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Grecia: itinerario alternativo nel Peloponneso

Cosa fare e vedere in Grecia: itinerario nel Peloponneso

Se volete visitare la Grecia più “autentica”, evitando le zone prese d’assalto dal turismo di massa, questo itinerario alternativo nel Peloponneso è quello che fa per voi.

Non di rado mi è capitato di sentire parlare di Grecia in estate e di sentire nominare solamente le isole greche più famose. La parte continentale della Grecia, specialmente quella a sud del Paese è ancora abbastanza ignorata, tanto che anche in pieno agosto non è difficile trovare siti archeologici o spiagge semi deserte.

Grecia insolita: un itinerario nel Peloponneso (lontano dalla folla)

Il Peloponneso è la regione continentale più a sud della Grecia. La gigantesca penisola, che a tratti potrebbe essere confusa con un’isola, divide il territorio con una parte della Grecia Occidentale ed è collegata all’Attica con una striscia di terra interrotta dallo stretto di Corinto.

Una zona periferica che si tende spesso ad escludere da un itinerario in Grecia, preferendogli l’incredibile mare delle isole greche, le aree archeologiche di Atene o l’ormai famosissima zona mistica delle Meteore.

Il Peloponneso se ne sta lì tranquillo, senza “pavoneggiarsi” troppo dei meravigliosi tesori che nasconde.

Io vi voglio suggerire un itinerario che vi farà scoprire una Grecia archeologica e storica, che vi mostrerà panorami di montagna e stupende spiagge e vi garantirà la serenità di poter godere di un luogo senza doversi litigare lo spazio vitale con milioni di persone.

Voidokilia, Gialova e la baia di Navarino

La baia di Gialova è una zona protetta, costituita da paludi e acquitrini, dove nei mesi da novembre a marzo nidificano più della metà delle specie di uccelli presenti in tutta la Grecia.

La laguna rimane alle spalle della stupenda spiaggia di Voidokilia. La sua forma e la sue acque cristalline sono valse alla spiaggia di Voidokilia il primato di una delle più belle della Grecia. Questa è, probabilmente, l’unica tappa del mio itinerario nel Peloponneso in cui avrete a che fare con la folla tipica delle zone più turistiche della Grecia.

La forma della spiaggia di Voidokilia è circolare, quasi perfetta, e l’accesso al mare aperto è protetto da due speroni di roccia su cui è possibile salire per ammirare i resti archeologici del castello di Navarino. Da qui si può godere una vista incredibile della spiaggia e del mare.

Dall’alto sembra di vedere la forma della lettera greca OMEGA con colori e sfumature che colpiscono al cuore.

Cosa fare e vedere in Grecia: itinerario nel Peloponneso
Voidokilia (Grecia)

Poco distante da questo specchio d’acqua si trova anche la famosa baia di Navarino, famosa per la sanguinosa battaglia di Navarino, durante la guerra di indipendenza della Grecia.

Methoni, Kalamata, il Taigeto e la città bizantina di Mystras

Methoni è un’altra località balneare dominata da una bella fortezza veneziana che si spinge nel mare. Da qui comincia uno dei percorsi secondo me più belli, suggestivi e insoliti del mio itinerario nel Peloponneso.

Da Methoni, passando per Kalamata (città che ha sede nella zona di produzione delle apprezzatissime olive servite nell’insalata greca), si sale in quota attraversando la catena montuosa del Taigeto. Panorami d’alta montagna che ti fanno dimenticare di essere in Grecia. Uno scenario quasi alpino vi circonderà: aria frizzante, foreste, pinete, cime rocciose, passaggi scavati nella roccia grezza che inghiottono le strade che corrono lungo dirupi profondi.

Cosa fare e vedere in Grecia: itinerario nel Peloponneso
Taigeto (Grecia)

Quanto di più lontano possa esistere dalla classica immagine della Grecia, ma l’ambiente è assolutamente rilassante e grandioso, fatto di minuscoli paesini di montagna dove la piazza è attraversata dall’unica strada, dove gli anziani stanno seduti davanti ad un bar a contare i minuti di sonnecchio di pomeriggio e dove l’aria fresca di montagna ti ritempra dalle temperature estive delle coste.

La catena montuosa sovrasta la piana dove sorgeva Sparta, la fortissima città militare dell’antica Grecia. Una leggenda racconta che dai dirupi di questa catena montuosa gli Spartani gettassero i bambini appena nati che non avevano le caratteristiche per diventare valorosi militari di Sparta.

La gloriosa Sparta di un tempo oggi è un agglomerato confuso di costruzioni, una città moderna senza particolari attrattive, un punto grigio che non conserva molto dell’antica civiltà spartana.

C’è, invece, un’altra città poco lontano da Sparta, aggrappata ad una vetta, che merita di sicuro la visita. La bizantina città di Mystras.

