Itinerario completo per visitare Parigi in 7 giorni: cosa fare e vedere, dove mangiare, come spostarsi e dove dormire.
Parigi è una delle città più affascinanti, famose e ricche di storia al mondo. Meta ogni anno di ondate di turisti di tutte le nazionalità, Parigi offre innumerevoli possibilità per quanto riguarda le cose da fare e vedere.
Di sicuro bisogna andare oltre lo stereotipo del “Parigi città degli innamorati”, ergo “a Parigi vado con il/la fidanzato/a”, perché a Parigi si può andare sì con l’innamorato/a ma va benissimo anche visitarla con gli amici o sceglierla come meta di un viaggio in famiglia.
La città è costosa, soprattutto per quanto riguarda il cibo, ma si possono comunque trovare soluzioni ad un costo accessibile senza rinunciare alla qualità. Trasporti eccellenti; ogni angolo della città è raggiungibile con la metro dotata di 15 linee che collegano i vari punti della città. A queste si aggiungono le 5 linee RER che attraversano Parigi per collegare le periferie al centro città e sono utilizzabili in combinazione con la metro.
Ecco un itinerario per visitare Parigi in 7 giorni, che cerca di coprire la maggior parte delle attrazioni offerte dalla città.
Giorno 1 – Arrivo a Parigi
L’aereo atterra nel pomeriggio all’aeroporto di Beauvais, a circa 1 ora e 30 da Parigi. Ci sono shuttles continui per il trasferimento aeroporto-centro: il costo di ogni singola tratta 17€. Stazione di arrivo: Porte Maillot. Da lì, metro per raggiungere la zona dell’alloggio. Il tempo di riprendersi un po’ dal viaggio e poi si può subito partire alla scoperta della città.
E quale modo migliore di iniziare la scoperta di Parigi se non andare nella zona che ospita l’emblema della città: la Tour Eiffel!
Una bella passeggiata lungo Senna, facendo tappa al Pont de l’Alma, divenuto tristemente celebre per essere il luogo in cui perse la vita la Principessa Diana, nel 1997. Là si trova la Fiamma della Libertà, riproduzione della fiamma della Statua della Libertà, donata dagli USA alla Francia nel 1989 come segno di ringraziamento per il restauro della Statua della Libertà. La scultura è usata come “altare” da tutti coloro che ancora oggi portano fiori, foto e messaggi in memoria di Lady Diana.
Una volta arrivati nei pressi della Torre Eiffel, si può ammirare la vista dalla terrazza del Trocadéro, proprio davanti alla Torre, e godersi così lo spettacolo dei giochi di luce di quest’ultima.
Fermata metro consigliata:
- Pont de l’Alma/Champs de Mars-Tour Eiffel
Giorno 2 – La Butte de Montmartre: fra sacro e profano
Iniziare la giornata e la visita parigina in una delle zone più caratteristiche, famose e suggestive di tutta Parigi: la Butte (collina) di Montmartre.
Luogo prediletto degli artisti decadenti, Montmartre ospita alcuni dei simboli di Parigi: cabaret come Moulin Rouge e Le Chat Noir, la basilica del Sacro Cuore, rue Lepic e il suo Café des 2 Moulins reso famoso in tutto il mondo dal film “Il favoloso mondo di Amélie”, tanto per citarne alcuni.
Usciti della metro ci si può godere una bella colazione tipica in uno dei numerosi cafè, rigorosamente a base di Cappuccino-Succo d’arancia e Croissant/Pain au chocolat. Dopo di che si decide come raggiungere la cima della collina, sovrastata dalla Basilique du Sacré Cœur de Montmartre, ossia tramite funicolare oppure a piedi!
La basilica del Sacré Cœur è imponente e, oltre alla visita (gratuita) all’interno, si possono visitare (a pagamento) anche la cripta e la cupola, dalla quale avrete una vista mozzafiato di tutta la città!
Fra una patisserie, una boulangerie e negozietti vari, Montmartre offre altre attrazioni da non perdere per completare la visita. Il cimitero ospita tra le altre le tombe di Stendhal, Dumas figlio, Truffaut, Degas e Foucault. L’Espace Dalí, mostra permanente interamente dedicata al “maestro” del Surrealismo Salvador Dalí. Infine, una volta che inizia a calare il buio, perché il suo meglio lo dà di sera, la tappa d’obbligo è il Moulin Rouge!
Il celebre cabaret, è collocato nella zona “a luci rosse” di Pigalle; infatti il locale è circondato da night club e sexy shops. Attenzione però, perché la zona è popolata anche da gente poco raccomandabile!
