COME ORGANIZZARE UN VIAGGIO ESTREMO. Consigli utili e dritte pratiche per organizzare un viaggio avventuroso in luoghi remoti o estremi del mondo senza correre rischi.
Anche se molti le considerano esperienze per numero ristretto di viaggiatori coraggiosi, in realtà i viaggi cosiddetti “estremi” stanno prendendo piede anche tra gli Italiani. Si tratta perlopiù di viaggi alternativi, lontani dalle rotte del turismo di massa, in genere focalizzati su attività adrenaliniche o tour in luoghi “difficili” a dal punto di vista geografico, climatico, infrastrutturale o socio-politico.
I viaggi in luoghi remoti del mondo hanno certamente fascino e stuzzicano l’immaginazione di chi vorrebbe mettersi alla prova o fare un’esperienza unica, impegnativa a livello fisico e psicologico. Un viaggio estremo, però, nasconde anche tanti pericoli.
Le insidie per i viaggiatori inesperti, avventati o, semplicemente, imprudenti sono dietro l’angolo, anche se nella maggior parte dei casi bastano poche, banali accortezze ed un pizzico di buon senso per viaggiare sicuri e non correre rischi inutili.
Viaggi estremi: il buon senso prima di tutto
Il modo migliore per prevenire eventuali pericoli e disavventure in viaggio è usare il buon senso. Se hai poca esperienza o se non sei preparato fisicamente, non cimentarti in imprese epiche. La scalata dell’Everest o l’attraversamento del deserto australiano non sono escursioni adatte a tutti. Fare gli eroi non è mai una buona idea quando si sta per intraprendere un viaggio in luoghi remoti del mondo, in Paesi in guerra o a rischio rapimento.
Particolare attenzione va mostrata nell’organizzazione di viaggi (anche per chi è solo di passaggio) in città note per l’alta frequenza di rapine, scippi e omicidi. Lo stesso vale per i Paesi famigerati per l’elevato tasso di incidenti stradali causato da un sistema infrastrutturale inadeguato o dal generalizzato mancato rispetto delle norme stradali e per i luoghi a rischio di attentati terroristici o rapimenti ai danni degli stranieri.
Informati bene prima di partire per evitare problemi
Se stai pianificando un viaggio estremo ricordati di registrare la tua posizione sul sito Dove siamo nel mondo, in modo che la tua permanenza in un Paese straniero o i tuoi spostamenti siano facilmente tracciabili. In caso di problemi, questo strumento risulta utilissimo per consentire alle autorità italiane di rintracciarti.
Il Ministero degli Affari Esteri, inoltre, ha messo a disposizione dei viaggiatori una banca dati che copre più di 200 Paesi del mondo con informazioni dettagliate in merito alla sicurezza del Paese per i turisti stranieri, al regime politico attuale, all’eventuale presenza di guerre, al livello di rischio in relazione a rapimenti o attentati, alle usanze del luogo da conoscere per evitare problemi, alla condizione delle infrastrutture e degli ospedali, alla situazione sanitaria e così via. Tutte queste informazioni e altri dettagli relativi a visti, documenti, assicurazioni e quant’altro sono disponibili sul sito Viaggiare Sicuri, uno strumento di utilità straordinaria sia in fase di pianificazione del viaggio che quando si è già fuori dai confini italiani.
Altri dati da tenere in considerazione quando si sta pianificando un viaggio in aree del mondo climaticamente diverse dall’Italia sono quelli relativi alle temperature, alle precipitazioni e, soprattutto, all’eventuale presenza di fenomeni atmosferici (ciclici e non) come monsoni, uragani, tornado, siccità, cicloni tropicali, alternanza di stagioni delle piogge e stagioni secche. Queste informazioni ti aiuteranno a scegliere il periodo dell’anno più adatto ad intraprendere il tuo viaggio estremo e a dotarti di tutto l’occorrente per affrontare eventuali fenomeni climatici avversi.
Pianifica il viaggio in maniera dettagliata prima della partenza
Un buon modo per prevenire i problemi e aggirare i rischi che possono interferire con l’esito positivo di un viaggio in Paesi del mondo remoti o pericolosi è una pianificazione intelligente, dettagliata e realistica dell’itinerario. Strafare, magari esponendosi a rischi concreti pensando “a me non accadrà mai”, è il modo peggiore di affrontare un viaggio avventuroso.
Una corretta pianificazione dell’itinerario ti consentirà di avere con te tutto l’occorrente per il viaggio (documenti, visti, abbigliamento, medicinali, assicurazioni), di evitare zone o città troppo pericolose, di conoscere le usanze del posto e perciò rispettare la popolazione locale senza correre il rischio di offendere qualcuno o, addirittura, infrangere la legge. Basti pensare alle norme di buona condotta da tenere nei Paesi di religione musulmana (in particolare durante il Ramadan) oppure al codice di abbigliamento imposto alle donne in alcune zone del mondo o, ancora, alle leggi in materia di consumo di alcol e droghe spesso molto più severe all’estero rispetto all’Italia.
