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Il simpaticone di Ryanair (o Perchè viaggiare low-cost è uno spasso)

IL SIMPATICONE DI RYANAIR. Uno steward “simpaticone” si diverte a intrattenere i passeggeri su un volo Ryanair Danimarca-Italia con battute e scherzi esilaranti.

Quando si viaggia con le compagnie low-cost lo si fa in genere per una filosofia di vita di cui si va fieri, spesso tipica del viaggiatore giovane, squattrinato e avventuroso. I comfort sono limitati allo stretto indispensabile, bisogna rispettare al grammo i limiti imposti dal bagaglio a mano, si deve stampare la carta d’imbarco e fare il check-in online, ma, in genere, l’efficienza delle low-cost è paragonabile a quella delle normali compagnie aeree.

L’emblema del low-cost è Ryanair, una salvezza per i molti Italiani diretti in zone e città della Danimarca diverse da Copenaghen (collegata in maniera più efficiente con la nostra Penisola). Quando vivevo in Danimarca e avevo qualche giorno di ferie optavo sempre per “la Ryan”. Con il mio fedele trolley regolamentare da habitué del bagaglio a mano, salivo con un certo orgoglio le scalette verso il mezzo più economico e veloce per tornare in Italia dopo i “duri” mesi trascorsi in “Terra danese”.

Un viaggio Danimarca-Italia in particolare mi è rimasto nel cuore, riservandomi una bizzarra sorpresa una volta salita a bordo.

Le vicende descritte qui di seguito risalgono al mese di Aprile 2011 e sono il resoconto fedele di fatti realmente accaduti alla sottoscritta, reduce da mesi di vita in Danimarca e pronta a godersi le meritate vacanze di Pasqua in Italia prima di ritornare tra i Vichinghi.

Messi da parte i soliti consigli non richiesti di genitori, amici e familiari vari (della serie “non ti fidare di queste compagnie“, “gli aerei non sono sicuri“, “gli aerei viaggiano con poco carburante per risparmiare“, “scegli il posto vicino all’uscita di sicurezza, non si sa mai” e simili), grattatina antisfiga di rito e inforcati gli occhiali da sole, mai utilizzati in Danimarca ma necessari all’arrivo a Roma, quel giorno d’Aprile sono partita da Billund (Danimarca) con il mio economicissimo volo Ryanair per Roma Ciampino. Il mio unico pensiero: “vacanzeeeeeee”!

Una volta salita a bordo ho atteso l’avvio dei motori e l’arrivo della rassicurante hostess dello Staff di Ryanair che spiegava le norme di sicurezza, la posizione delle uscite d’emergenza, eccetera, eccetera… Tutto normale, quasi prevedibile, una sorta di rito che chi vola spesso con la Ryanair ormai conosce quasi a memoria. Tutto normale finché una voce ha annunciato, nell’indifferenza generale:

(prima in Inglese)

“Ladies and gentlemen, welcome onboard. Please fasten your seatbelts and secure all baggage underneath your seat or in the overhead compartments. Please turn off all personal electronic devices. Smoking is prohibited for the duration of the flight. Enjoy your flight and thank you for choosing Ryanair.”

(…e poi in Italiano)

Signore e Signori, benvenuti a bordo. Io sono Marco ed oggi mi prenderò cura di voi in cabina insieme alle simpatiche e bellissime Francesca, mia moglie, e Marta, la mia amante.

Nessuno, nonostante l’aereo stracolmo, ha battuto ciglio ed io mi sono limitata a sogghignare senza dare troppo nell’occhio. Inutile dire che l’aereo era pieno di Danesi, con le loro guide turistiche di Roma appoggiate sulle gambe pallide, la loro crema solare per difendersi dal sole (questo sconosciuto!) e i loro abitini estivi abbinati al sandalo con calzino che fa tanto nordic style.

Dopo un po’, la voce del buon, vecchio Marco, il “simpaticone” di Ryanair, risuona di nuovo dall’altoparlante.

(prima in Inglese)

“The light and air conditioning switches are located above your head.”

(…e poi in Italiano)

Sopra di voi trovate un pulsante per la luce di cortesia, un pulsante per accendere l’aria condizionata, un pulsante per l’auto-esplulsione e un pulsante per l’autodistruzione.

Anche in questo caso nessuna reazione da parte dei presenti, che (ovviamente) non capivano una parola di Italiano, fatta eccezione per i “grandi classici (‘Pasta’, ‘Ciao’, ‘Gelato’, ‘Mafia’ e ‘Pizza’). E di nuovo:

(prima in Inglese)

“In our catalogue, you can find many gadgets and products, and a selection of original branded fragrances and perfumes: Flower by Kenzo, Trésor by Lancôme, Poison by Dior, …”

(…e poi in Italiano)

Nel nostro catalogo trovate un vasto assortimento di gadget e prodotti in vendita. Tra i profumi firmati disponibili ci sono Flower by Kenzo, Trésor di Lancôme, Poison di Dior, Gasolio, Benzina senza piombo e GPL.

Alla fine del viaggio, sconcertata, ho avuto modo di ascoltare l’ultima “perla” dell’esilarante steward di Ryanair.

(prima in Inglese)

“Dear Passengers, in a few minutes we’ll be landing at Roma Campino airport. The weather in Rome is clear and sunny. On behalf of all our crew, thank you for choosing Ryanair. We wish you a pleasant stay in Rome and we hope to see you again very soon.”

(…e poi in Italiano)

A’ regà, semo arivati a Roma. Fa ‘n cardo boia e c’avemo tutti bisogno de ‘na bella vacanza! Grazie pe’ avecce scelto e ave’ volato co’ Ryanair.

Ma dove lo hanno reclutato? Zelig?

3 Comments

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  1. Leggendo l’articolo mi è venuto in mente il mio primo viaggio con la ryanair, pagato così poco che mio padre disse: Tu sei pazza, stai per prendere l’aereo dei Flintstones. 🙂

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