ITINERARIO DI 75 GIORNI TRA MESSICO E STATI UNITI. Un viaggio low-cost tra le città più belle del Messico e degli USA.
Sono da poco rientrato in Italia dopo un lungo viaggio di 75 giorni tra Messico e Stati Uniti. Un viaggio indimenticabile, di cui vi racconterò le tappe più significative e i momenti più emozionanti.
Tutto è cominciato dopo l’Università. Ebbene si, era il 27 Aprile 2017 ed avevo appena terminato il mio Corso di Laurea in Giurisprudenza. Già fremevo dalla voglia di partire!
Mancavano solo 18 giorni per vivere l’esperienza che tanto avevo desiderato e sognato: un lunghissimo viaggio di 75 giorni tra il Messico e gli Stati Uniti.
Poi, finalmente, il fatidico giorno arriva.
75 giorni in viaggio: la partenza
Il 15 maggio alle ore 19:00 sono partito da Napoli: mi aspettavano 19 ore di viaggio e 3 aerei da cambiare.
L’adrenalina era oltre i limiti immaginabili!
Destinazione: Guadalajara, Messico.
Guadalajara (Messico)
Arrivo a Guadalajara estenuato e letteralmente distrutto, ma con la voglia di spaccare il mondo.
Esco dalla porta degli arrivi e c’è Consuelito ad aspettarmi. Consuelito è la mia “seconda mamma”, una signora messicana fantastica che ha dovuto sopportare la mia presenza e pazzia quotidiana.
Si, perché per risparmiare, avevo deciso di avere dimora fissa in casa di Priscila, una mia cara amica messicana. Mi sentivo come una hostess in carriera con base fissa e avrei dovuto spostarmi con frequenza settimanale, perché i voli dal Messico agli Stati Uniti hanno un costo esiguo, viste le grandi distanze.
Guadalajara è una città stupenda, di circa 4 milioni di abitanti, piena di movida, cibo ottimo a prezzi contenuti, una cattedrale maestosa e un teatro dell’opera sempre affollatissimo, dove ho avuto l’opportunità di assistere allo spettacolo dell’accademia nazione di danza che ha messo in scena il Don Quijiotte.
A questo punto del viaggio, dopo aver visitato Guadalajara ho deciso di fare una gita “particolare”. Era appena iniziata la mia esperienza e avevo già programmato una pazzia. Quale città migliore per festeggiare in maniera indimenticabile la mia laurea?
Ma Fabulous Las Vegas, ovviamente!
Las Vegas e Lago Mead (Stati Uniti)
È il 21 maggio e Las Vegas mi aspetta.
Garrett, un mio amico con origine peruviane che vive a Miami, mi raggiunge dalla Florida nella “città delle follie”: il piano comprende 3 notti, 2 pool party e tanto divertimento.
Las Vegas non mi ha entusiasmato particolarmente, quello che mi ha colpito di più è stato il Lake Mead, il più grande lago artificiale degli Stati Uniti che, seppur è opera dell’uomo, offre un panorama davvero unico e suggestivo.
Los Cabos (Messico)
Dopo aver visitato Las Vegas e il Lago Mead, torno a Guadalajara e, dopo soli 4 giorni, riparto per un week-end di puro relax a Los Cabos in Bassa California (Messico). Ad attendermi trovo spiagge bianchissime, palme rigogliose e rinfrescanti drink.
Ho visitato l’Arco di Cabo San Luca che è una formazione rocciosa nel mare molto simile ai Faraglioni di Capri. Per un attimo ho pensato di essere lì.
Queretaro (Messico)
Ritornando verso Guadalajara decido all’improvviso di cambiare destinazione. Salgo su un autobus e mi dirigo a Queretaro, la città dal maestoso e grandissimo acquedotto.
A Queretaro vengo ospitato a casa di un amico. Qui la vita è tranquilla, il cibo ottimo (però più caro rispetto Guadalajara) e il centro storico ben tenuto.
San Miguel de Allende (Messico)
A pochi chilometri da Queretaro si trova San Miguel de Allende, nello stato di Guanajuato.
Soprannominato “el corazon de mexico”, San Miguel de Allende è un “pueblo magico” (“paese magico”, è così che il governo messicano denomina alcuni paesini per tutelarne architettura) con la bellissima Chiesa di San Miguel Arcangel che contrasta con il resto ma che offre uno spettacolo visivo senza eguali.
Considero San Miguel de Allende una tappa obbligataria per tutti i viaggiatori che intendono visitare il Messico. Qui sono stato ospitato a casa di un amico messicano che avevo conosciuto durante l’Erasmus in Spagna. Avere amici in diversi Paesi del mondo è un ottimo metodo per viaggiare senza spendere troppo e vedere i luoghi più belli, talvolta meno conosciuti dai turisti.
