Itinerario completo per visitare Matera in 3 giorni senza perdere nulla. Dal Sasso Caveoso ci spostiamo nel Sasso Barisano e nel Parco delle chiese rupestri.
ITINERARIO DI 3 GIORNI A MATERA
Giorno 1: Visita guidata nel Sasso Caveoso Giorno 2: Sasso Barisano e Civita Giorno 3: Parco della Murgia materana Attenzione. Prima di proseguire con la lettura, ricordati di leggere il resoconto del Giorno 1 del mio itinerario di 3 giorni a Matera, incentrato sulla visita alla Sasso Caveoso. In questo post procediamo nell’esplorazione della città lucana, visitando prima il Sasso Barisano e la Civita, poi il Parco delle chiese rupestri del Materano. |
Il nostro itinerario alla scoperta di Matera, iniziato con la visita guidata al Sasso Caveoso , prosegue con altre due giornate di visita intense.
A Matera si cammina tanto e non è un caso se in centro ci sono dei negozi di calzature ginniche che invitano i turisti ad acquistare delle scarpe comode per esplorare i Sassi. Il secondo giorno a Matera ci ha portato nei meandri del Sasso Barisano, fin sulla Civita. Ma andiamo per ordine.
Giorno 2
Sasso Barisano e Civita
L’itinerario del secondo giorno a Matera è iniziato in bellezza con una rilassata colazione con vista sui Sassi di Matera presso il bar Il Quarto Storto.
Dopo aver fatto il pieno di energie con cappuccino e cornetto, ci siamo diretti in un altro rione di Matera, per iniziare la nostra visita al Sasso Barisano.
Da Via Bruno Buozzi raggiungiamo Via Madonna delle Virtù e, costeggiando la Gravina di Matera, raggiungiamo la nostra meta, il fascinoso Rione Sasso Barisano.
Il nome di questo quartiere, più “nuovo” rispetto al Sasso Caveoso, lo dobbiamo alla presenza della famiglia nobiliare dei Varisius. Le abitazioni del Sasso Barisano, simili in molti tratti a quelle presenti del Caveoso, sono state sì realizzate scavando la roccia calcarenitica del promontorio su cui appoggiano, con la successiva aggiunta di materiali di scarto dello scavo, ma presentano una sostanziale differenza: gli edifici sono molto più evoluti a livello architettonico, in particolar modo nelle facciate.
Mentre nel Sasso Caveoso vivevano fasce di popolazione indigenti, nel Sasso Barisano è ancora riscontrabile la cosiddetta “piramide sociale” semplicemente osservando gli edifici: nella parte alta, attorno e ai piedi della Civita, dimoravano le famiglie gentilizie più abbienti e, a scendere, si trovavano le case delle famiglie più povere.
Cose da vedere nel Sasso Barisano:
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Dal Sasso Barisano saliamo verso la Civita, nucleo originario della città (dal latino civitas, cioè “città”), dominata dalla Cattedrale del XIII secolo in stile romanico pugliese. Protetta da antiche mura di cinta e dal burrone della Gravina, fu per secoli una vera e propria roccaforte.
Una visita alla Cattedrale di Matera è dovuta. E’ anche molto piacevole passeggiare senza meta per i vicoletti che salgono e scendono lungo la rupe della Civita, fermandosi, di tanto in tanto, ad ammirare il panorama sui Sassi.
Cose da vedere nella Civita di Matera:
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In pochi minuti a piedi, dalla Civita scendiamo verso il corso principale di Matera.
Dove mangiare a Matera?
Per il pranzo abbiamo deciso di fermarci in un ristorantino che nei giorni precedenti avevamo scovato su Internet, Fior di Cucuzza (Via Rocco Scotellaro, 1). Specializzato in cucina vegetariana e vegana, Fior di Cucuzza offre la possibilità di sperimentare a tavola, assaggiando i migliori piatti della tradizione locale rivisitati in versione “veg”.
Il locale è piccolo ma accogliente, ci si sente a casa. I consigli e le proposte del proprietario, Danilo, vi aiuteranno ad orientarvi tra i piatti presenti nel menu. Chiacchierando con Danilo avrete anche un “assaggio” dell’accoglienza e della simpatia lucana.
Noto con il nome di “Piano“, il moderno centro storico di Matera è luogo d’incontro e di socializzazione, nonchè il fulcro della vita cittadina. Dalla fine del Seicento ad oggi, nel quartiere Piano sono stati costruiti edifici nei più disparati stili architettonici.