Fermata metro consigliata:
- per la Butte Montmartre, Abbesses
- per il Moulin Rouge, Blanche
Giorno 3 – Museo del Louvre e Champs Elysées
Una delle giornate più impegnative e piene durante la visita di Parigi è di sicuro quella in cui si visita il Louvre.
Vi sono varie entrate dalle quali accedere, a seconda da dove si proviene. Nel piazzale centrale è situata l’entrata principale, “contenuta” nella piramide più grande. L’edificio è composto da tre ali (Richelieu, Sully e Denon), 5 livelli e 8 sezioni.
La visita al museo del Louvre vi impegnerà praticamente tutta la giornata, date le dimensioni dell’edificio e la miriade di opere che vi sono contenute.
Fra le sculture più famose ricordiamo: Amore e Psiche del Canova, la Venere di Milo, la Nike di Samotracia e Le Tre Grazie.
Per quanto riguarda i dipinti invece abbiamo: La Libertà Che Guida Il Popolo di Delacroix, La Vergine delle Rocce di Leonardo, L’Incoronazione di Napoleone e Il Giuramento degli Orazi di Jacques-Louis David, La Merlettaia di Vermeer e poi, ovviamente, la Monna Lisa (o Gioconda) di Leonardo Da Vinci. Piccola avvertenza: il quadro è piccolino, contenuto in una teca transennata!
Da non perdere anche gli appartamenti di Napoleone.
Usciti, stremati e affascinati dalla visita al museo, si può concludere la giornata con una bella passeggiata lungo gli Champs Elysées, tutti illuminati, lasciandosi ammaliare in particolare dalla bellezza di Place de la Concorde, con le sue fontane e l’obelisco (luogo della celebre scena parigina de Il Diavolo Veste Prada), e dell’Arc de Triomphe.
Fermata metro consigliata:
- Palais Royale – Musée du Louvre
Giorno 4 – Père-Lachaise, Notre Dame, Invalides e Museo Rodin
Iniziamo la giornata con una bella visita al… cimitero!
Il cimitero in questione è quello del Père-Lachaise, monumentale, nel quale riposano un sorprendente numero di personaggi storici e famosi: Maria Callas, Edith Piaf, Jim Morrison, Chopin, Oscar Wilde, Marcel Proust e Gioacchino Rossini tanto per citarne alcuni.
Suggestivo, con tombe inquietanti ma al tempo stesso affascinanti. C’è però un problema: è molto difficile trovare le tombe, che, anche se segnalate nella piantina, sembrano non essere da nessuna parte. In modo particolare, quella di Maria Callas sembra impossibile da localizzare!
Una mattinata, fra viaggio e visita, serve tutta per il Père Lachaise, dopo di che si ritorna in centro in visita ad un altro simbolo della città: la cattedrale di Notre-Dame.
La facciata della cattedrale gotica di Parigi lascia ammaliato il visitatore, data la sua ricchezza nei dettagli: i campanili, il portale centrale in cui viene riprodotto il Giudizio Universale, il rosone esterno e poi ovviamente gli immancabili Gargoyles!
La magia, però, si perde un po’ una volta entrati dentro (la visita è gratuita): la navata principale è stata circondata da teleschermi che proiettano filmati di interviste, documentari, etc. riguardanti la cattedrale e c’è uno shop di souvenir non appena si varca la soglia. Tutte cose che rovinano l’atmosfera cupa, suggestiva e magica grazie ai numerosi rosoni alle finestre, in tipico stile gotico.
Altro monumento imponente è l’Hôtel des Invalides, un grande complesso di edifici costruito nel XVII secolo a Parigi allo scopo di ospitare soldati invalidi, sublime esempio di barocco francese.
La cupola, tutta dorata, è stata costruita per la cappella privata di Luigi XIV e ospita oggi al suo interno la tomba di Napoleone. All’interno del complesso, si trova anche il Museo delle armi.
Dietro agli Invalides, si trova una piccola chicca: il Museo Rodin, dedicato appunto allo scultore-pittore Auguste Rodin. Il museo ha sede in un palazzo con uno splendido giardino annesso adibito anche a parco-relax per i visitatori.
In modo particolare, nel museo dedicato al celebre Auguste Rodin troviamo Il Pensatore, collocato all’esterno, nel giardino, mentre all’interno si trovano Ritratto di père Tanguy di Van Gogh e la famosa scultura di Rodin che ritrae Paolo e Francesca, intitolata Il Bacio.
