Conoscete Cuzco, l’antica città degli Inca? Se volete visitarla e vi serve qualche consiglio di viaggio, ecco qualche dritta da insider per un viaggio in Perù lontato dal turismo di massa.
Ancor oggi non sono state precisate le date storiche di nascita, sviluppo e fine dell’antica e misteriosa civiltà inca. C’è chi sostiene che gli Inca, la maggiore e più importante civiltà precolombiana del Sudamerica, abbiano dominato sul’altopiano andino dal 1100 al 1532. Altri accorciano la Storia inca a lassi di tempo più breve.
Cuzco fu la capitale dell’Impero inca chiamato Tawantinsuyu ed oggi è una delle più visitate mete turistiche peruviane. Quel che più caratterizza la città di Cuzco sono i suoi edifici con architettura inca al pianterreno e spagnola al piano superiore. Ricordate, però, che Cuzco offre molto di più di quel che promuovono le agenzie turistiche, preparate per il turismo mordi e fuggi.
Se volete conoscere davvero il Perù degli Inca, non limitatevi a Machu Picchu e alla famosa Festa dell’Inti Raymi (la “Festa del Sole” che si celebra il 24 Giugno). Per quanto meritevoli, si tratta ormai di luoghi ed eventi affollatissimi e improntati ad un turismo di massa. Godere delle bellezze della regione di Cuzco e del Perù in genere, significa un’altra cosa…
Volete vivere una esperienza turistica diversa, per così dire “alternativa” a Cuzco? Seguite i miei consigli di viaggio da insider nella regione di Cuzco.
1. Comprare il multi-biglietto turistico
Prima cosa da fare: comprare il multi-biglietto turistico valido per entrare in 16 luoghi e attrazioni della regione.
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Il biglietto non comprende Machu Picchu, neppure le chiese e né i tre migliori musei archeologici. Per queste attrazioni serviranno biglietti a parte.
Lo vendono nell’avenida (viale) El Sol 103, Galerías Turísticas, a pochi passi dalla Plaza de Armas. Orario: da lunedì a sabato 8:00 – 18:00; domenica e giorni festivi 8:00 – 13:00.
2. Visitare Cuzco in almeno 4 giorni (o più)
La città di Cuzco merita almeno un paio di giorni. Considerando anche l’obbligatoria visita a Machu Picchu e qualcos’altro da vedere della regione, sono necessari almeno quattro giorni se non uno o due in più.
3. Visitare anche le attrazioni turistiche “minori”
Ecco un elenco sintetico (ma completo) di cosa si può vedere a Cuzco e dintorni.
- Coricancha (Chiesa di Santo Domingo)
- La via (Hatum Rumiyoc) con la Pietra dei 12 angoli
- La Iglesia de la Compañía de Jesús (Plaza de Armas)
- La Cattedrale di Cuzco o Catedral Basílica de la Virgen de la Asunción (Plaza de Armas)
- Chiesa di Santa Catalina
- Chiesa di Santa Clara (aperta soltanto di Giovedì)
- La zona San Blas con tanti negozi d’artigianato
- La Calle de las 7 culebras
- La Calle Loreto
- Il Mercato di San Pedro
- Il Palazzo inca Ccolcampata e la Chiesa di San Cristóbal nel Barrio San Cristóbal.
- Il Museo di Arte Precolombiana
- Il Museo Inka
- Il Museo Machu Picchu
- Il Museo Histórico Regional
- Il Centro Qosqo de Arte Nativo (danze del folclore)
- La fortezza di Sacsayhuamán (sito archeologico)
- Tambo Machay (sito archeologico a 8 km da Cuzco)
- Puca Pucara, la “fortezza rossa” (sito archeologico poco fuori Cuzco)
- Q’enqo o Q’inqu (sito archeologico a 6 km da Cuzco)
4. Stilate un itinerario e una scaletta di viaggio per ottimizzare il tempo
Stilare un itinerario per visitare Cuzco e dintorni è fondamentale per ottimizzare il tempo a disposizione e non perdere nulla. Ho preparato un itinerario testato da me e abbastanza completo, dal quale potrete prendere ispirazione per il vostro viaggio in Perù nella regione di Cuzco.
Itinerario per visitare Cuzco (e dintorni)
Giorno 1
Per adattarsi all’altitudine di Cuzco (3.400 metri sul livello del mare) e avere farmacie vicine qualora insorgesse il “classico” mal di testa, iniziamo a visitare la città camminando a passo lento.
La Basílica Catedral de Cusco
La Cattedrale di Cuzco (o Basilica Cattedrale dell’Assunzione della Beata Vergine Maria) venne costruita dagli Spagnoli tra il 1560 e il 1664 usando pure blocchi di granito della costruzione inca di Sacsayhuamán.
