Il Santuario della Verna, in Toscana, è uno dei luoghi francescani più importanti d’Italia. Ecco come arrivare, cosa vedere e quali sono i luoghi della vita di San Francesco che troverete nel santuario.
Tra i boschi di faggi e abeti dell’Appennino Toscano, nei pressi di Chiusi della Verna, in provincia di Arezzo, si trova un santuario francescano divenuto importante meta di pellegrinaggio perché sorto nel luogo dove San Francesco di Assisi ricevette le stimmate.
Come raggiungere il Santuario della Verna?Per raggiungere il Santuario della Verna vi consiglio di utilizzare la macchina.
Una volta giunti in prossimità di Chiusi della Verna, vi basterà seguire le indicazioni turistiche di color marrone per “La Verna”. La via che conduce al santuario (Via del Santuario della Verna) è in salita, ma asfaltata e molto comoda. Alla fine della strada troverete un’area dedicata alla sosta delle auto. Potete parcheggiare l’auto nell’apposito e ampio parcheggio a pochi metri dal santuario e fare una piacevole passeggiata a piedi per arrivare all’ingresso principale. |
Visita al Santuario della Verna: itinerario nei luoghi di San Francesco
Sul versante rivolto a Sud del Monte Penna, a 1.128 metri di altitudine, si erge, seminascosto dalle fronde degli alberi, il Santuario della Verna, un importante luogo del Francescanesimo.
In origine il Monte della Verna apparteneva al Conte Orlando Catani di Chiusi della Verna, e venne donato per devozione a San Francesco di Assisi e ai suoi seguaci, in modo che i Francescani potessero qui ritirarsi in preghiera e dedicarsi alle pratiche ascetiche.
“Io ho in Toscana uno monte divotissimo il quale si chiama monte della Vernia, lo quale è molto solitario e salvatico ed è troppo bene atto a chi volesse fare penitenza, in luogo rimosso dalle gente, o a chi desidera fare vita solitaria. S’egli ti piacesse, volentieri Io ti donerei a te e a’ tuoi compagni per salute dell’anima mia.” (Conte Orlando Catani di Chiusi della Verna)
I Francescani apprezzarono molto il dono del Conte. Il Monte della Verna, isolato e la tranquillo, ben si confaceva alla vita ritirata che Francesco e suoi seguaci si erano scelti.
Il Monte della Verna assunse, con il passare del tempo, un’importanza preminente per il culto cattolico perché qui il Santo di Assisi ricevette le stimmate.
Cosa vedere nel Santuario della Verna: i luoghi più importanti
1. Basilica Maggiore e Cappella delle Reliquie
La Basilica Maggiore è affaccia sul cosiddetto “Quadrante”, cioè il piazzale lastricato del belvedere esterno, dal quale è possibile accedere a tutti i luoghi visitabili del santuario.
Di fronte alla Basilica Maggiore, intitolata alla Madonna Assunta e consacrata nel 1568, si trova una croce di legno e un bell’affaccio panoramico sulla vallata.
Non limitatevi a guardare la Basilica Maggiore dall’esterno, ma entrate all’interno e recatevi presso la Cappella delle Reliquie.
Qui, all’interno di una teca, potrete vedere dal vivo degli oggetti personali di Francesco, sopravvissuti all’implacabile distruttività del tempo.
Fra questi, i più impressionanti sono due. Il primo è la cosiddetta disciplina, uno strumento munito di catene di ferro con cui il Santo usava flagellarsi per espletare le sue pratiche penitenziali. Il secondo è un panno di lino, conservato in una teca di bronzo, usato da Francesco per tamponare il sangue che sgorgava dal suo costato e che ancora oggi ne conserva delle tracce.
Sono anche presenti un bastone, una ciotola, un bicchiere, una tovaglia e un pezzo di corda sempre appartenuti a Francesco.
2. Cappella delle Stimmate
Nel luogo dove Francesco ricevette miracolosamente le sacre stimmate, nel 1263 venne edificata una cappella, dove i fedeli ancora oggi possono ritirarsi in preghiera.
La Cappella delle Stimmate è riconoscibile per la presenza di una enorme pala d’altare in terracotta invetriata della scuola dei Della Robbia.
Il Santuario della Verna custodisce numerose opere in terracotta di grande pregio realizzate dai Della Robbia.
La ragione di tale ricchezza decorativa è storica: nel 1431 Chiusi della Verna passò sotto il controllo di Firenze. Il Comune affidò la manutenzione del santuario alla Corporazione della Lana che, a sua volta, diede agli allora stimatissimi Della Robbia l’incarico di realizzare delle opere da destinare al luogo di culto sul Monte della Verna.
3. Corridoio delle Stimmate
A sinistra della Basilica Maggiore, superata la Cappella della Pietà, si accede al Corridoio delle Stimmate, affrescato con 21 riquadri che ricordano gli episodi più salienti della vita di San Francesco, con particolare attenzione agli eventi che ebbero come scenario proprio il Monte della Verna.
Lungo questo corridoio, ogni giorno dal 1431, avviene la processione dei frati che si recano in preghiera alla Cappella delle Stimmate.
Se volete assistere, ricordatevi che la processione si svolge alle ore 15:00.
Anche questo luogo è pervaso da un alone di leggenda.
Si narra che molti anni fa, a causa di una tempesta di neve, i frati furono impossibilitati a svolgere la consueta processione. Cessata la tormenta, i frati uscirono e si diressero verso la Cappella delle Stimmate. Si accorsero, allora, con enorme sorpresa, che nella neve era impressa una fila di orme di animali: gli abitanti del bosco avevano sostituito i frati e si erano raccolti in processione in onore di Francesco.