Fermata metro consigliata:
- per il cimitero Père-Lachaise, Père-Lachaise
- per Notre-Dame, St-Michel Notre-Dame
- per Hôtel des Invalides, Invalides
Giorno 5 – Disneyland Paris
Chi da bambino non sognava (e magari lo sogna tutt’ora) di andare a Disneyland, il parco in cui le favole prendevano vita?!
Se si va a Parigi, bisogna andare a Disneyland: un luogo adatto, ovviamente, ai più piccoli, ma anche agli adulti che, chi più chi meno, non possono resistere alla tentazione di tornare bambini almeno per un po’!
I parchi sono due: il parco e gli studios. In un solo giorno c’è la possibilità di visitarli entrambi, oppure solo uno a scelta, a discrezione del viaggiatore. Nel mio caso, ho visitato soltanto il Parco Disneyland: prezzo 65€.
Il parco accoglie il visitatore con la Main Street U.S.A., la ricostruzione di una tipica cittadina americana del Missouri degli inizi del 1900 in cui ha vissuto Walt Disney da piccolo. All’ingresso si trova una stazione ferroviaria e alla fine della via si trova l’attrazione delle attrazioni: il castello della Bella Addormentata nel bosco. Da non perdere la Grotta del Male, nella quale dimora Malefica, in versione drago (meccanico). All’interno del castello vi sono vetrate, arazzi e statue che ricostruiscono la storia della Bella Addormentata.
E non è ancora finita qui: c’è Frontierland l’area tematica ispirata al 1800 americano. I temi vanno dal profondo e selvaggio West, alle case coloniali (tipiche di New Orleans) dell’epoca, e ancora dagli accampamenti indiani alle fattorie ottocentesche.
Adventureland è l’area tematica ispirata ai classici temi di avventura: esplorazioni di grotte sotterranee, edifici africani, templi indiani, i misteri dei Caraibi al tempo dei pirati. In questa area è possibile visitare le realistiche ricostruzioni del vascello di Capitan Uncino, la Grotta del Teschio e ambientazioni varie ispirate dalla saga Pirati dei Caraibi.
Ogni area di Disneyland comprende ristoranti e negozi che seguono il tema dell’area in questione.
Alle 5 del pomeriggio inizia la parata con i carri e tutti i personaggi Disney, vecchi e nuovi: le principesse, il Re Leone, i personaggi di Fantasia e dell’ultimissimo Frozen!
Come raggiungere Disneyland?
Disneyland è raggiungibile tramite la RER Linea A, fermata Parc Disneyland.
Giorno 6 – Château de Versailles
Altra attrazione che merita di essere visitata è di sicuro la Reggia di Versailles con i suoi giardini, dichiarata Patrimonio dell’
In origine era un castello in mattoni di proprietà di Luigi XIII. La Reggia di Versailles fu poi trasformata e ingrandita dal figlio, Luigi XIV (il “Re Sole”), che la rese sede della corte e del governo.
Il visitatore viene accolto dapprima da una statua a cavallo del Re Sole, poi dalla cancellata d’onore e, infine, dal cortile reale, “protetto” da un’imponente cancello d’oro.
Il complesso si suddivide in:
- Castello di Versailles: all’interno vi si trovano gli appartamenti reali e la bellissima “galleria degli specchi”.
- Giardini e Parco di Versailles: con le loro aiuole, i boschetti, le statue e i bacini d’acqua rappresentano l’emblema del giardino regolare “alla francese” nei quali la presenza di Apollo Dio del Sole è ovunque. Oltre i giardini, disposti nel Piccolo Parco, si estendono poi il Grande Parco e il suo Canale, luoghi ideali per passeggiare a piedi, in bici o in barca.
- Castelli Trianon e Proprietà di Maria Antonietta: il Grand Trianon è una costruzione all’italiana in marmi di Carrara. Fu la dimora di campagna di Luigi XIV. Invece, il Petit Trianon e il suo parco sono legati a Maria Antonietta, unica regina che riuscì ad imporre il suo gusto personale nella reggia. Qui la regina era solita sfuggire alla corte e agli impegni di stato, regalandosi tranquillità ed intimità.
All’esterno della Reggia di Versailles vi sono le scuderie, nelle quali ha sede l’accademia equestre. Vi si trova inoltre la celebre Sala della Pallacorda che fu occupata dal Terzo Stato durante gli Stati Generali, prima dello scoppio della Rivoluzione.
Come raggiungere la Reggia di Versailles?
