COSA VEDERE AL CAIRO IN 3 GIORNI. Itinerario completo per visitare il Cairo in 3 giorni senza perdere nulla con mappa e consigli di viaggio.
Se stai per visitare l’Egitto non puoi non includere Il Cairo nel tuo itinerario di viaggio. Ma cosa c’è da vedere al Cairo in 3 giorni? Con la sua storia millenaria, la sua innata frenesia e la sua vivace modernità, Il Cairo offre numerosi spunti turistici. Le cose da vedere al Cairo in 3 giorni sono numerose quindi preparati a camminare tanto: scarpe comode ai piedi, mi raccomando! Anche se i giorni a disposizione sono pochi per vedere davvero tutto quello che la Capitale egiziana nasconde, questo itinerario di 3 giorni al Cairo è abbastanza esaustivo per chi visita la città per la prima volta.
Se ami l’Egitto sarà impossibile non restare affascinato dal Cairo: scoprirai le meraviglie del mondo antico, esplorerai i dedalici vicoli dei quartieri più antichi, ti perderai tra le bancarelle dei souk e visiterai musei di fama mondiale.
Sono sufficienti 3 giorni per visitare Il Cairo? Risposta scontata: no. Sarebbe meglio dedicare più giorni al Cairo ma molti viaggiatori sono costretti a ottimizzare i giorni di visita in Egitto per vedere le attrazioni più importanti (che sono tantissime e molto lontane tra loro). Io stessa ho visitato Il Cairo in 3 giorni. Meglio di niente se non si può fare diversamente. Tra spostamenti, arrivi e partenze, consiglio di considerare almeno 1 giorno in più e visitare il Cairo in 4 giorni, di cui 3 giorni pieni per le varie visite e 1 giorno dedicato a eventuali spostamenti da altre località egiziane (Sharm el-Sheikh, Marsa Marsa Alam, Hurghada). Ecco il mio itinerario di 3 giorni al Cairo.
GIORNO 1: Necropoli di Giza e Cairo Copto
ITINERARIO GIORNO 1 |
1. Piramidi di Giza e Sfinge
Per il mio viaggio di 3 giorni al Cairo ho deciso di dedicare il primo giorno all’attrazione principale della zona, la curiosità era troppa per poter attendere. Prima tappa: la Necropoli di Giza. Io ho dormito la prima notte a Giza, scegliendo un hotel che mi permettesse di fare colazione con le piramidi sullo sfondo.
Il complesso monumentale della Necropoli di Giza, situato ai confini del Cairo, comprende la Grande Sfinge e le Piramidi di Giza, due dei monumenti più famosi dell’Antico Egitto. Un tempo in quest’area di trovata una delle necropoli di Menfi, la Capitale dell’Antico Regno egizio, al cui interno vennero costruite le Piramidi dei faraoni Cheope, Chefren e Micerino. La Piramide di Cheope, anche nota come Grande Piramide, è l’unica delle sette meraviglie del mondo antico ancora esistente.
Le Piramidi di Giza e la Sfinge sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
CONSIGLI PER LA VISITA ALLA NECROPOLI DI GIZA Quanto tempo occorre per visitare la Necropoli di Giza? Direi almeno 3 ore/3 ore e mezza. Considera almeno mezza giornata per vedere le Piramidi di Giza e la Sfinge, visitare il Museo della Barca Solare di Cheope e raggiungere l’imperdibile Punto Panoramico per vedere e fotografare la veduta più bella sulle Piramidi di Giza. A mio parere l’orario migliore per visitare le Piramidi di Giza e la Grande Sfinge è la tarda mattinata, quando la visibilità è migliore ed è possibile ammirare le Piramidi e la Sfinge in tutta la loro antica magnificenza. Spettacolo serale alle Piramidi di Giza. Un’alternativa alla visita in mattinata è andare alla Necropoli di Giza di sera e assistere a uno dei suggestivi spettacoli di luci che si tengono nel complesso monumentale dopo il tramonto. Indipendentemente dalla fascia oraria che sceglierai, un viaggio al Cairo non sarebbe completo senza una visita al complesso monumentale della Necropoli di Giza, uno dei simboli più identitari dell’Egitto sotto il profilo storico e turistico. Visita guidata alla Necropoli di Giza. Per visitare la Necropoli di Giza consiglio di appoggiarsi a una guida o a un tour organizzato per diversi motivi: potrai notare dettagli che un visitatore da solo difficilmente può osservare, vista anche la mancanza di indicazioni, ed eviterai lo stress di interfacciarti con persone che ti proporranno assiduamente di utilizzare un cavallo o un cammello per girare l’area, cercando di “estorcerti” soldi letteralmente ogni 5 minuti e spesso con modi aggressivi. QUI trovi alcuni tour organizzati alla Necropoli di Giza (Piramidi e Sfinge) prenotabili online. |
2. Cairo Copto
Dopo aver visitato la Necropoli di Giza mi sono spostata in uno dei quartieri più pittoreschi del Cairo con l’intento di scoprire le tanto decantate meraviglie del Cairo Copto, per me un’assoluta sorpresa. Questa è l’area più antica della Capitale egiziana.