In seguito a questi episodio, si decise di fornire il percorso della processione di una copertura, in modo che la processione si potesse tenere anche in caso di condizioni climatiche avverse.
4. Roccia dove San Francesco riposava
Percorrendo il Corridoio delle Stimmate, fate attenzione a individuare una porticina borchiata dall’aspetto antico.
Attraversandola e seguendo le indicazioni, si accede a una piccola grotta che venne scelta come luogo di riposo dal Santo di Assisi.
Francesco dormiva, senza concedersi alcuna comodità, direttamente sulla nuda roccia.
Una grata di protezione copre la lastra di roccia su cui il Santo si coricava.
La grata impedisce ai fedeli di rimuovere dei frammenti di roccia. Questa usanza era particolarmente diffusa negli anni passati perché la gente voleva impadronirsi di piccole reliquie improvvisate da portare a casa e venerare.
5. Cappella di Sant’Antonio da Padova
Nel 1230 Sant’Antonio da Padova visitò il luogo di ritiro francescano.
A commemorazione di questo evento fu eretta la Cappella di Sant’Antonio da Padova, riconoscibile dalla nicchia sulla parete di fondo contenente una statuetta del Santo.
Se siete devoti, sappiate che, come deciso nel 1794, vi basterà recitare in questa cappella un Padre Nostro e una Ave Maria per ricevere 100 giorni di indulgenza.
6. Cappella della Maddalena
La Cappella della Maddalena poggia le basi sul luogo dove sorgeva la prima capanna di Francesco e dove il Santo di Assisi fu testimone di un’apparizione del Cristo.
In seguito all’apparizione, Francesco si rivolse a Frate Leone dicendo: “Lava questa pietra prima con acqua, quindi con vino, olio e latte e in ultimo con balsamo […] perché Gesù Cristo si è seduto su di essa“.
La pietra, purificata da Frate Leone, venne inglobata nell’altare nel 1719 ed è oggi protetta da una lastra di vetro.
7. Sasso Spicco
Dal piazzale situato all’esterno del Corridoio delle Stimmate si apre un passaggio impervio che scende nella gola sottostante al Santuario della Verna.
Qui, camminando tra le strette fenditure nella roccia, si raggiunge il cosiddetto Sasso Spicco.
Si tratta di un masso di grandi dimensioni, incastrato fra le pareti di roccia della gola e sospeso a poca distanza dal fondo.
San Francesco usava raccogliersi in preghiera proprio sotto questo sasso.
8. Precipizio
Seguendo le indicazioni, troverete l’accesso al Precipizio dove si narra che il Diavolo tentò di far cadere Francesco.
Il percorso, a strapiombo sul costone della montagna, è particolarmente indicato per apprezzare dall’alto le bellezze della sottostante Valle del Casentino.
9. Bosco di San Francesco
Un bosco di faggi secolari e di abeti cinge il Santuario della Verna.
All’interno del bosco si snodano dei suggestivi sentieri sui quali potrete ripercorrere i passi dei frati francescani e del Santo di Assisi ed ammirare uno scenario naturale davvero incantevole.
Santuario della Verna: i miracoli di San Francesco
Durante uno dei suoi consueti ritiri, nell’Estate del 1224, il Santo di Assisi si sottopose a un digiuno penitenziale di 40 giorni per purificarsi in vista della Festa di San Michele. Questa fu l’ultima ascesa del Santo di Assisi, stanco e malato, al Monte della Verna.
Il prodigio delle sacre stimmate venne preannunciato da altri eventi miracolosi.
Il primo si manifestò quando un contadino, nell’accompagnare Francesco nella sua salita verso il Monte della Verna, gli rivelò di avere molta sete. Francesco, volendo alleviare il disagio del devoto contadino, fece sgorgare l’acqua da una roccia in un luogo prima del tutto asciutto.
Anche gli animali, storicamente associati a Francesco, vollero rendere omaggio alla sua santità. Si narra che, salendo al Monte della Verna, San Francesco, ammalato e debilitato da anni di pellegrinaggi e durissime penitenze, venne accolto e rallegrato da uno stormo di gioiosi uccelli.
Se deciderete di raggiungere il Santuario della Verna a piedi, così come facevano un tempo i pellegrini, troverete sul vostro cammino la Cappella degli Uccelli, edificata nel 1602 proprio nei pressi del Cerro monumentale ove gli uccelli si appollaiarono festanti per accogliere il Santo. Il Cerro non è, purtroppo, più visibile perché divelto da un violento evento temporalesco.
L’evento culminante dell’ultimo ritiro di Francesco sul Monte della Verna del 1224 fu il miracolo delle sacre stimmate. Francesco fu il primo Santo a ricevere in dono questa immensa testimonianza dell’amore divino.
Desideroso di partecipare anima e corpo alla Passione di Cristo, si prostrò davanti al Signore supplicandolo di aiutarlo. Dio gli apparve in una visione mistica sotto forma di serafino crocifisso e impresse sul corpo già sofferente di Francesco i sigilli della Passione di Cristo.
“…nel crudo sasso intra Tevero e Arno
da Cristo prese l’ultimo sigillo,
che le sue membra due anni portarno.”
(Dante, Paradiso, Canto XI)
Il miracolo delle stimmate avvenne proprio sul Monte della Verna ed oggi è ricordato dalla Cappella delle Stimmate.
Dopo la visita a LaVerna – e tempo permettendo – vale la pena fare un salto a Caprese Michelangelo (che dista solo 13 km.). E’ un bel borghetto, luogo di nascità di ………. indovina! Ci sono un paio di trattorie, e il museo della casa di Michelangelo di visitare.
Grazie mille del suggerimento! Sempre molto utile 😉