La città appare quasi perfetta, le costruzioni, le chiese, le abitazioni, gli affreschi sono meravigliosamente conservati e fruibili anche da chi di civiltà bizantina conosce ben poco. Mystras è percorribile a piedi per intero, in salita o in discesa: sembra proprio di fare un salto nel tempo, camminando fra le piazze e le chiese. Mystras domina dall’alto di una collina la valle sottostante. Da qui sembra impossibile che questa città sia quasi sconosciuta e offuscata dalla più famosa Sparta, sembra impossibile che le costruzioni siano rimaste completamente intatte, perfette. È una meraviglia che occupa ben più di mezza giornata di visita per perdersi tra le strade e le chiese.

La penisola del Mani

Il sud del Peloponneso è costituito da tre penisole che si spingono nel Mediterraneo.

La penisola del Mani è la penisola centrale. E’ uno dei due percorsi che io considero tra i più suggestivi e insoliti nel mio tour del Peloponneso.

Cosa fare e vedere in Grecia: itinerario nel Peloponneso
Penisola del Mani (Grecia)

Da Mystras, si scende verso Gythio, dove ho fatto tappa per un paio di notti per due ragioni. La prima è che sulla spiaggia di Gythio non è insolito vedere le tartarughe Caretta caretta che nidificano, o veder nascere le piccole tartarughine. La seconda è che l’ho considerata come una base per visitare questa penisola che sembra un luogo dimenticato eppure così carico di suggestioni: villaggi di case turrite, panorami lunari, splendidi scorci marini e spiagge deserte.

Cosa fare e vedere in Grecia: itinerario nel Peloponneso
Villaggio di case turrite (Grecia)

La penisola del Mani è particolarmente brulla e secca, eppure il contrasto con il blu intenso del mare crea un’immagine dal fascino quasi non raccontabile. E’ anche molto montuosa, le discese per scendere al mare sono piuttosto ripide.

I villaggi sono per lo più minuscoli, quasi deserti, infinitamente tranquilli, caratterizzati dalle case-torre che sono una caratteristica peculiare proprio della penisola del Mani. In questi borghi antichi non ci sono panni stesi alle finestre, il mare aperto è la scenografia di fili di polpi stesi al sole per intenerire la carne. Dalle tortuose strade che attraversano la penisola si intravedono scorci di mare da cartolina.

Un giro nella penisola del Mani permette di raggiungere momenti di perfetta fusione natura, cultura e relax. Beh, questo è l’effetto che ha fatto a me!

Dal Mani a Monemvasia

Da Gythio a Monemvasia, ho attraversato parte delle terza penisola del Peloponneso. In realtà attraversata in modo piuttosto veloce visto che la destinazione ricercata era la minuscola isola di Elafonissos. Un piccolo paradiso, con acque caraibiche e meltemi sferzante, che dista solo 10 minuti di traghetto dalla costa.

Cosa fare e vedere in Grecia: itinerario nel Peloponneso
Spiagge di Elafonissos (Grecia)

È un’isola ancora poco frequentata dal turismo di massa, a parte nella settimana di Ferragosto, in cui i giovani del continente traghettano per passare una settimana di spiaggia, mare e indianate in spiaggia. Decisamente in quella settimana è ben poco vivibile, ma “fonti sicure” (persone che l’hanno frequentata in settimane differenti) mi hanno confermato che nel resto del periodo estivo è tranquilla e il suo mare è straordinario. Aspettatevi spiagge bianchissime, gigli di mare, perfette gradazioni di turchese e il meltemi che generalmente soffia nel pomeriggio, prevalentemente nel mese di agosto. E, ancora, un porticciolo minuscolo e affollato da botteghe di pescatori che alla sera si trasformano in ristoranti, offrendo il pescato del giorno. Un’atmosfera molto semplice e rilassata, ecco come l’ho percepita io. Un paradiso. L’ho già detto? È proprio così!

Qualche giorno di mare a Elafonissos e poi via, di nuovo in strada per raggiungere Monemvasia, la cittadina bizantina. Le origini bizantine sono riconoscibili immediatamente dai tetti delle costruzioni. Il centro abitato si allunga nel mare, aggrappato ad un promontorio che ricorda vagamente Mont Saint-Michel.

Cosa fare e vedere in Grecia: itinerario nel Peloponneso
Monemvasia (Grecia)

Preda di razzie di Turchi e Ottomani, costantemente sotto attacco per la propria posizione di avamposto di controllo, Monemvasia è un gioiellino dal punto di vista architettonico, nonché il punto di partenza di sentieri e mulattiere che si arrampicano verso la cima, per lasciare scoprire i resti dell’antica città che ha subito innumerevoli saccheggi, combattendo e resistendo stoicamente ai feroci attacchi esterni. La cima del promontorio è una gigantesca area archeologica, una città sopra la città, con un panorama che spazia oltre il confine del mare. Non è difficile capire perché fosse così ambita!