C’è molto da vedere nella zona del Cairo Copto: diverse chiese cristiane copte, una sinagoga, monumenti e musei. La Chiesa copta è la principale Chiesa cristiana d’Egitto e anche se comunemente associamo l’Egitto alla religione islamica, nella storia del Cairo c’è stato un periodo di transizione tra la fine della religione faraonica e l’avvento dell’Islam durante il quale si diffuse il credo copto.
Visitare il Cairo Copto è piacevole e comodo per i turisti che si spostano a piedi dato che la maggior parte delle attrazioni del quartiere si trovano lungo la medesima strada o negli immediati dintorni. L’aspetto che ho apprezzato di più del quartiere del Cairo Copto è proprio la presenza di stradine strette e vicoletti che si diramano dalle strade principali e che si possono percorrere solo a piedi.
Il fulcro del Cairo Copto è la Chiesa Sospesa (o Chiesa appesa), così chiamata perché venne edificata sulla porta meridionale dell’antica fortezza romana che qui si trovava in un lontano passato. Nella Chiesa sospesa (AI-Muallaqa – “La sospesa” o “L’appesa” in Arabo) ho incontrato una volontaria, che mi ha illustrato con grande entusiasmo le diverse aree dell’edificio, con accenni alla religione copta e alla storia dei Cristiani copti in Egitto.
La Chiesa di San Giorgio, risalente al X secolo, è uno dei capolavori architettonici del Cairo Copto. Entrate nell’annesso cimitero, una vera “chicca”. L’edificio religioso fa parte del complesso monumentale del Monastero di San Giorgio, fondato nel VII-VIII secolo e costruito sulle rovine della fortezza romana di Babilonia. Proprio l’antica Fortezza di Babilonia divenne il “cuore” della città del Cairo dopo la conquista araba dell’Egitto.
Da non perdere nel Cairo Copto c’è anche la Chiesa di Abu Serga (o Chiesa dei Santi Sergio e Bacco). La Chiesa di Abu Serga, risalente al V secolo d.C., è la più antica chiesa d’Egitto. Questa chiesa è particolarmente nota per la presenza di una cripta che secondo la leggenda avrebbe offerto rifugio alla Sacra Famiglia durante la Fuga in Egitto. Giuseppe e Maria fuggirono in Egitto per salvare Gesù dopo aver appreso della volontà di Erode di far uccidere i bambini maschi e tradizione vuole che la famiglia di Nazaret si rifugiò in una grotta situata dove oggi sorge la Chiesa di Abu Serga.
Tra le cose da vedere nel Cairo Copto segna in lista anche:
- la Chiesa di Santa Barbara (V-VI secolo d.C.), al cui interno un tempo erano custodite reliquie di Santa Barbara;
- la Sinagoga Ben Ezra, edificata nel luogo dove la figlia del faraone trovò il piccolo Mosè dopo essere stato deposto in una cesta e abbandonato sulla riva del Nilo;
- il Museo Copto, aperto nel 1908 e oggi considerato il più importante museo di arte copta del mondo;
- la Moschea di Amr ibn al-As, la prima moschea d’Egitto nonché prima moschea nel continente africano (si trova appena fuori dal Cairo Copto ma è facilmente raggiungibile durante la passeggiata).
3. Crociera in Feluca
Puoi concludere la serata in bellezza con una crociera sul Nilo in feluca (imbarcazione tradizionale egiziana) oppure su imbarcazioni più grandi che spesso offrono anche cena e intrattenimento come danza del ventre, danza tannura e musica araba.
