Il racconto dettagliato della mia visita alla Sagrada Família: cosa vedere (interno ed esterno), dove acquistare i biglietti e tanti consigli pratici per visitare la straordinaria basilica di Antoni Gaudí.
Sagrada Família: guida completa
La Sagrada Família di Antoni Gaudí è il monumento più rappresentativo di Barcellona e l’attrazione più visitata della città.
Il progetto per l’edificazione della Sagrada Família venne inizialmente affidato all’architetto spagnolo Francisco de Paula del Villar y Lozano.
In seguito ai problemi insorti a causa delle forti divergenze di opinione tra l’architetto e i committenti, nel 1833 venne chiesto a Antoni Gaudí di subentrare nel ruolo di direttore dei lavori. Da quel momento la costruzione della Sagrada Família divenne il progetto personale e l’ossessione di Gaudí, che vi si dedicò con passione e devozione sino al giorno della sua morte.
Gaudí sentì l’investitura ad architetto della Sagrada Família con inusitata partecipazione, quasi avesse ricevuto dal Divino l’incarico di condurre una personale crociata, tanto che lui stesso dichiarò: “Nella Sagrada Família tutto è frutto della Provvidenza, inclusa la mia partecipazione come architetto”.
Quando Gaudí accettò di progettare il Temple Expiatori de la Sagrada Família (Tempio espiatorio della Sacra Famiglia), decise sin dai primi istanti di erigere un “racconto teologico di pietra” con il chiaro obiettivo di ripercorrere la storia della creazione dell’uomo e del mondo, di celebrare il Dio cristiano e il culto dell’Eucarestia e, infine, di innalzare il concetto di famiglia a simbolo eterno di creazione e salvezza per l’universo e per l’intera umanità.
Oltre che un tempio espiatorio e un luogo di culto, la Sagrada Família è anche e soprattutto un grandioso prodigio della fantasia di Gaudí ed è la monumentalizzazione dell’idea di fede e religione dell’architetto spagnolo.
Vediamo insieme nel dettaglio come si svolge la visita alla Sagrada Família, quali sono le cose da vedere all’interno e all’esterno della basilica, quanto costa acquistare i biglietti di ingresso e come saltare la fila per entrare.
Sagrada Família: cosa vedere (interno ed esterno)
Portale della Carità (centrale) |
Durante un viaggio a Barcellona è praticamente d’obbligo visitare la Sagrada Família.
Quando giungerete al cospetto della Sagrada Família potreste rimanere perplessi alla vista di gru, impalcature e teloni protettivi ma non dovrete lasciarvi impressionare più di tanto perchè state letteralmente per visitare un cantiere aperto.
Come da programma, la Sagrada Família verrà completata entro il 2026, anno in cui ricorrerà il centenario della morte di Gaudí.
“Il mio cliente non ha alcuna fretta. Dio ha tutto il tempo del mondo.” (Antoni Gaudí)
Nonostante sia ancora incompiuto, il progetto della Sagrada Família è ancora quello fedele alla concezione originaria di Antoni Gaudí.
Sono di sua progettazione le 18 alte torri della Sagrada Família: 12 torri richiamano la figura degli Apostoli, 4 torri sono dedicate agli Evangelisti, 1 torre rappresenta la Vergine Maria e 1 torre, la più alta e grandiosa, è il simbolo di Gesù Cristo il Salvatore ed è riconoscibile perché sormontata da una enorme croce di pietra.
Già nel progetto originale di Gaudí era indicato il modo migliore di sfruttare la luce solare caratteristica di quel luogo. L’intento era quello di creare uno spettacolo luminoso e un gioco di rifrazioni che permettesse di osservare tutti i colori dello spettro visibile all’interno del tempio.
Fu ancora Gaudí a prevedere la presenza di 3 facciate per la Sagrada Família: la Facciata della Natività, la Facciata della Passione e la Facciata della Gloria.
Proprio da una delle facciate, la Facciata della Natività, inizia la nostra visita guidata al Temple Expiatori de la Sagrada Família, capolavoro e testamento architettonico di Antoni Gaudí.
