Scopriamo insieme come viene festeggiato il Natale in Danimarca, tra ghirlande dell’avvento, birre natalizie e altre stramberie.
Vivere per un anno a stretto contatto con i Danesi, mi ha permesso di vedere da vicino cose che voi umani non potete neanche immaginare…
Ovviamente sto scherzando (forse!). Avvicinandomi man mano alla cultura danese e immergendomi insieme a questo simpatico popolo nordico nell’atmosfera natalizia, ho potuto osservare da vicino alcune bizzarrie che caratterizzano l’approccio tutto danese al Natale.
Ho raccolto in un elenco semi-serio (sì, SEMI-serio, quindi sono vietati i commenti acidi o finto-perbenisti!) le strane fasi che contraddistinguono i festeggiamenti per il Natale in Danimarca.
Il Natale in Danimarca è una cosa seria, anzi serissima.
Fase 1. Canzoni natalizie in loop
Credo di non aver mai sentito alla radio tante canzoni natalizie come nell’anno in cui ho vissuto in Danimarca.
Secondo una stima fatta dalla sottoscritta previa osservazione diretta, “Let it Snow”, “Last Christmas” e “All I want for Christmas is you” sono le canzoni a tema natalizio più apprezzate dai Danesi di ogni età.
Ho anche potuto sperimentare di persona una pratica che, a quanto pare, è diffusissima tra i Danesi: riunirsi e cantare canzoni folk-natalizie facendo un girotondo saltellante attorno all’albero di Natale. Ebbene sì, pratiche la cui origine avevo attribuito alla fantasia di qualche sceneggiatore di pellicole natalizie trash sono reali.
Ma non è che in Danimarca esisterà anche Babbo Natale? Inizio a dubitare di ogni mia certezza, ormai.
Fase 2. J-dag: il lancio della birra di Natale
La preparazione per l’arrivo delle Feste in Danimarca inizia, ogni anno, a Novembre con l’uscita nei negozi della Juleøl (o Julebryg), cioè la birra natalizia, più scura e più alcolica di quella normale. La normale gradazione alcolica della birra non sembrava sufficiente a superare senza danni neurologici ed emotivi le riunioni di famiglia…
Lo J-dag (o J-day) è il giorno in cui viene lanciata sul mercato la birra di Natale.
Camion carichi di bottiglie e lattine girano per le città della Danimarca regalando birra alla folla radunata in strada per la ghiotta occasione. Fiumi di birra scorrono giù per le gole arse dei Danesi, bramosi di assaggiare la birra natalizia e di collassare poco dopo per strada sperando di essere soccorsi da qualche buon samaritano.
Immaginate i festeggiamenti sfrenati, bicchiere alla mano, per la fine del proibizionismo americano dopo 13 anni di bevute in sordina e tracannamenti di alcolici clandestini: lo J-dag è simile, con la sola differenza che nel resto dell’anno i Danesi possono bere (e bevono) litri e litri di birra e altre bevande alcoliche.
Nel 1990 la Tuborg, nota casa produttrice di birra danese, lancia la sua prima birra di Natale. Il successo è enorme, così viene ideato lo J-dag, dove la “J” sta per Julebryg (cioè birra di Natale) e “dag” sta per giorno. Poco dopo l’idea viene riciclata anche per le feste pasquali con la Påskebryg (birra di Pasqua).
Dopo vari cambiamenti, lo J-dag viene ora festeggiato il primo Venerdì di Novembre (così i Danesi hanno un weekend di tempo per riprendersi dalla sbronza epocale – non scherzo, la ragione è proprio questa!).
Prima dello J-dag non è possibile acquistarla ma, dopo la messa in commercio ufficiale, la birra natalizia è reperibile dappertutto, per 6 settimane. I Danesi ne vanno matti ed è la quarta birra più venduta in Danimarca.
PS. Il lancio della birra di Natale è anche noto con il nome di Snestorm o di Snefald.
Fase 3. Ogni giorno è il giorno giusto per una Julefrokost
La tradizione delle Julefrokost (cene di Natale) è uno dei pilastri dei festeggiamenti del Natale in Danimarca.
Per tutto il mese di Dicembre, e per parte del mese di Novembre, gruppi di persone (colleghi di lavoro, amici, membri di associazioni o club, etc.) organizzano dei lauti banchetti a base di specialità natalizie salate e dolci, birra di Natale, Akvavit e altre bevande alcoliche molto apprezzate dai Danesi.
Le Julefrokost aziendali hanno una forte connotazione sociale e contribuiscono, secondo la logica danese, al team building.
Nel periodo delle Julefrokost le attività che ruotano attorno alla ristorazione fanno affari d’oro. Perchè ogni giorno è il giorno giusto per una Julefrokost in Danimarca.
Fase 4. La ghirlanda dell’Avvento
La quarta fase di preparazione al Natale in Danimarca è la realizzazione della ghirlanda dell’Avvento.