GIORNO 2: Museo delle Antichità Egizie e Zamalek
ITINERARIO GIORNO 2 |
1. Museo delle Antichità Egizie del Cairo
Il secondo giorno ho deciso di spostarmi verso il centro del Cairo e dedicare la mattinata alla visita del Museo Egizio del Cairo anche conosciuto come Museo delle Antichità Egizie. Situato nella famosa Piazza Tahrir, luogo-simbolo della Primavera Araba, il Museo Egizio del Cairo è tra i musei più grandi e importanti al mondo.
Al suo interno sono custoditi più di 12.000 tra i più notevoli reperti egizi tra i quali spiccano il Tesoro di Tutankhamon con la famosa maschera d’oro del Faraone; le mummie dei più importanti Faraoni dell’Antico Egitto, esposte nella grandiosa Sala delle Mummie Reali; numerose statue dei membri della famiglia reale come la Statua di Djoser a grandezza naturale, la Statua di Cheope, la Statua di Chefren in trono, la Statua della Regina Iside, la Statua di Mentuhotep e la Testa di Usekaf. A ciò si aggiungono mummie e sarcofagi di varie epoche, oggetti di uso quotidiano, papiri, corredi funerari, opere d’arte e manufatti.
CONSIGLI PER LA VISITA AL MUSEO EGIZIO DEL CAIRO Come nel caso della Necropoli di Giza, anche per il Museo delle Antichità Egizie del Cairo è preferibile appoggiarsi a una guida, per potersi soffermare solo sui reperti più importanti, organizzare al meglio la visita e non restare frastornati e disorientati dal grande numero di reperti. QUI puoi acquistare l’ingresso al Museo delle Antichità Egiziane online prima della partenza. In alternativa chiedi al tuo hotel di consigliarti una guida direttamente sul posto. Ti assicuro che il Museo Egizio del Cairo è ENORME e la visita in autonomia, seppur possibile, potrebbe risultare meno soddisfacente di quella guidata se non si è adeguatamente preparati su storia, tradizioni, arte e cultura dell’Antico Egitto. |
2. Quartiere di Zamalek
Finita la visita al Museo delle Antichità Egizie ho dedicato il pomeriggio a “perdermi” tra le vie di Zamalek senza itinerari prefissati. Zamalek, sull’isola di Gezira, è un quartiere cosmopolita dove è piacevole passeggiare tra boutique, hotel di lusso, caffetterie hipster, localini e ristoranti alla moda, rooftop bar affacciati sul Nilo, gallerie d’arte, negozi di antiquariato, palazzi eleganti, viali alberati e giardini tropicali. La zona di Zamalek ti mostrerà un volte diverso del Cairo, a metà strada tra antico e moderno, tra tradizione e globalizzazione.
Nel distretto di Zamalek si trova uno dei monumenti più riconoscibili e fotografati della Capitale egiziana, la Torre del Cairo. Progettata per imitare la forma di un fiore di loto, la Torre del Cairo è alta 187 metri ed è il punto panoramico più elevato del Cairo. Dall’alto della Torre del Cairo si gode di una veduta a 360° davvero mozzafiato!
Tra le cose da vedere a Zamalek segna in lista la Cairo Opera House, il Museum of Modern Egyptian Art, l’Acquario del Cairo (Aquarium Grotto Garden) e l’Aisha Fahmy Palace. Imperdibile è anche l’arteria principale del quartiere, 26th July Street, lungo la quale potrai passeggiare in libertà alla scoperta di una delle zone più belle del Cairo.
A Zamalek non puoi rinunciare a fare un aperitivo in uno dei numerosi locali che si affacciano sul Nilo. Il distretto è gremito di rooftop bar e locali alla moda. Questa zona è sicuramente una delle migliori del Cairo dove pranzare, cenare o bere un drink. Tappa che ti suggerisco assolutamente a Zamalek è il Garden Promenade Café, all’interno del Cairo Marriott Hotel, per un aperitivo serale, un pranzo o una cena speciale.