Facciata della Natività
La visita guidata, superati i consueti controlli di sicurezza, inizia di fronte alla Facciata della Natività, sul lato nord-est dell’edificio, di fronte a quella che non a caso è stata denominata Plaça de Gaudí.
Già da una certa distanza sarete colpiti dall’eterogeneità degli elementi costitutivi dell’edificio.
Questo sincretismo di stili solo in parte era stato concepito nel progetto originale da Gaudí. In parte, infatti, rappresenta anche la naturale conseguenza dell’avvicendamento di diversi architetti dettato dalla morte prematura di Gaudí e dal prolungarsi dei lavori di costruzione della basilica.
Concentriamoci per un momento sull’aspetto delle facciate. Possiamo notare una macroscopica discrepanza di stili mettendo a confronto, ad esempio, la Facciata della Natività e la Facciata della Passione. La prima è contemporanea a Gaudí (l’artista vi lavorò, infatti, fino al giorno della sua morte nel 1926), la seconda è stata, invece, eretta postuma. Sebbene riecheggi nella Facciata della Passione l’influenza del progetto di Gaudí, è chiaro l’intervento di una seconda mano, quella dello scultore Josep Maria Subirachs i Sitjar.
Ma torniamo alla Facciata della Natività…
Questa facciata, divisa in 3 sezioni con altrettanti portali, è la prima ad essere stata completata ed è quella che accoglie i visitatori e li fa “entrare” simbolicamente prima nel mondo fantastico di Gaudí e subito dopo nel formidabile tempio della fede creato dall’architetto spagnolo.
Non è un caso se Antoni Gaudí, uomo profondamente religioso, a Barcellona era conosciuto come “l’architetto di Dio”, soprannome che ben presto venne adottato dal mondo intero.
Sopra la Facciata della Natività svettano le 4 torri campanarie dedicate agli Apostoli Barnaba, Giuda, Simone e Matteo (da sinistra a destra). Difatti ognuna delle 3 facciate della Sagrada Família ha 4 torri: in totale sono 12 come gli Apostoli.
Come riconoscere le torri degli Apostoli? Semplice. Ogni torre riporta il nome in Latino dell’Apostolo a cui è dedicata, seguito dalla parola Apostolus. |
Come già accennato poco sopra, la Facciata della Natività è tripartita e su ognuno dei 3 portali compare una scultura raffigurante una delle 3 virtù: Carità, Speranza e Fede (Caritat, Esperança e Fe).
Portale della Carità (centrale)
Il portale centrale è noto come Portale della Carità ed è dedicato a Gesù.
Sulla sua superficie si snodano, in un susseguirsi solo apparentemente frenetico di sculture, gli episodi più importanti della Natività di Gesù (Annunciazione, Natività, Adorazione dei Magi, Adorazione dei pastori e Incoronazione di Maria).
Al centro del Portale della Carità si riconosce un grande pilastro con l’Albero di Jesse.
Alla base del pilastro, protetto da una grata in ferro (disegnata dallo stesso Gaudí), potrete scorgere la scultura di un serpente che reca una mela in bocca, simbolo del peccato originale.
Proprio sul capitello è collocata la scena centrale della Natività di Gesù, a firma di Jaume Busquets.
Il portale d’ingresso è stato progettato in modo da ricordare una grotta, luogo di nascita di Gesù Bambino, ed evoca metaforicamente la città di Betlemme. L’attraversamento del portale da parte dei fedeli costituisce la prima tappa di un vero e proprio viaggio spirituale.
La Facciata della Natività si protende verso il cielo e, proprio sopra il Portale della Carità, tra le alte torri, si fa spazio l’Albero della Vita, sormontato da una croce Tau, simbolo cristiano per eccellenza. Ai piedi del cipresso è visibile un pellicano, antico richiamo al mistero dell’Eucarestia. Tutt’intorno all’albero volano bianche colombe, metafora della purezza dei fedeli che si avvicinano devotamente a Dio.
