Borghi dipinti più belli da vedere in Italia: ecco quali sono i paesi dei murales e i borghi dipinti italiani più famosi e pittoreschi, mete ideali per una gita fuori porta tra storia, architettura, fotografia e street art.
L’Italia è il Paese che custodisce nei suoi confini il maggior numero in assoluto di siti dichiarati dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità e, più in generale, è uno tra i Paesi del mondo più importanti sotto il profilo artistico, culturale e monumentale.
L’Italia ospita alcuni dei musei più famosi del globo, numerosi grandi capolavori della storia dell’arte si trovano proprio in Italia e le città d’arte italiane sono tra le più amate e visitate del mondo. Senza contare che la lunga e complessa storia del nostro Paese ha lasciato praticamente in ogni regione d’Italia monumenti, siti archeologici e opere architettoniche di inestimabile valore.
Quando viaggiamo non dobbiamo, però, compiere l’errore di focalizzare la nostra attenzione solo sulle mete turistiche italiane più note e pubblicizzate, dimenticandoci di visitare paesini più remoti e senza dubbio meno battuti dal turismo di massa, ma che nascondono delle sorprese. Un esempio sono i borghi dipinti più belli d’Italia, quei paesini, cioè, che hanno scelto di fondere passato e presente, antico e moderno, tradizione e innovazione, scegliendo l’arte come spinta propulsiva per il turismo.
Mai sentito parlare dei borghi dipinti o di borghi dei murales? in Italia ci sono diversi borghetti che, nel corso del tempo, sono stati trasformati in gallerie d’arte en plein air grazie alla realizzazione di murales, opere di street art, installazioni d’arte urbana e itinerari artistici tra abitazioni, vicoli e piazzette dei centri storici.
Se volete organizzare una gita fuori porta insolita, trascorrendo qualche ora lontano dal caos e dal traffico, vi suggerisco di visitare uno dei borghi dipinti più belli d’Italia. Ecco quali sono e dove si trovano.
1. Aielli (Abruzzo)
Tra i borghi dipinti più belli da vedere in Italia non posso che menzionare immediatamente il mio preferito in assoluto (e non lo dico solo perché, essendo Abruzzese, sono di parte). Aielli, in provincia dell’Aquila, è uno dei borghi dei murales che più ha attirato, negli ultimi anni, le attenzioni dei media nonché uno dei più postati sui social network.
Ma come ha fatto un remoto paesino montano della Marsica a diventare un fenomeno virale? Quella di Aielli è una straordinaria storia di rinascita, di riscoperta e di rilancio turistico. Il “Borgo universo” d’Abruzzo è stato decorato con decine di murales artistici a firma di grandi nomi della street art internazionale, e oggi il centro storico del paese si presenta come una galleria d’arte a cielo aperto.
L’evento Borgo Universo, che si tiene ogni anno ad Aielli in Estate, è un festival culturale che combina street art, musica e astronomia. Durante il Festival vengono organizzati i Tour dei murales, con aneddoti e curiosità sulle opere d’arte e sugli artisti che le hanno realizzate.
Nel resto dell’anno potete scoprire i murales in autonomia, perdendovi tra i vicoletti suggestivi di Aielli e divertendovi a trovarli tutti. Tra i murales più iconici di Aielli spiccano quelli di Okuda San Miguel, Ericailcane, Alleg, Millo e Luca Zamoc.
Per approfondire Aielli: cosa fare e vedere nel borgo abruzzese dei murales |
2. Diamante (Calabria)
Diamante è un piccolo comune della provincia di Cosenza. Probabilmente non lo avrete mai sentito nominare ed è davvero un peccato! Diamante è, infatti, uno dei borghi dipinti più belli d’Italia e se amate i viaggi alternativi e la fotografia vi consiglio di inserirlo immediatamente nella lista delle cose da vedere in Calabria.
L’idea di riempire i muri di questo paese calabrese con degli affreschi venne a Nani Razzetti, artista milanese che si era innamorato di Diamante e sognava di renderlo un posto ancor più magico. Dopo di lui, pittori italiani e internazionali hanno contribuito a realizzare in paese più di 150 opere, prolungando la vita dell’Operazione murales, ideata da Razzetti nel 1982, fino ai giorni nostri.