Nauplia e Corinto

Il tour del Peloponneso sta per terminare. Risaliamo da Monemvasia verso lo stretto di Corinto e ci spostiamo verso la mitica Atene. Non possiamo, però, non fermarci a Nauplia, la prima Capitale della Grecia indipendente.

Nauplia è una città sul mare elegante. La fortezza sul promontorio domina la città con i suoi distinti palazzi e le strade lastricate di pietre marmoree lucidate da secoli di passaggi di piedi, cavalli e carrozze. Leggermente in contrasto con l’atmosfera del posto, ma sempre pittoreschi, sono gli immancabili fili di polpi stesi al sole.

Cosa fare e vedere in Grecia: itinerario nel Peloponneso
Nauplia (Grecia)

Il lido di Nauplia è Tolo, ma la spiaggia e il mare non meritano particolare menzione, anzi mi sono piaciuti ben poco: troppo turistici e molto sporchi. Merita sicuramente di più la visita alla città di Nauplia, la bella e antica Capitale greca.

Come ultima tappa del tour del Peloponneso ho scelto Corinto. Corinto è famosa per la sua uva, ma anche per la spaccatura che ha reso la penisola del Peloponneso quasi un’isola. Un passaggio di mare tra l’Occidente e l’Oriente, uno squarcio commerciale marino, che ha agevolato i traffici commerciali di due mondi distanti, mondi divisi da quella Grecia che funge da dogana naturale.

Cosa fare e vedere in Grecia: itinerario nel Peloponneso
Canale di Corinto (Grecia)

A Corinto, periferia del Peloponneso, si chiude il nostro itinerario insolito in Grecia. C’è ancora molto da vedere, tanti luoghi da esplorare e persone da incontrare, ma lasceremo queste nuove esperienze di viaggio per la prossima visita a questo Paese pieno di sorprese.

15 Comments

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  1. Bellísimo itinerario,assolutamente da fare!chiedo suggerimenti sulle tappe,dove pernottare e quanto tempo dedicarci.
    Dopodiche’ incomincio a caricare le valige in auto
    Cordiali saluti

    • Ciao Gabriele,
      Questo itinerario l’ho fatto in tenda, quindi se cerchi strutture alberghiere o appartamenti non ti so consigliare. In ogni caso conosco la Grecia e ti posso dire che di camere, appartamenti e pensioni é pieno ovunque e non avrai difficoltà a trovare la tua sistemazione. Tra l’altro, non so se sei mai stato, ma i greci sono ospitali, gentili, e umani in modo particolare quindi anche senza prenotare ed anche ad agosto sono sicura che troverai qualcuno che ti vuole dare una mano.
      Per quanto riguarda il tempo da dedicare. Io, in quel viaggio sono stata via 3 settimane ma ho fatto un giro più ampio. Nel mio itinerario erano compresi anche: Olimpia, Atene, Meteore, Lefkada e Parga. Per farti qualche esempio a Voidokilia siamo stati un giorno e mezzo. Quindi alla spiaggia abbiamo dedicato un giorno intero, all’isoletta di Elafonissos abbiamo dedicato due giorni pieni. A Methoni in un giorno abbiamo fatto spiaggia e visitato il paese, mentre Mystras e Monemvasia ci hanno occupato solo di visIta mezza giornata, Mystras forse qualche cosa in più. Tolo puoi proprio evitarla ma Nauplia é da vedere, noi abbiamo fatto base a Tolo sperando di fare la città e una giornata di mare, ma visto che la spiaggia era veramente brutta abbiamo visto la città nel pomeriggio/sera e poi il giorno guadagnato lo abbiamo aggiunto a Lefkada per fare mare (d’altra parte avevamo 3 bambini dietro che ogni tanto qualche bagnetto lo facevano volontari. Ma anche noi adulti). Il tempo da dedicare lo dedico tu in base ai tuoi interessi: se sei appassionato di montagna potresti pure fermarti una settimana sul taigeto. Se invece ti interessano esattamente i campeggi fammi un fischio che ti elenco, ma considera che erano piccini, famigliari e spartani ma direttamente fronte mare ?! Contenta che ti sia piaciuto il mio tour.

