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Sentiero dell’olivo da Castagnola a Gandria: passeggiata facile sul Lago di Lugano

Il Sentiero dell’olivo è una facile passeggiata panoramica che segue un suggestivo tratto di sponda del Lago di Lugano, collegando Castagnola a Gandria.

Costeggiando le rive del Ceresio, il Sentiero dell’olivo si snoda tra dolci colline dove sono ancora visibili le tracce di antichi oliveti. Numerose piante di olivo più giovani sono state recentemente piantate sui terrazzamenti della zona, storicamente adibita a questo tipo di coltivazione.

Il sentiero è stato inaugurato nel 2002 ed è, secondo me, una delle passeggiate da non perdere sul Lago di Lugano, se non altro per la cornice naturale fiabesca. Gli affacci sul Lago di Lugano sono a dir poco spettacolari!

Il Sentiero dell’olivo è il percorso più bello per raggiungere Gandria, uno dei borghi più belli del Canton Ticino insieme a Morcote e Ascona.


Il Sentiero dell’olivo è di facile percorrenza?

Sì. Si tratta di una passeggiata facile, ideale per una gita fuori porta o un trekking semplice sul Lago di Lugano. Il Sentiero dell’olivo può essere percorso in entrambi i sensi, sia da Castagnola verso Gandria che da Gandria verso Castagnola, ed è di facile percorrenza e adatto a tutti (incluse famiglie con bambini e persone poco allenate).

Dove inizia il Sentiero dell’olivo?

Per chi parte da Castagnola: l’accesso al Sentiero dell’olivo si trova alla fine di Via Cortivo.

Per chi parte da Gandria: l’accesso al Sentiero dell’olivo si trova nei pressi del parcheggio sulla Strada Cantonale, proprio sopra il paese.

Quanto dura la passeggiata sul Sentiero dell’olivo?

La lunghezza del sentiero è di poco più di 3 chilometri, con pochissimo dislivello, e la durata della passeggiata da Castagnola a Gandria è di circa 1 ora (per la sola andata, da raddoppiare con l’aggiunta del ritorno).

Se siete stanchi alla fine del sentiero, potete tornare al punto di partenza con l’autobus. Chi parte da Castagnola può tornare a Lugano con la linea di autopostali Porlezza-Lugano (la fermata si trova nei pressi del Ristorante Gandria) mentre chi parte da Gandria può sfruttare la linea di autopostali Lugano-Porlezza (la fermata si trova nei pressi dell’ufficio postale di Castagnola).

Entrambe le località, Castagnola e Gandria, possono essere raggiunte via lago grazie ai battelli di linea della Società Navigazione del Lago di Lugano.

Dove parcheggiare vicino al Sentiero dell’olivo?

Noi abbiamo imboccato il sentiero a Castagnola, lasciando l’auto in un parcheggio in strada (a pagamento) nella parte alta di Via Cortivo. Se volete, potete scendere in auto lungo Via Cortivo e avvicinarvi all’imbocco del sentiero: in zona, sempre in strada, ci sono diversi posteggi a pagamento. Ricordatevi di portare con voi dei Franchi in moneta per pagare il parcheggio!

Anche a Gandria, in corrispondenza dell’accesso al Sentiero dell’olivo, troverete diversi posteggi.


Sentiero dell’olivo: dettagli escursione

Partenza: da Castagnola con arrivo a Gandria o da Gandria con arrivo a Castagnola
Lunghezza: circa 7 chilometri (andata e ritorno)
Dislivello: circa 50 metri
Durata: circa 2 ore (andata e ritorno)
Cani: sì, al guinzaglio
Biciclette e passeggini: solo in alcuni tratti ma, in linea generale, non adatto
Abbigliamento consigliato: vestiti comodi, scarpe sportive o da trekking

1. Parco di Villa Heleneum

Se la vostra passeggiata inizierà da Castagnola, proprio come abbiamo fatto noi, prima di avviarvi lungo il Sentiero dell’olivo vero e proprio non rinunciate a fare una brevissima deviazione nel Parco di Villa Heleneum.

Lungo Via Cortivo (sulla destra, mentre scendete verso il lago) noterete senza difficoltà un cancelletto con delle indicazioni per il “Museo delle Culture”, ospitato all’interno della neoclassica Villa Heleneum.

Entrate senza indugio nel Parco di Villa Heleneum, un piccolo eden botanico sulle rive del Lago di Lugano.

