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Firenze insolita: itinerario alternativo tra i luoghi più strani e misteriosi del capoluogo toscano

Firenze insolita: itinerario alternativo tra i luoghi più strani e misteriosi del capoluogo toscano

Oggi abbandoniamo gli itinerari tradizionali e facciamo una passeggiata alla scoperta di 9 cose insolite e misteriose da vedere Firenze.

Se è la vostra prima volta nel capoluogo toscano, vi consiglio di seguire questo itinerario di 1 giorno a Firenze, per vedere tutto (o quasi) in breve tempo.

Dopo aver visitato il centro storico di Firenze e visto dal vivo le sue meraviglie più conosciute, è arrivato il momento di aprofondire la vostra conoscenza della città e di arricchire il vostro itinerario a Firenze con qualche luogo insolito e alternativo.

1. Il ritratto scolpito da Michelangelo sulla facciata di Palazzo Vecchio

Piazza della Signoria è una delle tappe imperdibili per i turisti che stanno visitando Firenze. Eppure solo in pochi notano un ritratto abbozzato sulla facciata di Palazzo Vecchio da, udite udite, Michelangelo Buonarroti.

Per vedere il volto scolpito dal grande Michelangelo su una parete anonima e nascosta, cercate il gruppo scultoreo di Ercole e Caco, posto di fronte all’ingresso di Palazzo Vecchio, e osservate con calma il muro alle sue spalle.

Noterete un volto abbozzato, di profilo, che sarebbe stato realizzato dal Buonarroti, forse per un condannato alla gogna, forse per un passante troppo insistente e desideroso di essere ritratto dal Maestro.

Firenze insolita: itinerario alternativo tra i luoghi più strani e misteriosi del capoluogo toscano
Il ritratto nascosto Di Michelangelo Buonarroti (Firenze)

2. Le api impossibili da contare sul Monumento di Ferdinando I

Sul Monumento equestre di Ferdinando I de’ Medici in Piazza Santissima Annunziata a Firenze non tutti noteranno a prima vista lo sciame di api scolpito nel bronzo, sul piedistallo, in maniera magistrale.

Se si presta un po’ di attenzione, però, noterete che la disposizione concentrica del gruppo di insetti, con l’ape regina al centro, rende particolarmente difficile la messa a fuoco.

Una leggenda cittadina narra che sia impossibile contare il numero esatto di api presenti sulla scultura in bronzo e che, se qualcuno ci riuscirà senza indicarle o toccarle, ma solo guardandole, sarà baciato da una grande fortuna.

3. La finestra sempre aperta di Palazzo Budini-Gattai

A Firenze c’è una finestra che rimane sempre aperta e la spiegazione di questa decisione la troviamo in un’antica leggenda popolare.

Il Palazzo Budini-Gattai (ex Palazzo Grifoni) ospitò una coppia di neosposi molto innamorati: una bellissima fanciulla aveva sposato un giovane rampante della potente famiglia Grifoni e i due erano andati a vivere proprio nel palazzo in questione. Purtroppo il ragazzo venne chiamato alle armi e dovette andare in guerra mentre, tra le mura del palazzo, affacciata alla finestra, la sua amata lo attendeva.

L’attesa si protrasse per anni ma il cavaliere non fece mai ritorno a casa.

La devota e innamorata moglie, fino al giorno della sua morte, aspettò il marito affacciata alla finestra dalla quale per l’ultima volta lo aveva visto e salutato.

Portato via il corpo dell’anziana defunta, uno dei parenti provò a chiudere la finestra della sua stanza ma le pareti iniziano a tremare, il mobilio a traballare, gli oggetti a cadere a terra, le luci a spegnersi ed accendersi come impazzite. I presenti, terrorizzati, riaprirono immediatamente la finestra, che da allora rimane sempre aperta.

4. L’autoritratto di Benvenuto Cellini nascosto nella statua di Perseo

Tra le sculture più celebri esposte sotto alla Loggia dei Lanzi spicca il Perseo di Benvenuto Cellini. Realizzata alla metà del Cinquecento, la scultura bronzea costò al Cellini tanta fatica, durante gli anni di duro lavoro che servirono per realizzarla.

La scultura rappresenta il mito di Perseo, glorioso eroe greco, che, grazie allo scudo donatogli da Atena uccise Medusa, l’unica mortale delle tre Gorgoni.

La leggenda vuole, però, che il gruppo scultoreo nasconda un’opera nell’opera.

Guardata da dietro, infatti, la scultura rivelerebbe la presenza di un secondo ritratto: tra la nuca e il retro dell’elmo di Perseo, per un effetto ottico, si vedrebbe il volto di un uomo, in molti ritenuto un autoritratto nascosto di Benvenuto Cellini.

Una sorta di firma posta sull’opera che costò all’artista tanta fatica, ma di cui fu enormemente orgoglioso.