Alla gioia della nascita del Salvatore partecipano non solo creature divine ma anche innumerevoli creature terrene.
L’ideale melodia suonata dagli angeli musicanti accompagna il perpetuo rifiorire primaverile della natura, simboleggiato dal tripudio di piante e fiori e dal pullulare di insetti e piccoli animali.
Divertitevi a scovare nel fogliame formiche, ragni, api, lucertole e altri simpatici abitanti del bosco. Provate, poi, ad ascoltare con l’orecchio della fantasia le armonie degli angeli trombettieri, arpisti, violinisti, chitarristi e oboisti.
Portale della Speranza (sinistra)
Un portale più piccolo, il Portale della Speranza, è posto alla sinistra di quello centrale ed è dedicato a San Giuseppe, “timoniere” della Chiesa e dei Cristiani, che è rappresentato proprio in cima all’ingresso su una barca mentre entra in una grotta.
Ritratto nascosto di Gaudí Nel volto di San Giuseppe gli osservatori più attenti forse riconosceranno i lineamenti di Antoni Gaudí, un omaggio al grande “architetto di Dio” realizzato dopo la sua tragica e sventurata morte. |
Il Portale della Speranza è decorato con scene e personaggi della vita di San Giuseppe (lo Sposalizio tra Maria e Giuseppe, i ritratti di Gioacchino e Santa Anna, Gesù bambino con in mano una colomba, la Strage degli innocenti e la Fuga in Egitto) ma anche con gli strumenti da falegname che ricordano il lavoro umile di Giuseppe (sega, martello, scalpello, cacciavite, ascia).
Numerosi sono anche gli animali domestici che fanno capolino tra le decorazioni del portale, come oche, galline e tacchini. Si riconoscono anche alcune piante che crescono abitualmente sulle rive del Nilo, ad esempio papiri e fiori di loto, che rimandano all’episodio della Fuga in Egitto.
Portale della Fede (destra)
Il portale posto a destra di quello centrale è il Portale della Fede ed è dedicato alla Vergine Maria.
La statua di Maria, simbolo dell’Immacolata concezione, è collocata al culmine del portale.
Il Portale della Fede riporta gli episodi salienti della vita di Maria. Le scene più facilmente riconoscibili sono quelle che raffigurano la visita alla cugina Elisabetta successiva all’Annunciazione, Gesù da adolescente intento ad imparare il mestiere di falegname da suo padre e la predica di Gesù nel tempio.
Il portale è dominato sinistramente dal triste presagio della morte di Gesù: un cuore trafitto dalle spine,che evoca il Calvario di Gesù e la corona del martirio.
Interno della Sagrada Família
Entriamo nella Sagrada Família accompagnati dalla nostra guida, attraversando il Portale della Carità.
Immediatamente lo sguardo viene catturato dai miracoli architettonici frutto della prodigiosa fantasia di Antoni Gaudí.
Le 4 grandi colonne in porfido rosso, dal diametro di 2,10 metri e alte 25 metri, simboleggiano gli Evangelisti, Matteo, Marco, Luca e Giovanni.
Poste al centro della crociera, le colonne degli Evangelisti sostengono una grande cupola sovrastata dalla torre più grande e più alta della Sagrada Família, la torre di Gesù (oggi ancora in costruzione).
“Il lavoro umano non può superare quello divino, quindi la Sagrada Família sarà alta 170 metri, tre metri meno dell’altezza della collina di Montjuïc.” (Antoni Gaudí)
Le 12 colonne di basalto richiamano le figure degli Apostoli mentre le restanti colonne di granito, riconoscibili perché più chiare, simboleggiano tutte le Chiese del mondo.
Sopra l’altare maggiore della Sagrada Família non potrete non notare il Crocifisso sormontato da un grande lampadario, che riporta l’elenco dei 7 doni dello Spirito Santo.