Guanajuato (Messico)
Si prosegue con Guanajuato, una stupenda città, famosa per i suoi tunnel sotterranei.
Qui ho programmato di soggiornare una notte e la sera decido di prendere parte alle “callejoneada”, una modalità particolare di visitare la ciudad: un gruppo di musicisti canta canzoni tipiche messicane ed accompagna ed aiuta ai viaggiatori a conoscere i luoghi più importanti della città, tra i quali spicca l’università, con una facciata spettacolare in marmo bianco.
Ritorno a Guadalajara e mi rilasso con Priscila e la sua fantastica famiglia.
New York (Stati Uniti)
È il 5 Giugno e sono in aeroporto in attesa di imbarcarmi sul volo per New York. Ho deciso di trascorrere 13 giorni nella “Grande Mela”, ospitato nella vicina Long Island in casa di una zia con origini italiane.
New York è immensa. Sotto ogni punto di vista.
Non sto qui a raccontare tutti i luoghi che ho visitato, siccome è una delle città più visitate al mondo, ma al contrario potrei stilare una guida dettagliata e una classifica dei migliori hamburger di Manhattan.
Philadelphia (Stati Uniti)
Il 17 Giugno saluto la zia e mi dirigo verso la stazione degli autobus di NY per partire verso Philadelphia o “Philly” per gli Americani. Sono circa 2 ore di tragitto.
A Philadelphia ho deciso di dormire solo una notte e ho scelto l’Apple Hostels of Philadelphia, un ostello abbastanza economico (dato che ero solo mi è sembrata la soluzione migliore e meno costosa).
Dopo aver lasciato i bagagli in ostello, decido di dirigermi verso la “Liberty Bell”, simbolo della Rivoluzione Americana. Mi dirigo verso la scalinata del Philadelphia Museum of Art, luogo conosciutissimo grazie alla celebre scena del film di Rocky Balboa. Scatto qualche foto e mi dirigo rapidamente verso la prossima meta.
Arrivo all’Eastern State Penitentiary, struttura dell’800, decadente, buia, inquietante, ma allo stesso tempo affascinante. Il carcere ha ospitato detenuti “illustri”, come Al Capone e Willie Sutton. Oggi è una nota meta turistica e ogni giorno richiama folle di curiosi: ha particolarmente attirato la mia attenzione la spettralità del luogo.
Oltre a poter visitare il carcere, potrete vedere la cella di Al Capone, arredata con oggetti e suppellettili di lusso, potrete vivere l’esperienza di farvi guidare da un audio tour della prigione narrato da Steve Buscemi.
La sera la città di Philadelphia è viva e movimentata, con tanti locali dove trascorrere qualche ora in compagnia. Decido di bere una birra con alcuni ragazzi tedeschi conosciuti in strada e dopo un po’ mi dirigo verso l’ostello.
Baltimore (Stati Uniti)
Il giorno successivo la sveglia suona alle 7:00. Alle 8:30 ho l’autobus verso Baltimore, che raggiungo in circa 2 ore di viaggio. Anche a Baltimore ho optato per un ostello, l’HI – Baltimore Hostel.
Arrivo in Maryland e fa un caldo da paura. Baltimore non ha molto da offrire, ma è carina ed è famosa per il sea-food. Il mare mi rilassa, si respira aria estiva. Un piccolo paradiso. La sera mangio un hamburger di pesce ottimo e torno a dormire in ostello, per riposarmi in vista delle prossime “avventure”.
Washington (Stati Uniti)
Il 19 Giugno mi dirigo verso Washington con autobus pagato 1 Dollaro (Megabus ti amo!). Il tragitto non è lunghissimo, in circa un’ora di viaggio giungo a destinazione. Anche Washington; ho deciso di dormire in un ostello e, dopo aver lasciato i bagagli al sicuro, mi appresto a visitare la città.
Mi ripropongo di avere un ritmo serrato: il tempo è poco e mi dirigo immediatamente alla Casa Bianca per scattare un selfie, poi al Washington Monument, e ancora al Campidoglio, al Lincoln Memorial e al Memoriale della Seconda Guerra Mondiale.
Neanche il tempo di riposarmi un po’ che è già sera. Mangio un club sandwich e ritorno in ostello.
Vado a dormire presto, perché il mattino successivo, dopo un’abbondante colazione in ostello, devo dirigermi in aeroporto per volare a Miami. A Washington ho dormito all’HI – Washington, DC Hostel.
Miami (Stati Uniti)
Tre ore di volo e mi ritrovo in Florida. Fuori dall’aeroporto c’è ad aspettarmi il fedele Garrett.
Starò in Florida 7 giorni.