La Reggia di Versailles è raggiungibile tramite la RER Linea C, fermata Versailles-Château.
Giorno 7 – Musée d’Orsay, Tuileries e shopping
Ultimo giorno parigino suddiviso fra cultura e diletto: mattinata al Musée d’Orsay e pomeriggio di shopping e relax in vista del viaggio di ritorno.
L’Orsay è situato nel cuore di Parigi, lungo la Senna, di fronte ai giardini delle Tuileries. Il museo è posto all’interno della vecchia stazione d’Orsay, un edificio costruito per l’Esposizione universale del 1900 e celebre per il fatto di ospitare alcuni tra i più celebri capolavori dell’Impressionismo e del post-Impressionismo.
Nel museo non sono esposti soltanto dipinti, ma anche sculture, fotografie. Fra gli autori più importanti presenti all’Orsay abbiamo: Degas, Renoir, Monet, Manet, Gauguin, Van Gogh, Henri de Toulouse-Lautrec e Rodin.
Dopo la visita al Musée d’Orsay, il miglior modo per concludere il viaggio a Parigi è quello di rilassarsi nei famosi giardini Tuileries, facendo una passeggiata oppure standosene seduti in tranquillità su una delle numerosissime panchine, magari davanti a una delle varie fontane sparse per il parco.
Di certo non si può andare a Parigi senza fare un po’ di shopping! I luoghi più indicati sono quelli in zona rue Rivoli, nelle immediate vicinanze del Palazzo del Louvre.
Lunga più di 3 chilometri, rue Rivoli arriva fino alla Place de la Concorde, proseguendo poi negli Champs-Élysées. Nei pressi di rue Rivoli c’è anche la celebre Place Vendôme, nella quale sono situate un notevole numero di prestigiose gioiellerie e, soprattutto, l’Hotel Ritz, ricordato anche per essere il luogo in cui la Principessa Diana trascorse le sue ultime ore di vita prima dell’incidente che le costò la vita.
Il vero “paese dei balocchi” per lo shopping parigino sono, però, le celebri Galeries Lafayette. Nei pressi delle Galeries c’è anche la zona Opéra, che ovviamente prende il nome dal palazzo che ospita il teatro dell’Opéra Garnier.
Fermata metro consigliata:
- per il Museo d’Orsay, Musée d’Orsay
- per i giardini Tuileries e Rue Rivoli, Louvre Rivoli/Tuileries
- per l’Opèra e gallerie Lafayette, Opéra
Visitare Parigi: avvertenze e consigli
- Praticamente tutti i musei e monumenti sono gratuiti per gli under 25 (o 26 in alcuni casi), fatta eccezione per le esposizioni temporanee. Molti sono chiusi il Lunedì.
- La metro funziona dalle 5:20 alle 1:20. Il Sabato l’orario di chiusura è prolungato di un’ora. Ci sono anche autobus notturni per garantire gli spostamenti in città.
- Per quanto riguarda i biglietti conviene il “ticket +”, valido per tutti i mezzi di trasporto. A seconda delle esigenze si possono scegliere varie soluzioni: carnet da 10 biglietti, oppure abbonamenti che vanno in base ai giorni di permanenza.
- Per quanto riguarda il viaggio per Disneyland e Versailles, per l’andata è valido il biglietto normale, ma per il ritorno il biglietto costa di più. Assicuratevi bene, quindi, cosa comprende il vostro biglietto.
- Quando siete a pranzo/cena in un qualsiasi ristorante, se volete evitare di spendere un patrimonio per l’acqua, chiedete “un carafe d’eau” ossia l’acqua del rubinetto, che in questo caso è gratuita.
- Evitate i ristoranti italiani: basta guardare anche solo le insegne per capire che di italiano non hanno nulla.
- In zona Notre Dame c’è una lunga serie di ristoranti, di tutti i tipi, uno attaccato all’altro, con camerieri che cercano di accalappiarti non appena vedono anche solo un piccolo sguardo nella loro direzione: da evitare! I prezzi non sono per niente convenienti (una scaloppina di pollo 14€, tanto per fare un esempio). Espongono i prezzi fuori indicando anche menù a prezzo fisso, che poi, quando si va ad ordinare, misteriosamente… scompaiono perché terminati!
Salve Chiara,
volevo fare una rettifica su quanto letto nei consigli di viaggio.
Il dipinto “La Vergine delle Rocce” non è di Caravaggio ma di Leonardo Da Vinci.
Grazie Daniela, errore corretto. 😉