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Itinerario per visitare Ischia in 3 giorni

Itinerario di 3 giorni a Ischia

Itinerario per visitare Ischia in 3 giorni: cosa fare e vedere, spiagge più belle, cosa e dove mangiare e altri consigli utili.

Sono reduce da 3 giorni a Ischia fantastici e questo itinerario (serrato, vi avviso prima che decidiate di intraprenderlo) ne è la sintesi.

Ischia in 3 giorni? Si può fare, certo, ma io mi sono un po’ pentita di non essere rimasta di più perché l’isola partenopea è splendida e c’è tanto da fare e vedere. Diciamo che ho cercato di ottimizzare il tempo a mia disposizione, pochissimo e assolutamente insufficiente per esplorare Ischia a fondo. Se potete, restate per qualche giorno in più!

L’itinerario comprende le attrazioni turistiche più famose di Ischia, qualche “chicca” scovata lungo il cammino e altri consigli di viaggio sparsi. I nostri spostamenti sono stati principalmente a piedi e in auto (abbiamo affittato una Seicento “da battaglia” dato che le strade di Ischia sono strette, impervie e labirintiche). Abbiamo anche fatto un paio di giri sui caratteristici micro-taxi ischitani: non abbiamo saputo resistere!

Itinerario di 3 giorni a Ischia
Micro-taxi (Ischia)

Piccola divagazione sui taxi di Ischia: come in tutte le località turistiche sono costosi e spesso i tassisti non accendono neanche il tassametro; i taxi non sono adatti a spostamenti numerosi tra un paesino e l’altro per più giorni di seguito (meglio affittare direttamente una macchina sull’isola) ma il giro in micro-taxi è un’esperienza divertente, da provare almeno una volta.

Dove dormire a Ischia?

Noi abbiamo pernottato presso l’Hotel Villa D’Orta di Casamicciola Terme scegliendo l’opzione camera + colazione, in modo da poter mangiare dove volevamo durante i nostri giri turistici.

Itinerario di 3 giorni a Ischia
Hotel Villa D’Orta (Ischia)
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Colazione con vista mare all’Hotel Villa D’Orta (Ischia)

Proprio tramite i gentilissimi ragazzi dell’hotel (voto: 10) abbiamo affittato l’auto che ci ha accompagnato nel nostro viaggio on the road sull’isola di Ischia. La Seicento ci è stata consegnata direttamente in hotel dal simpatico Danilo che, scusandosi scherzosamente per aver fatto un po’ di ritardo la mattina della consegna dell’auto (“Scusate ma non mi sono svegliato stamattina!”), si è fatto perdonare dandoci un preziosissimo consiglio di viaggio, di cui vi dirò più avanti.

Costo per l’affitto dell’auto: 30 Euro al giorno per 3 giorni. 

Itinerario completo: 3 giorni a Ischia

Procediamo con l’itinerario di 3 giorni ad Ischia? Ecco tutte le tappe in sintesi.

Giorno 1

1. Casamicciola Terme
2. Lacco Ameno e il “Fungo”
3. Baia di San Montano

Giorno 2

1. Baia di Sorgeto
2. Borgo di Sant’Angelo
3. Forio d’Ischia e Chiesa del Soccorso

Giorno 3

1. Ischia Ponte
2. Castello Aragonese
3. Campagnano
4. Ischia Porto

L’arrivo a Casamicciola Terme (Ischia) nel tardo pomeriggio con l’aliscafo delle 16:20 partito dal Molo Beverello di Napoli ci ha permesso di guadagnare un giorno.

La sera del “Giorno 0”, dopo la sistemazione in albergo, abbiamo fatto un rilassato giro in micro-taxi tra Casamicciola e Lacco Ameno.

Costo del giro in micro-taxi: 10 Euro.

Itinerario di 3 giorni a Ischia
Un giro in micro-taxi a Ischia: che spasso!

Giorno 1

1. Casamicciola Terme

Il nostro hotel si trovava a Casamicciola quindi il nostro itinerario non poteva che iniziare da qui. Il paesino, come tutti gli altri borghi di Ischia, è piccolo e visitabile comodamente a piedi.

Famosa per le sue terme, Casamicciola è una cittadina graziosa, affacciata sul mare, colorata e luminosa, dal fascino tipico dei paesini ischitani.

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Il porto di Casamicciola Terme (Ischia)
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Nicchia votiva a Casamicciola Terme (Ischia)

Il porto di Casamicciola (secondo porto per importanza di Ischia) è raggiungibile con gli aliscafi in partenza dal Molo Beverello di Napoli o con i traghetti in partenza dal porto Calata di Massa di Napoli. Io ho acquistato il biglietto online dell’aliscafo SNAV da questo sito.