GIORNO 3. Cittadella, Khan el-Khalili e Parco di Al-Azhar
ITINERARIO GIORNO 3 |
1. Cittadella del Saladino
Il terzo giorno al Cairo inizia visitando la Cittadella di Saladino (o Cittadella del Cairo), risalente al XII secolo, che ospita le moschee più importanti della Capitale egiziana. Come ci suggerisce il nome, la Cittadella del Cairo venne costruita su mandato di Saladino, Gran Visir d’Egitto, allo scopo di proteggere la città dalle incursioni dei Crociati.
Nell’epoca di massimo splendore, la Cittadella del Saladino arrivò ad ospitare più di 10.000 abitanti: la città fortificata era protetta da una possente cinta muraria e comprendeva un palazzo principale, diverse moschee, abitazioni e postazioni militari.
Il fulcro della Cittadella del Saladino è la Moschea di Muhammad Ali (o Moschea di Alabastro), capolavoro architettonico edificato tra il 1830 e il 1848 per volere di Muhammad Ali Pasha in memoria del compianto figlio maggiore deceduto nel 1816.
I principali luoghi d’interesse da vedere nella Cittadella del Saladino sono i seguenti:
- Moschea di Muhammad Ali,
- Cortile di Alabastro,
- Moschea di Sulayman Pasha,
- Moschea di Al-Nasir Muhammad,
- Palazzo Al-Gawhara,
- Terrazza panoramica,
- Museo Nazionale dell’Esercito Egiziano, Museo delle Carrozze, Museo della Polizia.
2. Cairo Islamico
La Cittadella si trova all’interno del quartiere noto come Cairo Islamico, risalente all’epoca medievale. Proprio al Medioevo risale l’impianto stradale e urbanistico del Cairo Islamico, quasi perfettamente conservato e ancora ben riconoscibile esplorando la zona. Passeggerai tra vicoli labirintici, madrase, cortili pittoreschi, antichi palazzi finemente decorati, bazar e mercati tradizionali, moschee e minareti. Il Cairo Islamico è molto apprezzato dai viaggiatori per la sua atmosfera suggestiva, così autenticamente egiziana.
Tra le cose da vedere nella zona del Cairo Islamico non posso non menzionare Via Al-Muizz, la strada principale del Vecchio Cairo insieme alle vie Al-Qasabah e Al-Khayamiya. Camminando lungo Via Al-Muizz, partendo dalla porta settentrionale della città di Bab al-Futuh e giungendo alla porta meridionale di Bab Zuweila, passeggerai letteralmente nella storia egiziana. La Via Al-Muizz è considerata una delle strade più antiche di tutto l’Egitto.
L’esplorazione del Vecchio Cairo non può prescindere una tappa per ammirare il complesso monumentale di Qala’un (o Qalawun), che comprende diversi mausolei, edifici e madrase di epoca mamelucca. Dopo raggiungi l’antico souk di Khan el-Khalili e, a breve distanza, la Moschea di Al Azhar e il Parco di Al-Azhar.
Durante la visita alla zona del Cairo Islamico è consuetudine, se non altro per la vicinanza e la comodità negli spostamenti, di visitare anche la Moschea di Ibn Tulun e la Moschea del Sultano Hassan, entrambe imperdibili.
CONSIGLI PER LA VISITA AL CAIRO ISLAMICO Quando visiterai la zona del Cairo Islamico è bene avere alcuni accorgimenti relativamente all’abbigliamento, soprattutto se vuoi entrare nei luoghi di culto ma, più in generale, per rispettare le usanze e la sensibilità locale. È importante indossare un abbigliamento discreto, rispettoso delle tradizioni locali e che non mostri troppo il corpo (braccia, spalle, gambe, scollatura). Alle donne potrebbe essere richiesto di coprire il capo con un foulard o una sciarpa (mettine una in borsa per sicurezza, così non avrai problemi). Ricorda che è assolutamente vietato indossare le scarpe all’interno delle moschee. |
3. Mercato di Khan el-Khalili
Il Mercato di Khan el-Khalili è uno dei bazar più famosi e visitati di tutto l’Egitto, nonché uno dei più antichi e più grandi souk del mondo. In questo mercato, situato nel centralissimo quartiere di Midan El Hussein, è possibile acquistare prodotti di ogni tipo: profumi, prodotti di bellezza, abbigliamento, cibo, souvenir, oggetti d’antiquariato, argenteria, artigianato egiziano e molto altro.