3. Valloria (Liguria)
In Liguria, in provincia di Imperia, c’è un borgo dipinto che vi permetterà di passeggiare nell’arte e immergervi in una dimensione quasi fiabesca. Ogni anno a Valloria pittori di fama internazionale, ma anche artisti emergenti e semplici appassionati, si ritrovano per dare sfogo alla creatività e realizzare nuove opere di arte urbana.
Il risultato è una cittadina invasa dal colore, dove vicoli, stradine e piazzette raccontano storie di vita vera mentre le porte narrano favole e storie fantastiche. Non a caso Valloria è noto come il “borgo delle porte dipinte“. Le opere d’arte che decorano il centro storico, infatti, sono state tutte realizzate sulle porte delle case, delle stalle, dei magazzini e persino delle cantine.
Se amate la street art e non siete indifferenti al fascino tipico dei borghi dell’entroterra ligure, Valloria è la meta perfetta per una gita fuori porta in Liguria diversa dal solito.
4. Dozza (Emilia-Romagna)
Dozza è un borgo in provincia di Bologna che, ne sono certa, vi sorprenderà. Se state per visitare l’Emilia-Romagna e avete voglia di vedere un luogo insolito, ricordatevi di fermarvi in questo borgo di origine medievale, trasformato in museo a cielo aperto grazie alla realizzazione di bellissime opere di arte urbana.
Sparsi nel centro storico di Dozza ci sono più di 100 murales e ogni 2 anni il numero aumenta, con l’aggiunta di nuovi capolavori.
Il paesino emiliano ospita ogni 2 anni, negli anni dispari, la Biennale del Muro dipinto. In occasione della manifestazione, vengono invitati a Dozza artisti da tutto il mondo con l’unica richiesta di esprimere il loro talento sui muri del borgo. A ciò si aggiunge la rara bellezza del centro storico medievale di Dozza, uno dei Borghi più belli d’Italia.
5. Stornara (Puglia)
Per quelli che oggi conosciamo come “borghi dipinti” o “borghi dei murales” la street art ha rappresentato il mezzo per la riappropriazione artistica degli spazi urbani e dei quartieri in decadenza. Ma l’arte di strada ha anche un altro vantaggio, favorire, cioè, la riaffermazione di una dignità e di una identità dei luoghi abbandonati e dei centri storici sviliti dall’incuria e dal degrado.
Non di rado l’arte pubblica riesce a trasportare piccoli paesini sconosciuti ai più in una nuova dimensione: da luoghi destinati a un lento e inesorabile spopolamento a mete turistiche di enorme attrattiva.
Stornara, borgo in provincia di Foggia, è uno di questi luoghi. Qui si tiene ogni anno “Stramurales“, un festival dedicato all’arte di strada, con la direzione artistica del fotografo e grafico Lino Lombardi. La scelta di invitare annualmente a Stornara street artist provenienti da tutto il mondo e di mettere a loro disposizione i grigi e scrostati muri delle vecchie abitazioni del centro storico ha cambiato le sorti di un paesino di meno di 6000 abitanti.
A Stornara, con una passeggiata di un paio di ore, è oggi possibile ammirare le opere dei più grandi nomi del muralismo internazionale, come Leticia Mandragora, Zabou, Ericailcane, Bastardilla, Alaniz, Toni Espinar, Dimitris Taxis e molti altri. Una così pregevole e ampia “collezione” di opere di street art, tutte nella stessa città, è un vero unicum in Italia.
Stornara nel tempo è diventato una pinacoteca all’aperto di street art e uno dei borghi con murales più belli da vedere in Italia. Il Comune di Stornara sta provvedendo all’illuminazione tutti i murales in modo che le opere siano fruibili anche dopo il tramonto.
6. Grottaglie (Puglia)
Spostiamoci in Puglia, in un luogo che farà la gioia dei più piccoli ma che riempirà il cuore di emozioni anche agli adulti nostalgici degli anni ’80 e ’90.