Costo dell’aliscafo Napoli-Casamicciola A/R: 36,20 Euro.

2. Lacco Ameno e il “Fungo”

A breve distanza da Casamicciola Terme (circa 2 chilometri) si trova un altro borgo molto suggestivo da visitare, Lacco Ameno. Seguendo il lungomare da Casamicciola si può giungere a Lacco Ameno anche a piedi in una ventina di minuti ma noi abbiamo optato per la macchina, dato che volevamo ottimizzare il tempo a disposizione.

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I colori di Lacco Ameno (Ischia)

Anche Lacco Ameno è nota per la presenza di benefiche acque termali. Le sorgenti termali di Lacco Ameno sono quelle con il più alto coefficiente di radioattività di tutta Ischia. Le sorgenti sono state battezzate “fonti di Santa Restituta”, patrona della cittadina e di Ischia. A Lacco Ameno c’è anche una chiesa dedicata alla Santa, la bella Basilica di Santa Restituta.

Il simbolo di Lacco Ameno è il cosiddetto “Fungo”, uno scoglio di tufo verde alto 10 metri dalla caratteristica forma a fungo, appunto. Il “Fungo” di Lacco Ameno è composto da materiale vulcanico finito in mare in seguito ad una eruzione del Monte Epomeo e successivamente raffreddatosi. Non potrete non notarlo spuntare fuori dalle onde poco distante dal lungomare di Lacco Ameno.

Per pranzo abbiamo scelto un piccolo ristorante sul lungomare di Lacco Ameno, la “Cantina del Mare“. Il locale carino e accogliente (noi abbiamo scelto uno dei tavoli all’aperto data la bella giornata) e il personale gentile e disponibile (ci hanno anche dato la ricetta del delizioso primo che ci hanno servito). Consigliato sicuramente se cercate un posto dove mangiare a Lacco Ameno!

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La “Cantina del Mare” a Lacco Ameno (Ischia)
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Pranzo vegetariano alla “Cantina del Mare” a Lacco Ameno (Ischia)

3. Baia di San Montano

Dopo qualche altro giro in città abbiamo deciso di cercare una spiaggetta tranquilla e fare un tuffo nelle acque limpidissime del mare ischitano. Io non amo crogiolarmi al sole per ore ed ore, e alle giornate in spiaggia preferisco di gran lunga l’andar per borghi e le escursioni. Il mare della Baia di San Montano, però, era troppo invitante per resistere alla tentazione di una nuotata.

A forma di mezzaluna, circondata da alti scogli e da una lussureggiante vegetazione, la Baia di San Montano presenta una spiaggia di finissima sabbia chiara. L’acqua è cristallina, di un colore che passa dal verde chiaro al turchese a seconda della profondità del fondale e delle condizioni della luce. I fondali sono bassi anche a 100 metri dalla riva e si può nuotare in un piccolo paradiso naturale.

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Baia di San Montano (Ischia)

La leggenda narra che proprio in questa insenatura sia sbarcata Santa Restituta, la patrona dell’isola, arrivata dall’Africa guidata da un angelo. Quando la Santa appoggiò il piede sulla sabbia, si racconta che, per miracolo, la baia si riempì di gigli bianchi, i “gigli di Santa Restituta”.

La Baia di San Montano è vicinissima al centro di Lacco Ameno. Noi l’abbiamo raggiunta in auto seguendo le indicazioni apposite (cartelli turistici marroni). C’è un comodo parcheggio vicino alla discesa verso la baia e il mare. Ci si può arrivare, però, anche in autobus (linee 1, 2, CD e CS).

La serata si è conclusa a Lacco Ameno dove, dopo un giro tra i negozietti della zona turistica, abbiamo deciso di cenare. La scelta è caduta sul Ristorante “La Sirenella”: abbiamo mangiato una buonissima pizza (la “vera pizza napoletana” di cui il ristorante fa un vanto) con mozzarella di bufala e verdure di stagione grigliate.

Giorno 2

1. Baia di Sorgeto

Per il nostro secondo giorno ad Ischia abbiamo deciso di concederci una mattinata di relax alle terme libere della Baia di Sorgeto.

La Baia di Sorgeto è un’insenatura naturale situata in località Panza, nel comune di Forio d’Ischia. Presso Sorgeto (come suggerisce il nome della località) sgorgano dal sottosuolo delle acque termali ad una temperatura tra i 20°C e i 90°C. Le acque termali si mescolano all’acqua marina, alimentando delle vasche all’aperto dove si può fare il bagno liberamente.