Al mattino la sveglia suona presto per andare a Miami Beach. Il tempo di un bagno in mare, prendere un po’ di tintarella, bere qualche drink e arriva la sera. Che “fatica” la vita a Miami! Io e Garret rientriamo a casa, doccia rapida e subito siamo diretti al centro di Miami per una serata in discoteca. Se volete divertirvi a Miami andate nella Downtown, nel quartiere di Wynwood.
Key West e Key Largo (Stati Uniti)
Il giorno dopo decidiamo di partire per Key West, una città ed isola situata nel punto continentale più a Sud degli Usa. Mare caraibico, selvaggia movida e tanti locali. Restiamo qui solo una notte perché le cose da fare e vedere sono ancora tante.
Il giorno dopo siamo già diretti a Key Largo. Il mio amico ha la classica casa-vacanze al mare da immaginario televisivo americano, con la barca ormeggiata fuori, una jacuzzi e un tiki bar per rilassarsi e bere qualche drink. La sera il tramonto è incantevole.
Città del Messico e Tepozotlan (Messico)
Finiti i giorni in Florida ritorno in Messico, direzione Città del Messico, una metropoli da circa 9 milioni di abitati, con un aeroporto immenso. Sono ospite in casa di un’amica messicana, nel Nord della città.
Il giorno dopo raggiungiamo in auto le rovine di Teotihuacan, uno tra i siti archeologici Maya più grandi e visitati al mondo. All’interno ci sono due piramidi enormi, la Piramide del Sole e Piramide della Luna. All’esterno delle rovine la mia amica mi ha invitato ad un pranzo molto particolare: ho provato dei tacos con uova di formiche (los escamoles)… a dir la verità nulla di particolarmente entusiasmante.
Resto a Città del Messico una settimana, vedo tante cose e non posso che dire di essere rimasto affascinato da questa enorme e storica città messicana.
Il luogo che mi ha colpito di più è la Casa Azul, ossia il Museo di Frida Kahlo, un luogo affascinante, dove si respira aria di storia e cultura messicana di inizio ‘900.
Nella capitale messicana ho visitato anche la Basilica di Guadalupe, il centro storico, il Castello di Chapultepec, il Palazzo di Belle Arti, l’Angelo della Indipendenza.
Il 10 Luglio mi sono recato a Tepozotlan (“pueblo magico” a circa 50 minuti da Città del Messico), dove ho acquistato artigianato locale e mangiato degli ottimi tacos. Per chi non lo avesse ancora capito, adoro la cucina messicana e in particolar modo i tacos. Il mito del peperoncino è vero!
Città del Messico mi ha entusiasmato particolarmente per la sua vastità, per la vita notturna e per gli ottimi tacos al pastor (il mio piatto messicano preferito).
Sayulita (Messico)
Torno a Guadalajara e riparto con la mia famiglia messicana per Sayulita, “pueblo magico” nello Stato di Nayarit.
Il paesino è letteralmente magico, somiglia ad un set cinematografico di un film hipster. La spiaggia è meno bella ma è stracolma di persone. A Sayulita si respira un clima di rilassatezza e tranquillità. La cittadina messicana è un luogo frequentato da tantissimi americani e da tanti sportivi appassionati di surf.
Dopo 5 giorni si ritorna a Guadalajara.
Sono triste, il tempo a disposizione è quasi terminato, devo cominciare a preparare le valigie perché tra 7 giorni si torna in Italia.
La fine del viaggio
Non ci credo! È già finito tutto.
Sembra siano trascorsi solo pochi giorni e invece ne sono passati 75.
Arriva il 27 Luglio ed è il momento dei saluti, che sono strazianti. C’è nell’aria un misto tra tristezza e allegria. Scendo dall’auto. Saluto Priscila, Consuelo e Anita… si legge dal mio sguardo una tristezza infinita. Mi perdo in un abbraccio familiare interminabile ed entro in aeroporto.
Mi ritrovo da solo, seduto su una poltrona al Gate A8, mentre ripenso ai giorni trascorsi.
Nella mia mente faccio un conto dei chilometri percorsi (che sono circa 40 mila!) e delle città visitate (addirittura 20). Ho un viaggio di oltre 19 ore da affrontare ma porto con me un “bagaglio” speciale, fatto di esperienze e ricordi straordinari.
Si conclude così il mio viaggio post-laurea.
Consiglio vivamente a tutti di affrontare un viaggio così lungo, almeno una volta nella vita. Le differenze culturali, l’architettura delle città, le emozioni indescrivibili vissute ogni giorno e le persone conosciute lungo il cammino hanno reso il mio viaggio di 75 giorni tra Messico e Stati Uniti davvero indimenticabile.
Se qualcuno mi dovesse chiedere:”Mi descrivi con una frase il tuo viaggio?”
Io risponderei: “Sono le persone che rendono indimenticabile un’esperienza e in questo caso sicuramente lo è stato”.
Son las personas que hacen inolvidable una experiencia y este caso seguramente lo ha sido!