I muri di Grottaglie, in provincia di Taranto, ospitano i personaggi più amati della nostra infanzia: ci sono l’Uomo Tigre e Candy Candy, Lupin III e l’inseparabile Zenigata, Holly e Benji, e, ancora, Goku, Heidi, i Flinstons, Spank, Creamy e molti altri.
Proprio a Grottaglie l’artista Paolo Carriere, stanco di vedere attorno a sé degrado e grigiume, un giorno ha deciso di realizzare una serie di murales ispirandosi alle icone della sua gioventù, che gli ricordavano una vita spensierata, gioiosa e leggera. L’artista ha così dato vita a un mondo dai colori pop, abitato dai personaggi degli anime e dei cartoni animati più conosciuti.
Camminando per le vie della città avrete l’occasione di passeggiare accanto Pollon, Lupin III, Sailor Moon e Lamù, tornando bambini per qualche ora e, perché no, magari scattandovi una foto ricordo con il vostro personaggio dei cartoni preferito.
Ma non è finita qui perché Grottaglie vi riserverà delle altre sorprese a tema street art. In occasione delle cinque edizioni del FAME Festival (2008-2012), infatti, la cittadina ha visto i suoi muri ancora una volta impiegati come “tele” da alcuni street artist internazionali, alcuni all’epoca sconosciuti ma oggi molto quotati, tra i quali spiccano Blu, Momo, Ericailcane, Vhils e Conor Harrington.
Il FAME Festival di Grottaglie è stato chiuso all’apice del suo successo dal suo ideatore Angelo Milano. Un evento germogliato spontaneamente in contrapposizione allo snobismo artistico e caratterizzato da un genuino spirito anarchico stava rischiando di diventare un fenomeno commerciale. La (tutt’altro che velatamente) ripudiata “festivalizzazione” che l’evento stava subendo rischiava di spazzare via la vera essenza del Festival perciò venne decisa la sua chiusura. Se siete interessati ad approfondire la storia del FAME Festival di Grottaglie, questa è stata raccontata nel docufilm FAME (2017) di Giacomo Abbruzzese e Angelo Milano.
7. Vernante (Piemonte)
A proposito di borghi dei murales e paesi dipinti da vedere in Italia non posso non citarne uno davvero grazioso in Piemonte, particolarmente adatto a una gita fuori porta in famiglia. Sto parlando di Vernante, in provincia di Cuneo, ribattezzato il “paese di Pinocchio“.
Chi non conosce la fiaba di Pinocchio? In questo paesino del Piemonte si è deciso di omaggiare l’opera di Carlo Collodi dipingendo sui muri del paese le avventure dell’amatissimo burattino di legno che diventa un bambino vero. Più di 150 illustrazioni murali raccontano la storia di Pinocchio e vi basterà passeggiare per i vicoletti di Vernante per prendere parte alla fiaba di Collodi insieme ai tanti personaggi che l’hanno resa famosa nel mondo.
Ma perché proprio Pinocchio? Semplice. A Vernante lo storico illustratore di Pinocchio, Attilio Mussino, ha trascorso i suoi ultimi anni di vita. Carlet e Meo, due artisti locali, hanno così deciso di omaggiarlo realizzando una serie di murales ispirati alla favola di Pinocchio sui muri delle case del borgo.
8. Sant’Angelo di Roccalvecce (Lazio)
Cercate un’idea per una gita fuori porta nel Centro Italia? A breve distanza da Viterbo sorge uno dei borghi dipinti più fiabeschi d’Italia.
Sant’Angelo di Roccalvecce è un piccolo borgo nel Lazio che stava per essere dimenticato dal mondo eppure, grazie alla fantasia e alla tenacia dei suoi abitanti, è diventato una vera opera d’arte a cielo aperto.
Qui diversi artisti hanno realizzato variopinte opere d’arte urbana ispirate alle favole più conosciute e amate dai bambini (ma anche dai grandi, ammettiamolo!).