Per approfondire Dove si trovano e come raggiungere le terme libere della Baia di Sorgeto a Ischia

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La Baia di Sorgeto dall’alto (Ischia)
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Bagno nelle vasche termali all’aperto della Baia di Sorgeto (Ischia)
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Bagno nelle vasche termali all’aperto della Baia di Sorgeto (Ischia)

Le terme libere di Sorgeto sono imperdibili: la bellezza della baia è sorprendente, le acque ipertermali creano una benefica miscela con l’acqua di mare, l’andirivieni delle onde produce un idromassaggio naturale rilassante e salutare.

Vicino alle vasche termali viene anche raccolto un particolare fango dotato di eccezionali proprietà curative. Per chi fosse interessato all’acquisto, il fango termale di Sorgeto viene venduto nella baia da un simpatico “pirata”.

Costo del fango termale di Sorgeto: 5 Euro il vasetto piccolo, 10 Euro il vasetto grande.

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I “fanghi” della Baia di Sorgeto (Ischia)

La Baia di Sorgeto può essere raggiunta via mare con i taxi-boat, via terra in taxi, in autobus (linee 1, CD, CS e 23) o in auto. Noi abbiamo raggiunto Panza (Forio) in auto e da qui abbiamo seguito le indicazioni per “Baia di Sorgeto”. Si segue la strada asfaltata (in discesa e molto ripida) fino ai due parcheggi disponibili a ridosso della discesa pedonale verso la Baia di Sorgeto.

Costo dei parcheggi a Sorgeto: i parcheggi hanno una tariffa forfettaria giornaliera: uno di 3 Euro al giorno e l’altro di 4 Euro al giorno.

2. Borgo di Sant’Angelo

Dopo una mattinata alle terme libere di Sorgeto abbiamo deciso di visitare il borgo di Sant’Angelo, poco lontano.

Sant’Angelo d’Ischia è un piccolo borgo di pescatori: le abitazioni sono adagiate, in parte, sul clivo che scende verso la costa e, in parte, su un isolotto collegato all’isola di Ischia da un istmo lungo e stretto di 119 metri. La penisoletta è detta “Torre di Sant’Angelo” perché un tempo ospitava un monastero e una torretta di avvistamento.

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Sant’Angelo è uno dei borghi più belli dell’isola (Ischia)
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Sant’Angelo (Ischia)

La zona è ricca, come molte località dell’isola di Ischia, di sorgenti termali.

Percorrendo la stradina pedonale tra il borgo di Sant’Angelo e la famosa Spiaggia dei Maronti in 10 minuti si possono raggiungere le cosiddette “Fumarole”. La sabbia diventa bollente a causa dell’energia termica prodotta dal sottosuolo: la sabbia calda viene utilizzata per numerosi trattamenti, anche fai-da-te, e la gente del posto non di rado sfrutta il calore della sabbia delle “Fumarole” (fino a 100°C) per cucinare cibi al cartoccio da consumare rigorosamente in riva al mare, in compagnia di amici e parenti.

Per approfondire Guida alle spiagge più belle di Ischia

3. Forio d’Ischia e Chiesa del Soccorso

Tornando verso Casamicciola dal borgo di Sant’Angelo, al calar del sole, abbiamo fatto un’ultima sosta a Forio d’Ischia, dove non volevamo perderci lo spettacolo della Chiesa del Soccorso al tramonto.

Una chiesetta bianca intitolata a Santa Maria della Neve si staglia, a picco sul mare, sul Promontorio del Soccorso.

L’architettura della chiesetta è particolarissima e condensa numerosi stili (moresco, greco, bizantino, mediterraneo). Una scalinata ricoperta di preziose maioliche del Settecento con Santi e scene della Passione precede l’ingresso alla chiesa. L’edificio su tre lati ha un affaccio diretto sul mare (che panorama!) mentre nella parte anteriore è collegata ad un ampio piazzale dove gli abitanti di Forio e i turisti amano trascorrere qualche ora all’aria aperta, a chiacchierare, giocare a pallone o fare una passeggiata.

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La Chiesa del Soccorso a Forio (Ischia)
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Piazzale della Chiesa del Soccorso a Forio (Ischia)

Dalla terrazza della Chiesa del Soccorso, in presenza di particolari condizioni atmosferiche, è possibile assistere al fenomeno noto come “raggio verde”. Al tramonto, quando il sole sta per scomparire sotto l’orizzonte, appare un sottile raggio luminoso verde-azzurro visibile solo per pochi istanti.

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Street-art (Ischia)
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Veduta dalla Chiesa del Soccorso di Forio (Ischia)

Giorno 3

1. Ischia Ponte

Il terzo e ultimo giorno ad Ischia, prima di riprendere l’aliscafo e tornare alla vita di tutti i giorni, abbiamo raggiunto Ischia Ponte con l’obiettivo di visitare uno dei simboli di Ischia, il Castello Aragonese, ma non prima di aver fatto una passeggiata nel centro del paesino, tra i più caratteristici dell’isola campana.