Oltre a tutto l’oro (che possiamo immaginare da dove venisse), è curiosa la pittura dell’ultima cena ove risalta il Cuy (porcellino d’India) che, come l’Alpaca, fu l’unica carne commestibile tra gli animali addomesticati sulle Ande.
Per evitare l’acquisto del biglietto d’entrata e dare un’occhiata alla Catedral, vi si può entrare durente le messe.
La Pietra dei 12 angoli
La Pietra dei 12 angoli è uno dei massimi esempi della maestria inca nella costruzione di mura ed edifici.
Si tratta della pietra più famosa di Cuzco: è perfettamente incastonata in un muro inca nel Palazzo di Inca Roca (oggi Palazzo Arcivescovile), a soli due isolati dalla piazza principale della città.
Attenzione! Se volete fare una foto insieme ai figuranti di strada vestiti da Inca, prima domandategli quanti Soles vogliono.
Dall’altra parte dello stesso edificio c’è una pietra con 13 angoli. Sempre da quelle parti, in Calle Herrajes, ce n’è una piccola, ma con 14 angoli. Mentre una volta vi risideva l’Inca Roca, ancor oggi vi troviamo l’Arcivescovo di Cuzco e il Museo d’Arte della Religione cattolica.
Artigianato nella zona di San Blas
In Perù si contratta tutto o quasi tutto. L’artigianato soprattutto. E ancor più se vuoi comprare più cose insieme. Le ceramiche con il collo lungo sono una delle maggiori identità cuschegne. Una bella idea per qualche souvenir o ricordo di viaggio da riportare a casa.
Nell zona di San Blas l’artigianato, i negozietti e le botteghe sono praticamente dovunque.
Museo di Arte precolombiana
La Civiltà inca non ha lasciato tanti ori e ceramiche come altre culture. In questo museo si possono vedere reperti archeologici di diverse culture dell’antico Perù. (Si possono scattare foto, ma senza l’uso del flash).
Sempre dalle parti di San Blas rimane da vedere il Monastero di San Antonio Abad divenuto un albergo d’alta qualità. Domandate di poterne vedere la cappella. Per adesso ho sempre incontrato portieri gentili, spero riuscirete ad entrare anche voi, perchè è davvero incantevole.
La calle de las siete culebras
Assolutamente da vedere è la Calle de las siete culebras. La “strada dei sette serpenti” è una delle strade di Cuzco il cui nome inizia con il numero 7.
Oltre alla Calle de las siete culebras, situata nel centro storico, a Cuzco ci sono anche la Calle siete cuartones e la Calle siete ventanas, sempre nel centro storico; Calle siete angelitos, Calle siete diablitos e Calle siete borreguitos, nel quartiere di San Blas; la Calle siete mascarones nel distretto di Santiago.
La Calle de las siete culebras è un vicolo pedonale stretto, che inizia accanto alla Iglesia de las Nazarenas e sfocia in Calle Choqechaka. Durante l’Epoca inca, questa strada era conosciuta con il nome di Amaru Ccata, per i quattordici serpenti in rilievo sul muro in un angolo del vicolo (sette per ognuno dei due lati) .
Da qui potete continuare lasciandovi condurre dai muri inca e dalla vostra curiosità.
Nella vicina Calle Choquechaca troverete uno dei migliori ristoranti tradizionali e non turistici. Si chiama Quinta Eulalia e si mangia carne. Andando ancor più in su potrete raggiungere la Chiesa San Cristobal e, molto vicino, quel che rimane del Palacio de Ccolcampata, di epoca inca. Da lì si vede un bel panorama della città.
Coricancha e Chiesa di Santo Domingo
Il Coricancha è il tempio più importante nell’Impero Inca, dedicato a Inti, il Dio Sole. Il nome viene dalla lingua Quechua (Quri Kancha) e significa “giardino d’oro”. A quanto raccontato dagli scritti dei conquistadores spagnoli, l’edificio era pieno d’oro. Le mura e i pavimenti erano coperti da fogli d’oro e nel giardino vi erano tantissime statue in oro. Addirittura il giardino, con alberi, fiori e animali, era stato realizzato a grandezza naturale in oro.
La Chiesa di Santo Domingo fu incorporata nell’antico tempio inca ed è ancora visibile.
L’entrata al piccolo museo sulla Avenida El Sol è compresa nel multi-biglietto turistico.
Centro Qosqo de Arte Nativo
Il Centro Qosqo de Arte Nativo di Cuzco è un centro culturale dedicato alle danze del folclore e l’entrata è compresa nel multi-biglietto turistico. Quando acquisterete il biglietto, domandate se lo spettacolo a cui avete diritto inizia alle 18:00 o se ha cambiato orario.