Se avete visitato in passato la Reggia di Versailles e i suoi giardini, guardando Villa Heleneum potrebbero tornarvi in mente i vostri viaggi parigini: se la villa vi ricorda qualcosa di già visto, vuol dire che avete un’ottima memoria! Villa Heleneum è stata, infatti, realizzata “copiando” fedelmente il Petit Trianon del Castello di Versailles.

La proprietaria della tenuta, Hélène Bieber, fece costruire la sua villa con affaccio sul Ceresio tra il 1930 e il 1934 con l’intento di trasformarla in un polo culturale e in un importante salotto mondano della Lugano bene. Originaria di Francoforte ma residente a Parigi, la ballerina d’avanspettacolo Hélène Bieber visse una vita fuori dagli schemi, riflesso della sua personalità eccentrica, brillante, cosmopolita e mondana.

Il giardino in stile Liberty di Villa Heleneum conserva ancora gli arredi originali degli anni ’30 e presenta una sinfonia di specie vegetali mediterranee, tropicali e subtropicali. Accanto agli alberi di arancio, limone e pompelmo troviamo piante di mandarino cinese, palme da dattero, Cycas, palme del Cile e del Giappone. E ancora cedri, eucalipti, cipressi, nespoli giapponesi, glicini, rose, camelie e agapanti.

Usciti dal Parco di Villa Heleneum, proseguite lungo Via Cortivo fino a raggiungere una piazzola con diversi parcheggi. Un piccolo arco segnala l’inizio del Sentiero dell’olivo.

Sentiero dell’olivo: passeggiata da Castagnola a Gandria con vista sul Lago di Lugano
Parco di Villa Heleneum, Castagnola (Lago di Lugano)

2. Castagnola

Passando sotto l’arco che inconfondibilmente indica il punto di partenza del Sentiero dell’olivo, è iniziata la nostra passeggiata sulle incantevoli sponde del Lago di Lugano in direzione Gandria.

Sentiero dell’olivo: passeggiata da Castagnola a Gandria con vista sul Lago di Lugano
Sentiero dell’olivo Castagnola-Gandria (Lago di Lugano)

Oltre a offrire la possibilità ai visitatori di regalarsi una gradevole passeggiata in riva al lago, magari fermandosi a pranzare in un ristorantino tipico di Gandria, il Sentiero dell’olivo è di fatto un percorso didattico attraverso la storia dell’olivicoltura in questa zona particolarmente florida del Ceresio.

La storia della coltivazione dell’olivo sulle sponde del Lago di Lugano e in Ticino viene ripercorsa grazie alle 18 tavole informative che guidano il visitatore lungo il Sentiero dell’olivo. Sul vostro cammino incontrerete anche diverse piante secolari di olivo e nuovi oliveti ripiantati allo scopo di tutelare lo storico paesaggio colturale delle colline tra Castagnola e Gandria.

Semplicemente passeggiando lungo il Sentiero dell’olivo potrete vedere diverse piante secolari, come l’olivo del Carlin (proprio sopra il pontile di Gandria). Tra gli oliveti più giovani vanno menzionati l’oliveto biologico in località Rozza e l’oliveto su terrazzamenti con muri a secco in località Nusera.

Giunti al Lido di San Domenico potete fare una deviazione dal sentiero principale per salire verso il Parco degli ulivi, una vasta area coltivata a olivo proprio alle pendici del Monte Brè dalla quale potrete ammirare il Lago di Lugano dall’alto.

Il Parco degli ulivi è caratterizzato da un microclima ideale all’olivicoltura: è esposto a sud ed è protetto dal vento, quindi anche nei mesi freddi gode di temperature miti che favoriscono il prosperare della vegetazione. Oltre agli olivi, qui crescono rigogliosi cipressi, mirti e piante di alloro. In Primavera le colline esplodono di colori grazie alle fioriture di numerose specie vegetali.

Sentiero dell’olivo: passeggiata da Castagnola a Gandria con vista sul Lago di Lugano
Sentiero dell’olivo Castagnola-Gandria (Lago di Lugano)

Il progetto del Sentiero dell’olivo nasce nell’ottica di far riscoprire la storica vocazione del territorio all’olivicoltura e di salvaguardare le specie di olivo locali più antiche.

La coltivazione prima dell’oleastro (olivo selvatico) e poi dell’olivo in Ticino e sulle sponde del Lago di Lugano è documentata sia da atti di vendita del VIII secolo che in alcuni documenti del XIV secolo. Ciò lascia ipotizzare una ampia diffusione della tradizione dell’olivicoltura, in particolar modo nell’area tra Castagnola e Gandria.