Il murales più fotografato è senza dubbio quello di Alice nel Paese delle Meraviglie ma nei dipinti sui muri delle case compaiono molti altri personaggi delle favole come la Bella addormentata nel bosco, Peter Pan, Hansel e Gretel, Cappuccetto Rosso, la Bella e la Bestia, Cenerentola, il Gatto con gli stivali e Mowgli.
9. Arcumeggia (Lombardia)
Arcumeggia, in provincia di Varese, è uno dei borghi dipinti più belli da vedere in Lombardia. Ebbene sì, non è l’unico. Ce ne sono anche altri: Claino con Osteno, Parlasco, Caglio, Cadorago, Cadero, Gravellona Lomellina, Guidizzolo e Calcio.
Arcumeggia, paesino semi-sconosciuto nascosto tra le montagne della Lombardia, è uno dei primi borghi dipinti d’Italia. Qui si decise di mettere a disposizione di alcuni artisti i muri del borgo già nel lontano 1957, anno in cui venne istituita la “Casa del Pittore” proprio per ospitare gli artisti e facilitarli nel loro lavoro di decorazione del borgo.
Numerosi sono gli artisti che, nel corso degli anni, hanno accolto la sfida di realizzare una loro opera sui muri di Arcumeggia, ad esempio Ferruccio Ferrazzi, Giuseppe Montanari, Aldo Carpi, Sante Monachesi, Luigi Montanarini, Ernesto Treccani e Eugenio Tomolo. Arcumeggia è anche il paese natale dello scultore Giuseppe Vittorio Cerini, del quale sono conservate alcune opere presso la Casa Museo e nel cimitero locale.
10. Orgosolo (Sardegna)
Anche la Sardegna ha il suo borgo dipinto: si chiama Orgosolo, è in provincia di Nuoro ed è conosciuto per i suoi splendidi murales, usati non di rado come arma di protesta sociale, come tramite per la rivendicazione politica o come mezzo di espressione privo di filtri e censure.
A creare il primo di una lunga serie di murales fu Dioniso, un collettivo riconducibile ad un gruppo di anarchici. Era il 1969. Qualche anno dopo, un’insegnante e i suoi alunni della scuola media ne realizzarono altri per celebrare la fine del Nazifascismo. Da quegli anni difficili fino ai giorni d’oggi, i vicoli di Orgosolo sono stati riempiti di innumerevoli storie, vite, tradizioni e personaggi. Una passeggiata nelle vie di questo paese sardo vi porterà a scoprire le tradizioni e la vita del paese attraverso i dipinti realizzati sui muri.
Tra i murales più significativi presenti in paese vi è quello che rappresenta la Rivoluzione di Pratobello, un episodio fondamentale nella storia di Orgosolo perché i pastori lottarono per evitare che venisse costruita una base militare sui loro campi. Altri murales imperdibili sono l’opera dedicata all’emancipazione femminile, il murales di Fabrizio de André e l’attualissimo “Siamo tutti clandestini”, che rielabora La zattera della Medusa di Théodore Géricault in chiave moderna.
11. Usseaux (Piemonte)
Torniamo in Piemonte per scoprire un altro borgo dipinto di rara bellezza, Usseaux, in Alta Val Chisone, in provincia di Torino. Lo avevo già menzionato tra i luoghi assolutamente da vedere in Piemonte, trattandosi di un paesino pittoresco, con casette in pietra, vicoli acciottolati e atmosfere fiabesche.
Il paese vi accoglierà con labirintiche viuzze lastricate e con una profusione di fiori che adornano balconi e davanzali. Poi ci sono loro… i circa 40 murales che si possono ammirare camminando nel centro storico e aventi come soggetto la vita contadina, il mondo della natura, gli animali e i personaggi delle favole.
12. Campomarino (Molise)
Di Campomarino, in provincia di Campobasso, avevo già parlato in occasione del mio viaggio a Termoli. Situato a breve distanza dalla graziosa cittadina costiera molisana, Campomarino è famoso per le sue spiagge, tra le più belle del Molise, ma anche e soprattutto per il suo centro storico decisamente particolare.