Il maggiore impatto scenico ed emotivo all’interno della Sagrada Família è, però, dovuto alle grandi, colorate vetrate realizzate dall’artista del vetro Joan Vila i Grau, l’uomo che riuscì a tradurre in pratica i bozzetti e le idee di Gaudí.
Un aspetto che non avevo ben chiaro prima di conoscere e di fruire l’opera di Gaudí è il valore attribuito dall’architetto allo studio della luce e del colore.
“Occorre combinare gli elementi sporgenti con quelli rientranti, in modo che a ciascun elemento convesso, cioè situato in luce piena, ne venga opposto uno concavo, ossia un’ombra.” (Antoni Gaudí)
Alcune pareti della Sagrada Família sono occupate in gran parte da ampie vetrate colorate.
Il biancore di pareti, colonne e soffitti è stato scelto accuratamente per fungere da scenario all’esplosione policroma provocata dal passaggio della luce naturale attraverso le vetrate.
Inutile specificare che lo spettacolo è caratterizzato da un vivace dinamismo in ragione del cambiamento di posizione del sole a seconda dell’ora del giorno.
Al mattino prevalgono i toni freddi, dal verde all’azzurro, perché la tenue luce solare colpisce e attraversa le vetrate della parete rivolta verso est. Nelle ore pomeridiane trionfano, invece, i colori caldi: quando la luce solare viene filtrata dalle vetrate della parete che guarda ad ovest, all’interno della Sagrada Família è un tripudio di gialli, arancioni e rossi.
Visitate la Sagrada Família di pomeriggio Casualmente mi è capitato di visitare la Sagrada Família nel pomeriggio e vi assicuro che lo spettacolo creato dai giochi di luce e dal riverbero delle vetrate colorate ha superato le mie aspettative. Anche la guida ci ha confermato che l’apprezzamento dei visitatori per i giochi di luci e colori creati dalle vetrate è solitamente più entusiastico nel pomeriggio piuttosto che al mattino. |
Facciata della Gloria
Continuando la visita guidata alla Sagrada Família arriviamo nei pressi di un grande portale in bronzo, alto 5 metri, che riporta la preghiera del Padre Nostro per interno scritta in lingua catalana e la supplica “Dacci oggi il nostro pane quotidiano” in 50 lingue (tra cui, inaspettatamente, c’è anche il Sardo).
Ci troviamo nella parte interna corrispondente alla cosiddetta Facciata della Gloria, attualmente in costruzione.
La Facciata della Gloria, situata sul sul lato sud-est della basilica, secondo il progetto sarà l’ultima parte della Sagrada Família ad essere costruita. Una volta completata, accoglierà l’ingresso principale al tempio.
Secondo il progetto, l’entrata principale alla Sagrada Família verrà raggiunta dai fedeli attraverso un ponte, che dovrà essere costruito in Carrer de Mallorca.
Al momento ci sono delle forti resistenze, in più di un’occasione culminate in proteste e manifestazioni, da parte di residenti negli appartamenti edificati proprio nella zona dove il ponte e una grande scalinata dovrebbero essere costruiti. Il piano di abbattimento di questi condomini è oggetto di contestazione da parte delle associazioni dei residenti e si sta ancora cercando una soluzione alla delicata questione.
Facciata della Passione
A questo punto della visita guidata alla Sagrada Família ci spostiamo all’esterno, attraversando il portale che campeggia nel mezzo della Facciata della Passione.
La Facciata della Passione, affacciata a sud-ovest, è incentrata sul tema del sacrificio di Gesù atto a riscattare gli uomini per liberarli e purificarli dal peccato. Avviata nel 1954, la Facciata della Passione è stata completata nel 2018.
Questo lato della chiesa è dominato dall’alto dalle torri dedicate agli Apostoli Giacomo, Tommaso, Filippo e Bartolomeo.
La parete di pietra nuda, incupita nell’atmosfera dalle scene della Passione di Gesù realizzate dallo scultore Josep Maria Subirachs i Sitjar, era stata così concepita proprio da Antoni Gaudí.