Gli inverni del 1494, del 1600 e del 1709 in Ticino furono rigidissimi e pochissime piante di olivo sopravvissero alle gelate, risultando nella quasi totale distruzione degli oliveti ticinesi. Ben presto prese piede la coltivazione del gelso, in sostituzione a quella dell’olivo, allo scopo di allevare il baco da seta.

Sopravvissero, però, alcune piante di olivo a Campione, Bissone, Maroggia, Gandria e Castagnola, oltre che sulle pendici del Monte San Salvatore e del Monte Arbostora.

Grazie al progetto del Sentiero dell’olivo, le piante più antiche di olivo individuate in zona e ritenute particolarmente interessanti, sono state propagate e conservate negli oliveti didattici, mantenendo viva l’eredità botanica di questi straordinari olivi plurisecolari.

Passeggiando tra rigogliosi oliveti e affacci mozzafiato del Lago di Lugano, giungiamo finalmente a Gandria.

Sentiero dell’olivo: passeggiata da Castagnola a Gandria con vista sul Lago di Lugano
Sentiero dell’olivo Castagnola-Gandria (Lago di Lugano)
Sentiero dell’olivo: passeggiata da Castagnola a Gandria con vista sul Lago di Lugano
Sentiero dell’olivo Castagnola-Gandria (Lago di Lugano)

3. Villaggio di Gandria

Gandria è un minuscolo villaggio di pescatori, tra i più suggestivi borghi lacustri di questa zona della Svizzera.

Affacciato sul Lago di Lugano, il borghetto di Gandria è caratterizzato da una romantica atmosfera di altri tempi. Un porticciolo che sembra uscito da una fiaba antica, scalette ripide e strettissimi vicoli che degradano verso il lago e pittoresche casette in pietra addossate le une alle altre in un abbraccio indissolubile che impedisce loro di precipitare nel lago sottostante. Tutto questo rende Gandria un paesino da cartolina, dove è piacevole passeggiare e perdersi, dimenticando per qualche ora i problemi della vita quotidiana.

Tutto a Gandria ha quell’agrodolce sapore di passato che regala a chi visita il villaggio la sensazione di trovarsi dentro una fotografia d’altri tempi, un po’ logora e sgualcita, ma intrisa di ricordi, emozioni e nostalgia.

Esplorando il villaggio, raggiungerete la chiesa parrocchiale di San Vigilio, un bell’edificio barocco innestato su una preesistente chiesa medievale. La facciata della chiesa è ottocentesca mentre gli stucchi e gli affreschi custoditi all’interno sono di epoca barocca. Oltre al centro storico e al pittoresco porticciolo, tra le cose da vedere a Gandria durante una passeggiata nel paesino vi segnalo il Museo delle dogane e cantine di Gandria, raggiungibile unicamente in barca via lago.

Sentiero dell’olivo: passeggiata da Castagnola a Gandria con vista sul Lago di Lugano
Gandria (Lago di Lugano)

Restando in tema di olivicoltura, giunti a Gandria ricordatevi di fare una breve sosta presso il negozio Arcovia, ospitato all’interno di un antico edificio appartenuto nel XVI secolo alla famiglia dei Verda de Olivetis (o de Olivis): sullo stemma del casato, ancora visibile, figurano due gigli e un olivo.

Nella cantina della Filanda di Gandria è stata rinvenuta un’antica mola in pietra a trazione animale ben conservata, reminiscenza della tradizionale olivicoltura della zona. La mola serviva per la frangitura delle olive per estrarne l’olio. La mola è oggi visibile presso il Municipio di Gandria.

Il villaggio di Gandria è circondato da un paesaggio naturale unico in Svizzera.

La conformazione geologica del territorio, con grande presenza di roccia calcarea, e le particolari condizioni climatiche, con esposizione a sud e temperature miti durante tutto l’anno, contribuiscono a rendere il comprensorio di Gandria un piccolo paradiso di biodiversità. L’ambiente naturale circostante è di eccezionale interesse faunistico e botanico, per la presenza di una straordinaria varietà di specie animali e vegetali, alcune delle quali rare.

Una ragione in più per lasciarsi “tentare” da questa gita sul Lago di Lugano: pronti a partire alla scoperta del Sentiero dell’olivo?


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