Il più antico edificio del quartiere Piano è Palazzo Lanfranchi, di fine Seicento. Da vedere ci sono anche la Chiesa del Purgatorio, in stile tardo-barocco, la Chiesa di San Giovanni Battista e la Chiesa di San Francesco d’Assisi.
Cose da vedere nel quartiere Piano:
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Dove mangiare a Matera?
Per la cena abbiamo optato per uno spuntino veloce. In una rosticceria del centro di Matera abbiamo comprato delle Pucce, delle pizzette tipiche con innumerevoli varianti di ripieno. Abbiamo potuto personalizzare le nostre Pucce e farcirle a piacere: davvero gustose! Ideali per una cena veloce, senza troppe pretese.
Per approfondire Cosa mangiare in Basilicata? I piatti tipici lucani da provare |
Giorno 3
Parco della Murgia materana
Guardando la Gravina da uno dei punti panoramici presenti nel centro storico di Matera, non si potranno non notare le numerose grotte che costellano il promontorio roccioso di rimpetto alla città.
Affascinanti vestigia di un’antichissima civiltà rupestre, le grotte del Parco della Murgia materana (o Parco archeologico storico-naturale delle chiese rupestri del Materano) risultano abitate sin dal Paleolitico.
Questo sito è particolarmente interessante dal punto di vista storico e archeologico perchè rappresenta il paesaggio originario dell’area in cui, successivamente, è sorta la città di Matera: un promontorio di roccia tenera (calcarenite e non tufo, come erroneamente molti credono), caratterizzato dalla presenza di grotte naturali, nei secoli modificate dall’uomo insieme al territorio circostante per accogliere abitazioni e rifugi per gli animali.
Nell’Alto Medioevo, con lo stabilirsi in zona di comunità monastiche eremitiche provenienti dalla Cappadocia, prende avvio la costruzione di numerose chiese rupestri, ospitate nelle grotte a ridosso della Gravina. Le chiese rupestri individuate all’interno del cosiddetto Parco della Murgia materana sono circa 150.
La similarità nella conformazione del territorio materano con quello cappadociano permise ai monaci di integrarsi perfettamente nell’area, entrando in contatto e assimilando le tradizioni millenarie di un’altra civiltà esperta nell’escavazione e nella lavorazione della roccia.
Per raggiungere il Parco archeologico storico-naturale delle chiese rupestri del Materano (che consiglio di visitare assolutamente) ci sono due possibilità.
Raggiungere il Parco delle chiese rupestri di Matera a piedi
Un ponticello pedonale collega i Sassi al Parco della Murgia materana. Dalla piazza di Porta Postergola, nei Rioni Sassi, si dirama una scalinata che scende verso la Gravina. Da qui si prosegue a piedi e, superato il ponticello, si raggiunge il sentiero che attraversa una parte davvero suggestiva del Parco delle chiese rupestri.
Raggiungere il Parco delle chiese rupestri di Matera in auto
Per raggiungere il parco archeologico con l’automobile da Matera bisogna seguire la SS7 Via Appia in direzione Laterza. Ci sono due accessi all’area:
- superato il bivio per Santeramo, bisogna proseguire in direzione Taranto e, a 30 metri circa, svoltare a destra seguendo le indicazioni per “Chiesa Madonna delle Vergini” e “Belvedere Chiese Rupestri, Centro Visite Area Camper”;
- in alternativa, a circa 2 chilometri dal primo accesso, proseguendo sulla SS7 Via Appia in direzione Taranto, basta girare a destra seguendo i cartelli che indicano “Chiese Rupestri”.
Per la visita al Parco della Murgia materana raccomando scarpe comode e pranzo al sacco. E’ la location ideale per un pic-nic all’aria aperta con veduta panoramica mozzafiato su Matera.
Il nostro itinerario di 3 giorni a Matera termina qui. Purtroppo il tempo a disposizione era poco e non ci ha permesso di visitare i dintorni, dove avevamo individuato numerose ed interessanti cose da fare e da vedere.
Matera, questo non è un addio, è sicuramente un arrivederci!
Stai per visitare la “città dei Sassi”? Leggi anche gli altri articoli dedicati a Matera e alla Basilicata. Itinerario di 3 giorni a Matera – Giorno 1 Le case-grotta di Matera: cosa sono e come visitarle |
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