5. La Fontana del Porcellino sotto la Loggia del Mercato Nuovo

Tutti lo chiamano “porcellino” ma in realtà di tratta della statua in bronzo di un giovane cinghiale realizzata da Pietro Tacca nel Seicento.

Anche se l’originale è conservato a Palazzo Pitti, la copia ospitata dalla Loggia del Mercato Nuovo ha conquistato un suo personale spazio nel cuore del Fiorentini perché sarebbe un portafortuna.

Esprimete un desiderio e ponete una monetina nella bocca del “porcellino”: se la moneta, cadendo, finisce nella grata posta al di sotto della statua, il desiderio diventerà realtà; in caso contrario, il desiderio non si realizzerà.

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La Fontana del Porcellino (Firenze)

6. La Pietra dello Scandalo sotto la Loggia del Mercato Nuovo

Sotto la Loggia del Mercato Nuovo c’è un’altra tappa del nostro itinerario tra i luoghi più strani e curiosi di Firenze. Sul pavimento, proprio al centro del loggiato, si trova la cosiddetta Pietra dello Scandalo (o “Pietra dell’acculata”).

Questo è il punto esatto dove venivano puniti pubblicamente i debitori insolventi all’epoca del Rinascimento.

I condannati venivano incatenati, gli venivano calate le braghe e venivano ripetutamente sbattuti con le natiche sulla pietra come punizione. Da questa pratica deriverebbe anche il modo di dire “essere con il culo a terra”, ad indicare chi si trova in un periodo sfortunato o chi è caduto in disgrazia.

7. Il toro di Santa Maria del Fiore

Tra i decori esterni della Basilica di Santa Maria del Fiore, a Firenze, prestando un po’ di attenzione potrete scorgere la testa di un bovino scolpita nella parte alta della fiancata sinistra dell’edificio religioso.

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Il toro della Basilica di Santa Maria del Fiore (Firenze)

Le leggende legate a questa testa di bovino sono almeno due.

La prima vi attribuisce il significato di omaggio a tutti gli animali da traino utilizzati come ausilio per la costruzione della basilica.

La seconda leggenda popolare riguardo al significato del toro di Santa Maria del Fiore è più “colorita”. Un mastro carpentiere impegnato nei lavori di edificazione della basilica avrebbe intessuto una relazione clandestina con la moglie del fornaio che aveva la sua bottega vicino alla chiesa in costruzione.

Scoperto il tradimento, il fornaio denunciò i due amanti al Tribunale Ecclesiastico, ponendo fine alla relazione. Seppur punito dalla legge, il mastro carpentiere non rinunciò ad una piccola rivincita e scolpì un toro di fronte alla bottega del fornaio in modo che ogni giorno della sua vita l’uomo, guardandola, si ricordasse di essere “cornuto”.

8. L’antica farmacia di Santa Maria Novella

Aperta dai frati domenicani all’inizio del Duecento, l’Officina Profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella a Firenze è la farmacia più antica non solo della città ma di tutta l’Europa.

Situata al civico 16 di Via della Scala, questa erboristeria, profumeria, spezieria e farmacia, opera da quasi quattro secoli senza aver mai chiuso i battenti.

Entrate all’interno di questo piccolo “gioiello” fiorentino per essere proiettati in un remoto passato fatto di bilancini, mortai, antichi termometri, pregiati vasi da farmacia, essenze, spezie e rimedi curativi più o meno verosimili.

9. La street-art di Clet

Torniamo ai giorni nostri, dimentichiamoci delle opere rinascimentali e dei monumenti antichi di Firenze per andare alla ricerca dei lavori di un artista contemporaneo particolarmente attivo tra le strade e i vicoli del capoluogo toscano.

Mai sentito parlare di Clet?

La sua street-art si è fatta notare per originalità, sarcasmo ed intelligenza. Passeggiando per Firenze, guardatevi intorno e prestate particolare attenzione ai segnali stradali: è lì che troverete le più belle, divertenti e brillanti opere di Clet!

Firenze insolita: itinerario alternativo tra i luoghi più strani e misteriosi del capoluogo toscano
I cartelli stradali di Clet (Firenze)
Firenze insolita: itinerario alternativo tra i luoghi più strani e misteriosi del capoluogo toscano
I cartelli stradali di Clet (Firenze)
Firenze insolita: itinerario alternativo tra i luoghi più strani e misteriosi del capoluogo toscano
I cartelli stradali di Clet (Firenze)

Qui chiudiamo il nostro itinerario alternativo tra i luoghi più strani e le cose più curiose da vedere a Firenze. Avete altri consigli?

Written by Lucia D'Addezio

Viaggiatrice seriale, fotografa per passione e scrittrice compulsiva. Le cose che non mancano mai nella sua borsa sono: un fornito beauty case, la sua fedele macchina fotografica, carta e penna.

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