in 1 giorno senza perdere nulla


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