“Qualcuno ha trovato questa porta troppo stravagante, ma voglio fare paura e per ottenerlo non risparmio il chiaroscuro, in modo che, entrando e uscendo, tutto assuma un effetto più cupo.” (Antoni Gaudí)
Dai bozzetti realizzati da Gaudí nel 1911, durante una grave malattia, si evince con chiarezza quale fosse il progetto della Faccia della Passione: un frontone a forma piramidale, sorretto da 6 enormi pilastri leggermente inclinati, doveva essere decorato con 18 colonnine a forma di osso a loro volta sormontate da una croce.
Esattamente come la Facciata della Carità, anche la Facciata della Passione è tripartita e presenta 3 portali (Carità, Speranza e Fede).
Anche i portali in bronzo, che riportano testi estratti dai Vangeli, sono opera di Josep Maria Subirachs i Sitjar.
Le vivide storie della vita di Gesù scolpite da Subirachs, disposte su 3 livelli, ripercorrono tutte le fasi del Calvario di Cristo.
- Nel primo livello riconosciamo importanti scene come l’Ultima Cena con il tradimento di Giuda, la Negazione di Pietro e il Processo a Gesù.
- Il secondo livello continua con Simone di Cirene che aiuta Gesù a portare la croce, la Veronica che asciuga il sudore dalla fronte di Cristo e il soldato Logino che scaglia la sua lancia contro Gesù, convertendosi subito dopo al Cristianesimo.
- Il terzo livello, dove la Passione di Cristo ha il suo climax, presenta la crocifissione, la morte e la sepoltura di Gesù.
Subirachs omaggia Gaudí Così come nella Facciata della Natività, anche nella Facciata della Passione, prestando un po’ di attenzione, possiamo individuare un ritratto nascosto di Antoni Gaudí. L’Evangelista che si trova alla sinistra del gruppo di soldati dietro alla Veronica (ritratta senza volto) ha i lineamenti dell’architetto spagnolo. Subirachs, in questo gruppo scultoreo, omaggia apertamente il grande “architetto di Dio” ispirandosi, per sua stessa ammissione, ad una fotografia che ritraeva il volto di Gaudí durante la processione del Corpus Domini del 1924. Inoltre, i soldati che lo affiancano indossano dei caschi esattamente identici agli inconfondibili comignoli della Casa Milà. |
La Facciata della Passione è completata dai gruppi scultorei della Resurrezione di Gesù e della sua Ascensione al cielo.
Prestate attenzione alla scena dei Soldati che si giocano a dadi le vesti di Gesù: fate vagare lo sguardo nei dintorni e, se sarete attenti, scorgerete un piccolo mosaico colorato che riporta le parole Dulce lignum (Dolce legno).
Il riferimento è all’antico inno Crux fidelis scritto da San Venanzio Fortunato (530-609) e in particolare al passaggio: Dulce lignum, dulces clavos, Dulce pondus sustinet (“Oh dolce legno, dolci chiodi che sostenevano un così dolce peso!”).
Una strana tabella numerica, opera di Subirachs, è nascosta tra le sculture della Facciata della Passione, accanto alla scena del Bacio di Giuda.
Questa tabella è nota come Quadrato magico di Subirachs e la sua interpretazione non è ancora del tutto certa.
Qual è il significato del Quadrato magico di Subirachs? E’ stato notato che la somma dei numeri di ciascuna riga, di ciascuna colonna e di ciascuna diagonale dà sempre come risultato il numero 33, l’età che aveva Gesù quando morì sulla croce. Detto ciò, il vero significato di questa e altre parti della facciata firmata da Subirachs è ancora oggetto di controversie e forse non si raggiungerà mai una interpretazione univoca. |
Museo della Sagrada Família
La visita si chiude con l’accesso al Museo della Sagrada Família, dove potrete scoprire interessanti fatti, aneddoti e curiosità sulla basilica di Antoni Gaudí.
Nel museo potrete anche vedere bozzetti, progetti originali, ricostruzioni di modelli, fotografie d’epoca e una dettagliata cronologia che segue tutto l’evoluzione del processo di edificazione della chiesa.
