Nel 1973 ho visitato Berlino Est, non senza problemi ma con un grande desiderio di vedere con i miei occhi cosa c’era nell’ex-Repubblica Democratica Tedesca ai tempi del muro di Berlino. In questo racconto di viaggio vi spiego come ho fatto ed entrare nella RDT e vi mostro le fotografie che ho scattato in quei giorni da turista a Berlino Est.
Tutti avranno visto almeno una volta le storiche immagini del muro di Berlino con i celebri graffiti, i messaggi e gli slogan. Ma quelle immagini sono solo del lato Ovest del muro.
Davvero pochi hanno visto (e ancora meno hanno fotografato) il muro di Berlino dall’altro lato, cioè visto dall’ex-Repubblica Democratica Tedesca (RDT).
Turista a Berlino Est nel 1973: un viaggio memorabile nella RDT ai tempi del muro
I fatti che sto per raccontare risalgono all’anno 1973.
All’epoca ero in cerca di una sfida, di un viaggio un po’ più avventuroso e lontano dalle rotte tradizionali del turismo.
Anche se sono Britannico, all’epoca risiedevo in Svizzera per motivi di lavoro. Conoscevo, quindi, bene la Germania Ovest e parlavo il Tedesco perciò un giorno mi sono detto: “Vorrei dare un’occhiata alla RDT. Perché no?”
A quei tempi, però, l’ex-Repubblica Democratica Tedesca (RDT) era una destinazione decisamente “difficile”, evitata dalla maggioranza delle persone per ragioni facilmente immaginabili.
Mi sono sempre piaciute le sfide, questo è vero, ma allo stesso tempo ero e sono una persona scrupolosa e cauta. Non desideravo di certo cacciarmi in qualche guaio ma la curiosità era più forte di qualunque richiamo alla prudenza.
Ai tempi non esistevano ancora relazioni diplomatiche della RDT con i Paesi occidentali e il Ministero degli Esteri inglese mi fece sapere per iscritto che il viaggio che stavo per intraprendere era “sconsigliato” e che, in caso di necessità o problemi, non avrei avuto protezione di alcun tipo.
Nonostante tutto lasciasse pensare ad un mio imminente cambio di programma, il giorno della mia partenza per Berlino arrivò e il viaggio iniziò senza intoppi. Avevo scelto Berlino Ovest come destinazione iniziale perché l’arrivo presupponeva meno problematiche. Avevo organizzato il mio viaggio nella RDT partendo da Berlino Ovest, pensando “poi si vedrà”.
Per raggiungere Berlino Ovest il mio treno doveva attraversare il territorio della RDT per circa 200 chilometri tramite un “corridoio”: devo precisare che il transito era consentito solo ai treni notturni, per evitare che i passeggeri occidentali potessero vedere la RDT con la luce del giorno.
Al confine tra le due Germanie tutte le porte del treno furono chiuse a chiave e prima di entrare a Berlino Ovest la polizia della RDT ispezionò anche lo spazio sotto alle carrozze con specchi montati su carrelli. Tutto questo per evitare che cittadini della RDT riuscissero a nascondersi da qualche parte per scappare dall’ex-Repubblica Democratica Tedesca.
Arrivato a Berlino Ovest, mentre visitavo la città, chiesi in giro come potevo ottenere un visto di ingresso per la RDT.
Mi arrivò all’orecchio una dritta che mi aiutò ad entrare nella RDT: mi dissero che prendendo la metro sotto il muro fino alla stazione di Friedrichstrasse – una delle poche stazioni ancora aperte nella parte Est di Berlino – si poteva ottenere un pass di 12 ore (l’accesso a questo pass era vietato ai cittadini tedeschi).
All’alba del giorno successivo mi trovai a Friedrichstrasse e, sì, il pass esisteva, proprio come mi avevano detto, ma non si poteva uscire dalla parte Est della città.
Le cose da vedere all’epoca a Berlino Est sono le cose che si possono vedere ancora oggi, con un’importantissima eccezione. Non è mia intenzione sostituirmi agli altri eccellenti articoli e guide su Berlino già postati su questo sito ma mi soffermerò sull’eccezione che ho appena menzionato che è, ovviamente, il muro.
La prima cosa da dire è che il muro era praticamente inavvicinabile dal lato Est.
Nel periodo tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 moltissime persone morirono cercando di scavalcare il muro e nel 1973 la presenza di polizia e dei militari era diventata massiccia.
La famosa strada berlinese Unter den Linden era deserta, ormai non portava da nessuna parta, solo al muro, e le barriere iniziavano circa 200 metri prima.
Il desiderio di scattare qualche fotografia mi portò a cercare un posto con una visibilità decente del muro. Mi posizionai dietro uno dei famosi alberi di tiglio, scattai una foto e scappai via a gambe levate. Non so cosa mi sarebbe successo se mi avessero scambiato per una spia (e all’epoca il tema dello spionaggio era molto “caldo”).
Nonostante avessi un pass valido per 12 ore, volevo restare più a lungo a Berlino Est. Volevo vedere altri luoghi nella RDT ed esplorare con più calma il lato orientale di Berlino. Probabilmente non ero il solo ad avere una fascinazione e tanta curiosità per cosa ci fosse nella RDT e cosa accadesse al di là del muro di Berlino.
Notai qualche turista in giro, prevalentemente russi e polacchi, perciò mi convinsi che doveva esserci un ufficio turistico da qualche parte. Lo trovai e, con mia grande sorpresa, mi diedero un visto d’ingresso nella RDT per 5 giorni a partire dal giorno successivo.
L’itinerario fu concordato e gli alberghi prenotati da loro. Non era permesso deviare di un millimetro dall’itinerario prestabilito.
Questa volta, invece di passare sotto il muro come avevo fatto al primo tentativo di ingresso nella RDT, volevo attraversarlo a piedi passando per l’unico varco, cioè Checkpoint Charlie.
Penso di essere stato l’unico turista della giornata.
Prima di timbrare il passaporto col visto d’ingresso, il militare di turno mi raccomandò di non dimenticare che per uscire della RDT serviva un visto di uscita da richiedere presso la polizia locale il giorno prima della partenza. In quel momento vissi un attimo di panico, domandandomi cosa sarebbe successo se non mi avessero concesso il visto d’uscita.
Tuttavia non mi feci prendere dallo sconforto né scoraggiare dalla paura e finalmente entrai da turista nella sconosciuta e presidiatissima Berlino Est.
Fu uno dei viaggi più memorabili della mia vita, durante il quale ho scattato le foto che vedete pubblicate insieme a questo racconto.
Loved this Peter although I didn’t understand most of it !!!
Diane
One of these days I’ll send you a translation!
Molto interessante, grazie
Peter, che bell’articolo, grazie per averci raccontato la tua testimonianza e per le foto. La storia di Berlino est è molto complessa e le esperienze dirette sono sempre fondamentali per capirne i dettagli.
Grazie Jacopo per il tuo commento. Feedback è sempre apprezzato.
Ti auguro Buon Natale e Felice Anno Nuovo! (nonostante tutto…….)
Peter.