Sfrutta la miniera di informazioni, consigli ed esperienze di altri viaggiatori che è a portata di click su Internet. Non limitarti ai soli siti specializzati in viaggi, che in genere descrivono in maniera asettica Paesi e luoghi da visitare nel mondo. Leggi forum, travel blog, commenti o racconti di viaggio di persone che hanno partecipato a tour avventurosi o sperimentato itinerari estremi prima di te. Potrai confrontarti e interagire con altri viaggiatori che sapranno anche metterti in guardia da truffe, problemi o possibili disavventure.
Viaggio fai-da-te o tour operator?
L’organizzazione fai-da-te del viaggio può aiutarti a fare scelte libere dall’imposizione di pacchetti o soluzioni All inclusive. Non rivolgersi ad agenzie di viaggi o tour operator può anche rivelarsi un buon modo per risparmiare e organizzare un viaggio low-cost. Non si tratta però di un consiglio che mi sentirei di dare a tutti, ma solo ai viaggiatori più rodati, che hanno esperienze precedenti di viaggi all’avventura, che conoscono bene (almeno) l’Inglese e si muovono bene tra comparatori di prezzo online, e-mail di conferma, check-in virtuali e pagamenti via web.
Per chi vuole andare sul sicuro e affidare l’organizzazione del proprio viaggio estremo agli “esperti del settore”, cioè tour operator o agenzie specializzate in itinerari, tour e viaggi negli angoli più remoti del globo, ho raccolto una serie di link e risorse utili. Chi l’ha detto che per provare l’ebbrezza di un viaggio ai Poli, di un safari nel deserto africano o di un’avventura nelle terre selvagge del Sud America bisogna essere dei provetti Indiana Jones? Esistono diversi tour operator che si occupano esclusivamente (o quasi) di mete estreme e viaggi avventurosi.
Azonzo Travel, per esempio, offre un’organizzazione completa e sicura di viaggi in giro per il mondo. Tra i più bei tour avventurosi a disposizione segnalo quelli in Antartide per vedere i Pinguini Imperatore fino a raggiungere il Polo Sud geografico, e quello in Artide, fino ai 90° latitudine Nord, un luogo che per secoli è rimasto inaccessibile a causa delle condizioni climatiche estreme. Altre proposte avventurose sono quelle in Africa (Tanzania, Uganda, Etiopia, Angola, Namibia), in Asia (Armenia, Azerbaijan, Cina, Mongolia, Sri Lanka) e in Sud America (Guatemala, Perù, Brasile, Argentina).
Un consiglio per chi, invece, vorrebbe partire per l’Africa e visitare il Paese senza correre rischi è affidarsi ad un tour operator specializzato. Tra quelli specializzati in viaggi nel Continente nero segnalo Africa Wild Truck, da anni sinonimo di turismo-avventura responsabile su itinerari poco battuti in Paesi africani dal fascino straordinario come Tanzania, Kenya, Malawi, Zambia, Mozambico e Botswana.
Per chi sogna l’India, tra i leader nel settore c’è Viaggindia, tour operator che permette ai viaggiatori italiani di vivere un’esperienza turistica nel Subcontinente indiano a 360°: arte, gastronomia, archeologica, usi e costumi, natura e molto altro.
Terre Polari è un tour operator specializzato in viaggi estremi ai Poli, nelle aree più selvagge e affascinanti dell’Artide e dell’Antartide, ma anche in Islanda, Lapponia, Isole Faroe, Groenlandia e Norvegia. Un modo di viaggiare in semplice, naturale, a piedi, in kayak, con gli sci o con i cani da slitta nelle zone meno frequentate del mondo, ma sempre in sicurezza, accompagnati da guide naturalistiche esperte e addestrate a garantire la tutela del gruppo in ogni situazione.
Intraprendere un viaggio estremo senza esporsi a inutili pericoli è possibile, basta fare scelte ragionate, non avventate e, soprattutto, calibrate sul grado di preparazione fisica e psicologica del viaggiatore. Se non si è esperti di Paesi remoti e itinerari ad alto tasso avventuroso è consigliabile rivolgersi a degli esperti del settore, in modo da viaggiare in totale sicurezza, evitando di ritrovarsi in situazioni spiacevoli e di incappare in pericoli che potrebbero mettere, nella peggiore delle ipotesi, a repentaglio la tua vita e la tua salute.
Post molto utile direi, soprattutto quando consigli ai “neofiti” di appoggiarsi ad agenzie specializzate. Vedo un sacco di persone che si improvvisano Rambo con il rischio di sopravvalutare le proprie capacità e la propria esperienza…e ricorrere a tour viene visto come una debolezza. Invece cominciare con un gruppi può essere di grande aiuto e ne esistono molti davvero in gamba. Per i trekking è spesso essenziale appoggiarsi ad una realtà del posto e non ci trovo nulla di male.
Wow! Ho voglia di un’avventura!