Tomba di Antoni Gaudí
La Tomba di Antoni Gaudí si trova nella Cripta della Sagrada Família, posta al di sotto della basilica.
La Cripta della Sagrada Família non è sempre visitabile, in quanto viene aperta solo in occasione della celebrazione delle messe.
Se non riuscite ad accedervi, potete vedere la Tomba di Antoni Gaudí guardando attraverso una finestrella situata in uno degli ambienti del Museo della Sagrada Família: cercate la finestra prestando un po’ di attenzione, perché non di rado sfugge ai visitatori più frettolosi.
Scuola della Sagrada Família
Nel 1909 Antoni Gaudí fece costruire una piccola scuola nei pressi della Sagrada Família per permettere ai figli dei numerosi operai che lavoravano nel cantiere di frequentare le lezioni. Ben presto la scuola della Sagrada Família venne aperta anche ai figli dei residenti della zona, per la maggior parte famiglie povere.
L’edificio scolastico, composto da 3 aule, una sala, servizi igienici e una piccola cappella, venne progettato da Antoni Gaudí in persona.
Edificata sul terreno dove oggi sorge la Facciata della Gloria, all’epoca sgombero da macchinari, materiali e operai, la scuola della Sagrada Família oggi non si trova più nella posizione originale.
L’evoluzione del cantiere della basilica e i danni subiti al tempo della Guerra civile spagnola, costrinsero gli addetti ai lavori a “spostare” la scuola, ovviamente dopo averla restaurata. Sarebbe stato davvero un peccato perdere questo gioiellino firmato dal grande Antoni Gaudí!
La scuola, con mattoni a vista e edificata secondo le tradizionati tecniche costruttive catalane, presenta una caratteristica in puro stile Gaudí: le pareti e il tetto sono di forma ondulata.
Con la scuola si conclude la visita alla Sagrada Família.
Se anche voi state per recarvi a Barcellona e cercate consigli e informazioni pratiche su come visitare la Sagrada Família, continuate a leggere perché qui di seguito troverete una guida completa e le risposte a tutte le domande sulla visita alla basilica di Antoni Gaudí.
Visitare la Sagrada Família: consigli pratici
Ho raccolto dei consigli pratici che spero vi siano utili se anche voi volete visitare la Sagrada Família di Barcellona.
Quanto costano i biglietti per la Sagrada Família?
Ci sono diverse tipologie di biglietto per visitare la Sagrada Família.
Biglietto Sagrada Família BASE: 17 Euro. Comprende solo l’ingresso alla Sagrada Família, senza salita alle torri e senza servizi aggiuntivi.
Biglietto Sagrada Família con AUDIOGUIDA: 25 Euro. Comprende l’ingresso alla Sagrada Família e l’audioguida (disponibile in 16 lingue).
Biglietto Sagrada Família con visita guidata: 26 Euro. Comprende l’ingresso alla Sagrada Família e un tour guidato di circa 50 minuti al tempio, con la successiva possibilità di prolungare la visita all’interno della basilica in autonomia.
Biglietto Sagrada Família con torri: 32 Euro. Comprende la visita libera alla Sagrada Família con un’audioguida (disponibile in 16 lingue) e la salita su una delle torri.
Biglietto Sagrada Família + Gaudí Home Museum: 27 Euro. Permette di visitare liberamente la Sagrada Família e la casa-museo di Gaudí, situata nel Park Güell e non inclusa nel biglietto di ingresso alla zona monumentale del parco.
Dove acquistare i biglietti per la Sagrada Família?
I biglietti possono essere acquistai sul sito ufficiale della Sagrada Família o presso uno dei rivenditori online autorizzati, come Tiqets.
Personalmente ho acquistato il Barcellona City Pass, che comprendeva anche la visita alla Sagrada Família con tour guidato in Italiano e ingresso prioritario e mi sono trovata molto bene.
Quali sono gli orari di apertura della Sagrada Família?