      • CIAO MONICA!
        STO ORGANIZZANDO PROPRIO IN QUESTI GIORNI 2 SETTIMANE AD AGOSTO NEL PELOPONNESO.
        IL TUO POST è STATO UTILISSIMO..MI PIACEREBBE SAPERE IN QUALI CAMPEGGI SEI STATA PERCHE’ QUASI SICURAMENTE ANCHE NOI CI PORTEREMO DIETRO LA TENDA.
        GRAZIE CIAO

      • Ciao Monica!
        Grazie per il tuo post, il Peloponneso è davvero stupendo, io e mio marito siamo stati nel mani qualche anno fa e ci abbiamo lasciato il cuore. Ho letto che hai fatto un giro in tenda con 3 bambini, grandissima! A noi piacerebbe tanto tornare, proprio in tenda, ora abbiamo 2 bambine piuttosto piccole però e ci chiedevamo se fosse fossibile o troppo avventuroso per tutti…come avete fatto? e come vi siete trovate? Se hai anche una lista dei camping ti sarei grata!

        A presto,

        • Avventuroso un itinerario in Grecia direi proprio di no, Fattibilissimo, ma dipende sempre da come siete abituati. Mia figlia dorme in tenda da quando ha un anno quindi non ha mai avuto problemi. Per i campeggi sono il Simos Camping (Elafonisos), Erodios Camping (Gialova) e Camping Palouki (Kourouta). Ne avevo parlato anche in questo post. Mi sono accorta, però, che mancano il campeggio di Tolo (qui abbiamo fatto sosta anche per visitare Nauplia, ma Tolo ha una spiaggia bruttissima e sporchissima, forse per quello ho rimosso) e il Camping Meltemi (campeggio che abbiamo usato nel Mani, dove abbiamo fatto base per fare il giro del mani e le spiaggie).

  2. Ciao Monica,

    sono piacevolmente colpita da questo tuo itinerario estremamente interessante!
    Sto organizzando le vacanze estive per tutta la famiglia e, avendo come meta la Grecia, credo proprio che prenderò spunto dal tuo tour.
    Complimenti per il tuo blog!
    Un caro saluto,
    Francesca

  3. Grazie per questo racconto!Quest’anno arriverò il 13agosto con auto cane fidanzato e tenda ad igoumenitsa…pensavamo al Peloponneso!Se volessi qualche riferimento per i campeggi potresti aiutarmi?Grazieee

  4. Ciao Monica, ho letto il tuo racconti di viaggio mentre cercavo un itinerario alternativo in Grecia. Mi interessava come ci sei arrivata, nave o aereo . Perché volevo arrivarci in aereo e poi noleggiare un auto.
    saluti e grazie
    Manuela

  5. Ciao Monica,
    quest’estate vorrei andare in Peloponneso con mio marito e i miei due figli.
    Con mio marito ci sono già stata nel 2001 girando in auto e dormendo ogni sera in un luogo diverso, non avevamo prenotato prima. Vorremmo fare lo stesso anche quest’anno, vorrei sapere se in 4 è facile trovare sistemazioni private.
    Mi puoi indicare i campeggi dove hai pernottato tu?
    Un’ultima domanda: nel 2001 i prezzi erano veramente convenienti, ora saranno aumentati. Mi sai dare qualche informazione a riguardo?
    Grazie
    Carla

    • Ciao Carla, anche il mio viaggio non è proprio recente, per quanto riguarda le sistemazione private non saprei. Io ho usato solo campeggi. I campeggi dove esravamo stati noi era tutto molto spartano nel senso che non sono villaggi turistici come quelli che magari puoi trovare sulla costa adriativa italiana., quindi quando parlo di campeggi parlo proprio di usare la tenda, il camper, o la routlotte, o la maggiolina come faccio io.
      Dopo questi anni non so se i campeggi che ho usato io ci siano ancora…. ma sicurament nella zone che ti ho indicato facendo una ricerca su google map troverai qualche cosa di interessante.
      Anche perchè dipende come hai gestito le tappe.
      Io ricordo sicuramente il camping Erodios a Gialova,
      Ma poi ho dormito prima in prossimità di Olimpia
      Poi mi sono fermata a Gythio, per visitare la penisola del manie dove di campeggi ce ne erano almeno tre
      e infine a Monmevasia ci sono arrivata dopo aver lasciato l’isoletta di Elafonissos e il relativo campeggio nella stessa mattinata.
      Le cose potrebbero essere cambiate però

  6. Ciao, fra un mese sarò in Peloponneso in camper e penso di seguire più o meno il tuo giro. Mi sai consigliare qualche nome di campeggio dove sei stata? Grazie mille, ciao Silvia

  7. Bella descrizione del Peloponneso, ho fatto in Settembre sia il Mani, nel 2020, che Monemvasia ed Elafonissos, nel 2017.
    Entrambe le zone sono davvero belle, ma nel Mani co ho lasciato il cuore; un posto così è speciale.
    Menzione speciale per Gythio, che avevo visitato nel 2005 e ho ritrovato nel 2020 praticamente identica, perfino la nave alla deriva nella vicina spiaggia è rimasta intatta o quasi.

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