Una volta che conoscerete l’orario esatto, conviene andarci almeno mezz’ora prima per fare la fila fuori e non entrare fra gli ultimi, sedendovi lontano dal palco.
Giorno 2
Il secondo giorno di itinerario sarà dedicato in buona parte a Tambomachay, Puca Pucara, Q’enqo e Sacsayhuamán.
Se non vi affidate a un’agenzia turistica, informatevi da dove partono gli autobus per Pisac. Una volta sull’autobus, chiedete di scendere a Tambomachay. Puca Pucara è nelle immediate vicinanze.
Una volta tornati sulla strada, potete prendere un autobus che arriva da Pisac e scendere a Q’enqo o passare a poca distanza da Sacsayhuamán. Ma, come fanno molti turisti a cui piace camminare e ai quali potete unirvi, potete benissimo raggiungere Sacsayhuamán camminando almeno sette chilometri, quasi tutti in discesa leggera.
Tambomachay, Puca Pucara, Q’enqo
Tambomachay è un antico sito archeologico un tempo dedicato al culto dell’acqua dove si ritirava l’Imperatore inca per riposare. Osservate i sentieri di fronte e alle spalle della rovina. Così troverete altri punti da cui poter scattare foto diverse dalle solite.
Puca Pucara, invece, è considerata una fortezza militare inca e un antico centro d’amministrazione.
Q’enqo è stato definito come un “adoratorio”. Gli Spagnoli lo chiamarono Q’inqu che, nella lingua andina quechua ancor oggi usata da abbastanza gente, vuol dire “labirinto”. Resta anche qualcosa di simile a un anfiteatro ma, in realtà, non si sa che funzione ebbe questo sito nel passato.
Sacsayhuamán
Sacsayhuamán non fu affatto una fortezza militare come, forse, dice ancora qualche guida turistica. Fu sicuramente un centro cerimoniale e ciò è dimostrato da scavi archeologici che hanno fatto addirittura sorgere il dubbio che non si tratti di architettura inca.
Per non trovarlo affollato dai turisti, provate a visitarlo attorno alle 13:00, quand’è l’ora di pranzo. Oltre che camminarvi dentro è bene vederlo, completo, anche dal sito che si trova di fronte.
Una volta soddisfatti, sappiate che potete raggiungere Cuzco scendendo da una scala. Si consiglia di non fare questo percorso quando scende il sole e diventa buio.
Museo Histórico Regional
Questa fu la casa di Garcilaso de La Vega che non solo fu uno dei primissimi meticci (padre spagnolo e madre inca), ma raccolse tante testimonianze scrivendo un libro sulla storia degli Inca. E’ un museo semplice, che richiede poco tempo.
L’entrata è compresa nel multi-biglietto di Cuzco.
Mercato di San Pedro
Qui vicino c’era la stazione del treno per Machu Picchu ma ormai da anni, questa è stata spostata fuori città.
Il Mercato di San Pedro è nel centro storico, è facile da raggiungere e molto frequentato dal turismo di massa. Non è quindi considerato pericoloso anche se è sempre bene prestare attenzione.
Chiude sulle 18:00. Oltre a trovarvi cose per noi nuove, strane o bizzarre, come la carne secca dell’Alpaca, i cereali andini e della frutta tropicale (la regione di Cuzco ha una gran provincia nella Foresta amazzonica), qui vado sempre a bere succhi di frutta e a comprare cioccolata fondente da preparare come bevanda calda.
Altre cose interessanti da fare e vedere a Cuzco
La nostra visita a Cuzco può andare ancora avanti, se rimane del tempo per giri turistici e passeggiate.
Tra le altre cose da fare e vedere a Cuzco segnalo:
- la chiesa Compañía de Jesús in Plaza de Armas;
- il Museo Inca;
- la chiesa La Merced;
- il complesso archeologico Kusicancha in via Maruri (entrata gratis),
- il Museo Machu Picchu nella Casa Concha a 5 minuti dalla piazza.
Se vi resta del tempo, è bene entrare anche al Museo d’Arte Contemporanea nel Municipio dove, in una sala, è possibile trovare una mostra di arte popolare (l’entrata è compresa nel multi-biglietto comprato appena arrivati).
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Tutto questo è soltanto un breve riassunto di cosa si può fare e vedere a Cuzco. Se siete alla ricerca di consigli di viaggio più dettagliati, venite a farmi visita sul mio blog interamente dedicato al Perù.
Ciao! Sono Livia, e sto per partire per Cusco, dove svolgerò un mese di volontariato. mi è stato detto che avrò i weekend liberi per me e sinceramente volevo visitare la città e sopratutto i dintorni, e cercare di fare più cose possibili anche insolite. dato che starò da sola (non so se ci sono altri volontari) volevo qualche consiglio utile su come muovermi, che cosa fare e cosa vedere e a chi chiedere. grazie mille.