Numerose abitazioni di Campomarino, infatti, sono state utilizzate come “tele” per la realizzazione di murales che provano a far conoscere ai visitatori la storia e le tradizioni del popolo arbëreshë.
E’ stata l’artista Liliana Corfiati, nata a Campomarino e legata alla comunità arbëreshë, a trasformare con i suoi pennelli il borgo molisano in un museo a cielo aperto della cultura degli Albanesi d’Italia.
Per approfondire Campomarino, il borgo arbëreshë dei murales in Molise |
13. Cacciano (Marche)
Cacciano, una piccola frazione di Fabriano, in provincia di Ancona, è noto ai più per essere il “borgo dei murales artistici“.
Come accade in molti altri borghi dipinti, le facciate e i muri esterni delle abitazioni di Cacciano sono stati utilizzati come enormi “tele” per la realizzazione di meravigliosi dipinti murali, alcuni dei quali davvero spettacolari.
Il murales più famoso di Cacciano è il ritratto di Zia Ita (“La Vergara”), opera dell’artista Federico Zenobi, che vanta una dimensione considerevole: ben 7 metri di altezza e 5 metri di larghezza. Altri murales di Cacciano ritraggono animali e scene naturali, spaccati di vita quotidiana o contadina, ma anche nature morte e immagini metaforiche.
Una gita fuori porta per vedere i murales di Cacciano può essere facilmente arricchita con una visita alle Grotte di Frasassi o alla cittadina di Fabriano. Se siete appassionati di borghi dipinti, a circa 30 minuti in auto da Cacciano potete visitarne anche un altro, Braccano, in provincia di Macerata.
14. Stigliano (Basilicata)
Stigliano, in provincia di Matera, è un paesino che è stato salvato dall’arte.
A rischio spopolamento, il borgo lucano ha trovato nuova linfa vitale nella street art. Sono state realizzate numerose opere d’arte urbana nel centro storico ed è stata organizzata una rassegna culturale annuale dedicata alla cosiddetta “Arte pubblica”, l’AppARTEngo Festival.
Grazie al suo nuovo status di borgo dipinto e alle straordinarie opere d’arte firmate da street artist di fama internazionale, Stigliano è diventato una frequentata meta turistica, attirando ogni anno centinaia di visitatori e conquistando l’attenzione dei media nazionali.
15. Cibiana di Cadore (Veneto)
L’idea risale al 1980 e da allora ad oggi, ogni anno il paesino di Cibiana di Cadore, in provincia di Belluno, arricchisce la sua esposizione permanente di opere d’arte murali di nuovi elementi.
La caratteristica che distingue i murales di Cibiana di Cadore da quelli di altri borghi dipinti è la loro natura di opere indissolubilmente legate al patrimonio culturale e sociale del paesino veneto che le ospita.
Le case del borgo vecchio di Cibiana di Cadore fungono da enormi quadri, sapientemente organizzati in un percorso espositivo urbano che va alla scoperta di una straordinaria collezione di opere d’arte pubblica. Se volete arricchire il vostro itinerario in zona, ricordate che a breve distanza da Cibiana di Cadore si trovano sia la cittadina di Cortina d’Ampezzo che il Museo nelle Nuvole (o Messner Mountain Museum Dolomites) ideato da Reinhold Messner.
16. Favara (Sicilia)
La volontà di far fiorire la bellezza dove regnava il degrado e il desiderio di superare il dolore collettivo di un lutto (la morte di due bambine nel crollo di un’abitazione fatiscente) sono state le due scintille che hanno portato alla nascita di Farm Cultural Park.
Favara, una cittadina in provincia di Agrigento, ha visto le sue sorti cambiare grazie a una piccola rivoluzione artistico-culturale partita dal basso che ha combattuto (e ancora oggi combatte) contro la diffusa condizione di degrado urbano e contro l’annichilimento sociale a cui i residenti erano costretti dalle circostanze.
I Sette Cortili, “cuore” della Favara storica, sono stati “fecondati” dall’arte e dalla creatività e, grazie alla street art, l’intero quartiere ha vissuto una rapida riqualificazione, diventando un fervente polo culturale, un luogo di aggregazione sociale e una nota meta turistica di prossimità.