Allestita ad inizio Dicembre, la ghirlanda comprende decorazioni di ogni genere (bacche, pigne, nastri rossi, etc.) e quattro candele, ognuna delle quali verrà accesa come un conto alla rovescia nelle quattro domeniche che precedono la Notte di Natale.
Fase 5. Il calendario dell’Avvento
Dopo la ghirlanda con le candele, il secondo conto alla rovescia, come se non ne bastasse uno, viene fatto con il calendario dell’Avvento.
Un’altra tradizione bizzarra, sempre collegata ai giorni di Avvento, è quella di regalare ai bambini un calendario con 24 piccoli regali da aprire ogni giorno dal primo Dicembre fino al giorno di Natale.
Addirittura i due più importanti canali TV danesi, ogni anno, producono delle nuove serie televisive natalizie divise in 24 puntate, che seguono, di episodio in episodio, il calendario dell’Avvento nel conto alla rovescia per l’arrivo del Natale.
Un deciso no comment per queste ultime due pratiche, alquanto kitsch.
Fase 6. La festa di Santa Lucia
Sempre a Dicembre viene celebrata la festa di Santa Lucia.
In Danimarca il Luciadag viene festeggiato, come accade in molti altri Paesi (Italia compresa), il 13 Dicembre di ogni anno. In questa data vengono organizzate delle processioni guidate da una fanciulla coronata di candele, scelta per impersonare “Lucia“, la Santa “portatrice di luce“.
Nel Nord Europa, la luce solare è assente (o scarsa) per gran parte dell’anno e gli abitanti dei Paesi Scandinavi hanno profondo rispetto per questa componente così essenziale alla vita umana.
Ma a Natale c’è sempre da fare, quindi non si fa in tempo a mostrare la propria devozione per la Santa mia omonima che subito si deve iniziare a infornare dolci, biscotti e pasticcini per non giungere impreparati al 24 Dicembre.
Fase 7. Dolci, biscotti e ricette natalizie
In Danimarca si inizia ad impastare ed infornare ben due settimane prima del giorno di Natale e si va avanti ad oltranza. Con mia grande gioia, tra le delizie natalizie ci sono i fantastici biscotti allo zenzero, a forma di omino, donnina, cuore, albero di natale, e quant’altro.
A Natale, su ogni tavola danese che si rispetti, non possono mancare ricette come il maiale con le mele, le patate caramellate, il Rødkål (cavolo rosso), il Ris à l’amande, i Vanillakranse (biscotti alla vaniglia), gli Æbleskiver (dolci alle mele) e i Pebernødder (biscotti di natale).
Il cibo viene accompagnato da bevande pensate appositamente per le Feste ed, ovviamente, alcoliche, come uno speciale vino caldo aromatizzato simile al vin brulé (Gløgg) e la birra al malto (Hvidtøl). Anche l’alcolismo, come il Natale, in Danimarca è una cosa seria.
Fase 8. Decorazioni natalizie fai-da-te
In tema di decorazioni natalizie, in Danimarca sembrano andare molto di moda dei cuori di carta intrecciata (Julehjerte).
Mentre vagavo senza meta nell’Internet qualche anno fa, ricordo di essere approdata su un sito che, addirittura, proponeva delle guide su come realizzare le famigerate decorazioni a forma di cuore. Ovviamente, letto di sfuggita l’articolo, avevo snobbato la cosa e skippato con maestria i video-tutorial, pensando che fosse qualcosa in stile “Art Attack” che poi nessuno realizza concretamente.
Purtroppo sono stata irrevocabilmente smentita: tutta la Danimarca nel periodo natalizio è addobbata con questi cuori di carta fai-da-te e spesso le famiglie si riuniscono per realizzarli insieme e decorare la casa e l’albero di Natale.
Fase 8. La Vigilia di Natale
La vera e propria festa di Natale in Danimarca è la Vigilia. La cena della Vigilia è, in genere, a base di carne arrosto (oca o anatra) stufata con mele e prugne, accompagnata da patate bollite e patate dolci caramellate.
Per rendere tutto più “delizioso”, non possono poi mancare rape e barbabietole grattugiate ed un dolce speciale, una sorta di budino di riso chiamato Risengrød oppure il Ris à l’amande, un budino di riso alle mandorle. Da notare che, di solito, all’interno del dessert viene nascosta una mandorla e il fortunato commensale che, durante il pasto, troverà il frutto riceverà un regalo.
Il 24 Dicembre è anche il giorno in cui vengono scartati i regali. Dopo che ognuno ha avuto il suo pacchetto, si riprende ad alcolizzarsi con il Gløgg e a sgranocchiare caramelle, patatine e dolcetti.
Il luogo dove viene posizionato lo Juletræ, l’albero di Natale, diventa quindi un “luogo di perdizione”, dove tutta la famiglia (bambini esclusi) delizia il palato con le migliori bevande alcoliche danesi e poi, in circolo, canta canzoni natalizie correndo e saltellando attorno all’abete decorato.
Glædelig Jul!
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