Gli orari di apertura della Sagrada Família sono i seguenti (aggiornato: 2019)
- Da Novembre a Febbraio: dalle 9:00 alle 18:00.
- Marzo e Ottobre: dalle 9:00 alle 19:00.
- Da Aprile a Settembre: dalle 9:00 alle 20:00.
- 25 e 26 Dicembre, 1 e 6 Gennaio: dalle 9:00 alle 14:00.
Gli ultimi biglietti vengono venduti 30 minuti prima dell’orario di chiusura.
Gli orari e i giorni di apertura possono essere occasionalmente modificati dalla direzione a causa di eventi speciali che si svolgono all’interno della basilica.
Come vestirsi per visitare la Sagrada Família?
L’abbigliamento da indossare per entrare nella Sagrada Família deve essere appropriato ad un luogo sacro.
Non possono essere indossati cappelli (fatta eccezione per copricapo di natura religiosa).
Le donne devono indossare capi che non lascino scoperti schiena, seno, cosce, spalle e addome. Per esempio, le magliette a maniche corte sono accettate, ma non le canottiere o i crop top; le gonne e i pantaloni corti sono accettati solo se coprono le gambe fin sotto al ginocchio; sono, invece, assolutamente vietati i capi trasparenti o scollati, le minigonne e i pantaloncini troppo corti.
Anche gli uomini devono indossare un abbigliamento consono e rispettoso del luogo di culto. Non si può, inoltre, entrare scalzi.
In linea di massima il controllo sull’abbigliamento non è rigidissimo. Basta seguire le normali regole del buonsenso e non presentarsi all’ingresso con abbigliamento “da spiaggia”, con abiti troppo succinti o che lascino il corpo troppo scoperto.
Quanto dura la visita alla Sagrada Família?
Vi consiglio di dedicare alla visita alla Sagrada Família almeno 2 ore (ovviamente se volete salire sulle torri, prevedete un tempo di permanenza più lungo).
Noi abbiamo visitato la Sagrada Família nel primo pomeriggio, lasciando il resto della giornata libero da impegni, in modo da poterci regalare una visita alla Sagrada Família lenta e gradevole, senza stress o fretta.
Vale la pena salire sulle torri della Sagrada Família?
Ovviamente sì. La veduta dall’alto è spettacolare e la salita sulle torri della Sagrada Família è molto emozionante.
La sconsiglio solo a chi non ama stare in ambienti chiusi e angusti (le scale sono MOLTO strette) e a chi soffre di vertigini, per ovvie ragioni. La salita sulle torri è sconsigliata anche a chi non deambula bene o chi si affatica con facilità.
La visita alla Sagrada Família è inclusa nella Barcellona Card?
No. La Barcellona Card non comprende il biglietto di ingresso alla Sagrada Família.
La visita alla Sagrada Família è inclusa nel Barcellona City Pass?
Sì. Il Barcellona City Pass include il biglietto di ingresso salta-fila alla Sagrada Família.
Potete scegliere voi la tipologia di visita che volete fare: io ho optato per la visita guidata in Italiano ma ci sono diverse opzioni tra cui scegliere (salita sulle torri, visita libera, visita guidata, visita con audioguida, etc.).
Come raggiungere la Sagrada Família?
Potete facilmente raggiungere la Sagrada Família con la metropolitana, con gli autobus urbani oppure con la linea blu del Barcelona Bus Turístic (Hop on hop off).
- Metropolitana: metro L2 (viola) oppure metro L5 (blu) fino alla fermata “Sagrada Família”.
- Autobus urbani: linee 19, 33, 34, 43, 44, 50, 51, B20 e B24 fino alla fermata “Sagrada Família”.
- Barcelona Bus Turístic: linea blu fino alla fermata “Sagrada Família”.
L’entrara della Sagrada Família si trova in Carrer de la Marina.
Le coordinate dell’ingresso principale della Sagrada Família sono le seguenti: N 41º 24′ 283″ | E 2º 10′ 486″.
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