Numerosi artisti italiani e stranieri hanno lasciato segni del loro passaggio a Favara e tra i murales più amati dai visitatori vanno segnalati il gigantesco elefante nato dalla fantasia dello street artist ROA, l’installazione di 120 metri quadrati in gres porcellanato policromo creata da Alberonero e la parete dipinta da Sten&Lex in squisito stile astratto.
Cosa vedere nei dintorni di Favara? Dopo la visita al Farm Cultural Park di Favara potete aggiungere al vostro itinerario il centro storico di Agrigento e la Valle dei Templi.
17. Mugnano (Umbria)
A una mezz’oretta in auto da Perugia e a breve distanza dai pittoreschi borghi del Lago Trasimeno potete visitare uno dei borghi dipinti più belli d’Italia, cioè Mugnano, il “paese dei muri dipinti”.
Prendete un tipico borgo medievale umbro con casette a mattoncini e vicoli labirintici e aggiungete decine di opere d’arte murali realizzate da artisti di tutto il mondo: ecco, questo è Mugnano.
Negli anni ’80 il pittore Benito Biselli ha un’idea che cambierà la storia di Mugnano, salvando il borgo dallo spopolamento e dall’oblio. Perché non utilizzare i muri delle case come base per la creazione di opere d’arte pubblica?
Nel corso degli anni numerosi artisti sono arrivati a Mugnano, hanno preso in mano i pennelli e hanno riempito di colori, storie, personaggi e messaggi creativi i muri delle vecchie case del centro storico di Mugnano. Camminare lungo il percorso dei muri dipinti di Mugnano è un’esperienza assolutamente da vivere in Umbria!
Per approfondire Visitare Mugnano: il borgo dei muri dipinti in Umbria |
18. Civitacampomarano (Molise)
La fotografia di uno dei murales di Civitacampomarano, in provincia di Campobasso, è diventata virale e probabilmente vi sarà capitato di vederla almeno una volta online.
Un muro bianco, ruvido, grezzo, su cui campeggia una grande scritta nera e rossa che incarna l’essenza più intima di Civitacampomarano: “Il Molise non esiste resiste“.
Questa non è la storia di un borgo fantasma rinato dalle sue ceneri grazie alla street art ma di un borgo dal carattere forte, stoico, granitico, che non ha accettato di soccombere e ha deciso di resistere.
Grazie all’intuizione e alla tenacia dell’artista di strada Alice Pasquini, a Civitacampomarano è nato il CVTà Street Fest, un festival dedicato alla street art, e l’intero borgo è stato riempito di opere d’arte urbana en plein air che hanno dato una nuova spinta propulsiva al turismo locale.
Spero che questo elenco dei borghi dipinti più belli da vedere in Italia vi sia stato d’ispirazione per organizzare una gita fuori porta alla scoperta di una meta diversa dal solito. Alcuni di questi paesini custodiscono sui loro muri dei veri capolavori della street art, che vi invito ad andare a vedere non appena vi sarà possibile.
La street art ha il vantaggio di rendere l’arte fruibile a tutti, di ispirare gli astanti e di comunicare messaggi profondi in maniera creativa, solo apparentemente leggera e scanzonata.
Allo stesso tempo la street art è anche un mezzo per riappropriarsi degli spazi urbani, di riqualificare quartieri periferici e borghi abbandonati, di offrire una seconda vita a luoghi ingiustamente etichettati come degradati, scomparsi dalle mappe turistiche nell’inesorabile scorrere del tempo e dimenticati dal mondo.
Il numero dei paesi in cui gli artisti si possono esprimere attraverso la street art è in continuo aumento e ciò ha portato anche grandi nomi dell’arte di strada a dare il proprio contributo a progetti legati al filone dei borghi dipinti.
Le buone ragioni per inserire i borghi dipinti italiani tra le vostre prossime destinazioni di viaggio sono tante. Conoscete o avete visitato altri borghi dei murales? Segnalatemeli in un commento e li inserirò volentieri in questo elenco.
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