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A Parigi sulle tracce di Ernest Hemingway: 5 luoghi imperdibili

A Parigi sulle tracce di Ernest Hemingway 5 luoghi imperdibili
By Christine Zenino (Flickr: Shakespeare & Co Books; Paris) [CC BY 2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by/2.0)], via Wikimedia Commons

Per tutti coloro che volessero divertirsi a cercare le tracce di Ernest Hemingway a Parigi, ecco i 5 luoghi da vedere assolutamente.

Pochi ci fanno caso, eppure accanto alla Parigi turistica “da cartolina” c’è un’altra, altrettanto affascinante città, ricca di scorci suggestivi, piazzette nascoste, luoghi narrati tra le pagine dei libri o citati nelle biografie dei grandi artisti.

Se avete amato i romanzi di Ernest Hemingway, potrete dilettarvi a cercarne le tracce tra le vie del centro parigino: proprio nella “Ville Lumière”, infatti, Hemingway visse gli anni della formazione, in un clima di grande fermento artistico. Lo scrittore ricorderà questo periodo con affetto e malinconia nelle pagine di Festa Mobile (A Moveable Feast), la raccolta di racconti postuma nella quale Hemingway racconta “la Parigi dei bei tempi andati, quando eravamo molto poveri e molto felici”.

La Parigi di Ernest Hemingway: 5 luoghi da non perdere

1. Place de la Contrescarpe

La frase citata poco sopra è tuttora leggibile (opportunamente tradotta in francese) nella targa in marmo affissa al muro di una casa in rue du Cardinal Lemoine, a pochi metri da Place de la Contrescarpe. Questa, infatti, fu la prima abitazione parigina di Ernest Hemingway e della prima moglie Hadley, quando il futuro Nobel era ancora un giovane cronista che si barcamenava scrivendo corrispondenze per il Toronto Star mentre sognava di diventare uno scrittore.

A Parigi sulle tracce di Ernest Hemingway 5 luoghi imperdibili
Targa sulla casa parigina di Hemingway di Arianna Previdi

Place de la Contrescarpe è ancora oggi uno dei segreti meglio custoditi di Parigi: un’elegante piazzetta circondata da locali frequentati da studenti universitari (siamo nel cuore del Quartiere Latino).

Hemingway ne offre un veloce affresco nelle primissime righe di Festa Mobile: “Poi veniva la brutta stagione. Alla fine dell’Autunno, in un solo giorno, cambiava il tempo. Di notte dovevamo chiudere le finestre perché non entrasse la pioggia e il vento freddo strappava le foglie dagli alberi di Place de la Contrescarpe”. Già che ci siete, fatevi un giro nell’adiacente rue Mouffetard, piena di vita e di colori durante il giorno, tranquilla e ricca di ristoranti dove fermarsi a cenare alla sera.

2. La Closerie des Lilas

Ernest Hemingway, si sa, era un formidabile bevitore.

Sedersi ai tavolini dei bar di Montparnasse negli anni Venti e Trenta era un rito obbligatorio per i tantissimi artisti che frequentavano Parigi in quel periodo. Ancora oggi locali come La Rotonde o La Coupole sono celebri perché qui si incontravano personalità del calibro di Pablo Picasso, Amedeo Modigliani, Man Ray, Francis Scott Fitzgerald e via dicendo.

C’è, però, un luogo che rimane legato in modo particolare a Hemingway (nonostante sia stato frequentato da tutti quelli “che contano”, da Paul Verlaine ad Apollinaire, da André Gide ad André Breton, fino a Francis Scott Fitzgerald, Henry Miller, Pablo Picasso, Amedeo Modigliani, Oscar Wilde, Samuel Beckett, Man Ray, Ezra Pound e Jean-Paul Sartre) e per trovarlo basta spingersi nella estremità più orientale di Boulevard Montparnasse.

Stiamo parlando di La Closerie des Lilas, uno dei “covi” preferiti dallo scrittore americano che qui si intratteneva per ore in compagnia di Ezra Pound e di altri colti interlocutori più o meno occasionali.

A Parigi sulle tracce di Ernest Hemingway 5 luoghi imperdibili
La Closerie des Lilas a Parigi

La leggenda vuole che a La Closerie des Lilas Ernest Hemingway finì di scrivere il suo primo romanzo, Fiesta.

3. Bar Hemingway (Hotel Ritz)

Tra le imprese di cui Ernest Hemingway andava particolarmente fiero c’era la personale “liberazione” del bar dell’Hotel Ritz durante la riconquista alleata di Parigi sul finire del secondo conflitto mondiale.

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Bar Hemingway (Hotel Ritz) di Pablo Sanchez [CC BY 2.0]

Vero o meno che fosse l’aneddoto, oggi il locale porta il suo nome, e non solo per i suoi meriti “sul campo”, ma anche perché lo scrittore statunitense ne è stato probabilmente l’avventore più celebre e più assiduo (quantomeno durante le sue visite parigine).

Situato nella altera cornice di Place Vendome, sulla rive droite, a pochi passi dal Museo del Louvre, il Bar Hemingway è tuttora considerato uno dei migliori posti (se non addirittura il migliore in assoluto) dove sorseggiare un cocktail fatto a regola d’arte nella Capitale francese. L’ambiente, benché rinnovato, ha mantenuto l’atmosfera di una volta.

4. Shakespeare & Company

La libreria Shakespeare & Company, gestita da Sylvia Beach, era uno dei ritrovi privilegiati per gli scrittori (americani e non solo) residenti a Parigi negli anni Venti e Trenta.

Fondata nel 1919 al numero 12 di rue de l’Odeon, a pochi passi dall’omonimo monumento, fu un luogo decisivo per la letteratura moderna: basti pensare che furono le vetrine della Shakespeare & Company a ospitare le prime copie dell’Ulisse di James Joyce.

Qui Hemingway trovava libri in lingua inglese, ma non solo. La libreria Shakespeare & Company era per Hemingway anche un ambiente familiare e un luogo di scambio di opinioni con altri scrittori. La stessa Beach fu tra coloro che esortarono il giovane Ernest a non scoraggiarsi nel difficile cammino per diventare romanziere.

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Libreria “Shakespeare & Company” di Christine Zenino [CC BY 2.0]

Dal 1964, la libreria Shakespeare & Company trova sede al numero 37 di rue de la Bucherie, ma gli appassionati possono ancora oggi passeggiare lungo rue de l’Odeon immaginando di incrociare sul marciapiede Gertrude Stein, T. S. Eliot, Ezra Pound o un giovane Ernest Hemingway.

5. Ippodromo di Auteuil

Situato a ovest del centro storico, il Bois de Boulogne è il gigantesco polmone verde di Parigi. Al suo interno si trova il celebre Ippodromo di Auteuil, tuttora attivo e sostanzialmente rimasto intatto rispetto a come si presentava un secolo fa.

Quando si trovava a Parigi, Ernest Hemingway era un assiduo frequentatore delle corse: qui puntava sui cavalli, incontrava amici e sorseggiava Bloody Mary al Course Restaurant, anch’esso ancora esistente.

Facilmente raggiungibile in metropolitana scendendo alla stazione di Porte d’Auteuil (Linea 10), l’Ippodromo di Auteuil è un luogo carico di fascino e di storia, lontano dal brusio del turismo di massa e dal caos metropolitano. Una location “diversa” nel bel mezzo della Festa Mobile.

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A Parigi sulle tracce di Ernest Hemingway di Arianna Previdi

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