Il Mercato di Khan el-Khalili è molto grande e caotico. Puoi limitarti a girovagare tra le bancarelle per immergerti nella particolare e coinvolgente atmosfera del souk, come fanno ogni giorno centinaia di visitatori. Se, però, stai cercando qualcosa di specifico da acquistare ti conviene individuare l’area del mercato dedicata e dirigerti direttamente lì.
La contrattazione fa parte della cultura popolare egiziana quindi non sentirti in imbarazzo se a tuo parere il prezzo della merce che vuoi acquistare è troppo alto. Prova a contrattare con i venditori e non avere timore o imbarazzo nello sfoderare la tua migliore “faccia tosta”. Vedrai che riuscirai a ottenere un po’ di sconto!
CONSIGLI PER LA VISITA AL MERCATO DI KHAN EL-KHALILI Quando andrai al Mercato di Khan el-Khalili porta con te del denaro contante, perché molti venditori non accettano pagamenti con carta di credito o bancomat. Evita le aree del Mercato di Khan el-Khalili che ti sembrano troppo turistiche perché la merce (souvenir, oggettistica, abbigliamento) che ha come target specificamente i turisti è generalmente più costosa, di scarsissima qualità e non ha nulla di artigianale ma è generalmente prodotta in serie fuori dall’Egitto. |
4. Parco di Al-Azhar
Realizzato tra il 1996 e il 2007, il Parco di Al-Azhar è un parco pubblico di 30 ettari oggi molto amato dagli abitanti del Cairo ma un tempo decisamente evitato dai locali e dai turisti per un’ottima e comprensibile ragione. Fino a circa trent’anni fa tutta, difatti, tutta la zona di Darb al-Ahmar, dove sorge il parco, era nota per ospitare una discarica a cielo aperto. In epoche recenti questa zona del Cairo è stata interessata da importanti opere di riqualificazione e il Parco di Al-Azhar è stato riportato all’antico splendore, tornando ad essere uno dei “polmoni verdi” del Cairo.
Il Parco di Al-Azhar è oggi considerato uno dei 60 migliori spazi pubblici al mondo (Project for Public Spaces). La zona di Darb al-Ahmar e il Parco di Al-Azhar godono di affascinanti vedute sulla Cittadella del Saladino e per questa ragione se sei appassionato di Fotografia devi obbligatoriamente farci un salto. Inutile dire che a mio parere è una delle tappe che non può assolutamente mancare nell’itinerario di 3 giorni al Cairo.
Il Cairo in 3 giorni: cose da sapere prima di partire
Sicurezza in Egitto
Se stai per visitare l’Egitto è importante che tu sia consapevole e informato sulle usanze e sulle leggi locali. L’organizzazione di un viaggio in Egitto e al Cairo non può non tenere conto di alcuni importanti aspetti legati alla severissima legge egiziana e ai principi morali e religiosi del Paese. Sono punibili per legge, ad esempio, il consumo di alcolici in pubblico, gli atti omosessuali e le effusioni in pubblico. È vietato scattare fotografie a persone in uniforme o agli edifici pubblici.
Tieni presente che la microcriminalità è molto diffusa al Cairo e, anche se è raro che i turisti stranieri siano vittime di crimini violenti, bisogna sempre prestare la massima attenzione e non esporsi a rischi inutili. Evita di spostarti da solo quando fuori è buio e informati bene su eventuali quartieri da evitare (ad esempio puoi chiedere consigli e informazioni al personale dell’albergo dove alloggerai).
Spostarsi in Egitto
Per visitare il Cairo in serenità ti consiglio di scarica l’app di Uber e utilizza questo servizio al posto dei taxi tradizionali, per non dover discutere sul prezzo delle tratte ed essere “spennati” non appena abbasserete un attimo la guardia con i tassisti. I turisti sono molto facili da individuare ed è molto semplice per i tassisti egiziani applicare prezzi maggiorati agli incauti e distratti viaggiatori stranieri.
Scam in Egitto
Non farti convincere a salire o farti trasportare in giro con cavalli e cammelli. Gli animali sono per lo più in pessime condizioni e non di rado maltrattati. Più in generale è bene essere consapevoli che i turisti approcciati in strada da venditori di servizi non richiesti, come appunto giri in cammello o spostamenti con i cavalli, sono spesso vittima di truffe e scam sui prezzi.