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Sapori di Ischia

2. Castello Aragonese

Il Castello Aragonese sorge su un isolotto venuto a crearsi al largo dell’attuale Ischia Ponte a seguito di una eruzione vulcanica. Una bolla di magma è stata scaraventata in mare dalla potenza del vulcano e qui si è solidificata, trasformandosi in una piccola isola di circa 56.000 metri quadrati.

Anche se l’edificazione di un primo castello sull’isola risale al 474 a.C., è agli Aragonesi che dobbiamo la struttura attuale, come suggerisce il nome di “Castello Aragonese”. Attorno al 1441, Alfonso V d’Aragona, partendo dall’edificio preesistente, operò delle importanti ristrutturazioni ispirandosi al Maschio Angioino di Napoli. La fortezza ha una pianta di forma quadrangolare ed è protetta da imponenti mura corredate di quattro torri di avvistamento.

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Il Castello Aragonese (Ischia)

Alla fine del XVI secolo il castello era nella sua epoca di massimo splendore: accoglieva, oltre al vescovo e al principe con la sua guarnigione, quasi duemila famiglie e comprendeva un fiorente convento di Clarisse, un’abbazia di monaci basiliani di Grecia, 12 chiese e una cattedrale.

All’interno del Castello Aragonese c’è anche uno snack-bar, dove mangiare qualcosa se la fame inizia a farsi sentire o dove fare un aperitivo al tramonto guardando il mare. La veduta dall’alto del castello è di impareggiabile bellezza.

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Ischia Ponte vista dal Castello Aragonese (Ischia)
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Veduta panoramica dal Castello Aragonese (Ischia)
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Gabbiani (Ischia)
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Ischia Ponte vista dal Castello Aragonese (Ischia)

Il Castello Aragonese è collegato da un ponticello lungo e stretto ad Ischia Ponte ed è visitabile. Per esplorarne tutti gli ambienti servono un paio di ore quindi recatevi presso le biglietterie in un orario che vi permetta di non dover fare le cose di fretta. L’ultimo ingresso consentito è alle ore 18:00.

Costo biglietto di ingresso al Castello Aragonese: 10 Euro per gli adulti, 6 Euro per i ragazzi tra i 10 e i 14 anni, gratis per i bambini tra 0 e 9 anni.

3. Campagnano

E qui veniamo al prezioso consiglio di Danilo (il ragazzo che ci ha affittato l’auto) che ci ha fatto scoprire un luogo meraviglioso come Campagnano. L’abbiamo messo sul navigatore come destinazione, fidandoci, ed è stata un’ottima idea.

Salendo verso il borghetto di Campagnano, infatti, si gode di una delle più belle vedute panoramiche di tutta Ischia. Un vero spettacolo!

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Campagnano (Ischia)

4. Ischia Porto

Il nostro itinerario di 3 giorni ad Ischia si è concluso con una passeggiata ad Ischia Porto, tra negozietti di souvenir, vicoli caratteristici e ristorantini affacciati sul mare.

Itinerario di 3 giorni a Ischia
Ischia porto (Ischia)
Itinerario di 3 giorni a Ischia
Ischia porto (Ischia)

Con un po’ di rimpianto per aver visitato Ischia in soli 3 giorni (decisamente troppo pochi!), abbiamo salutato l’isola con la promessa di ritornarci l’anno prossimo.


PER APPROFONDIRE:

Quali sono le spiagge più belle di Ischia?

Come raggiungere Ischia dal porto di Napoli: traghetti, aliscafi, parcheggi e navette

Dove dormire a Ischia? Hotel Villa d’Orta a Casamicciola: mare, vedute panoramiche e comfort

Ischia: come raggiungere le terme libere della Baia di Sorgeto

I borghi più belli da vedere sull’isola di Ischia

Itinerario di 3 giorni a Ischia
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6 Comments

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  1. Ciao Lucia,
    il post su Ischia è veramente interessante e descritto bene, ergo lo terrò in seria considerazione per un soggiorno a Ischia che mi sono promessa e ripromessa di fare. Ischia, non tanto lontano da casa eppure…ora che sono invece lontana, mi hai fatto nascere il desiderio di andare! Ciao. Melina

  2. Tempo permettendo…….da non perdere il giardino subtropicale “La Mortella” a Forio. Creato da Sir William and Lady Walton dagli anni ’60 in poi, La Mortella è considerato uno dei più bei giardini privati in Italia. Aperto da Aprile a Ottobre.
    Peter.

  3. Ciao,puoi consigliarmi una sistemazione a Forio con piscina termale, vorrei andarci nel weekend del 2 giugno con la mia famiglia e con mio padre. Grazie ,leggo spesso i tuoi consigli.

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