In Egitto verrai continuamente fermato e approcciato da persone sconosciute stranamente “amichevoli” che cercheranno di offrirti “favori” di ogni genere (aiuto nel trasporto di borse e valigie, aiuto ad attraversare la strada, proposte di accompagnarti nel posto dove sei diretto o in luoghi di interesse turistico, etc.). Purtroppo la maggior parte di questi affabili e stranamente disponibili sconosciuti vorrà in cambio una mancia più o meno lauta. Rifiutarsi di dare la mancia in queste situazione può sfociare in insulti e vere e proprie aggressioni.
Cosa mangiare in Egitto
Anche tu hai ascoltato con terrore i racconti raccapriccianti dei tuoi amici su gastroenteriti e dissenterie fulminanti durante i viaggi in Egitto? Ti stai chiedendo cosa mangiare in Egitto per non stare male? Iniziamo col dire che non è assolutamente necessario rinunciare del tutto a mangiare il cibo tipico egiziano. Se presterai la dovuta attenzione e seguirai alcune semplici regole quando sarai in Egitto, non avrai problemi.
- Non mangiare carne o pesce crudi o poco cotti.
- Non consumare verdura cruda.
- Sbuccia sempre la frutta.
- Non bere acqua del rubinetto e accertati sempre di acquistare acqua in bottiglia sigillata.
- Non utilizzare il ghiaccio per refrigerare le bevande.
- In linea di massima evita di ingerire cibi o bevande acquistati in luoghi con scarse condizioni igieniche (sì, anche lo street food!).
Il cibo egiziano è ottimo. Se non sai cosa ordinare, punta su quello che è probabilmente il piatto tipico egiziano più conosciuto e apprezzato, cioè il Koshari, un piatto vegetariano preparato con lenticchie, ceci, riso, pasta e verdure. Restando in tema di piatti vegetariani, da non perdere c’è anche il Ful medammes, piatto tipico egiziano di origine antichissima e diffuso in gran parte del Medio Oriente.
Io ho particolarmente amato una pietanza egiziana ripiena di carne, verdure e spezie chiamata Hawawshi. Il piatto tipico egiziano per eccellenza è il Tamiya (o Ta’meya), in sostanza dei Falafel a base di fave e non di ceci. Queste deliziose polpettine vegetali sono uno dei cibi da strada egiziani assolutamente da assaggiare insieme a Shawarma, Kofta e Kebab, tutte specialità egiziane a base di carne. Se ami i dolci, durante il tuo viaggio in Egitto non dimenticare di assaggiare la Basbousa, torta tipica del Medio Oriente imbevuta di dolcissimo sciroppo e decorata con frutta secca (mandorle o noci).
Assicurazione sanitaria
Prima di partire per l’Egitto è buona norma stipulare un’assicurazione sanitaria internazionale e accertati di poterti permettere eventuali cure o visite mediche in loco perché, in caso contrario, gli ospedali del Cairo potrebbero non accettare di fornirti cure e assistenza.
Visto turistico per l’Egitto
I cittadini italiani che intendono viaggiare in Egitto devono essere muniti di apposito visto. Puoi richiedere un visto per l’Egitto in diversi modi.
- Visa on Arrival. La carta d’identità valida per l’espatrio ti consente di richiedere presso gli appositi sportelli all’aeroporto il cosiddetto Visa on Arrival (visto all’arrivo). Seppur comodo da fare, il Visto all’arrivo comporta diversi svantaggi. È molto probabile, infatti, che tu debba attendere molto allo sportello per via delle lunghe code che si formano per richiederlo. C’è anche la possibilità che la tua richiesta di visto venga rifiutata, costringendoti a prenotare un viaggio di ritorno immediato.
- Visto online. Se sei titolare di un passaporto valido e se soddisfi determinati requisiti, la scelta migliore è richiedere un visto elettronico per l’Egitto prima della partenza. Puoi presentare richiesta compilando il modulo online e pagando direttamente alla fine del processo di richiesta, dopodiché il visto ti verrà recapitato in circa 11 giorni. Richiedendo il visto Egitto elettronico non avrai il problema di fare file infinite in aeroporto e non si corre il rischio di dover tornare anticipatamente a casa per il visto rifiutato.